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Pianta gigante (con frutti giganti)

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Bambù Gigante Madake (Phyllostachys bambusoides)  - 3

Semi di Bambù Gigante...

Prezzo 1,95 € (SKU: B 6)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di Bambù Gigante Madake (Phyllostachys bambusoides)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Anche se nativo della Cina, le stupefacenti proprietà meccaniche e la capacità di adattarsi a varie zone climatiche, hanno portato il Phyllostachys Bambusoides a diffondersi da secoli in buona parte dell’asia, principalmente in Giappone, dove è il Bambù Gigante più coltivato e utilizzato. Dal Giappone viene infatti il suo nome più famoso: Madake, che tradotto dal Giapponese significa Bambù Comune. In occidente è conosciuto anche come Japanese Timber Bamboo, ovvero Bambù Giapponese da Legname.</p> <p>In tutta l’Asia la canna grezza è utilizzata da secoli per la costruzione di strutture portanti, in Giappone era essenziale per le coperture dei grandi templi e palazzi, e ancora oggi è l’unico materiale con cui si realizzano i flauti tradizionali Buddhisti (Shakuhachi), e le spade per combattere nell’arte marziale del Kendo (Shinai).</p> <p>Dalla seconda metà del 900 si è diffuso nel resto del mondo per utilizzi industriali, principalmente negli Stati Uniti e in Australia.</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>Il bambù gigante  Madake  è una specie che prospera principalmente in climi temperati, ma può sopportare – senza alcuna modificazione genetica – temperature da+40° a – 26° C.</p> <p>Resiste alle gelate, e per la sua resistenza meccanica può sopportare carichi di neve sulle sue cime senza spezzarsi o piegarsi, come succede con altre specie endemiche di zone più calde.</p> <p>Il Madake può sopportare neve o sole cocente per mesi, e questo lo ha portato a diffondersi in un’ ampia zona del pianeta.</p> <p>Queste caratteristiche  fanno del bambù gigante Madake uno dei principali candidati per la coltivazione in tutta Italia.</p> <p>Riduce l’effetto serra, combattendo il riscaldamento globale: i bambuseti sono fabbriche di fotosintesi, riducono i gas responsabili dell’effetto serra, infatti le piante di bambù gigante assorbono circa 5 volte la quantità di biossido di carbonio e producono circa il 35% in più di ossigeno, a parità di proporzioni, di una foresta di latifoglie o conifere.</p> <p>Un ettaro di Bambù gigante Madake cattura in un anno 17 tonnellate di carbonio, grazie all’enorme e perenne superficie fogliare.</p> <p>La presenza massiccia di silicio e carbonio assorbito dall’atmosfera, fa sì che i suoi germogli debbano essere bolliti per il consumo alimentare, onde eliminare il retrogusto amaro che hanno da crudi. Questo tipo di trattamento è comunque comune a tutte le specie di Bambù, unica eccezione è il Phyllostachys Dulcis, detto anche Sweetshoot (Germoglio Dolce), proprio perchè è l’unica specie che può essere consumata cruda.</p> <p>L’aspetto più sorprendente del bambù gigante Madake è rappresentato dalle straordinarie proprietà meccaniche: la resistenza a tensione delle sue fibre può toccare i 12.000 kg/cm2,  quasi due volte quella dell’acciaio, supera addirittura il calcestruzzo nella resistenza a compressione. Sta diventando sempre più competitivo sul mercato delle costruzioni green e per le sue caratteristiche un laboratorio di ricerca di Singapore, costituito da un team svizzero-asiatico, il Future cities laboratory, in collaborazione con l’Istituto federale svizzero di tecnologia di Zurigo, sta testando il bambù nel cemento armato, proprio al posto dell’acciaio.</p> <p>Altri valori:</p> <p>Resistenza meccanica alla compressione: 780 kg/cmq</p> <p>Resistenza meccanica alla trazione: 2480 kg/cmq</p> <p>Peso specifico: 700 kg/m3</p> <p>L’altezza dei culmi di una piantagione avviata, va dai 15 ai 20 metri.</p> <p>Il diametro varia da 8 ai 15 cm.</p> <p>É la specie di bambù gigante con il tempo di fioritura più lungo: 130 anni circa. La fioritura, per un Bambuseto equivale a una “morte momentanea“: i culmi si seccano per lasciare luce e spazio alla nuova generazione, ma i semi cadono sul terreno riformando il bambuseto nel giro di pochi anni, senza l’intervento dell’uomo.</p> <p>L’ultima fioritura del bambù gigante Madake è avvenuta nel 1970, per cui, se la natura lascia il suo ciclo invariato, la prossima fioritura avverrà nel 2100.</p> <p>I germogli completano la loro crescita diventando fusti in soli 60/90 giorni.</p> <p>La qualità del suo legno è superiore – per durezza, resistenza meccanica e durabilità – a quella del Rovere.</p> <p>I culmi si sviluppano con diametro uguale dalla base alla punta, senza deformazioni tipiche di altre specie di Bambù Gigante.</p> <p>Il Madake è la specie di Bambù Gigante con il maggiore spessore della parete legnosa. Per fare un esempio, un culmo di Dendrocalamus Giganteus (la specie più grande in assoluto) di 25/30cm di diametro, generalmente ha una parete legnosa dello stesso spessore di un culmo di Madake di 12/15cm.</p> <p>I germogli possono pesare fino a 1 kg, e rappresentano un prelibato alimento, ricco di minerali e vitamine, apprezzato dalla cucina orientale ed occidentale. E’ d’obbligo precisare che i germogli di grande pezzatura si riscontrano in foreste adulte dopo opportuni diradamenti atti ad ottenere culmi di grande dimensione e altezza, adatti per il legname.</p> <p>Relativamente più lento nella crescita rispetto ai Bambù giganti impiantati in zone tropicali, resta comunque una delle piante a più rapida crescita nel mondo, fra le prime specie dei climi temperati.</p> <p>E’ anche ignifugo: quando il bambù è verde difficilmente brucia, anche se fosse ha la forza necessaria, grazie alla rete di rizomi e al fogliame molto alto, per continuare a generare nuove canne ogni anno.</p> <p>Il bambù gigante Madake contiene sostanze naturali antibatteriche e antimicotiche che bloccano lo sviluppo di dannosi parassiti e non richiede l’utilizzo di pesticidi.