Semi di senape bianca...

Semi di senape bianca...

Prezzo 1,35 € (SKU: MHS 130)
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5/ 5
<h2 class=""><strong>Semi di senape bianca (Sinapis alba)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per confezione da 180 (1 g) semi.</strong></span></h2> <p>La<span>&nbsp;</span><b>senape bianca</b><span>&nbsp;</span>(<i>Sinapis alba</i>) è una<span>&nbsp;</span>pianta annuale<span>&nbsp;</span>della<span>&nbsp;</span>famiglia<span>&nbsp;</span>Brassicaceae. Coltivata per i suoi semi, come foraggio e come concime per prati, è oggi diffusa in tutto il mondo, sebbene sia originaria probabilmente del<span>&nbsp;</span>bacino del Mediterraneo.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Descrizione">Descrizione</span></h2> <p>I<span>&nbsp;</span>fiori<span>&nbsp;</span>gialli della senape producono<span>&nbsp;</span>silique<span>&nbsp;</span>pelose, che contengono di solito una mezza dozzina di<span>&nbsp;</span>semi, con diametro di 1 - 1,5 mm, di colore variabile dal beige al giallo al marrone chiaro.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Utilizzo_in_cucina">Utilizzo in cucina</span></h2> <p>I semi possono essere usati interi come sottaceto o tostati per condire pietanze. Quando sono macinati e mescolati con altri ingredienti, si produce una pasta o un'altra forma più comune.<sup id="cite_ref-1" class="reference"></sup></p> <p>I semi contengono<span>&nbsp;</span>sinalbina, un tioglicoside responsabile del loro sapore pungente. La senape gialla ha una piccola quantità di oli volatili e il gusto è più leggero di quello dei semi di senape nera. In Grecia le foglie della pianta si possono consumare durante l'inverno, prima che fioriscano; i greci le chiamano "vrouves" o "lapsana".</p>
MHS 130 (180 S)
Semi di senape bianca (Sinapis alba)

Pianta gigante (con frutti giganti)

Varietà dal Giappone

Semi di ravanello...

Semi di ravanello...

Prezzo 1,95 € (SKU: VE 107)
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5/ 5
<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><strong>Semi di ravanello giapponese gigante Japana F1</strong></h2> <h2><strong><span style="color: #ff0000;">Prezzo per confezione da 10 semi.</span></strong></h2> <p>Il ravanello bianco giapponese gigante ha frutti molto lunghi. Il frutto è bianco e croccante! I frutti possono essere raccolti entro 85 giorni. La sua radice è lunga, bianca, cilindrica, con un'estremità smussata. In buone condizioni, la radice può raggiungere fino a 75 cm di lunghezza.</p>
VE 107 (10 S)
Semi di ravanello giapponese gigante Japana F1

Pianta gigante (con frutti giganti)

Varietà dalla Germania
Semi di ravanello Baviera...

Semi di ravanello Baviera...

Prezzo 1,95 € (SKU: P 5)
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5/ 5
<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di ravanello Baviera Birra</strong></h2> <h2><strong><span style="color: #ff0000;">Prezzo per confezione da 50 semi.</span></strong></h2> <p>Un'antica varietà tedesca che offre eccellenti rese di ravanelli di forma ovale lunghi 16 cm con polpa croccante e un sapore leggermente piccante. È tradizionalmente affettato sottilmente, salato e servito con birra.<br />Un'ottima scelta per uno spuntino con la tua bevanda preferita.</p> <p>Tagliarlo a fettine sottili e mangiarlo fresco o grattugiare e aggiungere a zuppe e insalate. È meglio seminare in estate per il raccolto autunnale.<br />Un'ottima scelta per i giardini domestici. Un'antica varietà della regione bavarese della Germania.</p> <p>Raccolto entro 50 giorni.</p> </body> </html>
P 5 (50 S)
Semi di ravanello Baviera Birra

Pianta gigante (con frutti giganti)

Varietà dall'Ungheria
Semi di ravanello Johns Day

Semi di ravanello Johns Day

Prezzo 1,95 € (SKU: VE 171)
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5/ 5
<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><strong>Semi di ravanello Johns Day</strong></h2> <h2><strong><span style="color: #ff0000;">Prezzo per confezione da 50 semi.</span></strong></h2> <p>Il ravanello John's Day è il ravanello preferito in Ungheria. Il tubero è grande, di colore giallo-brunastro, a forma di barbabietola, la polpa è bianca, croccante, di ottima qualità.</p> <p>Stagione di crescita di 50-70 giorni, ravanello estivo molto popolare per la coltivazione all'aperto in Ungheria.</p> <p>Richiede molta acqua per i migliori risultati di crescita.</p>
VE 171 (50 S)
Semi di ravanello Johns Day

