Ultima Recensioni di prodotti

Non ci sono ancora recensioni dei prodotti.

Più venduti

Ci sono 1105 prodotti.

Visualizzati 1-15 su 1105 articoli

Pianta gigante (con frutti giganti)

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Bambù Gigante Madake (Phyllostachys bambusoides)  - 3

Semi di Bambù Gigante...

Prezzo 1,95 € (SKU: B 6)
,
5/ 5
<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di Bambù Gigante Madake (Phyllostachys bambusoides)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Anche se nativo della Cina, le stupefacenti proprietà meccaniche e la capacità di adattarsi a varie zone climatiche, hanno portato il Phyllostachys Bambusoides a diffondersi da secoli in buona parte dell’asia, principalmente in Giappone, dove è il Bambù Gigante più coltivato e utilizzato. Dal Giappone viene infatti il suo nome più famoso: Madake, che tradotto dal Giapponese significa Bambù Comune. In occidente è conosciuto anche come Japanese Timber Bamboo, ovvero Bambù Giapponese da Legname.</p> <p>In tutta l’Asia la canna grezza è utilizzata da secoli per la costruzione di strutture portanti, in Giappone era essenziale per le coperture dei grandi templi e palazzi, e ancora oggi è l’unico materiale con cui si realizzano i flauti tradizionali Buddhisti (Shakuhachi), e le spade per combattere nell’arte marziale del Kendo (Shinai).</p> <p>Dalla seconda metà del 900 si è diffuso nel resto del mondo per utilizzi industriali, principalmente negli Stati Uniti e in Australia.</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>Il bambù gigante  Madake  è una specie che prospera principalmente in climi temperati, ma può sopportare – senza alcuna modificazione genetica – temperature da+40° a – 26° C.</p> <p>Resiste alle gelate, e per la sua resistenza meccanica può sopportare carichi di neve sulle sue cime senza spezzarsi o piegarsi, come succede con altre specie endemiche di zone più calde.</p> <p>Il Madake può sopportare neve o sole cocente per mesi, e questo lo ha portato a diffondersi in un’ ampia zona del pianeta.</p> <p>Queste caratteristiche  fanno del bambù gigante Madake uno dei principali candidati per la coltivazione in tutta Italia.</p> <p>Riduce l’effetto serra, combattendo il riscaldamento globale: i bambuseti sono fabbriche di fotosintesi, riducono i gas responsabili dell’effetto serra, infatti le piante di bambù gigante assorbono circa 5 volte la quantità di biossido di carbonio e producono circa il 35% in più di ossigeno, a parità di proporzioni, di una foresta di latifoglie o conifere.</p> <p>Un ettaro di Bambù gigante Madake cattura in un anno 17 tonnellate di carbonio, grazie all’enorme e perenne superficie fogliare.</p> <p>La presenza massiccia di silicio e carbonio assorbito dall’atmosfera, fa sì che i suoi germogli debbano essere bolliti per il consumo alimentare, onde eliminare il retrogusto amaro che hanno da crudi. Questo tipo di trattamento è comunque comune a tutte le specie di Bambù, unica eccezione è il Phyllostachys Dulcis, detto anche Sweetshoot (Germoglio Dolce), proprio perchè è l’unica specie che può essere consumata cruda.</p> <p>L’aspetto più sorprendente del bambù gigante Madake è rappresentato dalle straordinarie proprietà meccaniche: la resistenza a tensione delle sue fibre può toccare i 12.000 kg/cm2,  quasi due volte quella dell’acciaio, supera addirittura il calcestruzzo nella resistenza a compressione. Sta diventando sempre più competitivo sul mercato delle costruzioni green e per le sue caratteristiche un laboratorio di ricerca di Singapore, costituito da un team svizzero-asiatico, il Future cities laboratory, in collaborazione con l’Istituto federale svizzero di tecnologia di Zurigo, sta testando il bambù nel cemento armato, proprio al posto dell’acciaio.</p> <p>Altri valori:</p> <p>Resistenza meccanica alla compressione: 780 kg/cmq</p> <p>Resistenza meccanica alla trazione: 2480 kg/cmq</p> <p>Peso specifico: 700 kg/m3</p> <p>L’altezza dei culmi di una piantagione avviata, va dai 15 ai 20 metri.</p> <p>Il diametro varia da 8 ai 15 cm.</p> <p>É la specie di bambù gigante con il tempo di fioritura più lungo: 130 anni circa. La fioritura, per un Bambuseto equivale a una “morte momentanea“: i culmi si seccano per lasciare luce e spazio alla nuova generazione, ma i semi cadono sul terreno riformando il bambuseto nel giro di pochi anni, senza l’intervento dell’uomo.</p> <p>L’ultima fioritura del bambù gigante Madake è avvenuta nel 1970, per cui, se la natura lascia il suo ciclo invariato, la prossima fioritura avverrà nel 2100.</p> <p>I germogli completano la loro crescita diventando fusti in soli 60/90 giorni.</p> <p>La qualità del suo legno è superiore – per durezza, resistenza meccanica e durabilità – a quella del Rovere.</p> <p>I culmi si sviluppano con diametro uguale dalla base alla punta, senza deformazioni tipiche di altre specie di Bambù Gigante.</p> <p>Il Madake è la specie di Bambù Gigante con il maggiore spessore della parete legnosa. Per fare un esempio, un culmo di Dendrocalamus Giganteus (la specie più grande in assoluto) di 25/30cm di diametro, generalmente ha una parete legnosa dello stesso spessore di un culmo di Madake di 12/15cm.</p> <p>I germogli possono pesare fino a 1 kg, e rappresentano un prelibato alimento, ricco di minerali e vitamine, apprezzato dalla cucina orientale ed occidentale. E’ d’obbligo precisare che i germogli di grande pezzatura si riscontrano in foreste adulte dopo opportuni diradamenti atti ad ottenere culmi di grande dimensione e altezza, adatti per il legname.</p> <p>Relativamente più lento nella crescita rispetto ai Bambù giganti impiantati in zone tropicali, resta comunque una delle piante a più rapida crescita nel mondo, fra le prime specie dei climi temperati.</p> <p>E’ anche ignifugo: quando il bambù è verde difficilmente brucia, anche se fosse ha la forza necessaria, grazie alla rete di rizomi e al fogliame molto alto, per continuare a generare nuove canne ogni anno.</p> <p>Il bambù gigante Madake contiene sostanze naturali antibatteriche e antimicotiche che bloccano lo sviluppo di dannosi parassiti e non richiede l’utilizzo di pesticidi.</p> <p><strong><em>Ambiente e coltivazione</em></strong></p> <p><strong>1. Tipologia del terreno</strong></p> <p>Il bambù gigante Madake si adatta a quasi tutte le tipologie di terreno, fra le varie specie di Phyllostachys esportate nel mondo è quella con le capacità di adattamento più elevate. Cresce bene anche in montagna: le foreste di Madake si estendono dai tropici alle regioni più temperate: Cina, Giappone, Himalaya, Europa e Nord America, con una distribuzione che va dal livello del mare fino a 4000 mt di altitudine.</p> <p>Essendo un Phyllostachys di tipo Runner, i rizomi “strisciano” ad una profondità di 20-30 cm. e pertanto non necessita di terreni profondi, può essere coltivato anche in presenza di bancate rocciose e falde acquifere.</p> <p>Sono da evitare terreni non drenanti con ristagni d’acqua in superficie e terreni confinanti con stagni salmastri.</p> <p>Viene usato anche per risanare terreni o acque reflue inquinate, per via dei suoi effetti “fitodepurativi”.</p> <p>Il Madake prospera anche in terreni leggermente alcalini e sopporta il calcare, sempre che non sia dominante.</p> <p>Il terreno ideale per coltivare la maggior parte dei Phyllostachys di tipo Runner è un terreno fresco, leggero e ben drenato con pH variabile da leggermente acido a neutro, fino ad arrivare ad uno leggermente alcalino. Il bambù gigante Madake è comunque la specie di bambù  che meglio si adatta alle varie composizioni di terreno.</p> <p>Come per tutti i Bambù che superano i 2 metri di altezza, è altamente consigliata l’esposizione a pieno sole</p> <p><strong>2. Preparazione del terreno</strong></p> <p>Praticare un’aratura come quella effettuata solitamente per il grano: aratura (profondità 40/50cm.) da effettuare una sola volta 1-2 mesi prima dell’impianto.</p> <p>La concimazione di fondo, soprattutto organica, anche se non indispensabile a bambuseto maturo, è indicata per accelerare lo sviluppo ed ottenere buoni risultati di produzione.</p> <p>Noi consigliamo comunque una concimazione NPK in autunno e primavera: studi effettuati negli USA (vedi world bamboo organisation ) hanno documentato la necessità di dette concimazioni per ottimizzare l’accrescimento. E’ necessario però farsi assistere da esperti perchè una dose errata di fertilizzante può portare a scompensi e rallentamenti della crescita.</p> <p>Per contenere il bambuseto è sufficiente realizzare dei fossi perimetrali di circa 60-70 cm. di profondità.</p> <p>Oltre al fosso perimetrale, è bene realizzare dei sentieri di  3-4 metri di larghezza per consentire il trasporto dei culmi durante la raccolta.</p> <p><strong>3. Messa a dimora delle piantine</strong></p> <p>Eccetto i periodi di gelo intenso, il bambù gigante Madake può essere trapiantato in tutte le stagioni.</p> <p>Il periodo migliore è alla fine dell’estate e nel corso dell’autunno. Il terreno in quel periodo è sufficientemente riscaldato per permettere uno sviluppo rapido del sistema ipogeo. L’autunno, inoltre, è il periodo di crescita dei rizomi e in poco tempo il bambù attecchisce.</p> <p>Praticare buche della grandezza pari alla dimensione dei vasi;</p> <p>Dopo aver svasato e messo a dimora la pianta nel terreno, effettuare una concimazione organica localizzata a ridosso delle piante;</p> <p>Effettuare una pacciamatura attorno alle piante;</p> <p>Si consiglia la semina di azotofissatori come  erba medica, trifoglio o favino per contenere lo sviluppo delle erbe infestanti. Essendo una graminacea dominante,  le infestanti verranno completamente eliminate dal bambù durante il suo sviluppo;</p> <p>La necessità di irrigazione dovrà essere valutata in base alle condizioni climatiche della zona di coltivazione. Se vengono impiantate piante madri con rizoma già formato (consigliabile per assicurare l’attecchimento e ridurre notevolmente il sesto d’impianto e relativo costo), l’irrigazione può essere effettuata anche a pioggia, almeno sino a quando lo consentirà l’altezza della vegetazione.