</p> <p><strong><em>Ambiente e coltivazione</em></strong></p> <p><strong>1. Tipologia del terreno</strong></p> <p>Il bambù gigante Madake si adatta a quasi tutte le tipologie di terreno, fra le varie specie di Phyllostachys esportate nel mondo è quella con le capacità di adattamento più elevate. Cresce bene anche in montagna: le foreste di Madake si estendono dai tropici alle regioni più temperate: Cina, Giappone, Himalaya, Europa e Nord America, con una distribuzione che va dal livello del mare fino a 4000 mt di altitudine.</p> <p>Essendo un Phyllostachys di tipo Runner, i rizomi “strisciano” ad una profondità di 20-30 cm. e pertanto non necessita di terreni profondi, può essere coltivato anche in presenza di bancate rocciose e falde acquifere.</p> <p>Sono da evitare terreni non drenanti con ristagni d’acqua in superficie e terreni confinanti con stagni salmastri.</p> <p>Viene usato anche per risanare terreni o acque reflue inquinate, per via dei suoi effetti “fitodepurativi”.</p> <p>Il Madake prospera anche in terreni leggermente alcalini e sopporta il calcare, sempre che non sia dominante.</p> <p>Il terreno ideale per coltivare la maggior parte dei Phyllostachys di tipo Runner è un terreno fresco, leggero e ben drenato con pH variabile da leggermente acido a neutro, fino ad arrivare ad uno leggermente alcalino. Il bambù gigante Madake è comunque la specie di bambù  che meglio si adatta alle varie composizioni di terreno.</p> <p>Come per tutti i Bambù che superano i 2 metri di altezza, è altamente consigliata l’esposizione a pieno sole</p> <p><strong>2. Preparazione del terreno</strong></p> <p>Praticare un’aratura come quella effettuata solitamente per il grano: aratura (profondità 40/50cm.) da effettuare una sola volta 1-2 mesi prima dell’impianto.</p> <p>La concimazione di fondo, soprattutto organica, anche se non indispensabile a bambuseto maturo, è indicata per accelerare lo sviluppo ed ottenere buoni risultati di produzione.</p> <p>Noi consigliamo comunque una concimazione NPK in autunno e primavera: studi effettuati negli USA (vedi world bamboo organisation ) hanno documentato la necessità di dette concimazioni per ottimizzare l’accrescimento. E’ necessario però farsi assistere da esperti perchè una dose errata di fertilizzante può portare a scompensi e rallentamenti della crescita.</p> <p>Per contenere il bambuseto è sufficiente realizzare dei fossi perimetrali di circa 60-70 cm. di profondità.</p> <p>Oltre al fosso perimetrale, è bene realizzare dei sentieri di  3-4 metri di larghezza per consentire il trasporto dei culmi durante la raccolta.</p> <p><strong>3. Messa a dimora delle piantine</strong></p> <p>Eccetto i periodi di gelo intenso, il bambù gigante Madake può essere trapiantato in tutte le stagioni.</p> <p>Il periodo migliore è alla fine dell’estate e nel corso dell’autunno. Il terreno in quel periodo è sufficientemente riscaldato per permettere uno sviluppo rapido del sistema ipogeo. L’autunno, inoltre, è il periodo di crescita dei rizomi e in poco tempo il bambù attecchisce.</p> <p>Praticare buche della grandezza pari alla dimensione dei vasi;</p> <p>Dopo aver svasato e messo a dimora la pianta nel terreno, effettuare una concimazione organica localizzata a ridosso delle piante;</p> <p>Effettuare una pacciamatura attorno alle piante;</p> <p>Si consiglia la semina di azotofissatori come  erba medica, trifoglio o favino per contenere lo sviluppo delle erbe infestanti. Essendo una graminacea dominante,  le infestanti verranno completamente eliminate dal bambù durante il suo sviluppo;</p> <p>La necessità di irrigazione dovrà essere valutata in base alle condizioni climatiche della zona di coltivazione. Se vengono impiantate piante madri con rizoma già formato (consigliabile per assicurare l’attecchimento e ridurre notevolmente il sesto d’impianto e relativo costo), l’irrigazione può essere effettuata anche a pioggia, almeno sino a quando lo consentirà l’altezza della vegetazione.</p> <p>L’irrigazione è necessaria solo nei primi 2/3 anni di vita.</p> <p>Dal secondo anno in poi, il rinnovo delle foglie rappresenta una vera e propria pacciamatura e concimazione naturale: marcendo sul terreno, le foglie producono humus ed allo stesso tempo proteggono l’apparato radicale dal freddo e dalla siccità.</p> <p>Dal quarto anno in poi, l’irrigazione è consigliata solo in casi di grave siccità (4/5 mesi senza precipitazioni).</p> <p><strong>4.1 Sesti di impianto</strong></p> <p>I sesti realizzabili differiscono notevolmente in funzione della specie e, soprattutto, se vengono impiantate piantine radicate di pochi mesi, oppure piante madri fornite di apparato rizomatico già formato e pronto a produrre nuovi germogli. Il rizoma già formato garantisce un attecchimento immediato, con conseguente perdita di piante pari a zero.</p> <p>L’attecchimento immediato  garantisce un veloce sviluppo di nuovi rizomi che inevitabilmente ci daranno nuovi germogli fin dal primo anno di insediamento delle piante, senza dover aspettare 3 o 4 anni se si mettono a dimora piantine di 20 o 30 cm.</p> <p>Precisiamo che le piantine senza apparato rizomatico vengono ottenute per micropropagazione in ambiente asettico.</p> <p>Questa tecnica è sconsigliata dalla world bamboo organization perchè, una volta trasferite in campo, le piantine sono esposte a microorganismi patogeni prima che sviluppino le proprie difese naturali. Ciò può pregiudicare l’attecchimento e comunque ne rallenta la crescita.</p> <p>In Italia vengono proposti sesti che vanno dal 3 x 3 sino al 20 x 20. Se facciamo riferimento all’esperienza e alle continue sperimentazioni condotte negli USA (riteniamo attendibili soprattutto quelle praticate nell’Oregon con condizioni climatiche simili alle nostre), il sesto più adottato è 20 x 20: 400 mq a disposizione di ogni pianta madre con apparato rizomatico già sviluppato.</p> <p>Il rizoma della pianta madre, trova così lo spazio ed il terreno fertile di cui necessita, senza entrare in competizione con le altre piante.