Semi di Betulla (Betula,...
Prezzo
1,95 €
(SKU: T 40)
Seeds Gallery EU,
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<h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di Betulla (Betula, Linnaeus)</strong></span></h2>
<h2><span style="color: #ff0000; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 100 semi.</strong></span></h2>
<div>Betulla (Betula, Linnaeus) è un genere di piante della famiglia delle Betulacee, genericamente note come betulle.</div>
<div>Il genere comprende oltre 40 specie originarie dell'emisfero nordico, in special modo le zone scandinave.</div>
<div><strong>Etimologia</strong></div>
<div>Il nome del genere è un latinismo, dal latino betulla, a sua volta d'origine gallica (cfr. *betw[1], bed-wen, "betulla"[2]), collegata con bitūmen[2]. Esiste una voce di tradizione popolare bidolla che non ha raggiunto la Toscana[1]. Le piante del genere sono conosciute nei Paesi germanici con il nome di Birke (tedesco), birch (inglese) ecc., da una radice indoeuropea *bherəg-, "splendente, bianco" (cfr. sanscrito bhūrjah e latinofraxinus).</div>
<div><strong>Descrizione</strong></div>
<div>Si tratta di alberi e arbusti a fogliame caduco che possono raggiungere i 15–30 m di altezza, foglie variamente formate e sfumate di giallo a seconda della specie o varietà. La specie più diffusa è la Betula pendula (= B. verrucosa), da alcuni autori considerata una sottospecie o varietà di B. alba e chiamata volgarmente betulla bianca, betulla pendula o betulla d'argento, e predilige terreni acidi, poveri, sabbiosi o ciottolosi. Mentre la Betula pubescens, nota col nome di betulla pelosa o betulla delle torbiere, dalle foglie pelose, predilige terreni paludosi o torbosi ed è di dimensioni analoghe alla B. pendula, anche se si presenta più frequentemente come alberetto o cespuglio.</div>
<div>Le betulle si caratterizzano per la corteccia bianca sporca dovuta alla presenza di granuli di betulina; sono dotate di una notevole rusticità, resistendo a condizioni ambientali avverse, quali geli improvvisi e prolungati e lunghi periodi di siccità; sono diffuse nelle regioni del Picetum, Fagetum e Castanetum, ma si spingono anche nelle zone superiori e inferiori.</div>
<div><strong>Distribuzione e habitat</strong></div>
<div>Il genere Betula è distribuito prevalentemente nelle zone temperate e boreali dell'emisfero nord. Sono piante eliofile epioniere che rapidamente occupano aree scoperte dopo gli incendi o il taglio. Possono formare boschi puri o presentarsi in gruppi e elementi isolati.</div>
<div><strong>Avversità</strong></div>
<div>Nonostante sia attaccata da innumerevoli parassiti animali e vegetali, subisce danni limitati e solo in condizioni particolari subisce attacchi di una certa gravità.</div>
<div><strong>Usi</strong></div>
<div>Le betulle vengono coltivate come piante ornamentali per l'eleganza del fogliame e il fusto dalla corteccia bianca maculata di nero, in parchi o giardini, su terreni sciolti e freschi. In silvicoltura vengono utilizzate per consolidare frane, detriti di falda o per il rimboschimento di pascoli e cedui.</div>
<div>Nell'arboricoltura da legno viene coltivata a fustaia con turni di 40-50 anni, o più raramente a ceduo per la produzione del legname usato nell'industria del mobile. Viene anche coltivata per le proprietà officinali e medicinali. Si moltiplica naturalmente per seme, per talea dei polloni.</div>
<div>In erboristeria, l'estratto idro-alcolico di betulla è dotato di potente azione diuretica, drenante linfatica, antisettica delle vie urinarie ed anti-infiammatoria. Questo grazie al suo contenuto di saponine triterpeniche (fino al 3-4%), di glucosidi flavonici (iperoside, quercitrina, rutina) e di polisaccaridi (metilpentosani), che cooperano globalmente ad un effetto drenante dei liquidi in eccesso, delle scorie azotate (specie acido urico) e di abbassamento del colesterolo ematico. Per tale motivo trova impiego in preparazioni erboristiche e cosmetiche contro la cellulite.</div>
<div>L'acido betulinico, estratto dalla corteccia della betulla e da molti altri vegetali, e alcuni suoi derivati maggiormente idrosolubili in vitro sono citotossici per cellule di neuroblastoma, melanoma, medulloblastoma e sarcoma di Ewing.</div>
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T 40