Varietà dall'Italia
Semi di broccoli viola Miranda

Semi di broccoli viola Miranda

Prezzo 1,95 € (SKU: VE 72 M)
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5/ 5
<h2><strong>Semi di broccoli viola Miranda</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per Pacchetto di 50 (0,16 g) semi.</strong></span></h2> <div> <p>Il broccolo viola Miranda è una nuova varietà molto riconoscibile di calabrese. Produce una bellissima e grande testa viola sullo stelo centrale. Dopo aver rimosso la testa principale, si formano piccoli germogli laterali che sono teneri e gustosi.</p> <p>Miranda è una pianta relativamente alta e ha bisogno di spazio per una buona crescita. Le piante dovrebbero essere distribuite 30 cm in tutte le direzioni e vanno seminate un po 'più tardi del solito, dalla fine di giugno in poi. Matura tra 95 e 105 giorni.</p> <p>Le verdure viola sono divertenti da coltivare, molto belle da guardare e molto moderne, ma è importante contenere antociani, che sono antiossidanti molto potenti che sono estremamente utili per la salute generale e che si dice aiutino a prevenire il cancro. Usa il succo di limone per mantenere il colore viola durante la cottura.</p> <p>Temperatura ottimale di germinazione: 8 ° C.</p> </div><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 72 M (50 S)
Semi di broccoli viola Miranda

Varietà dall'Italia
Semi di cavolo di palma...

Semi di cavolo di palma...

Prezzo 1,75 € (SKU: VE 76)
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5/ 5
<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><strong>Semi di cavolo di palma Nero di Toscana</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>20 Semi in confezione.</strong></span></h2> <p>Ha foglie di palma molto attraenti, saporite, verde scuro, rugose. È facile da coltivare, sia che si tratti di foglie giovani o in piena maturità. È un'ottima fonte di vitamina C e vitamina A e può essere consumata cruda o cotta. Ha una grande resistenza alle basse temperature e grazie alla sua consistenza, è perfetto per insalate miste.</p> <p>Semina: V-VI. neve ad una distanza di 50 x 50 cm.<br />Profondità di semina: 2 cm.<br />Temperatura ottimale di germinazione: 12 ° C.</p>
VE 76 (20 S)
Semi di cavolo di palma Nero di Toscana
Semi di cavolo rosso Rufus

Semi di cavolo rosso Rufus

Prezzo 1,25 € (SKU: P 94 R)
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5/ 5
<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di cavolo rosso Rufus</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 200 semi (0,5 g).</strong></span></h2> <p>Rufus è una varietà di cavolo rosso a metà precoce, eccellente varietà sia per il consumo fresco che per lo stoccaggio. Rufus viene utilizzato per la semina precoce, per insalate, conserve, mercati e semina tardiva per la conservazione invernale.</p> <p>La testa è viola scuro, allungata sferica, del peso di 1,3-2 kg. La sua produttività è buona, i frutti sono uniformi.</p> <p>Adatto sia per il consumo fresco che per lo stoccaggio.</p> <p>Stagione di crescita 100-120 giorni.</p> <p>Il cavolo rosso (Brassica oleracea var. capitata rubra), è una varietà di Brassica oleracea simile al cavolo cappuccio, ma a differenza di questo presenta colorazione rossa dovuta alla notevole presenza di sostanze idrosolubili chiamate antocianine del gruppo dei flavonoidi.</p> <p>Pianta biennale con radice fittonante non molto profonda, possiede fusto eretto, di lunghezza raramente superiore ai 30 centimetri. Viene coltivato in varie zone d'Italia e del mondo anche se è una pianta originaria dell'area mediterranea e diffusa già all'epoca romana. È un ortaggio molto conosciuto.</p> <p>Si ricavano germogli ricchissimi di nutrienti, contengono sostanze solforate, in concentrazioni 50 volte superiori al vegetale maturo, svolgono una forte azione chemio protettrice sulle cellule.</p> <p>Istruzioni: Lasciarli a bagno per una notte in acqua. Il mattino dopo disporli nei piani dell'apposito germogliatore, considerando che durante il processo i semi aumentano il loro volume di almeno 4 volte. Tenere a temperatura ambiente e in buone condizioni di luminosita'.</p> <p>Bagnare 2-3 volte al giorno fino alla completa germinazione che avviene in 4-6 giorni.</p> <p>Si consumano direttamente o si possono conservare in frigorifero per 1-2 settimane.</p> <p>Vitamine e sali minerali: A, B1, B2, C, U, Ca, S, Se, I</p> <p>Calorie: 36 calorie per 100 gr. </p> </body> </html>
P 94 R
Semi di cavolo rosso Rufus