</p> <p>L’irrigazione è necessaria solo nei primi 2/3 anni di vita.</p> <p>Dal secondo anno in poi, il rinnovo delle foglie rappresenta una vera e propria pacciamatura e concimazione naturale: marcendo sul terreno, le foglie producono humus ed allo stesso tempo proteggono l’apparato radicale dal freddo e dalla siccità.</p> <p>Dal quarto anno in poi, l’irrigazione è consigliata solo in casi di grave siccità (4/5 mesi senza precipitazioni).</p> <p><strong>4.1 Sesti di impianto</strong></p> <p>I sesti realizzabili differiscono notevolmente in funzione della specie e, soprattutto, se vengono impiantate piantine radicate di pochi mesi, oppure piante madri fornite di apparato rizomatico già formato e pronto a produrre nuovi germogli. Il rizoma già formato garantisce un attecchimento immediato, con conseguente perdita di piante pari a zero.</p> <p>L’attecchimento immediato  garantisce un veloce sviluppo di nuovi rizomi che inevitabilmente ci daranno nuovi germogli fin dal primo anno di insediamento delle piante, senza dover aspettare 3 o 4 anni se si mettono a dimora piantine di 20 o 30 cm.</p> <p>Precisiamo che le piantine senza apparato rizomatico vengono ottenute per micropropagazione in ambiente asettico.</p> <p>Questa tecnica è sconsigliata dalla world bamboo organization perchè, una volta trasferite in campo, le piantine sono esposte a microorganismi patogeni prima che sviluppino le proprie difese naturali. Ciò può pregiudicare l’attecchimento e comunque ne rallenta la crescita.</p> <p>In Italia vengono proposti sesti che vanno dal 3 x 3 sino al 20 x 20. Se facciamo riferimento all’esperienza e alle continue sperimentazioni condotte negli USA (riteniamo attendibili soprattutto quelle praticate nell’Oregon con condizioni climatiche simili alle nostre), il sesto più adottato è 20 x 20: 400 mq a disposizione di ogni pianta madre con apparato rizomatico già sviluppato.</p> <p>Il rizoma della pianta madre, trova così lo spazio ed il terreno fertile di cui necessita, senza entrare in competizione con le altre piante.</p> <p>Per maggior chiarezza precisiamo che un sesto 5×5 produrrà molti germogli, ma nessun culmo commerciale per legname perchè lo spazio a disposizione di ogni pianta madre non ne consente lo sviluppo.</p> <p>I culmi di bambù gigante raggiungono altezze più grandi di anno in anno, aumentandone anche il diametro: vale a dire che i culmi del 4° anno saranno molto più grossi di quelli del secondo.</p> <p><strong>4.2 L’espansione della piantagione avviene nel modo seguente:</strong></p> <p>una pianta madre alta circa 2,5 metri, con 4 canne, produce tre nuovi germogli in primavera che raggiungeranno un’altezza di 3 metriRunner Propagation - ABS in 2 mesi.</p> <p>Il secondo anno queste sette canne produrranno da 5 a 10 nuovi germogli che raggiungeranno circa 5 metri di altezza con un aumento del diametro proporzionale all’altezza .</p> <p>Andando avanti al 4° anno, questa pianta avrà prodotto 60 culmi abbastanza robusti da raggiungere 15 metri di altezza. Questo perché i germogli si sviluppano in proporzione alla robustezza del rizoma e si comportano come se fossero una singola pianta madre.</p> <p>Dall’anno successivo il rizoma generato dalla prima pianta madre avrà raggiunto la robustezza necessaria per produrre germogli sempre più grossi con culmi che supereranno i 20 metri e che avranno un diametro ed uno spessore da legno pregiato.</p> <p>Facciamo bene i conti, considerando una produzione di soli 3 germogli: al quarto anno abbiamo 1200 culmi da almeno 15 metri di altezza (20×60);</p> <p>• Al quinto anno ciascuno di essi produrrà almeno 3 nuovi germogli (3×1200) = 3.600 culmi più robusti e più alti della pianta madre che li ha generati, + 1200 genitori = 4800;</p> <p>• Al sesto anno i 4.800 culmi, se lasciati sul campo, produrranno altri 14.400 germogli che diventeranno culmi da oltre 20 metri di altezza entro 60/90 giorni.</p> <p>• Dopo 6 anni avrai ottenuto 19.200 piante ! Una buona parte l’avrai già collocata sul mercato, anche per lasciare spazio ai nuovi germogli che diventeranno culmi in pochi mesi.</p> <p>Se si intende sfruttare il bambuseto privilegiando la produzione di germogli, si può giustificare un sesto molto fitto (5 x 5), ma si otterranno comunque dei germogli di pezzatura medio-piccola.  Una recente tendenza – diretta alla sola produzione di germogli alimentari – è quella di disporre le piante al centro del terreno da colonizzare: i rizomi si svilupperanno verso la periferia trovando sempre terreno fertile.</p> <p>Dal punto di vista della redditività, si consideri che da un kg. di germogli si ricavano circa 2 euro, mentre da un culmo se ne ricavano almeno 12.</p> <p>Il culmo di Madake ha una vita media di circa 20/25 anni, ciò significa più del doppio degli altri phyllostachys, infatti i culmi di altre specie hanno una vita che varia dai 5 ai 10 anni. La raccolta può essere effettuata a partire dal 3° anno dopo l’emergenza.</p> <p>La piena maturità del bambuseto di Madake si raggiunge tra i 6 e 8 anni in funzione del tipo di terreno, delle condizioni climatiche e colturali.</p> <p><strong>5.Coltivazione e gestione di un bambuseto</strong></p> <p>Il bambù gigante Madake, dopo la messa a dimora non necessita di cure particolari:</p> <p>è sufficiente assicurare il fabbisogno idrico.</p> <p>non necessita di potature</p> <p>nessuna aratura del terreno (anzi, è da evitare per non danneggiare i rizomi).</p> <p>una corretta concimazione annuale è consigliata sino a raggiungimento della maturità del bambuseto, per accelerarne lo sviluppo.</p> <p>Proprio perché non sottrae tempo prezioso, questo tipo di coltura è indicato per diversificare la produzione e trasformare la propria attività in azienda multireddito.</p> <p><strong>Raccolta e trasformazione del prodotto</strong></p> <p><strong>Germogli e Foglie</strong></p> <p>La raccolta dei germogli per uso alimentare rappresenta una sana potatura.</p> <p>I germogli completano la loro crescita diventando culmi in circa 60/90 giorni.</p> <p>Una volta sviluppata la parte “legnosa”, il germoglio non è più commestibile.</p> <p>Se tutti i germogli prodotti dal bambuseto venissero lasciati crescere, solo alcuni di essi diventerebbero culmi di grandi dimensioni: il bambuseto si autoregola in base alla proprie capacità di nutrire le nuove canne. Anche per questo motivo non concordiamo con chi propone sesti d’impianto troppo fitti.</p> <p>Il bambù gigante Madake produce i primi germogli già dal primo anno e se ne può iniziare la raccolta dopo soli 3 anni.</p> <p>In Sardegna la raccolta si effettua in primavera, a partire dal mese di aprile, sino a giugno.</p> <p>La trasformazione industriale dei germogli consente la produzione di creme alimentari e conservazione sottolio, come qualche coltivatore sta già facendo .</p> <p>Le foglie, in campo alimentare sono utilizzate per tisane, bevande, infusi.</p> <p>Le foglie, in campo cosmetico/farmaceutico sono utilizzate per  creme, shampoo, unguenti e simili.</p> <p>Esiste anche un mercato per le foglie essiccate, che vengono vendute come spezia aromatizzante</p> <p>In media, da un bambuseto viene raccolto circa il 30% dei culmi ogni anno.</p> <p>Il taglio, in Sardegna, può essere effettuato in autunno/inverno, indicativamente da ottobre a febbraio.</p> <p>Per il taglio è sufficiente una comune motosega leggera.</p> <p>L’attesa per il primo taglio dei culmi, varia a seconda della destinazione d’uso: il coltivatore può scegliere i tempi e le modalità di rientro del suo investimento:</p> <p>Per destinarlo a produzione di pellet, biomassa o multistrati leggeri, i culmi di Madake possono essere tagliati già dal terzo-quarto anno, mentre per altre specie è necessario attendere 6 – 8 anni.</p> <p>Il taglio annuale dei culmi rappresenta il 25% – 30% del totale.  Con un ettaro di bambù gigante Madake si producono circa 1000 q.li di biomassa; con il legno tradizionale per avere le stesse quantità bisognerebbe abbattere 20 ettari di bosco.</p> </body> </html>
B 6 (5 S)
Semi di Bambù Gigante Madake (Phyllostachys bambusoides)  - 3

Pianta gigante (con frutti giganti)
Semi di Voacanga africana

Semi di Voacanga africana

Prezzo 1,95 € (SKU: MHS 69)
,
5/ 5
<h2><strong>Semi di Voacanga africana</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per confezione di 10 semi.</strong></span></h2> <p><strong><em>Voacanga africana</em></strong> Stapf, 1894 è un piccolo albero tropicale della famiglia Apocynaceae<sup></sup>.</p> <p>Descrizione</p> <p>L'albero produce fiori gialli o bianchi, che diventano delle bacche contenenti semi gialli. La corteccia e i semi di questa pianta contengono voacangina, che è un alcaloide di tipo ibogainico. In Africa occidentale vengono utilizzati come veleno e come stimolante, afrodisiaco e psicoattivo.<br />Il tronco si estende dai 2 ai 30 cm in diametro e fino a 6 metri in altezza, la corteccia è di color grigio-marrone pallido, e presenta alla base delle fenditure dalle quali fuoriesce del lattice.<br />Il carpello è connesso alla base solo da un disco a forma di anello che misura 1 mm di diametro, e contiene circa 200 ovuli. I semi sono spesso di colore marrone scuro, opachi, e venati.<sup></sup></p> <p>Distribuzione e habitat</p> <p>La pianta è diffusa nell'Africa tropicale, sia nel continente sia nelle isole del Golfo di Guinea, e cresce sui terreni boschivi, o in zone poste vicino a un fiume, oppure nelle zone umide della savana</p>
MHS 69 (10 S)
Semi di Voacanga africana
Semi di Centocchio comune (Stellaria media) 1.55 - 1

Semi di Centocchio comune...