</p> <p>Per maggior chiarezza precisiamo che un sesto 5×5 produrrà molti germogli, ma nessun culmo commerciale per legname perchè lo spazio a disposizione di ogni pianta madre non ne consente lo sviluppo.</p> <p>I culmi di bambù gigante raggiungono altezze più grandi di anno in anno, aumentandone anche il diametro: vale a dire che i culmi del 4° anno saranno molto più grossi di quelli del secondo.</p> <p><strong>4.2 L’espansione della piantagione avviene nel modo seguente:</strong></p> <p>una pianta madre alta circa 2,5 metri, con 4 canne, produce tre nuovi germogli in primavera che raggiungeranno un’altezza di 3 metriRunner Propagation - ABS in 2 mesi.</p> <p>Il secondo anno queste sette canne produrranno da 5 a 10 nuovi germogli che raggiungeranno circa 5 metri di altezza con un aumento del diametro proporzionale all’altezza .</p> <p>Andando avanti al 4° anno, questa pianta avrà prodotto 60 culmi abbastanza robusti da raggiungere 15 metri di altezza. Questo perché i germogli si sviluppano in proporzione alla robustezza del rizoma e si comportano come se fossero una singola pianta madre.</p> <p>Dall’anno successivo il rizoma generato dalla prima pianta madre avrà raggiunto la robustezza necessaria per produrre germogli sempre più grossi con culmi che supereranno i 20 metri e che avranno un diametro ed uno spessore da legno pregiato.</p> <p>Facciamo bene i conti, considerando una produzione di soli 3 germogli: al quarto anno abbiamo 1200 culmi da almeno 15 metri di altezza (20×60);</p> <p>• Al quinto anno ciascuno di essi produrrà almeno 3 nuovi germogli (3×1200) = 3.600 culmi più robusti e più alti della pianta madre che li ha generati, + 1200 genitori = 4800;</p> <p>• Al sesto anno i 4.800 culmi, se lasciati sul campo, produrranno altri 14.400 germogli che diventeranno culmi da oltre 20 metri di altezza entro 60/90 giorni.</p> <p>• Dopo 6 anni avrai ottenuto 19.200 piante ! Una buona parte l’avrai già collocata sul mercato, anche per lasciare spazio ai nuovi germogli che diventeranno culmi in pochi mesi.</p> <p>Se si intende sfruttare il bambuseto privilegiando la produzione di germogli, si può giustificare un sesto molto fitto (5 x 5), ma si otterranno comunque dei germogli di pezzatura medio-piccola.  Una recente tendenza – diretta alla sola produzione di germogli alimentari – è quella di disporre le piante al centro del terreno da colonizzare: i rizomi si svilupperanno verso la periferia trovando sempre terreno fertile.</p> <p>Dal punto di vista della redditività, si consideri che da un kg. di germogli si ricavano circa 2 euro, mentre da un culmo se ne ricavano almeno 12.</p> <p>Il culmo di Madake ha una vita media di circa 20/25 anni, ciò significa più del doppio degli altri phyllostachys, infatti i culmi di altre specie hanno una vita che varia dai 5 ai 10 anni. La raccolta può essere effettuata a partire dal 3° anno dopo l’emergenza.</p> <p>La piena maturità del bambuseto di Madake si raggiunge tra i 6 e 8 anni in funzione del tipo di terreno, delle condizioni climatiche e colturali.</p> <p><strong>5.Coltivazione e gestione di un bambuseto</strong></p> <p>Il bambù gigante Madake, dopo la messa a dimora non necessita di cure particolari:</p> <p>è sufficiente assicurare il fabbisogno idrico.</p> <p>non necessita di potature</p> <p>nessuna aratura del terreno (anzi, è da evitare per non danneggiare i rizomi).</p> <p>una corretta concimazione annuale è consigliata sino a raggiungimento della maturità del bambuseto, per accelerarne lo sviluppo.</p> <p>Proprio perché non sottrae tempo prezioso, questo tipo di coltura è indicato per diversificare la produzione e trasformare la propria attività in azienda multireddito.</p> <p><strong>Raccolta e trasformazione del prodotto</strong></p> <p><strong>Germogli e Foglie</strong></p> <p>La raccolta dei germogli per uso alimentare rappresenta una sana potatura.</p> <p>I germogli completano la loro crescita diventando culmi in circa 60/90 giorni.</p> <p>Una volta sviluppata la parte “legnosa”, il germoglio non è più commestibile.</p> <p>Se tutti i germogli prodotti dal bambuseto venissero lasciati crescere, solo alcuni di essi diventerebbero culmi di grandi dimensioni: il bambuseto si autoregola in base alla proprie capacità di nutrire le nuove canne. Anche per questo motivo non concordiamo con chi propone sesti d’impianto troppo fitti.</p> <p>Il bambù gigante Madake produce i primi germogli già dal primo anno e se ne può iniziare la raccolta dopo soli 3 anni.</p> <p>In Sardegna la raccolta si effettua in primavera, a partire dal mese di aprile, sino a giugno.</p> <p>La trasformazione industriale dei germogli consente la produzione di creme alimentari e conservazione sottolio, come qualche coltivatore sta già facendo .</p> <p>Le foglie, in campo alimentare sono utilizzate per tisane, bevande, infusi.</p> <p>Le foglie, in campo cosmetico/farmaceutico sono utilizzate per  creme, shampoo, unguenti e simili.</p> <p>Esiste anche un mercato per le foglie essiccate, che vengono vendute come spezia aromatizzante</p> <p>In media, da un bambuseto viene raccolto circa il 30% dei culmi ogni anno.</p> <p>Il taglio, in Sardegna, può essere effettuato in autunno/inverno, indicativamente da ottobre a febbraio.</p> <p>Per il taglio è sufficiente una comune motosega leggera.</p> <p>L’attesa per il primo taglio dei culmi, varia a seconda della destinazione d’uso: il coltivatore può scegliere i tempi e le modalità di rientro del suo investimento:</p> <p>Per destinarlo a produzione di pellet, biomassa o multistrati leggeri, i culmi di Madake possono essere tagliati già dal terzo-quarto anno, mentre per altre specie è necessario attendere 6 – 8 anni.</p> <p>Il taglio annuale dei culmi rappresenta il 25% – 30% del totale.  Con un ettaro di bambù gigante Madake si producono circa 1000 q.li di biomassa; con il legno tradizionale per avere le stesse quantità bisognerebbe abbattere 20 ettari di bosco.</p> </body> </html>
B 6 (5 S)
Semi di Bambù Gigante Madake (Phyllostachys bambusoides)  - 3