Semi di cavolo rosso Kalibos

Semi di cavolo rosso Kalibos

Prezzo 1,75 € (SKU: P 94 K)
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5/ 5
<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di cavolo rosso Kalibos</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 200 semi (0,5 g).</strong></span></h2> <p>Kalibos è semplicemente il cavolo più sorprendente che abbiamo mai visto. Un cavolo rosso dell'Europa orientale veramente bello, Kalibos sfoggia foglie viola scuro su teste coniche che crescono fino a 2,5 kg. Il sapore è abbastanza dolce ed è ottimo cavolo per insalate e sottaceti. Inoltre, è gustoso quando arrostito.</p> <p>Onestamente, questi potrebbero essere i cavoli più gustosi che tu abbia mai coltivato.</p> <p><strong>Sono pronti per il raccolto in 85 giorni dal trapianto.</strong></p> <p>Il cavolo rosso (Brassica oleracea var. capitata rubra), è una varietà di Brassica oleracea simile al cavolo cappuccio, ma a differenza di questo presenta colorazione rossa dovuta alla notevole presenza di sostanze idrosolubili chiamate antocianine del gruppo dei flavonoidi.</p> <p>Pianta biennale con radice fittonante non molto profonda, possiede fusto eretto, di lunghezza raramente superiore ai 30 centimetri. Viene coltivato in varie zone d'Italia e del mondo anche se è una pianta originaria dell'area mediterranea e diffusa già all'epoca romana. È un ortaggio molto conosciuto.</p> <p>Si ricavano germogli ricchissimi di nutrienti, contengono sostanze solforate, in concentrazioni 50 volte superiori al vegetale maturo, svolgono una forte azione chemio protettrice sulle cellule.</p> <p>Istruzioni: Lasciarli a bagno per una notte in acqua. Il mattino dopo disporli nei piani dell'apposito germogliatore, considerando che durante il processo i semi aumentano il loro volume di almeno 4 volte. Tenere a temperatura ambiente e in buone condizioni di luminosita'.</p> <p>Bagnare 2-3 volte al giorno fino alla completa germinazione che avviene in 4-6 giorni.</p> <p>Si consumano direttamente o si possono conservare in frigorifero per 1-2 settimane.</p> <p>Vitamine e sali minerali: A, B1, B2, C, U, Ca, S, Se, I</p> <p>Calorie: 36 calorie per 100 gr. </p> </body> </html>
P 94 K
Semi di cavolo rosso Kalibos
Semi di Colza (Brassica napus)

Semi di Colza (Brassica napus)