Prezzo 1,95 € (SKU: MHS 81)
,
5/ 5
<h2 class=""><strong>Semi di Centocchio comune (Stellaria media)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per Pacchetto di 100 (0,046 g) semi.</strong></span></h2> <p>Centocchio comune (nome scientifico Stellaria media, (L.) Dominique Villars, 1789) è una piccola pianta (alta fino a 40 cm) bienne, di aspetto erbaceo e molto comune sul territorio italiano, appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae.</p> <p>Sia la famiglia (Caryophyllaceae) che il genere (Stellaria) sono abbastanza vasti: la prima comprende una settantina di generi, il secondo un centinaio e più di specie (alcune classificazioni ne elencano fino a 200).</p> <p>Questa specie appartiene alla sottofamiglia delle Alsinoideae caratterizzata dall'avere il calice dialisepalo.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Variabilità</strong></p> <p>La Stellaria media insieme ad altre due specie (Stellaria neglecta e Stellaria pallida) formano un instabile complesso polimorfo per la presenza di individui diploidi e tetraploidi. La variabilità si manifesta attraverso diversi caratteri; qui ne elenchiamo alcuni:</p> <p>la pelosità in generale,</p> <p>la forma delle foglie,</p> <p>la lunghezza delle varie parti delle piante,</p> <p>la forma dei sepali,</p> <p>lo sviluppo dei petali,</p> <p>il numero degli stami.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Etimologia</strong></p> <p>Il nome del genere (Stellaria) è di origine latina e fa riferimento alla forma stellata del fiore. I nomi comuni (specialmente quelli vernacolari) fanno facilmente riferimento agli animali pennuti (sia uccelli che animali da pollaio) che si cibano delle giovani piante e dei suoi semi.</p> <p>In inglese questa pianta si chiama: Chickweed; mentre i francesi la chiamano: Mouron des oiseaux; i tedeschi la chiamano: Vogelmiere.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Morfologia</strong></p> <p>&nbsp;</p> <p>Normalmente questa pianta è strisciante e piccola, ma in certi casi può arrivare fino a 80 cm di estensione. La forma biologica della pianta è emicriptofita bienne/terofita reptante (T rept/H bien) : piante a ciclo biennale con fusti striscianti e con gemme poste a livello del terreno.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Radici</strong></p> <p>Le radice sono sottili è sono del tipo fittonante.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Fusto</strong></p> <p>Il fusto è strisciante o sdraiato di colore rossastro, mentre i rami sono ascendenti a sezione cilindrica con 1 o 2 file di peli alternate presenti soprattutto negli internodi. È una pianta molto ramosa; la ramosità si sviluppa per propaggine ai nodi che spesso producono radici se sono a contatto col terreno.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>La forma delle foglie è ovata o ellittica – cuoriforme con base arrotondata e apice acuto; il margine è intero; sono inoltre glabre. Le foglie basali sono picciolate, quelle superiori sono sessili. Il picciolo e pubescente o cigliato. La disposizione delle foglie lungo il fusto è opposta. Dimensioni delle foglie: 1 – 2 cm.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Infiorescenza</strong></p> <p>L'infiorescenza a dicasio normalmente si trova all'apice della ramosità, ma a volte è disposta all'ascella di brattee verdi (in questo caso si tratta di un singolo fiore). I peduncoli di sostegno del fiore sono lievemente riflessi. Lunghezza dei peduncoli fiorali: 1 – 3 cm.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Fiori</strong></p> <p>I fiori sono pentameri, ermafroditi, attinomorfi, dialipetali ed eteroclamidati.</p> <p>Calice: i 5 sepali sono liberi fra di loro ed hanno la forma ovale-oblunga con apice ottuso, sono lunghi 3 – 5 mm. I sepali sono inoltre cigliati.</p> <p>Corolla: i 5 petali, anche questi liberi sono bilobati (cioè divisi in due parti fin quasi alla base) e completamente bianchi, sono uguali o lunghi 2/3 dei sepali (a volte sono mancanti). I petali durante la notte o in caso di cattivo tempo si chiudono.</p> <p>Androceo: gli stami sono variabili (normalmente sono da 3 a 5, ma possono arrivare fino a 10 e a volte addirittura sono completamente assenti).</p> <p>Gineceo: l'ovario e supero e sincarpico; gli stili sono 3.</p> <p>Fioritura: normalmente da aprile a giugno; secondo le zone più o meno temperate cresce in preferenza nei mesi invernali quando il terreno è umido o ricco d'acqua e può fiorire da gennaio a dicembre; .</p> <p>Impollinazione: tramite api e mosche.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Frutti</strong></p> <p>Il frutto consiste in una capsula ovale (o piriforme) deiscente (a maturità) per 6 denti lunghi un terzo della lunghezza della capsula mentre la capsula può essere lunga 1,5 – 2 volte il calice che è persistente. All'interno sono contenuti diversi semi reniformi appiattiti di colore brunastro provvisti sul dorso di 4 serie di protuberanze tondeggianti. La dimensione dei semi va da 0,8 a 1,3 mm.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>Geoelemento: il geoelemento di questa specie è Cosmop. ossia “Cosmopolita”, è quindi una pianta relativa a tutte le zone del mondo, nessuna in particolare evidenza. Probabilmente si tratta di una pianta archeofita, inizialmente di origine mediterranea, e poi in seguito divenuta cosmopolita.</p> <p>Diffusione: la specie è diffusa in tutto il mondo e in Italia è comunissima.</p> <p>Habitat: questa pianta si trova un po' dappertutto nei campi coltivati, nelle zone frequentate dal bestiame, nei giardini ma anche in zone ruderali e sui margini di strade e sentieri. È facile trovarla anche nei centri urbani (è una pianta sinantropa). In effetti questa pianta è indifferente al tipo di suolo; comunque è nitrofila.</p> <p>Diffusione altitudinale: dal piano fino a 1600 m s.l.m., raramente fino a 2500 m s.l.m..</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong><em>Usi</em></strong></p> <p><strong>Farmacia</strong></p> <p>Sostanze presenti: saponine, sali alcalini, tannino, vitamine del gruppo B e C.</p> <p>Proprietà curative: diuretiche (facilita il rilascio dell'urina), vulnerarie (guarisce ferite) e astringenti (limita la secrezione dei liquidi), galattogoga (aumenta la secrezione lattea), carminativa (favorisce la fuoriuscita dei gas intestinali), espettorante (favorisce l'espulsione delle secrezioni bronchiali), lassativa (ha proprietà purgative) e diaforetica (agevola la traspirazione cutanea).</p> <p>Parti usate: foglie e semi, raccolti in estate; si usa sotto forma di infuso o tintura. Le parti prima vanno essiccate al sole. Vengono consigliati anche bagni al “Centocchio” per depurare la pelle (prurito, eczema, foruncoli) oppure impacchi sulle parti irritate. È usato in Omeopatia.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Cucina</strong></p> <p>In alcune zone il “Centocchio” viene mangiato in insalata (solo le parti apicali) o cotto; ma si deve fare attenzione per la presenza di saponina.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Giardinaggio</strong></p> <p>Il “Centocchio” se coltivato in giardino o in vaso non presenta particolari difficoltà. Deve essere sistemato in una zona semi – ombreggiante e va annaffiato molto spesso (il terreno deve risultare sempre umido). Si riproduce esclusivamente per seme, anche se i fusti possono emettere radici avventizie. In un anno una pianta può produrre oltre diecimila semi che (si dice) rimangono quiescenti, nel terreno, fino a 80 anni.</p>
MHS 81 (0,046 g)
Semi di Centocchio comune (Stellaria media) 1.55 - 1
Semi Di Pianta Tropicale Passiflora (Passiflora colinvauxii) 1.85 - 1

Semi Di Pianta Tropicale...