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Varietà dal Giappone
Semi di Wasabi (Wasabia...

Semi di Wasabi (Wasabia...

Prezzo 7,50 € (SKU: MHS 4)
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<h2 class=""><strong>Semi di Wasabi (Wasabia japonica)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>La Wasabia japonica conosciuta comunemente come wasabi (山葵?) o anche con il nome di ravanello giapponese è una pianta di origine giapponese appartenente alla famiglia delle Brassicacee (o Crocifere). Della stessa famiglia fanno parte anche il ravanello, il cavolo, il rafano e la senape.</p> <p>La pianta cresce spontaneamente in vicinanza dei fiumi in zone fredde del Giappone, come per esempio in montagna o nelle valli in quota.</p> <p><strong>Il wasabi</strong></p> <p>Dal rizoma della Wasabia japonica si ottiene una pasta di colore verde e dal sapore particolarmente piccante, usata nella cucina giapponese e conosciuta con lo stesso nome della pianta, wasabi (山葵).</p> <p>Le due cultivar più diffuse sul mercato sono W. japonica var. Daruma e var. Mazuma ma ne sono coltivate molte altre. Inoltre possono venire usate nella preparazione del wasabi anche i rizomi di altre specie come W. koreana e W. tetsuigi.</p> <p>La pasta wasabi viene spesso usata per accompagnare pesce crudo e, in particolare, il sushi e il sashimi, a volte sciolta nella salsa di soia. Nel sushi ne viene spalmata una piccola quantità tra il pesce e il riso; nel sashimi si scioglie nella salsa di soia, nella quale viene poi intinto il pesce crudo.</p> <p>È anche soprannominato namida, ossia "lacrime", perché se usato in quantità eccessiva può far lacrimare. A differenza del peperoncino, il cui effetto agisce prevalentemente in bocca, il wasabi stimola fortemente la mucosa nasale, ed un boccone in cui ci sia una dose eccessiva di wasabi può provocare un discreto dolore. Si dice che abbia una funzione antibatterica e digestiva[1] che lo renderebbe indispensabile quando si mangia il pesce crudo.</p> <p>Sul mercato, il wasabi è reperibile sotto forma di pasta e di polvere. Il wasabi perde il proprio aroma quando essiccato: le polveri di wasabi, pertanto, non ne conservano l'aroma.</p> <p>Il wasabi, dato il suo alto costo, si presta spesso a falsificazioni. Sul mercato sono molto frequenti paste simili al wasabi: le più frequenti sono fatte con polvere di rafano colorato (spesso con la microalga Spirulina). Il rafano, insieme ad altre spezie, viene di norma aggiunto al vero wasabi per riprodurne l'odore tipico del prodotto fresco che si perde con l'essiccazione. In Giappone il vero wasabi è denominato hon-wasabi (本山葵) termine che significa "wasabi originale".</p> <p>Secondo il lavoro di un gruppo di ricercatori della Facoltà di medicina dell'Università di Firenze, pubblicato dalla rivista statunitense Proceedings of the national academy of sciences (Pnas), il consumo regolare di wasabi sarebbe in grado di alzare la soglia di percezione del dolore, grazie all'effetto del wasabi receptor (Trpa1).</p> <p><strong>Altri usi</strong></p> <p>Le foglie della Wasabia japonica si utilizzano secche come aroma per insaporire insalate, formaggio o semplicemente pane. Dalla stessa pianta si ottengono anche un vino e un liquore forte venduti in Giappone dai negozi di specialità locali.</p> <h3><strong><span class="tlid-translation translation" lang="it" xml:lang="it"><span title="">Cari clienti, si prega di notare che non è possibile acquistare semi di Wasabi dalla Cina.</span> <span title="">Tutta la Cina, i venditori ti invieranno semi di senape normali o qualche altro tipo di semi.</span> <span title="">Puoi vedere ora nelle nostre immagini come appaiono i veri semi Wasabi.</span></span></strong></h3> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 4
Semi di Wasabi (Wasabia japonica)

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Wisteria (Wisteria sinensis) 1.85 - 1

Semi di Wisteria (Wisteria...

Prezzo 3,65 € (SKU: T 46)
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<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><strong>Semi di Wisteria (Wisteria sinensis)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da <span id="result_box" xml:lang="it" lang="it">5 o 10</span> semi.</strong></span></h2> <p>Wisteria (Nutt.) - Pianta rampicante della famiglia delle Fabaceae, nota col nome comune di Glicine, molto usata come specie ornamentale per la vistosa e profumata fioritura primaverile. Il nome del genere è stato attribuito in onore di Gaspare Wistar (1761-1818), rinomato studioso di anatomia di Filadelfia, e comprende meno di dieci specie arbustive rampicanti, un tempo attribuite al genere Glycine, e classificate da alcuni autori anche con il nome di Wistaria.</p> <p>Le Wisteria crescono avvolgendosi attorno a qualunque supporto in senso orario o antiorario, fino a 20m in altezza e 10m in orizzontale. La Wisteria più estesa al mondo si trova a Sierra Madre nella Contea di Los Angeles, (California): occupa una superficie di oltre 0,4 ettari e pesa 250 tonnellate.</p> <p>la Wisteria sinensis nota volgarmente come Glicine, originaria della Cina, è una pianta arbustiva rampicante, rustica e vigorosa, con apparato radicale robusto che si espande facilmente, fusti volubili, che raggiungono i 10–20 m di altezza a seconda del sostegno; foglie decidue, imparipennate, composte da 7-13 foglioline ovali-lanceolate con l'apice acuminato; fiori ermafroditi e profumati, con corolla papilionacea di colore azzurro-lilla o malva, riuniti in vistosi grappoli pendenti lunghi 20–30 cm, con fioriture a fine inverno inizio primavera; il frutto è un legume di 8–15 cm di lunghezza; sono state selezionate varietà a fiori bianchi, rosati, violacei.</p> <p><strong>Uso</strong></p> <p>Come pianta ornamentale per ricoprire muri, pergolati, recinzioni o arrampicarsi ad alberi, nei giardini e sulle terrazze grazie al rapido sviluppo, le giovani piante opportunamente potate formano piccoli alberetti adatti alla coltivazione in vaso. Nel linguaggio dei fiori indica amicizia.</p> <p><strong>Metodi di coltivazione</strong></p> <p>Desidera posizioni soleggiate, con terreno profondo e fresco, argilloso e ricco di elementi nutritivi. Si adatta comunque a qualunque tipo di terreno esclusi quelli calcarei. Annafiature moderate, per ottenere forme compatte e fioriture raccolte; è necessario effettuare ogni anno prima della ripresa vegetativa una potatura 'a sperone', tagliando cioè le cacciate di 1 anno, lasciando solo alcune gemme. È prevista anche una potatura verde estiva per alcune specie.</p> <p>Si moltiplica d'estate. Per alcune varietà si pratica in marzo l'innesto su soggetto di Wisteria sinensis.</p>
T 46 (10 S)
Semi di Wisteria (Wisteria sinensis) 1.85 - 1