Prezzo 1,15 € (SKU: VE 134)
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5/ 5
<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><strong>Semi di Colza (Brassica napus)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 20 semi.</strong></span></h2> <p>Il<span> </span><b>colza</b><span> </span>(<i><b>Brassica napus</b></i><span> </span><small>L., 1753</small>) o<span> </span><b>navone</b><span> </span>è una<span> </span>pianta<span> </span>angiosperma dicotiledone, dal<span> </span>fiore<span> </span>giallo brillante (o bianco a seconda della varietà), appartenente alla<span> </span>famiglia<span> </span>delle<span> </span>Brassicaceae.</p> <p>Viene coltivata per l'utilizzo dei semi molto ricchi in olio, anche se le varietà spontanee contengono quantità non trascurabili di<span> </span>acido erucico, un composto tossico. Sono state nel tempo selezionate e commercializzate molte varietà con un contenuto di<span> </span>acido erucico<span> </span>inferiore al 2%.</p> <p><i>Brassica napus</i><span> </span>cresce fino a 100 cm di altezza con foglie basali glabre, carnose, pinnatifide e glauche peduncolate mentre le foglie superiori sono sessili.</p> <p>La colza ha un accrescimento indeterminato, termina con uno scapo fiorale, che porta fiori gialli in infiorescenza. I fiori sono larghi circa 17 mm, attinomorfi, formati da quattro petali in una tipica forma a croce, alternati a quattro sepali. L'androceo<span> </span>è tetradinamo ovvero è formato da 6 stami di cui due stami laterali con filamenti corti e quattro stami mediani con filamenti più lunghi le cui antere si staccano dal centro del fiore durante la fioritura.</p> <p>La fioritura è scalare e a seguito della fecondazione produce i frutti che sono<span> </span>silique, lunghe 5-10 cm, verdi da immature poi tendenti a imbrunire. I frutti contengono numerosi piccoli semi tondi con un diametro di 1.5- 3 mm.</p> <p>La colza presenta una radice fittonante abbastanza profonda.</p> <p></p> <h2><span class="mw-headline" id="Distribuzione_e_habitat">Distribuzione e habitat</span></h2> <p><i>Brassica napus</i><span> </span>, in Italia, è una specie avventizia sfuggita alla coltivazione ed inselvatichita. è presente in tutte le regioni, spesso naturalizzata<sup id="cite_ref-3" class="reference">[3]</sup>.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Tassonomia">Tassonomia</span></h2> <p>Brassica napus (n = 19 cromosomi) è un ibrido, deriva dalla fusione di due genomi quello di<span> </span>Brassica oleracea<span> </span>(cavolo, n = 9) e quello di<span> </span>Brassica rapa<span> </span>(rapa, n = 10).</p> <p>Sono note moltissime<span> </span>varietà<span> </span>tra cui:<span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti."></span><sup class="noprint chiarimento-apice" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">[<i>senza fonte</i>]</sup></p> <ul> <li><i>Brassica napus</i><span> </span>L. var.<span> </span><i>annua</i></li> <li><i>Brassica napus</i><span> </span>L. var.<span> </span><i>napobrassica</i></li> <li><i>Brassica napus</i><span> </span>L. var.<span> </span><i>napus</i></li> <li><i>Brassica napus</i><span> </span>L. var.<span> </span><i>oleifera</i></li> <li><i>Brassica napus</i><span> </span>L. var.<span> </span><i>pabularia</i></li> </ul> <h2><span class="mw-headline" id="Coltivazione">Coltivazione</span></h2> <div class="thumb tright"> <div class="thumbinner"><img alt="Semi di Colza (Brassica napus)" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bf/China.rapeseed.fields.JPG/310px-China.rapeseed.fields.JPG" decoding="async" width="310" height="320" class="thumbimage" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bf/China.rapeseed.fields.JPG/465px-China.rapeseed.fields.JPG 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bf/China.rapeseed.fields.JPG/620px-China.rapeseed.fields.JPG 2x" data-file-width="1540" data-file-height="1588" title="Semi di Colza (Brassica napus)" /> <div class="thumbcaption"> <div class="magnify"></div> Campi di colza nel<span> </span>Qinghai<span> </span>(Cina)</div> </div> </div> <p>Le colture del genere<span> </span><i>Brassica</i>, compresa la colza, sono state tra le prime piante ad essere ampiamente coltivate dall'umanità già 10.000 anni fa. Il colza veniva coltivato in<span> </span>India<span> </span>già nel 4000 a.C. e si è diffuso in<span> </span>Cina<span> </span>e in<span> </span>Giappone<span> </span>2000 anni fa. La colza è coltivata prevalentemente come coltura invernale nella maggior parte dell'Europa e dell'Asia a causa della<span> </span>vernalizzazione<span> </span>richiesta per avviare il processo di fioritura. Si semina in autunno e rimane come rosetta basale di foglie durante l'inverno. Nella primavera successiva emette la parte vegetativa seguita dalla fioritura. In genere fiorisce nella tarda primavera e fruttifica per un periodo di 6-8 settimane fino a mezza estate<sup id="cite_ref-4" class="reference">[4]</sup>.</p> <p>Predilige terreni di medio impasto, profondi, freschi ed esenti da ristagno idrico. Infatti, l'irrigazione non viene effettuata, preferendo, mediante terreno profondo, approvigionarsi dell'acqua piovana. Il<span> </span>seme<span> </span>è la parte di valore della coltura che viene anche coltivata come coltura di copertura invernale. Provvede a una buona copertura del suolo in inverno ma impoverisce il terreno. Nelle colture poliennali è infatti considerata una pianta "depauperante" poiché lascia il terreno in condizioni di fertilità peggiori di quelle che trova. La pianta viene miscelata nel suolo tramite aratura o usata come pacciamatura.