Prezzo 3,00 € (SKU: V 18 PCX)
,
5/ 5
<h2><strong>Semi Di Pianta Tropicale Passiflora colinvauxii</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 3 semi.</strong></span></h2> <p>Questa rara Passiflora scalatrice è minacciata nel suo habitat naturale ed appartiene alle 45 Passiflora elencate nella lista rossa "The 1997 IUCN Red List" delle piante minacciate. E 'indicato come fiore raro. &nbsp;<span>I fiori hanno un profumo di caprifoglio molto piacevole. &nbsp;</span><span>Si tratta di uno scalatore caratterizzato da rapida crescita con foglie bilobate di 7-16 cm. Fiorisce abbondantemente in estate tende ad attrarre le api.&nbsp;</span></p> <p>I fiori sono di medie dimensioni. I sepali ed i petali sono di colore bianco. La corona è costituita da una serie di filamenti, viola con estremità bianche. I frutti sono ovali, lunghi 2-4 cm e larghi 1-1,5 cm.</p> <p>Famiglia: Passifloraceae</p> <p>Origini: Santa Cruz (Galapagos Islands, Ecuador)</p> <p>Ciclo di vita: perenne</p> <p>Tipo di pianta: rampicante a sviluppo arbustivo, mediamente resistente al freddo</p> <p>Semina in: da ottobre a febbraio</p> <p>Terreno: leggero e abbastanza profondo; molto drenato</p> <p>Esposizione: sole pieno, mezz’ombra</p> <p>Quantità di acqua richiesta: media</p> <p>Periodo di fioritura: giugno</p> <p>Germinazione impegnativa, serve un po’ di esperienza</p> <h3><strong>Istruzioni di semina:</strong></h3> <p>Per fare germinare i semi con maggiore facilità occorre lasciarli almeno un giorno in acqua tiepida prima della semina. La germinazione e la crescita delle piantine è favorita da una temperatura attorno ai 25 °C, può comunque richiedere da 60 a 90 giorni. Proteggere questa specie, anche adulta, ad una temperatura inferiore ai 7°C.</p> <div> <table cellspacing="0" cellpadding="0" border="1"> <tbody> <tr> <td colspan="2" width="100%" valign="top"> <p><span><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Seeds / Cuttings</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>about 24-48 hours soak in warm water</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>all year round</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0.5 cm</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>25 ° C +</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>2-4 Weeks</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>&nbsp;</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><br><span><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr> </tbody> </table> </div><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
V 18 PCX (3 S)
Semi Di Pianta Tropicale Passiflora (Passiflora colinvauxii) 1.85 - 1

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Bambù nero (Phyllostachys nigra)

Semi di Bambù nero...

Prezzo 1,95 € (SKU: B 2)
,
5/ 5
<h2><strong>Semi di Bambù nero (Phyllostachys nigra)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>I bambù, sono tra le piante da siepe più originali, l’unico inconveniente rimane una certa “invadenza” che possono manifestare le piante adulte. Consigliamo quindi per tutte le specie e varietà l’utilizzo di guaine protettive adatte a “contenere “ l’apparato radicale di queste stupende Poaceae.</p> <p>Un’ altro sistema utile al contenimento dell’apparato radicale dei Bamboo è quello di tagliare il fondo dei grossi vasi da vivaio (diametro min. 40-50 cm), interrandoli fino al bordo. Quindi verranno coltivate le piante all’interno fino a quando non avranno riempito lo spazio a loro disposizione.</p> <p>I Bambù ideali per formare delle siepi sono quelli a vegetazione nana e media perché presentano un fogliame più fitto e una ramificazione più densa. Sono ottime piante da siepe per terreni freschi e umidi. Si possono formare siepi anche in contenitore, su terrazze e balconi; in questo caso è meglio provvedere ad un’efficace protezione degli scarichi dell’acqua piovana, (griglie o reti), perché il fogliame se pur persistente è continuamente sostituito dalle piante andando così facilmente ad otturare i drenaggi.</p> <h3><strong>Coltivazione</strong></h3> <p>Piante amanti dell´umidità, bisognerà sempre tenere costantemente umido il terreno circostante, evitando però i ristagni d´acqua se coltivati in vaso. Se coltivati all´esterno, le foglie secche, permetteranno all´apparato radicale di evitare l´eccessiva evaporazione durante il periodo estivo e serviranno come riparo dalle gelate per la stagione invernale.</p> <p>Il terreno dovrà essere di medio impasto, impiegando torba, terriccio e una parte di materiale grossolano per favorire il corretto drenaggio dell´acqua. Le dimensioni e soprattutto la profondità dei vasi variano da specie a specie a seconda che siano nani, medi o grandi; lo sviluppo radicale è di fondamentale importanza per queste piante e quindi riveste un´importanza notevole la giusta scelta della grandezza.</p> <p>In primavera ed estate somministrare fertilizzante liquido assieme all´acqua d´irrigazione.</p>
B 2 (5 S)
Semi di Bambù nero (Phyllostachys nigra)
Semi di Hawaiian Baby Woodrose (Argyreia nervosa) 1.95 - 1

Semi di Hawaiian Baby...

Prezzo 2,35 € (SKU: T 25 (1g))
,
5/ 5
<h2><strong>Semi di Hawaiian Baby Woodrose (Argyreia nervosa)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per Pacchetto di 1g (+-10) semi.</strong></span></h2> <p><i style="font-size: 14px;"><b>Argyreia nervosa</b></i><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><small>(Burm.f.) Bojer</small><span style="font-size: 14px;">, detta anche</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><i style="font-size: 14px;"><b>Hawaiian Baby Woodrose</b></i><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><span style="font-size: 14px;">è una</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>liana<span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><span style="font-size: 14px;">perenne della</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>famiglia<span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>Convolvulaceae<span style="font-size: 14px;">. Nativa del</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>subcontinente indiano<span style="font-size: 14px;">, è stata introdotta in altre aree geografiche, fra cui le</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>Hawaii<span style="font-size: 14px;">, l'</span>Africa<span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><span style="font-size: 14px;">e i</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>Caraibi<span style="font-size: 14px;">. Ha una natura infestante ma viene apprezzata per il suo valore estetico. Ne esistono due</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>varietà<span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><span style="font-size: 14px;">botaniche:</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><i style="font-size: 14px;">Argyreia nervosa</i><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><span style="font-size: 14px;">var.</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><i style="font-size: 14px;">nervosa</i><span style="font-size: 14px;">, qui descritta, e</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><i style="font-size: 14px;">Argyreia nervosa</i><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><span style="font-size: 14px;">var.</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><i style="font-size: 14px;">speciosa</i><span style="font-size: 14px;">, usata nella medicina</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>ayurvedica<span style="font-size: 14px;">, dal potenziale psicoattivo praticamente nullo. I semi di Argyreia nervosa contengono amide dell'</span>acido lisergico<span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><span style="font-size: 14px;">(LSA) o</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>ergina<span style="font-size: 14px;">, proprietà condivisa da altri convolvoli.</span></p> <div> <h2><span class="mw-headline" id="Storia">Storia</span></h2> <p><i>Argyreia nervosa</i><span>&nbsp;</span>è un raro caso di pianta le cui proprietà psicoattive<span>&nbsp;</span>allucinogene<span>&nbsp;</span>sono state riconosciute per la prima volta da non-indigeni. Mentre altri convolvoli come<span>&nbsp;</span><i>Ipomoea violacea</i>,<span>&nbsp;</span><i>Ipomoea tricolor</i><span>&nbsp;</span>e<span>&nbsp;</span><i>Rivea cyrombrosa</i><span>&nbsp;</span>sono usati da secoli in riti sciamanici in<span>&nbsp;</span>America Latina,<span>&nbsp;</span><i>Argyreia nervosa</i><span>&nbsp;</span>non è stata mai identificata tradizionalmente come allucinogeno.</p> <p>Le sue proprietà furono portate all'attenzione della comunità scientifica solo dal 1960 in avanti, nonostante il fatto che la composizione chimica dei suoi semi sia praticamente identica a quelle delle specie sopra menzionate e già conosciute, anche se con una concentrazione di alcaloidi psicoattivi decisamente maggiore (da 8 a 10 volte).</p> <p>La medicina ayurvedica indiana invece contempla la varietà<span>&nbsp;</span><i>speciosa</i>, utilizzandone le radici e le foglie, prive di alcaloidi psicoattivi, per le proprietà antisettiche e anti-infiammatorie.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Descrizione">Descrizione</span></h2> <p><i>Argyreia nervosa</i><span>&nbsp;</span>presenta delle<span>&nbsp;</span>foglie<span>&nbsp;</span>ovali piatte e profondamente cordate, con una fine peluria biancastra sul verso inferiore, lunghe dagli 8 ai 10 cm. I<span>&nbsp;</span>fiori<span>&nbsp;</span>sono ampi, a campana profonda, di colore bianco con venature rosate, dalla caratteristica consistenza coriacea (da cui il nome<span>&nbsp;</span><i>woodrose</i>, rosa di legno) e permangono sulla pianta a lungo. Possono assumere anche colorazione purpurea o violacea.</p> <p>Il<span>&nbsp;</span>frutto<span>&nbsp;</span>ovoide è duro e legnoso, di circa 1 cm di diametro, e contiene grappoli di 4 o 6<span>&nbsp;</span>semi<span>&nbsp;</span>molto duri, di forma oblunga e spigolosa, dall'aroma caratteristico.</p> <p>Ogni seme contiene circa 0,25 mg di LSA. Altri alcaloidi isolati sono il<span>&nbsp;</span>lisoergolo, l'ergometrina<span>&nbsp;</span>e l'isoergina.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Impiego_e_consumo">Impiego e consumo</span></h2> <p>La particolare bellezza delle infiorescenze la suggerisce come pianta ornamentale da esterno. Essendo una pianta di origine tropicale, tuttavia, teme il freddo ed è quindi difficile ottenere uno sviluppo apprezzabile in climi temperati.</p> <p>I semi vengono generalmente consumati per alterare lo stato di coscienza ed indurre un effetto allucinatorio in chi li usa.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Assunzione_ed_effetti">Assunzione ed effetti</span></h2> <table class="noprint disclaimer"> <tbody> <tr> <td> <div class="center"> <div class="floatnone"><img alt="Avvertenza" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f7/Nuvola_apps_important.svg/27px-Nuvola_apps_important.svg.png" title="Avvertenza" width="27" height="23"></div> </div> </td> <td><i>Alcuni dei contenuti riportati potrebbero generare situazioni di pericolo o danni. Le informazioni hanno solo fine illustrativo, non esortativo né didattico. L'uso di Wikipedia è a proprio rischio:<span>&nbsp;</span>leggi le avvertenze.</i></td> </tr> </tbody> </table> <p>L'assunzione a scopo ricreativo prevede l'ingestione a stomaco vuoto di una quantità di semi variabile, da 4 a 10, da cui dipende la profondità dell'esperienza. Gli effetti psicoattivi iniziano a farsi percepibili dopo circa 60 o 90 min (ma il tempo è variabile da soggetto a soggetto) e sono inizialmente accompagnati da un forte senso di nausea causato dal rivestimento setoso e dalla parte coriacea dei semi. L'effetto della nausea tende a svanire del tutto in 30 - 60 min, durante i quali comincia la fase di<span>&nbsp;</span><i>salita</i><span>&nbsp;</span>dell'esperienza , che raggiunge il<span>&nbsp;</span><i>plateau</i><span>&nbsp;</span>dopo circa 1 ora dai primi sintomi di alterazione. L'esperienza psichedelica ha durata variabile a seconda della quantità di semi ingerita e della costituzione personale dell'individuo, ma generalmente dura dalle 4 alle 5 ore, cui sussegue la fase di attenuazione dello stato allucinatorio e la scomparsa degli effetti.</p> <p>Gli effetti dell'ergina contenuta nei semi sono paragonabili a quelli dell'acido lisergico<span>&nbsp;</span>anche se di intensità minore. Sul piano fisico, si manifestano con un abbassamento della pressione sanguigna e la dilatazione della pupilla. Gli effetti sulla psiche invece comprendono una generica alterazione delle percezioni, soprattutto tattili, ma a dosaggi più elevati intervengono anche alterazioni della visione. Interviene un senso di euforia e di rinnovato interesse estetico verso le cose attorno. A dosi elevate è esperibile un senso di unità profonda con l'ambiente circostante. Sono frequenti visioni caleidoscopiche e geometriche ad occhi chiusi ed una forte alterazione del senso del tempo.</p> <p>Gli effetti sono estremamente variabili da soggetto a soggetto, e dipendono molto da set e<span>&nbsp;</span>setting. Un uso sconsiderato in stati d'animo negativi o ambienti ostili (luoghi affollati, con situazioni imprevedibili) può influenzare negativamente l'esperienza, favorendo l'insorgere di stati ansiosi e di un senso di confusione che spaventano il soggetto. A dosaggi estremamente elevati, lo stato ansioso può trasformarsi in una crisi di panico. Per evitare l'insorgenza di effetti spiacevoli, l'assunzione avviene solitamente in presenza di poche persone fidate che sappiano rassicurare in caso di bisogno chi dovesse manifestare sintomi di paura o ansia, in luoghi piacevoli e isolati, lontani dal quotidiano, e in momenti privi di preoccupazioni.</p> </div><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
T 25 (1g)
Semi di Hawaiian Baby Woodrose (Argyreia nervosa) 1.95 - 1
Semi di lima o limetta...