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Bambù nero (Phyllostachys nigra)

Semi di Bambù nero...

Prezzo 1,95 € (SKU: B 2)
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<h2><strong>Semi di Bambù nero (Phyllostachys nigra)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>I bambù, sono tra le piante da siepe più originali, l’unico inconveniente rimane una certa “invadenza” che possono manifestare le piante adulte. Consigliamo quindi per tutte le specie e varietà l’utilizzo di guaine protettive adatte a “contenere “ l’apparato radicale di queste stupende Poaceae.</p> <p>Un’ altro sistema utile al contenimento dell’apparato radicale dei Bamboo è quello di tagliare il fondo dei grossi vasi da vivaio (diametro min. 40-50 cm), interrandoli fino al bordo. Quindi verranno coltivate le piante all’interno fino a quando non avranno riempito lo spazio a loro disposizione.</p> <p>I Bambù ideali per formare delle siepi sono quelli a vegetazione nana e media perché presentano un fogliame più fitto e una ramificazione più densa. Sono ottime piante da siepe per terreni freschi e umidi. Si possono formare siepi anche in contenitore, su terrazze e balconi; in questo caso è meglio provvedere ad un’efficace protezione degli scarichi dell’acqua piovana, (griglie o reti), perché il fogliame se pur persistente è continuamente sostituito dalle piante andando così facilmente ad otturare i drenaggi.</p> <h3><strong>Coltivazione</strong></h3> <p>Piante amanti dell´umidità, bisognerà sempre tenere costantemente umido il terreno circostante, evitando però i ristagni d´acqua se coltivati in vaso. Se coltivati all´esterno, le foglie secche, permetteranno all´apparato radicale di evitare l´eccessiva evaporazione durante il periodo estivo e serviranno come riparo dalle gelate per la stagione invernale.</p> <p>Il terreno dovrà essere di medio impasto, impiegando torba, terriccio e una parte di materiale grossolano per favorire il corretto drenaggio dell´acqua. Le dimensioni e soprattutto la profondità dei vasi variano da specie a specie a seconda che siano nani, medi o grandi; lo sviluppo radicale è di fondamentale importanza per queste piante e quindi riveste un´importanza notevole la giusta scelta della grandezza.</p> <p>In primavera ed estate somministrare fertilizzante liquido assieme all´acqua d´irrigazione.</p>
B 2 (5 S)
Semi di Bambù nero (Phyllostachys nigra)
Semi di lima o limetta...

Semi di lima o limetta...