<span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">Coltivata nei climi nordici (soprattutto in<span> </span>Canada,<span> </span>Stati Uniti,<span> </span>Regno Unito,<span> </span>Germania,<span> </span>Francia<span> </span>e<span> </span>Paesi Bassi) come<span> </span>foraggio<span> </span>per animali, fonte di<span> </span>olio<span> </span>vegetale alimentare e come<span> </span>combustibile<span> </span>nel<span> </span>biodiesel. La colza è uno dei raccolti principali in<span> </span>India, coltivato sul 13% dei terreni agricoli.</span></p> <p><span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">In<span> </span>Europa, la colza viene coltivata principalmente come foraggio (per via dell'elevato contenuto di<span> </span>lipidi<span> </span>e medio di<span> </span>proteine), ed è la scelta europea prioritaria per evitare la dipendenza dalla soia americana e l'importazione di semi di soia<span> </span>geneticamente modificati.</span><sup class="noprint chiarimento-apice" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">[<i>senza fonte</i>]</sup></p> <table class="wikitable"><caption><b>Principali produttori (dati<span> </span>FAO<sup id="cite_ref-5" class="reference">[5]</sup>)</b></caption> <tbody> <tr bgcolor="lightgreen"> <th align="center">2003</th> <th align="center">Superficie coltivata<br />milioni di ettari</th> <th align="center">Resa<br />quintali per ettaro</th> <th align="center">Produzione<br />milioni di tonnellate</th> </tr> <tr> <td align="left">Mondo</td> <td>23,69</td> <td>15,16</td> <td>35,93</td> </tr> <tr> <td align="left">Cina</td> <td>7,20</td> <td>15,97</td> <td>11,50</td> </tr> <tr> <td align="left">Unione europea<span> </span>(15)</td> <td>3,10</td> <td>30,60</td> <td>9,49</td> </tr> <tr> <td align="left">Italia</td> <td>4,69</td> <td>14,22</td> <td>6,67</td> </tr> <tr> <td align="left">India</td> <td>4,80</td> <td>7,60</td> <td>3,65</td> </tr> <tr> <td align="left">Germania</td> <td>1,27</td> <td>28,66</td> <td>3,64</td> </tr> <tr> <td align="left">Francia</td> <td>1,08</td> <td>30,84</td> <td>3,32</td> </tr> <tr> <td align="left">Regno Unito</td> <td>0,46</td> <td>39,94</td> <td>1,84</td> </tr> <tr> <td align="left">Australia</td> <td>1,50</td> <td>9,47</td> <td>1,42</td> </tr> <tr> <td align="left">Polonia</td> <td>0,43</td> <td>17,67</td> <td>0,75</td> </tr> <tr> <td align="left">Stati Uniti</td> <td>0,43</td> <td>15,86</td> <td>0,69</td> </tr> </tbody> </table> <h2><span class="mw-headline" id="Usi">Usi</span></h2> <div class="thumb tleft"> <div class="thumbinner"><img alt="Semi di Colza (Brassica napus)" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/12/Canola.jpg/220px-Canola.jpg" decoding="async" width="220" height="165" class="thumbimage" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/12/Canola.jpg/330px-Canola.jpg 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/12/Canola.jpg 2x" data-file-width="350" data-file-height="263" title="Semi di Colza (Brassica napus)" /> <div class="thumbcaption"> <div class="magnify"></div> Semi di colza</div> </div> </div> <p>La colza viene coltivata per la produzione di alimenti per animali, oli vegetali commestibili e biodiesel. Alcune varietà di colza sono vendute come verdura, soprattutto nei negozi asiatici.</p> <p>Secondo il Dipartimento di agricoltura degli Stati Uniti nel<span> </span>2000<span> </span>la colza era la terza fonte di olio vegetale al mondo dopo la<span> </span>soia<span> </span>e la<span> </span>palma.<sup id="cite_ref-6" class="reference">[6]</sup></p> <p></p> <h3><span class="mw-headline" id="Olio">Olio</span></h3> <div class="thumb tright"> <div class="thumbinner"><img alt="Semi di Colza (Brassica napus)" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/95/Colline_moreniche_del_Lago_Garda.JPG/220px-Colline_moreniche_del_Lago_Garda.JPG" decoding="async" width="220" height="152" class="thumbimage" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/95/Colline_moreniche_del_Lago_Garda.JPG/330px-Colline_moreniche_del_Lago_Garda.JPG 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/95/Colline_moreniche_del_Lago_Garda.JPG/440px-Colline_moreniche_del_Lago_Garda.JPG 2x" data-file-width="800" data-file-height="551" title="Semi di Colza (Brassica napus)" /> <div class="thumbcaption"> <div class="magnify"></div> Colline moreniche del<span> </span>Garda, campo di colza</div> </div> </div> <p>L'olio di colza<span> </span>viene ricavato dai semi della pianta. L'olio viene usato in alimentazione dopo essere stato raffinato e miscelato ad altri oli poiché all'origine ha sapore e odore poco gradevoli.</p> <p>L'olio di colza contiene<span> </span>acido erucico, tossico per gli esseri umani ma usato come additivo alimentare in piccole dosi. Proprio per il contenuto di acido erucico l'olio di colza non era ammesso per l'alimentazione umana in Italia.</p> <p>Canola<span> </span>è una specifica varietà di colza dal basso contenuto di acido erucico che è stata sviluppata in<span> </span>Canada: il suo nome è composto da<span> </span><i><b>Can</b>adian<span> </span><b>o</b>il<span> </span><b>l</b>ow<span> </span><b>a</b>cid</i><span> </span>(Olio canadese a basso contenuto di acido). Il contenuto di acido erucico è limitato dalla normativa del governo a un massimo del 2% di in peso negli Stati Uniti<sup id="cite_ref-7" class="reference">[7]</sup><span> </span>e 5% nell'UE<sup id="cite_ref-8" class="reference">[8]</sup>.</p> <p></p> <h3><span class="mw-headline" id="Foraggio">Foraggio</span></h3> <p>La lavorazione dei semi per ricavare l'olio produce un residuo usato nell'alimentazione degli animali da allevamento. Questo sottoprodotto è un alimento molto ricco di proteine e può competere con la soia. È usato principalmente per nutrire i<span> </span>bovini, ma anche per<span> </span>maiali<span> </span>e<span> </span>polli<span> </span>(meno importante per questi ultimi).