Semi di lima o limetta...

Prezzo 2,25 € (SKU: V 119 CAKL)
,
5/ 5
<h2 class=""><strong>Semi di lima o limetta (Citrus aurantiifolia)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 2 semi.</strong></span></h2> <p><span style="color: #202122; font-size: 14px;">La<span>&nbsp;</span></span><b style="color: #202122; font-size: 14px;">lima </b><span style="color: #202122; font-size: 14px;">o<span>&nbsp;</span></span><b style="color: #202122; font-size: 14px;">limetta </b><span style="color: #202122; font-size: 14px;">(nome scientifico<span>&nbsp;</span></span><i style="color: #202122; font-size: 14px;"><b>Citrus aurantiifolia</b></i><span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span>[</span><small style="color: #202122;">Christm.] Swingle, 1913</small><span style="color: #202122; font-size: 14px;">), commercialmente conosciuta anche come<span>&nbsp;</span></span><i style="color: #202122; font-size: 14px;"><b>lime</b></i><span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span>(pronuncia:<span>&nbsp;</span></span>/'laim/<span style="color: #202122; font-size: 14px;">, dall'</span>inglese<span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span></span><i style="color: #202122; font-size: 14px;">lime</i><span style="color: #202122; font-size: 14px;">; meno frequente è<span>&nbsp;</span></span>/'lime/<span style="color: #202122; font-size: 14px;">, dal<span>&nbsp;</span></span>francese<span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span></span><i style="color: #202122; font-size: 14px;">lime</i><span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span></span>/lim/<span style="color: #202122; font-size: 14px;">, proveniente dal<span>&nbsp;</span></span>provenzale<span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span></span><i style="color: #202122; font-size: 14px;">limo</i><span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span></span>/'limʌ/<span style="color: #202122; font-size: 14px;">, a sua volta dall'</span>arabo<span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span></span><i style="color: #202122; font-size: 14px;">lîma</i><span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span></span>/'liːma/<span style="color: #202122; font-size: 14px;">), è un<span>&nbsp;</span></span>agrume<span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span>della<span>&nbsp;</span></span>famiglia<span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span>delle<span>&nbsp;</span></span>Rutaceae<span style="color: #202122; font-size: 14px;">.<br><br><span>La limetta è un&nbsp;</span>albero<span>&nbsp;di 4-5 metri di altezza. I&nbsp;</span>frutti<span>&nbsp;sono piccoli, ovali o rotondi, dalla&nbsp;</span>buccia<span>&nbsp;sottile; per raggiungere un chilogrammo di peso ne servono una trentina. Se vengono lasciati a maturare sull'albero, assumono un colore giallo fino a leggermente arancio, ma solitamente vengono colti ancora verdi, quando offrono il massimo del gusto e sono più succosi. La polpa è profumatissima e molto agra, in quanto contiene fino al 6% di&nbsp;</span>acido citrico<span>. Può fruttificare tre volte all'anno.<br></span></span></p> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Distribuzione_e_habitat">Distribuzione e habitat</span></h2> <p>A differenza di tutti gli altri<span>&nbsp;</span><i>Citrus</i>, che sono piante subtropicali, la limetta preferisce il<span>&nbsp;</span>clima<span>&nbsp;</span>dei<span>&nbsp;</span>tropici. Ecco perché è l'unica pianta del suo genere quasi sconosciuta nel<span>&nbsp;</span>mar Mediterraneo<span>&nbsp;</span>(tranne che in<span>&nbsp;</span>Egitto). Le sue patrie sono la<span>&nbsp;</span>Malaysia<span>&nbsp;</span>e l'India, da cui veniva copiosamente esportata verso il<span>&nbsp;</span>Regno Unito<span>&nbsp;</span>per i fabbisogni del personale imbarcato in quanto creduto un rimedio equivalente al limone per la prevenzione dello<span>&nbsp;</span>scorbuto. A tutt'oggi una parte dei "docks"<span>&nbsp;</span>londinesi<span>&nbsp;</span>viene chiamata<span>&nbsp;</span><i>Limehouse</i>, a ricordo dei magazzini di questo frutto che vi si trovavano all'epoca. La scelta di sostituire la limetta al limone era dovuta al fatto che il limone doveva essere acquistato nell'Europa mediterranea, mentre la limetta arrivava dalle colonie del Regno Unito. Tuttavia la limetta contiene meno vitamina C del limone e i metodi con cui veniva distribuito ai marinai (il succo era conservato in recipienti di rame, che accelera la decomposizione della vitamina C) finivano per eliminarla completamente: il risultato fu il tragico ritorno di una malattia che si pensava debellata e un ritardo nell'individuazione della vera causa dello scorbuto<sup id="cite_ref-4" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[4]</sup>.</p> <p>Oggi la limetta viene coltivata principalmente nel<span>&nbsp;</span>Sudest asiatico, in<span>&nbsp;</span>Messico, nell'America Latina<span>&nbsp;</span>e nei<span>&nbsp;</span>Caraibi.</p> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span id="Variet.C3.A0"></span><span class="mw-headline" id="Varietà">Varietà</span></h2> <p>La limetta non si coltiva in<span>&nbsp;</span>Europa, ma è ben introdotta nelle<span>&nbsp;</span>Americhe. Negli<span>&nbsp;</span>USA<span>&nbsp;</span>se ne conoscono molte varietà, ma bisogna dire che si tratta perlopiù di errori nella denominazione, il che spesso crea un po' di confusione. L'unica limetta originale non ibridata è la<span>&nbsp;</span><i>Citrus x aurantifolia</i><span>&nbsp;</span>che i<span>&nbsp;</span>Portoghesi<span>&nbsp;</span>portarono in America nel<span>&nbsp;</span>sedicesimo secolo<span>&nbsp;</span>e da allora viene coltivata in Messico ed in<span>&nbsp;</span>Florida. Nel<span>&nbsp;</span>1992<span>&nbsp;</span>molte piantagioni furono irrimediabilmente distrutte dall'uragano Andrew.</p> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Coltivazione">Coltivazione</span></h2> <p>La concimazione va fatta con concimi bilanciati nei macronutrienti e riccamente dotati di micronutrienti, come<span>&nbsp;</span>manganese<span>&nbsp;</span>e<span>&nbsp;</span>zinco.<span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti." style="color: #444444;"></span><sup class="noprint chiarimento-apice" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti." style="color: red;">[<i>senza&nbsp;fonte</i>]</sup></p> <p>Il periodo ottimale di somministrazione del concime coincide con la ripresa vegetativa, che avviene a fine inverno, con notevole anticipo rispetto all'inizio delle fioriture, per continuare poi ad intervalli regolari di 10-12 giorni.<span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti." style="color: #444444;"></span><sup class="noprint chiarimento-apice" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti." style="color: red;">[<i>senza&nbsp;fonte</i>]</sup></p> <p><span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span></span></span></p>
V 119 CAKL
Semi di lima o limetta (Citrus aurantiifolia)

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Castagno cinese...