Prezzo 2,25 € (SKU: V 119 CAKL)
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<h2 class=""><strong>Semi di lima o limetta (Citrus aurantiifolia)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 2 semi.</strong></span></h2> <p><span style="color: #202122; font-size: 14px;">La<span>&nbsp;</span></span><b style="color: #202122; font-size: 14px;">lima </b><span style="color: #202122; font-size: 14px;">o<span>&nbsp;</span></span><b style="color: #202122; font-size: 14px;">limetta </b><span style="color: #202122; font-size: 14px;">(nome scientifico<span>&nbsp;</span></span><i style="color: #202122; font-size: 14px;"><b>Citrus aurantiifolia</b></i><span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span>[</span><small style="color: #202122;">Christm.] Swingle, 1913</small><span style="color: #202122; font-size: 14px;">), commercialmente conosciuta anche come<span>&nbsp;</span></span><i style="color: #202122; font-size: 14px;"><b>lime</b></i><span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span>(pronuncia:<span>&nbsp;</span></span>/'laim/<span style="color: #202122; font-size: 14px;">, dall'</span>inglese<span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span></span><i style="color: #202122; font-size: 14px;">lime</i><span style="color: #202122; font-size: 14px;">; meno frequente è<span>&nbsp;</span></span>/'lime/<span style="color: #202122; font-size: 14px;">, dal<span>&nbsp;</span></span>francese<span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span></span><i style="color: #202122; font-size: 14px;">lime</i><span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span></span>/lim/<span style="color: #202122; font-size: 14px;">, proveniente dal<span>&nbsp;</span></span>provenzale<span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span></span><i style="color: #202122; font-size: 14px;">limo</i><span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span></span>/'limʌ/<span style="color: #202122; font-size: 14px;">, a sua volta dall'</span>arabo<span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span></span><i style="color: #202122; font-size: 14px;">lîma</i><span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span></span>/'liːma/<span style="color: #202122; font-size: 14px;">), è un<span>&nbsp;</span></span>agrume<span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span>della<span>&nbsp;</span></span>famiglia<span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span>&nbsp;</span>delle<span>&nbsp;</span></span>Rutaceae<span style="color: #202122; font-size: 14px;">.<br><br><span>La limetta è un&nbsp;</span>albero<span>&nbsp;di 4-5 metri di altezza. I&nbsp;</span>frutti<span>&nbsp;sono piccoli, ovali o rotondi, dalla&nbsp;</span>buccia<span>&nbsp;sottile; per raggiungere un chilogrammo di peso ne servono una trentina. Se vengono lasciati a maturare sull'albero, assumono un colore giallo fino a leggermente arancio, ma solitamente vengono colti ancora verdi, quando offrono il massimo del gusto e sono più succosi. La polpa è profumatissima e molto agra, in quanto contiene fino al 6% di&nbsp;</span>acido citrico<span>. Può fruttificare tre volte all'anno.<br></span></span></p> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Distribuzione_e_habitat">Distribuzione e habitat</span></h2> <p>A differenza di tutti gli altri<span>&nbsp;</span><i>Citrus</i>, che sono piante subtropicali, la limetta preferisce il<span>&nbsp;</span>clima<span>&nbsp;</span>dei<span>&nbsp;</span>tropici. Ecco perché è l'unica pianta del suo genere quasi sconosciuta nel<span>&nbsp;</span>mar Mediterraneo<span>&nbsp;</span>(tranne che in<span>&nbsp;</span>Egitto). Le sue patrie sono la<span>&nbsp;</span>Malaysia<span>&nbsp;</span>e l'India, da cui veniva copiosamente esportata verso il<span>&nbsp;</span>Regno Unito<span>&nbsp;</span>per i fabbisogni del personale imbarcato in quanto creduto un rimedio equivalente al limone per la prevenzione dello<span>&nbsp;</span>scorbuto. A tutt'oggi una parte dei "docks"<span>&nbsp;</span>londinesi<span>&nbsp;</span>viene chiamata<span>&nbsp;</span><i>Limehouse</i>, a ricordo dei magazzini di questo frutto che vi si trovavano all'epoca. La scelta di sostituire la limetta al limone era dovuta al fatto che il limone doveva essere acquistato nell'Europa mediterranea, mentre la limetta arrivava dalle colonie del Regno Unito. Tuttavia la limetta contiene meno vitamina C del limone e i metodi con cui veniva distribuito ai marinai (il succo era conservato in recipienti di rame, che accelera la decomposizione della vitamina C) finivano per eliminarla completamente: il risultato fu il tragico ritorno di una malattia che si pensava debellata e un ritardo nell'individuazione della vera causa dello scorbuto<sup id="cite_ref-4" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[4]</sup>.</p> <p>Oggi la limetta viene coltivata principalmente nel<span>&nbsp;</span>Sudest asiatico, in<span>&nbsp;</span>Messico, nell'America Latina<span>&nbsp;</span>e nei<span>&nbsp;</span>Caraibi.</p> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span id="Variet.C3.A0"></span><span class="mw-headline" id="Varietà">Varietà</span></h2> <p>La limetta non si coltiva in<span>&nbsp;</span>Europa, ma è ben introdotta nelle<span>&nbsp;</span>Americhe. Negli<span>&nbsp;</span>USA<span>&nbsp;</span>se ne conoscono molte varietà, ma bisogna dire che si tratta perlopiù di errori nella denominazione, il che spesso crea un po' di confusione. L'unica limetta originale non ibridata è la<span>&nbsp;</span><i>Citrus x aurantifolia</i><span>&nbsp;</span>che i<span>&nbsp;</span>Portoghesi<span>&nbsp;</span>portarono in America nel<span>&nbsp;</span>sedicesimo secolo<span>&nbsp;</span>e da allora viene coltivata in Messico ed in<span>&nbsp;</span>Florida. Nel<span>&nbsp;</span>1992<span>&nbsp;</span>molte piantagioni furono irrimediabilmente distrutte dall'uragano Andrew.</p> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Coltivazione">Coltivazione</span></h2> <p>La concimazione va fatta con concimi bilanciati nei macronutrienti e riccamente dotati di micronutrienti, come<span>&nbsp;</span>manganese<span>&nbsp;</span>e<span>&nbsp;</span>zinco.<span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti." style="color: #444444;"></span><sup class="noprint chiarimento-apice" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti." style="color: red;">[<i>senza&nbsp;fonte</i>]</sup></p> <p>Il periodo ottimale di somministrazione del concime coincide con la ripresa vegetativa, che avviene a fine inverno, con notevole anticipo rispetto all'inizio delle fioriture, per continuare poi ad intervalli regolari di 10-12 giorni.<span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti." style="color: #444444;"></span><sup class="noprint chiarimento-apice" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti." style="color: red;">[<i>senza&nbsp;fonte</i>]</sup></p> <p><span style="color: #202122; font-size: 14px;"><span></span></span></p>
V 119 CAKL
Semi di lima o limetta (Citrus aurantiifolia)
Semi di Centocchio comune (Stellaria media) 1.55 - 1

Semi di Centocchio comune...