</p> <p>Il sottoprodotto per animali ottenuto da varietà spontanee ha tuttavia un alto contenuto di acido erucico e<span> </span>glucosinolati<span> </span>(causa di disturbi del metabolismo per bovini e suini). Di migliore qualità i sottoprodotti ottenuti dalle cultivar canola (<i><b>Can</b>adian<span> </span><b>o</b>il<span> </span><b>l</b>ow<span> </span><b>a</b>cid</i><span> </span>specifica varietà di colza dal basso contenuto di acido erucico)<sup id="cite_ref-9" class="reference">[9]</sup>.</p> <h3><span class="mw-headline" id="Biodiesel">Biodiesel</span></h3> <table class="vedi-anche noprint"> <tbody> <tr> <td><img alt="Magnifying glass icon mgx2.svg" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/87/Magnifying_glass_icon_mgx2.svg/20px-Magnifying_glass_icon_mgx2.svg.png" decoding="async" width="20" height="20" class="noviewer" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/87/Magnifying_glass_icon_mgx2.svg/30px-Magnifying_glass_icon_mgx2.svg.png 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/87/Magnifying_glass_icon_mgx2.svg/40px-Magnifying_glass_icon_mgx2.svg.png 2x" data-file-width="286" data-file-height="280" /></td> <td><i>Lo stesso argomento in dettaglio:<span> </span><b>Biodiesel</b></i>.</td> </tr> </tbody> </table> <p><span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">L'uso dell'olio di colza per la produzione di biodiesel potrebbe essere una valida alternativa ma solo per pochi veicoli per sostituire in tempi rapidi i combustibili per autotrazione attuali.</span></p> <p><span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">Secondo la Coldiretti dalle oleaginose come la colza sono ricavabili 850 kg di biodiesel per ettaro, mediamente un veicolo consuma più di una tonnellata di biodiesel all'anno e i veicoli sono circa 34 milioni. Dato che la superficie agricola utile (SAU) italiana è di 13 milioni di ettari si evince che è realistico alimentare col biodiesel solo qualche permille del parco veicolare italiano (anche se si potrebbe importare dall'estero come avviene già per il petrolio).</span></p> <p><span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">Secondo la Coldiretti sono alimentabili circa 200-300 000 veicoli col biodiesel italiano. Tra i tanti veicoli importanti da alimentare a biodiesel spiccano quelli che coltivano il cibo.</span></p> <p><span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">Alcune associazioni di coltivatori si stanno organizzando in modo da produrre colza e semi di girasole che verranno trasformati in loco in biodiesel e usati senza pagare accise e iva esclusivamente per fini agricoli (trattori, motofalciatrici, ecc, ecc). In questo modo la produzione alimentare sia per uso umano che animale diventerebbe meno dipendente dalle fluttuazioni del prezzo del petrolio.</span></p> <p><span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">Al momento la produzione è limitata e di conseguenza i prezzi non sono competitivi con quelli del gasolio. Tuttavia bisogna considerare che in molti paesi (come l'Italia) il prezzo finale dei carburanti è molto accresciuto dalla tassazione e che le coltivazioni (italiane ed europee) sono pesantemente sovvenzionate sia dall'Italia sia dall'Europa, quindi il prezzo dell'olio di colza è il risultato di sovvenzioni e non è un prezzo da libero mercato</span><sup class="noprint chiarimento-apice" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">[<i>senza fonte</i>]</sup>Nel<span> </span>2005<span> </span>si diffuse la voce secondo cui l'olio di colza puro poteva essere usato come carburante per le motorizzazioni diesel. Tuttavia il mensile<span> </span><i>Quattroruote</i><span> </span>ha effettuato una prova con una<span> </span>Fiat Punto<span> </span>che ha però avuto esiti disastrosi (occlusione degli iniettori e creazione di depositi dovuti all'elevata viscosità dell'olio non trattato).<sup id="cite_ref-10" class="reference">[10]</sup></p> <h3><span class="mw-headline" id="Miele">Miele</span></h3> <p>La colza è una pianta mellifera<sup id="cite_ref-11" class="reference">[11]</sup>.</p> <p>La colza produce molto<span> </span>nettare<span> </span>da cui le api ricavano un<span> </span>miele<span> </span>chiaro, ma pungente, molto apprezzato nell'Europa centrale e settentrionale. Deve essere estratto immediatamente dopo la sua fabbricazione, perché cristallizza rapidamente nel favo rendendo impossibile l'estrazione.</p> <p>Questo miele in Italia di solito viene mescolato con varietà più dolci se usato come prodotto da tavola o venduto come prodotto da pasticceria.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Allergie">Allergie</span></h2> <p><span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">La colza è stata collegata a effetti negativi per gli affetti da<span> </span>asma<span> </span>e<span> </span>febbre da fieno. Secondo alcuni il polline della colza sarebbe all'origine dell'aumento dei disturbi respiratori. Tuttavia questo è improbabile poiché la colza è una pianta ad impollinazione entomofila, i cui granuli vengono trasportati principalmente dagli<span> </span>insetti. Forse l'odore caratteristico del fiore viene impropriamente associato dagli allergici ai loro disturbi. C'è anche qualche recente prova che l'uso estensivo di questo e simili oli vegetali nell'alimentazione stia portando a un consistente aumento nei casi di<span> </span>degenerazione maculare<span> </span>dell'occhio.</span></p> <p></p>
VE 134 (20 S)
Semi di Colza (Brassica napus)