Semi di Castagno cinese...

Prezzo 2,95 € (SKU: V 13 C)
,
5/ 5
<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Castagno cinese (Castanea Mollissima)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p><span>Utilizzato per la produzione dei frutti e del legno, ma di ridotto valore commerciale per l’Europa.</span></p> <p><strong><span>Descrizione botanica</span></strong></p> <p><span>Il castagno è una pianta a portamento arboreo, con chioma espansa e rotondeggiante e altezza variabile, secondo le condizioni, dai 10 ai 30 metri.</span></p> <p><span>In condizioni normali sviluppa un grosso fusto colonnare, con corteccia liscia, lucida, di colore grigio-brunastro. La corteccia dei rami è di colore bianco ed è cosparsa di lenticelle trasverse. Con il passare degli anni, la corteccia si screpola longitudinalmente.</span></p> <p><span>Le foglie sono alterne, provviste di un breve picciolo e, alla base di questo, di due stipole oblunghe. La lamina è grande, lunga anche fino a 20-22 cm e larga fino a 10 cm, di forma lanceolata, acuminata all'apice e seghettata nel margine, con denti acuti e regolarmente dislocati. Le foglie giovani sono tomentose, ma a sviluppo completo sono glabre, lucide e di consistenza coriacea.</span></p> <p><span>I fiori sono unisessuali, presenti sulla stessa pianta. I fiori maschili sono riuniti in piccoli glomeruli a loro volta formanti amenti eretti, lunghi 5–15 cm, emessi all'ascella delle foglie. Ogni fiore è di colore biancastro, provvisto di un perigonio suddiviso in 6 lobi e un androceo di 6-15 stami. I fiori femminili sono isolati o riuniti in gruppi di 2-3. Ogni gruppo è avvolto da un involucro di brattee detto cupola.</span></p> <p><span>Il frutto è un achenio, comunemente chiamato castagna, con pericarpo di consistenza cuoiosa e di colore marrone, glabro e lucido all'esterno, tomentoso all'interno. La forma è più o meno globosa, con un lato appiattito, detto pancia, e uno convesso, detto dorso. Il polo apicale termina in un piccolo prolungamento frangiato, detto torcia, mentre il polo prossimale, detto ilo, si presenta leggermente appiattito e di colore grigiastro. Questa zona di colore chiaro è comunemente detta cicatrice. Sul dorso sono presenti striature più o meno marcate, in particolare nelle varietà del gruppo dei marroni. Questi elementi morfologici sono importanti ai fini del riconoscimento varietale.</span></p> <p><span>Gli acheni sono racchiusi, in numero di 1-3, all'interno di un involucro spinoso, comunemente chiamato riccio, derivato dall'accrescimento della cupola. A maturità, il riccio si apre dividendosi in quattro valve. Il seme è ricco di amido.</span></p> <p><span>Esigenze ed adattamento</span></p> <p><span>Il castagno è una specie mesofila e moderatamente esigente in umidità[2][3]. Sopporta abbastanza bene i freddi invernali, subendo danni solo a temperature inferiori a -25 °C[2], ma diventa esigente durante la stagione vegetativa. Per questo motivo il castagno ha una ripresa vegetativa tardiva, con schiusura delle gemme in tarda primavera e fioritura all'inizio dell'estate. Al fine di completare il ciclo di fruttificazione, la buona stagione deve durare quasi 4 mesi. In generale tali condizioni si verificano nel piano montano (600-1300 m) delle regioni mediterranee o in bassa collina più a nord. In condizioni di umidità favorevoli può essere coltivato anche nelle stazioni fresche del Lauretum, spingendosi perciò a quote più basse. Condizioni di moderata siccità estiva determinano un rallentamento dell'attività vegetativa nel mezzo della stagione e una fruttificazione irregolare[2]. Le nebbie persistenti e la piovosità eccessiva nei mesi di giugno e luglio ostacolano l'impollinazione incidendo negativamente sulla fruttificazione.</span></p> <p><span>Nelle prime fasi tollera un moderato ombreggiamento, fatto, questo, che favorisce una buona rinnovazione nei boschi maturi, ma in fase di produzione manifesta una maggiore eliofilia.</span></p> <p><span>A fronte delle moderate esigenze climatiche, il castagno presenta notevoli esigenze pedologiche, perciò la sua distribuzione è strettamente correlata alla geologia del territorio. </span>Sotto l'aspetto chimico e nutritivo, la specie predilige i terreni ben dotati di potassio e fosforo e di humus. Le condizioni ottimali si verificano nei terreni neutri o moderatamente acidi; si adatta anche ad un'acidità più spinta, mentre rifugge in genere dai suoli basici, in quanto il calcare è moderatamente tollerato solo nei climi umidi[2]. <span>Sotto l'aspetto granulometrico predilige i suoli sciolti o tendenzialmente sciolti, mentre non sono tollerati i suoli argillosi o, comunque, facilmente soggetti ai ristagni. In generale sono preferiti i suoli derivati da rocce vulcaniche (tufi, trachiti, andesiti, ecc.), ma vegeta bene anche nei suoli prettamente silicei derivati da graniti, arenarie quarzose, ecc., purché sufficientemente dotati di humus. I suoli calcarei sono tollerati solo nelle stazioni più settentrionali, abbastanza piovose, mentre sono</span></p> <p><strong><span>Attuale distribuzione</span></strong></p> <p><span>Il castagno vegeta in un areale circumediterraneo, ad estensione frammentata, che si estende dalla penisola iberica alle regioni del Caucaso prossime al Mar Nero[4]. In Europa, la maggiore estensione si ha nelle regioni occidentali: è diffuso nel centro e nord del Portogallo e nelle regioni settentrionali della Spagna, in gran parte del territorio della Francia, fino ad estendersi nel sud dell'Inghilterra, nel versante tirrenico della penisola italiana e nell'Arco alpino fino ad arrivare alla Slovenia e alla Croazia. Qui l'areale si interrompe per riprendere dalle regioni meridionali della Bosnia e del Montenegro ed estendersi in gran parte dei territori dell'Albania, della Macedonia e della Grecia. Infine riprende dalle regioni occidentali della Turchia per estendersi a quelle settentrionali, lungo il Mar Nero, fino al Caucaso.</span></p> <p>Diffusioni sporadiche[4] si hanno in Germania, in Bulgaria e Romania e nel Nordafrica, nelle regioni dell'Atlante. Nel Mediterraneo, infine, è presente in gran parte del territorio della Corsica, nelle regioni centrali della Sardegna, in Sicilia sui monti Peloritani, Nebrodi, Madonie ed Iblei (Sicilia sud-orientale), infine, in quelle centrali dell'Isola d'Elba.</p> <p>In Italia[4][5] vegeta nella zona fitoclimatica del Castanetum, a cui dà il nome, estendendosi anche nelle zone più fresche del Lauretum, per introduzione da parte dell'uomo. In genere si ritrova su quote variabili dai 200 metri s.l.m. fino agli 800 m nelle zone alpine, mentre nell'Appennino meridionale può spingersi fino ai 1000-1300 metri. <span>La distribuzione è frammentata perché legata a particolari condizioni climatiche e geologiche. La maggiore diffusione si ha perciò in tutto il versante tirrenico della penisola, dalla Calabria alla Toscana e alla Liguria, e nel settore occidentale dell'arco alpino piemontese. Nel versante adriatico e nel Triveneto la sua presenza è sporadica e nella Pianura Padana è praticamente assente. Nelle isole è presente in areali frammentati nelle isole maggiori, circoscritti alle stazioni più fresche. La concentrazione di maggior rilievo si ha in Campania, che contribuisce per circa un terzo all'intera produzione nazionale di castagne.</span></p> <p><span>È dunque una tipica essenza degli ambienti boschivi collinari e di quelli montani di bassa quota. L'ecosistema forestale tipico del castagno è la foresta decidua temperata mesofila, dove forma associazioni in purezza o miste, affiancandosi alle Quercus (per lo più farnia e roverella), al frassino, al carpino nero, al noce, al nocciolo, ecc. Per le sue caratteristiche è una specie strettamente associata alla roverella, tipica mesofita della foresta mediterranea decidua.</span></p> <p><strong><span>Frutto</span></strong></p> <p><span>Il frutto (castagna) è utilizzato da tempi antichissimi, come si è detto, per la produzione di farine. Questo impiego ha oggi un'importanza marginale e circoscritta alla produzione di dolci tipici, come il castagnaccio e il Panmorone (dolce tipico di Campomorone). Ancora diffusa è invece la destinazione dei frutti di buon pregio al consumo diretto, concentrato nei mesi autunnali, e alla produzione industriale di confetture e marron glacé. Interesse del tutto marginale ha il possibile impiego dei frutti come alimento per gli animali domestici.</span></p> <p><strong><span>Tannini</span></strong></p> <p><span>La corteccia e il legno del castagno sono ricchi di tannini e possono essere impiegate per la sua estrazione, destinata alle concerie. Questa destinazione d'uso, in Italia, ha riscosso un particolare interesse nei primi decenni del XX secolo, epoca in cui l'industria del tannino nazionale faceva largo impiego del castagno, ma dopo il 1940 ha perso importanza sia per la contrazione di questo settore sia per il ricorso, come materia prima, al legno di scarto.</span></p> <p><strong><span>Legno</span></strong></p> <p><span>Il legno di castagno[3] è caratterizzato dalla formazione precoce del durame, perciò presenta un alburno sottile. Il durame è bruno, mentre l'alburno è grigio chiaro. Strutturalmente è un legno eteroxilo con porosità anulare e tende a sfaldarsi in corrispondenza degli anelli.</span></p> <p><span>Fra i suoi pregi si citano la durevolezza e la resistenza all'umidità, perciò si presta per l'impiego come legno strutturale; la facilità di lavorazione lo rendono adatto ad essere impiegato per la realizzazione di vari manufatti. È inoltre un legno semiduro, adatto secondariamente anche per lavori di ebanisteria.</span></p> <p><span>La precocità di formazione del durame rende inoltre possibile l'attuazione di turni di ceduazione relativamente brevi, naturalmente in funzione del tipo di assortimento mercantile richiesto. La densità è dell'ordine di 1 t/m³ nel legno fresco e di 0,58 t/m³ per quello stagionato.</span></p> <p><span>Il legno lavorato presenta tonalità variabili dal giallo al rossastro, venature sottili e una spiccata nodosità.</span></p> <p><span>Per le sue caratteristiche tecnologiche, il castagno è stato tradizionalmente usato per molteplici impieghi e la realizzazione di travi, pali, infissi, doghe per botti, cesti e mobili, oltre alla già citata estrazione del tannino. Attualmente la sua destinazione principale è l'industri</span></p> </body> </html>
V 13 C
Semi di Castagno cinese (Castanea Mollissima)