Prezzo 1,95 € (SKU: MHS 81)
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<h2 class=""><strong>Semi di Centocchio comune (Stellaria media)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per Pacchetto di 100 (0,046 g) semi.</strong></span></h2> <p>Centocchio comune (nome scientifico Stellaria media, (L.) Dominique Villars, 1789) è una piccola pianta (alta fino a 40 cm) bienne, di aspetto erbaceo e molto comune sul territorio italiano, appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae.</p> <p>Sia la famiglia (Caryophyllaceae) che il genere (Stellaria) sono abbastanza vasti: la prima comprende una settantina di generi, il secondo un centinaio e più di specie (alcune classificazioni ne elencano fino a 200).</p> <p>Questa specie appartiene alla sottofamiglia delle Alsinoideae caratterizzata dall'avere il calice dialisepalo.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Variabilità</strong></p> <p>La Stellaria media insieme ad altre due specie (Stellaria neglecta e Stellaria pallida) formano un instabile complesso polimorfo per la presenza di individui diploidi e tetraploidi. La variabilità si manifesta attraverso diversi caratteri; qui ne elenchiamo alcuni:</p> <p>la pelosità in generale,</p> <p>la forma delle foglie,</p> <p>la lunghezza delle varie parti delle piante,</p> <p>la forma dei sepali,</p> <p>lo sviluppo dei petali,</p> <p>il numero degli stami.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Etimologia</strong></p> <p>Il nome del genere (Stellaria) è di origine latina e fa riferimento alla forma stellata del fiore. I nomi comuni (specialmente quelli vernacolari) fanno facilmente riferimento agli animali pennuti (sia uccelli che animali da pollaio) che si cibano delle giovani piante e dei suoi semi.</p> <p>In inglese questa pianta si chiama: Chickweed; mentre i francesi la chiamano: Mouron des oiseaux; i tedeschi la chiamano: Vogelmiere.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Morfologia</strong></p> <p>&nbsp;</p> <p>Normalmente questa pianta è strisciante e piccola, ma in certi casi può arrivare fino a 80 cm di estensione. La forma biologica della pianta è emicriptofita bienne/terofita reptante (T rept/H bien) : piante a ciclo biennale con fusti striscianti e con gemme poste a livello del terreno.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Radici</strong></p> <p>Le radice sono sottili è sono del tipo fittonante.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Fusto</strong></p> <p>Il fusto è strisciante o sdraiato di colore rossastro, mentre i rami sono ascendenti a sezione cilindrica con 1 o 2 file di peli alternate presenti soprattutto negli internodi. È una pianta molto ramosa; la ramosità si sviluppa per propaggine ai nodi che spesso producono radici se sono a contatto col terreno.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>La forma delle foglie è ovata o ellittica – cuoriforme con base arrotondata e apice acuto; il margine è intero; sono inoltre glabre. Le foglie basali sono picciolate, quelle superiori sono sessili. Il picciolo e pubescente o cigliato. La disposizione delle foglie lungo il fusto è opposta. Dimensioni delle foglie: 1 – 2 cm.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Infiorescenza</strong></p> <p>L'infiorescenza a dicasio normalmente si trova all'apice della ramosità, ma a volte è disposta all'ascella di brattee verdi (in questo caso si tratta di un singolo fiore). I peduncoli di sostegno del fiore sono lievemente riflessi. Lunghezza dei peduncoli fiorali: 1 – 3 cm.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Fiori</strong></p> <p>I fiori sono pentameri, ermafroditi, attinomorfi, dialipetali ed eteroclamidati.</p> <p>Calice: i 5 sepali sono liberi fra di loro ed hanno la forma ovale-oblunga con apice ottuso, sono lunghi 3 – 5 mm. I sepali sono inoltre cigliati.</p> <p>Corolla: i 5 petali, anche questi liberi sono bilobati (cioè divisi in due parti fin quasi alla base) e completamente bianchi, sono uguali o lunghi 2/3 dei sepali (a volte sono mancanti). I petali durante la notte o in caso di cattivo tempo si chiudono.</p> <p>Androceo: gli stami sono variabili (normalmente sono da 3 a 5, ma possono arrivare fino a 10 e a volte addirittura sono completamente assenti).</p> <p>Gineceo: l'ovario e supero e sincarpico; gli stili sono 3.</p> <p>Fioritura: normalmente da aprile a giugno; secondo le zone più o meno temperate cresce in preferenza nei mesi invernali quando il terreno è umido o ricco d'acqua e può fiorire da gennaio a dicembre; .</p> <p>Impollinazione: tramite api e mosche.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Frutti</strong></p> <p>Il frutto consiste in una capsula ovale (o piriforme) deiscente (a maturità) per 6 denti lunghi un terzo della lunghezza della capsula mentre la capsula può essere lunga 1,5 – 2 volte il calice che è persistente. All'interno sono contenuti diversi semi reniformi appiattiti di colore brunastro provvisti sul dorso di 4 serie di protuberanze tondeggianti. La dimensione dei semi va da 0,8 a 1,3 mm.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>Geoelemento: il geoelemento di questa specie è Cosmop. ossia “Cosmopolita”, è quindi una pianta relativa a tutte le zone del mondo, nessuna in particolare evidenza. Probabilmente si tratta di una pianta archeofita, inizialmente di origine mediterranea, e poi in seguito divenuta cosmopolita.</p> <p>Diffusione: la specie è diffusa in tutto il mondo e in Italia è comunissima.</p> <p>Habitat: questa pianta si trova un po' dappertutto nei campi coltivati, nelle zone frequentate dal bestiame, nei giardini ma anche in zone ruderali e sui margini di strade e sentieri. È facile trovarla anche nei centri urbani (è una pianta sinantropa). In effetti questa pianta è indifferente al tipo di suolo; comunque è nitrofila.</p> <p>Diffusione altitudinale: dal piano fino a 1600 m s.l.m., raramente fino a 2500 m s.l.m..</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong><em>Usi</em></strong></p> <p><strong>Farmacia</strong></p> <p>Sostanze presenti: saponine, sali alcalini, tannino, vitamine del gruppo B e C.</p> <p>Proprietà curative: diuretiche (facilita il rilascio dell'urina), vulnerarie (guarisce ferite) e astringenti (limita la secrezione dei liquidi), galattogoga (aumenta la secrezione lattea), carminativa (favorisce la fuoriuscita dei gas intestinali), espettorante (favorisce l'espulsione delle secrezioni bronchiali), lassativa (ha proprietà purgative) e diaforetica (agevola la traspirazione cutanea).</p> <p>Parti usate: foglie e semi, raccolti in estate; si usa sotto forma di infuso o tintura. Le parti prima vanno essiccate al sole. Vengono consigliati anche bagni al “Centocchio” per depurare la pelle (prurito, eczema, foruncoli) oppure impacchi sulle parti irritate. È usato in Omeopatia.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Cucina</strong></p> <p>In alcune zone il “Centocchio” viene mangiato in insalata (solo le parti apicali) o cotto; ma si deve fare attenzione per la presenza di saponina.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Giardinaggio</strong></p> <p>Il “Centocchio” se coltivato in giardino o in vaso non presenta particolari difficoltà. Deve essere sistemato in una zona semi – ombreggiante e va annaffiato molto spesso (il terreno deve risultare sempre umido). Si riproduce esclusivamente per seme, anche se i fusti possono emettere radici avventizie. In un anno una pianta può produrre oltre diecimila semi che (si dice) rimangono quiescenti, nel terreno, fino a 80 anni.</p>
MHS 81 (0,046 g)
Semi di Centocchio comune (Stellaria media) 1.55 - 1