Pianta resistente al freddo e al gelo

Varietà dal Giappone
Semi di senape rossa...

Semi di senape rossa...

Prezzo 1,95 € (SKU: MHS 76)
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5/ 5
<h2 class=""><strong>Semi di senape rossa giapponese Mizuna</strong></h2> <h2><span style="color: #fe0000;"><strong>Prezzo per un pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> La 'Mizuna' è stata coltivata in Giappone fin dall'antichità. Mizuna è stata coltivata con successo nella Stazione Spaziale Internazionale nel 2019. Cresce nelle zone di resistenza da 4 a 9, preferisce il pieno sole o l'ombra parziale, terreno ben drenato e ha un pH di 6,5-7,0. Può essere coltivato come microgreen, o per le sue foglie con una spaziatura di 20 cm.<br><br>La mizuna è originaria delle aree marittime della Cina settentrionale, della Corea e del Giappone. È anche una delle piante chiamate "Kyo-Yasai", quelle il cui eccellente sapore spiegava che venivano tradizionalmente coltivate per l'imperatore nell'ex città imperiale, intorno a Kyoto. Mizuna, introdotta nel secondo dopoguerra negli Stati Uniti e poi in Europa, vi si è rapidamente affermata.<br><br>È una pianta rustica, biennale. Offre una fioritura gialla (piccoli fiori a 4 petali come tutti quelli dei rappresentanti della famiglia delle Brassicaceae) l'anno successivo a quello della sua semina. Nel primo anno la mizuna sviluppa una densa rosetta, alta da 15 a 25 cm, con numerose foglie allungate, finemente tagliate, di colore verde chiaro. Questo cavolo può evocare sia la cicoria riccia che un ciuffo di tarassaco. Il fogliame della mizuna è croccante e ha un sapore leggermente pepato. Questo spiega sicuramente il soprannome di "senape giapponese" che a volte designa questo cavolo.<br><br>Usi culinari di mizuna<br>La mizuna si usa ovviamente nelle insalate oppure, tritata finemente, può essere velocemente rimessa nel wok o infilata in zuppe e stufati.<br><br>Ad esempio, le foglie affettate possono essere saltate velocemente in padella e servite con gamberi e pasta. Per testare: cospargere il piatto con latte di cocco, cospargerlo con arachidi tostate.<br><br>La mizuna può essere cotta anche nel pollame o nel brodo di manzo. Oppure preparatevi come un pesto come si fa con la rucola.<br><br>La mizuna è la base di una famosa specialità culinaria di Kyoto: anatra giapponese e fonduta di mizuna.<br><br>Un altro ortaggio "Kyo Yasai", il komatsuna è ampiamente consumato nei ristoranti giapponesi e nella cucina coreana. È tradizionalmente preparato lì in namuru: una salsa a base di olio di sesamo e kochujan (una pasta di peperoncino leggermente dolce e fermentata).<br><br>Mizuna semina<br>&nbsp;<br>La Mizuna è poco esigente: se predilige terreni che rimangono freschi ma ben drenati, può crescere in qualsiasi buon terriccio da giardino. Scegli una posizione soleggiata.<br><br>Resistente (resiste a temperature fino a -12°C), è comunque sensibile al calore che può provocarne la nascita prematura dei semi. Inoltre, sebbene possa essere seminato in loco già da maggio, preferisce coltivarlo a fine estate (fine agosto) per un raccolto invernale.<br><br>La mizuna viene seminata in vivai in piena terra o sul posto. Le piante vengono diradate e trapiantate quando hanno 4 foglie, distanziandole di 20 cm.<br><br>Rustico, sano e vigoroso, questo ortaggio non richiede quasi alcuna manutenzione: né concimazioni né cure. Coltivato in autunno e inverno, inoltre, non necessita di annaffiature. Devi solo aver cura di proteggere le tue rosette sotto una vela da svernamento se le temperature esterne diventano molto basse e persistono per diversi giorni.<br><br>La Mizuna può essere raccolta 6 settimane dopo la semina.<br><br>Nome comune: Mizuna<br>Nome latino: Brassica rapa var japonica<br>Famiglia: Brassicaceae<br>Vegetazione: Biennale<br>Altezza matura: da 0,15 a 0,30 m<br>Tipo di terreno: Terreno argilloso Terreno calcareo Terreno sabbioso Humus <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 76 (10 S)
Semi di senape rossa giapponese Mizuna