Pianta gigante (con frutti giganti)
Semi Di Fragola Gigante

Semi di Fragola Gigante

Prezzo 2,85 € (SKU: V 1 GS)
,
5/ 5
<h2><strong>Semi di Fragola Gigante</strong></h2> <h2><strong><span style="color: #ff0000;" class="">Prezzo per Pacchetto di 100 (0.06g) semi.</span><br></strong></h2> <p>Le fragole giganti, Fragaria ananassa L. Makimus, sono abbastanza facili da coltivare! È perenne, resistente all'inverno e prospera bene in pieno sole, purché il terreno sia fertile e ben drenato. Le piante sane produrranno molta frutta per anni! Le fragole sono grandi (150 g) come le mele! Questo tipo di fragola "gigante" standard ti darà il raccolto più grande!</p> <p>Le fragole hanno bisogno di luce per germogliare e i loro semi non devono essere coperti dal substrato. Ma la pratica ha dimostrato che i semi di fragola scoperti si asciugano molto rapidamente durante la germinazione. Pertanto, si consiglia di coprire i semi molto leggermente con un substrato di semina setacciato. Puoi posizionare un seme o un nylon trasparente sul seme seminato e quindi mantenere l'umidità necessaria per far germogliare il seme.</p> <p>Il seme ha bisogno di almeno 60 giorni di stratificazione.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
V 1 GS (0,06G)
Semi Di Fragola Gigante
Semi di Peperoncino Chupetinho - Biquinho Rosso o Giallo

Semi di Peperoncino...

Prezzo 2,05 € (SKU: C 114)
,
5/ 5
<h2><span style="text-decoration: underline;" class=""><em><strong>Semi di Peperoncino Chupetinho - Biquinho Rosso o Giallo</strong></em></span></h2> <h3><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h3> <p>E' una varietà di Capsicum chinense originario del Brasile. Per la sua forma, è localmente chiamato anche Biquinho, che significa "Biberon" o "Ciucciotto", oppure Peito de moça, cioè&nbsp; "Petto di ragazza". La pianta ha un portamento ad alberello ramificato che raggiunge altezza di 50-70 cm e larghezza di 1 mt. I frutti sono piccoli. Raggiungono la lunghezza di 2-3 cm e la larghezza di 2 cm. Hanno un portamento pendulo. Inizialmente di colore giallo citrino, diventano poi arancione e infine rossi a piena maturazione. La varietà chiamata Chupetinho rosso, a maturazione, ha una colorazione rossa. Come tutti i chinensi, la pianta è pluriennale. Può durare molti anni, se opportunamente protetta dal freddo. Non bisogna farsi ingannare dal suo nome, perché si tratta di un peperoncino abbastanza piccante, 25.000-30.000 SHU.&nbsp;</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
C 114 Y
Semi di Peperoncino Chupetinho - Biquinho Rosso o Giallo
Semi di limetta di Tahiti (Citrus × latifolia)  - 3

Semi di limetta di Tahiti...

Prezzo 1,95 € (SKU: V 119)
,
5/ 5
<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di limetta di Tahiti (Citrus × latifolia)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 2 semi.</strong></span></h2> <p>La Citrus x latifolia è una varietà di limetta dai frutti ovali, un po’ più grandi e molto gustosi. Al momento è l’unica varietà prodotta dagli USA, e viene coltivata in California. Il suo frutto è assai succoso e praticamente privo di semi, ma il gusto non è molto gradito, in quanto troppo poco agro. L’acidità di queste limette infatti, alle volte non raggiunge neanche lo 0,1%. Da menzionare anche il Citrus x limonia che non è una limetta, ma un ibrido tra il limone ed il mandarino. È comunque molto simile alle limette, tanto da esser conosciuto come mandarin lime. Si coltiva in India, California e Australia, principalmente per la produzione di marmellate che si dicono più gustose delle confetture di arancia.</p> <p><strong>Usi commerciali</strong></p> <p>La limetta viene coltivata soprattutto per la produzione dell'olio essenziale che si ricava dalla buccia. L’essenza è infatti molto simile a quella del limone e viene impiegata principalmente nell’industria alimentare per la produzione di bibite analcoliche, anche se è molto apprezzata anche nell’industria dei profumi e dei detergenti.</p> <p>Solitamente viene sposata alla dolcezza delle fragole o del lampone rosso per aromatizzare gomma da masticare.</p> <p>La limetta viene raramente consumata come frutto fresco, ma è molto usata in cucina, anche come valido sostituto del limone. Il succo viene aggiunto soprattutto alle macedonie di frutta ed ai frutti di mare, e molto spesso in combinazione con il curry.</p> <p>Rappresenta un ingrediente fondamentale della key lime pie, un dolce tipico della Florida.</p> <p>Il succo del frutto viene inoltre utilizzato per la preparazione di diversi cocktail, come la Caipirinha e il Mojito.</p> <p>Esistono anche molte piantagioni di limette che producono solo piante a scopo ornamentale, trattandosi di pianta sempreverde (come tutti i citrus) e che in condizioni favorevoli fiorisce tutto l’anno. Anche i suoi piccoli frutti colorati sono molto pittoreschi, soprattutto perché rimangono sul ramo a lungo assieme ai fiori del raccolto seguente.</p> <p>A partire dalla scoperta degli effetti antiscorbutici della Vitamina C, la limetta è stata utilizzata dalla Royal Navy inglese come ingrediente aggiuntivo per il grog anche se purtroppo il basso tasso vitaminico del frutto (rispetto ad altri agrumi come il limone) e soprattutto l'abitudine di miscelare il beveraggio in calderoni di rame distruggevano pressoché totalmente il potenziale antiscorbutico del lime; tuttavia questo non portò a una recrudescenza del male negli equipaggi di Sua Maestà perché l'aumentata velocità delle navi dovuta ai progressi tecnici nella navigazione a vela (e l'introduzione del motore a vapore poi) accorciarono tanto i tempi di traversata da impedire che pur bevendo un 'rimedio' inefficace i marinai stessero in viaggio tanto a lungo da sviluppare i sintomi della malattia.</p> </body> </html>
V 119
Semi di limetta di Tahiti (Citrus × latifolia)  - 3

Pianta gigante (con frutti giganti)
Semi di girasole GIGANTE RUSSO MAMMUT 1.85 - 1

Semi di girasole GIGANTE...

Prezzo 1,85 € (SKU: VE 68)
,
5/ 5
<h2><strong>Semi di girasole GIGANTE RUSSO MAMMUT (Helianthus annuus)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per confezione da 1g (10), 9g (100) semi.</strong></span></h2> <p>Questa varietà russa popolare Giant Russa Mammuth (Helianthus annuus) è facilmente allevata e non richiede una cura particolare. L'albero può raggiungere un'altezza di 4 metri con fiori giganteschi (diametro fino a 60 cm) che danno enormi semi di girasole.</p>
VE 68 (1g)
Semi di girasole GIGANTE RUSSO MAMMUT 1.85 - 1
Semi di Rosa Raro - Verde Rosa Romantico Fiori

Semi di Rosa Raro - Verde...

Prezzo 2,50 € (SKU: F 4)
,
5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong>Semi di Rosa Raro - Verde Rosa Romantico Fiori</strong></span></h2> <h2><span style="color:#ff0000;font-size:14pt;"><strong>Prezzo per confezione da 5 semi.</strong></span></h2> <div>Extremely beautiful and still rare Verde - Green Rose Seed.</div> <div>① Put seeds into 40° C water for 24 hours.</div> <div>② Put seeds into very wet sands for germination. ( Generally it take more than 40 days. )</div> <div>③ Move it into soil after it sprouts.</div> <div>Germination temperature: 20-25℃</div> <div>Germination time: 40 days</div> <div>Growth optimum temperature: 10-25 ℃</div> <div>Spacing : 20 * 20cm</div> <div>Rose on soil not ask for much, just with some humus soil aggregate</div> <div>structure be good training as long as the following three links will make good growth: </div> <div>Rose is afraid of:</div> <div> <p>① Rose is drought tolerant plants, but it is afraid floods. It is necessary use non-glazed bonsai pots of soil cultivation. The principle is "do not pour water on it when soil is not dry. Wet it completely when you pour water on soil."</p> </div> <div>② Lend a high concentration of fertilizer (especially fertilizers) will result in the death of local rot.</div> <div>③ All plants need sunlight. Rose like sunshine too.</div> <div>Note: </div> <div>1. Please seeds stored in a cool, dry place. </div> <div>2. The seed surface is 1-2 times the diameter of the seed.</div> <div>3.Our seeds are very easy to cultivate and the survival rate is very high. </div> <div>Cover seeds with preservative films,and then,piercing the films to make several holes. Keep seeds covered in the daytime and uncover it in the night. Take off the preservative films when the seeds are half-germinated. The plant will be in a state of dormancy in summer and the leaves will turn yellow. Begginers should better use sand to cultivate the seeds.although the seeds will grow slower in the sand,the plants will be the most vigorous in the future. If you tend to use other kind of soil, try to use the kind with good water permeability,for example,the clay would not be a good choice. The soil should be disinfected by microwave oven before been used. Pay attention:the surface of the soil not be too dry, which is very important. When watering,all the soil should be wetted and there is no need to water in a cloudy day. </div> <div>The pot could be 6-8cm in depth,it be an earthen basin or a plastic one. The volume of the soil should keep a distance of 1-2cm from the rim of the pot.</div>
F 4
Semi di Rosa Raro - Verde Rosa Romantico Fiori

Questo prodotto è il prodotto più venduto

Varietà dal Giappone
Semi di Wasabi (Wasabia...