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di cavolo cinese, bok...

Semi di cavolo cinese, bok...

Prezzo 1,65 € (SKU: VE 61)
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5/ 5
<h2><strong>Semi di cavolo cinese, bok choy, pak-choi</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per un pacchetto di 50 semi. </strong></span></h2> Il <strong>cavolo cinese</strong>, noto anche come <strong>bok choy</strong><sup id="cite_ref-1"></sup> e <strong>pak-choi</strong><sup id="cite_ref-2"></sup>, è una cultivar di <em>Brassica rapa</em> diffusa in estremo oriente ed originario della Cina. <br /> <h3><span id="Etimologia">Etimologia</span></h3> <p>Il termine bok choy deriva dalla lingua cantonese e significa letteralmente "verdura bianca" e si può trovare scritto anche come pak choi, choi bok e Pak Choy.</p> <h3><span id="Caratteristiche">Caratteristiche</span></h3> <div> <div><img alt="" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c8/Ham_hock_with_bok_choy_2.jpg/220px-Ham_hock_with_bok_choy_2.jpg" decoding="async" width="220" height="165" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c8/Ham_hock_with_bok_choy_2.jpg/330px-Ham_hock_with_bok_choy_2.jpg 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c8/Ham_hock_with_bok_choy_2.jpg/440px-Ham_hock_with_bok_choy_2.jpg 2x" data-file-width="2560" data-file-height="1920" style="border-width: 1px; border-image-width: initial;" /> <div> <div></div> Un piatto di stinco di maiale accompagnato da cavolo cinese</div> </div> </div> <p>Il cavolo cinese contiene alti livelli di glucosinolati. È stato stabilito che questi composti, assunti a piccole dosi, aiutano nella prevenzione del cancro. Tuttavia, come avviene con molte sostanze, possono essere tossici per gli esseri umani in grandi dosi, in particolare per le persone che sono già gravemente malate. Nel 2009, una donna diabetica anziana che aveva consumando da 1 a 1,5 kg di cavolo cinese crudo al giorno nel tentativo di trattare il suo diabete, ha sviluppato ipotiroidismo per motivi legati al suo diabete, con conseguente mixedema.<sup id="cite_ref-3">[3]</sup></p> <h3><span id="Utilizzo">Utilizzo</span></h3> <p>Molto diffuso nelle cucine orientali possiamo trovarlo negli stufati o nelle zuppe. Ma non c'è da sorprendersi se lo si trova anche in piatti di spaghetti in brodo o semplicemente sbollentato e condito con in maniera opportuna</p>
VE 61 (50 S)
Semi di cavolo cinese, bok choy, pak-choi