Semi di Wasabi (Wasabia...

Prezzo 7,50 € (SKU: MHS 4)
,
5/ 5
<h2 class=""><strong>Semi di Wasabi (Wasabia japonica)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>La Wasabia japonica conosciuta comunemente come wasabi (山葵?) o anche con il nome di ravanello giapponese è una pianta di origine giapponese appartenente alla famiglia delle Brassicacee (o Crocifere). Della stessa famiglia fanno parte anche il ravanello, il cavolo, il rafano e la senape.</p> <p>La pianta cresce spontaneamente in vicinanza dei fiumi in zone fredde del Giappone, come per esempio in montagna o nelle valli in quota.</p> <p><strong>Il wasabi</strong></p> <p>Dal rizoma della Wasabia japonica si ottiene una pasta di colore verde e dal sapore particolarmente piccante, usata nella cucina giapponese e conosciuta con lo stesso nome della pianta, wasabi (山葵).</p> <p>Le due cultivar più diffuse sul mercato sono W. japonica var. Daruma e var. Mazuma ma ne sono coltivate molte altre. Inoltre possono venire usate nella preparazione del wasabi anche i rizomi di altre specie come W. koreana e W. tetsuigi.</p> <p>La pasta wasabi viene spesso usata per accompagnare pesce crudo e, in particolare, il sushi e il sashimi, a volte sciolta nella salsa di soia. Nel sushi ne viene spalmata una piccola quantità tra il pesce e il riso; nel sashimi si scioglie nella salsa di soia, nella quale viene poi intinto il pesce crudo.</p> <p>È anche soprannominato namida, ossia "lacrime", perché se usato in quantità eccessiva può far lacrimare. A differenza del peperoncino, il cui effetto agisce prevalentemente in bocca, il wasabi stimola fortemente la mucosa nasale, ed un boccone in cui ci sia una dose eccessiva di wasabi può provocare un discreto dolore. Si dice che abbia una funzione antibatterica e digestiva[1] che lo renderebbe indispensabile quando si mangia il pesce crudo.</p> <p>Sul mercato, il wasabi è reperibile sotto forma di pasta e di polvere. Il wasabi perde il proprio aroma quando essiccato: le polveri di wasabi, pertanto, non ne conservano l'aroma.</p> <p>Il wasabi, dato il suo alto costo, si presta spesso a falsificazioni. Sul mercato sono molto frequenti paste simili al wasabi: le più frequenti sono fatte con polvere di rafano colorato (spesso con la microalga Spirulina). Il rafano, insieme ad altre spezie, viene di norma aggiunto al vero wasabi per riprodurne l'odore tipico del prodotto fresco che si perde con l'essiccazione. In Giappone il vero wasabi è denominato hon-wasabi (本山葵) termine che significa "wasabi originale".</p> <p>Secondo il lavoro di un gruppo di ricercatori della Facoltà di medicina dell'Università di Firenze, pubblicato dalla rivista statunitense Proceedings of the national academy of sciences (Pnas), il consumo regolare di wasabi sarebbe in grado di alzare la soglia di percezione del dolore, grazie all'effetto del wasabi receptor (Trpa1).</p> <p><strong>Altri usi</strong></p> <p>Le foglie della Wasabia japonica si utilizzano secche come aroma per insaporire insalate, formaggio o semplicemente pane. Dalla stessa pianta si ottengono anche un vino e un liquore forte venduti in Giappone dai negozi di specialità locali.</p> <h3><strong><span class="tlid-translation translation" lang="it" xml:lang="it"><span title="">Cari clienti, si prega di notare che non è possibile acquistare semi di Wasabi dalla Cina.</span> <span title="">Tutta la Cina, i venditori ti invieranno semi di senape normali o qualche altro tipo di semi.</span> <span title="">Puoi vedere ora nelle nostre immagini come appaiono i veri semi Wasabi.</span></span></strong></h3> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 4
Semi di Wasabi (Wasabia japonica)
Semi di Pisello di farfalla (Clitoria ternatea) 2.65 - 6

Semi di Pisello di farfalla...

Prezzo 2,65 € (SKU: VE 121)
,
5/ 5
<h2 class=""><strong>Semi di Pisello di farfalla (Clitoria ternatea)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>In Malesia i suoi fiori li usano per creare il nasi kerabu, un piatto in cui il protagonista è il riso blu. Ma anche il té blu o l’aceto blu sono molto utilizzati, per non parlare del dolce di riso blu. A dare a questi cibi la curiosa colorazione sono i fiori essicati dalla forte tonalità blu cina di una pianta rampicante esotica dalla crescita veloce e vigorosa: la Clitoria ternatea. Chiamata Butterfly Pea, questa pianta estremamente decorativa si può seminare facilmente in vaso anche da noi. Si tratta di una pianta, perenne e sempreverde nelle regioni ad inverno mite, con cui è possibile ricoprire piccoli pergolati, che fiorisce per tutta la bella stagione. E una parte dei bei fiori potrete usarli in cucina, per creare dei piatti che impressioneranno sicuramente i vostri ospiti…</p> <p>&nbsp;</p> <p>La Clitoria è una rampicante volubile che appartiene alla famiglia delle leguminose, con delle belle foglie verde medio, che inizia a fiorire nel giro di poco più di due mesi dalla semina. La forma dei fiori è assai curiosa, come indica il nome, spiccatamente femminile. Esiste a fiore semplice, ma ancora più decorativa (e un poco più rara) a fiore doppio: e il suo blu intenso non passa mai inosservato! Per ottenere la colorazione, totalmente naturale, basta bollire in poca acqua una manciata di fiori essicati, assolutamente commestibili.</p> <h2>COME COLTIVARE LA CLITORIA</h2> <p>La clitoria si può seminare in vaso come in terra a partire dal mese di maggio, o comunque da quando la temperatura si stabilizza al di sopra dei 10-15 gradi. I semi si trovano anche online su Ebay. In vaso si può usare terriccio universale mischiato a torba con uno strato di un paio di centimetri di palline di argilla espansa sul fondo, per assicurare il defluire dell’acqua in eccesso. La posizione ideale è quella in cui riceve almeno mezza giornata di sole. Ricordatevi di fornire al seme sin da subito un sostegno su cui avvolgere il fusticino. Nelle zone al nord bisogna proteggerla in inverno.</p> <table cellspacing="0" cellpadding="0" border="1"> <tbody> <tr> <td colspan="2" width="100%" valign="top"> <h2 align="center">Istruzioni per semina</h2> </td> </tr> <tr> <td width="36%" valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><strong>Semina:</strong></p> </td> <td width="63%" valign="top"> <p align="center">Semi</p> </td> </tr> <tr> <td width="36%" valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><strong>Pretrattamento:</strong></p> </td> <td width="63%" valign="top"> <p align="center">scarificare con attenzione i semi con un coltello, o irruvidire con carta vetrata. Poi ammollo in acqua tiepida per 12 ore.</p> </td> </tr> <tr> <td width="36%" valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><strong>Stratificazione:</strong></p> </td> <td width="63%" valign="top"> <p align="center">0</p> </td> </tr> <tr> <td width="36%" valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><strong>Periodo di semina:</strong></p> </td> <td width="63%" valign="top"> <p align="center">tutto l'anno</p> </td> </tr> <tr> <td width="36%" valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><strong>Semina Profondità:</strong></p> </td> <td width="63%" valign="top"> <p align="center">0,5 cm</p> </td> </tr> <tr> <td width="36%" valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><strong>Semina Miscela:</strong></p> </td> <td width="63%" valign="top"> <p align="center">cocco o miscela semina + sabbia o perlite</p> </td> </tr> <tr> <td width="36%" valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><strong>Temperatura di germinazione:</strong></p> </td> <td width="63%" valign="top"> <p align="center">25-28°C</p> </td> </tr> <tr> <td width="36%" valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><strong>Localizzazione:</strong></p> </td> <td width="63%" valign="top"> <p align="center">brillante + mantenere costantemente umido,</p> <p align="center"><strong>ma non bagnato!</strong></p> </td> </tr> <tr> <td width="36%" valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><strong>Tempo di Germinazione:</strong><strong></strong></p> </td> <td width="63%" valign="top"> <p align="center">3-6 settimane</p> </td> </tr> <tr> <td width="36%" valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><strong>Annaffiature:</strong><strong></strong></p> </td> <td width="63%" valign="top"> <p align="center">acqua moderata + lasciare asciugare tra irrigazione</p> </td> </tr> <tr> <td width="36%" valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><strong>&nbsp;</strong></p> </td> <td width="63%" valign="top"> <p align="center"><strong><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena.&nbsp; All Rights Reserved.</em></strong></p> </td> </tr> </tbody> </table> <p>&nbsp;</p> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 121 (5 S)
Semi di Pisello di farfalla (Clitoria ternatea) 2.65 - 6