Pianta gigante (con frutti giganti)
Semi di Voacanga africana

Semi di Voacanga africana

Prezzo 1,95 € (SKU: MHS 69)
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<h2><strong>Semi di Voacanga africana</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per confezione di 10 semi.</strong></span></h2> <p><strong><em>Voacanga africana</em></strong> Stapf, 1894 è un piccolo albero tropicale della famiglia Apocynaceae<sup></sup>.</p> <p>Descrizione</p> <p>L'albero produce fiori gialli o bianchi, che diventano delle bacche contenenti semi gialli. La corteccia e i semi di questa pianta contengono voacangina, che è un alcaloide di tipo ibogainico. In Africa occidentale vengono utilizzati come veleno e come stimolante, afrodisiaco e psicoattivo.<br />Il tronco si estende dai 2 ai 30 cm in diametro e fino a 6 metri in altezza, la corteccia è di color grigio-marrone pallido, e presenta alla base delle fenditure dalle quali fuoriesce del lattice.<br />Il carpello è connesso alla base solo da un disco a forma di anello che misura 1 mm di diametro, e contiene circa 200 ovuli. I semi sono spesso di colore marrone scuro, opachi, e venati.<sup></sup></p> <p>Distribuzione e habitat</p> <p>La pianta è diffusa nell'Africa tropicale, sia nel continente sia nelle isole del Golfo di Guinea, e cresce sui terreni boschivi, o in zone poste vicino a un fiume, oppure nelle zone umide della savana</p>
MHS 69 (10 S)
Semi di Voacanga africana
Semi Di Pianta Tropicale Passiflora (Passiflora colinvauxii) 1.85 - 1

Semi Di Pianta Tropicale...

Prezzo 3,00 € (SKU: V 18 PCX)
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<h2><strong>Semi Di Pianta Tropicale Passiflora colinvauxii</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 3 semi.</strong></span></h2> <p>Questa rara Passiflora scalatrice è minacciata nel suo habitat naturale ed appartiene alle 45 Passiflora elencate nella lista rossa "The 1997 IUCN Red List" delle piante minacciate. E 'indicato come fiore raro. &nbsp;<span>I fiori hanno un profumo di caprifoglio molto piacevole. &nbsp;</span><span>Si tratta di uno scalatore caratterizzato da rapida crescita con foglie bilobate di 7-16 cm. Fiorisce abbondantemente in estate tende ad attrarre le api.&nbsp;</span></p> <p>I fiori sono di medie dimensioni. I sepali ed i petali sono di colore bianco. La corona è costituita da una serie di filamenti, viola con estremità bianche. I frutti sono ovali, lunghi 2-4 cm e larghi 1-1,5 cm.</p> <p>Famiglia: Passifloraceae</p> <p>Origini: Santa Cruz (Galapagos Islands, Ecuador)</p> <p>Ciclo di vita: perenne</p> <p>Tipo di pianta: rampicante a sviluppo arbustivo, mediamente resistente al freddo</p> <p>Semina in: da ottobre a febbraio</p> <p>Terreno: leggero e abbastanza profondo; molto drenato</p> <p>Esposizione: sole pieno, mezz’ombra</p> <p>Quantità di acqua richiesta: media</p> <p>Periodo di fioritura: giugno</p> <p>Germinazione impegnativa, serve un po’ di esperienza</p> <h3><strong>Istruzioni di semina:</strong></h3> <p>Per fare germinare i semi con maggiore facilità occorre lasciarli almeno un giorno in acqua tiepida prima della semina. La germinazione e la crescita delle piantine è favorita da una temperatura attorno ai 25 °C, può comunque richiedere da 60 a 90 giorni. Proteggere questa specie, anche adulta, ad una temperatura inferiore ai 7°C.</p> <div> <table cellspacing="0" cellpadding="0" border="1"> <tbody> <tr> <td colspan="2" width="100%" valign="top"> <p><span><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Seeds / Cuttings</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>about 24-48 hours soak in warm water</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>all year round</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0.5 cm</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>25 ° C +</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>2-4 Weeks</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>&nbsp;</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><br><span><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr> </tbody> </table> </div><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
V 18 PCX (3 S)
Semi Di Pianta Tropicale Passiflora (Passiflora colinvauxii) 1.85 - 1
Semi di Hawaiian Baby Woodrose (Argyreia nervosa) 1.95 - 1

Semi di Hawaiian Baby...

Prezzo 2,35 € (SKU: T 25 (1g))
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<h2><strong>Semi di Hawaiian Baby Woodrose (Argyreia nervosa)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per Pacchetto di 1g (+-10) semi.</strong></span></h2> <p><i style="font-size: 14px;"><b>Argyreia nervosa</b></i><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><small>(Burm.f.) Bojer</small><span style="font-size: 14px;">, detta anche</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><i style="font-size: 14px;"><b>Hawaiian Baby Woodrose</b></i><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><span style="font-size: 14px;">è una</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>liana<span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><span style="font-size: 14px;">perenne della</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>famiglia<span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>Convolvulaceae<span style="font-size: 14px;">. Nativa del</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>subcontinente indiano<span style="font-size: 14px;">, è stata introdotta in altre aree geografiche, fra cui le</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>Hawaii<span style="font-size: 14px;">, l'</span>Africa<span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><span style="font-size: 14px;">e i</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>Caraibi<span style="font-size: 14px;">. Ha una natura infestante ma viene apprezzata per il suo valore estetico. Ne esistono due</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>varietà<span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><span style="font-size: 14px;">botaniche:</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><i style="font-size: 14px;">Argyreia nervosa</i><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><span style="font-size: 14px;">var.</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><i style="font-size: 14px;">nervosa</i><span style="font-size: 14px;">, qui descritta, e</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><i style="font-size: 14px;">Argyreia nervosa</i><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><span style="font-size: 14px;">var.</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><i style="font-size: 14px;">speciosa</i><span style="font-size: 14px;">, usata nella medicina</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>ayurvedica<span style="font-size: 14px;">, dal potenziale psicoattivo praticamente nullo. I semi di Argyreia nervosa contengono amide dell'</span>acido lisergico<span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span><span style="font-size: 14px;">(LSA) o</span><span style="font-size: 14px;">&nbsp;</span>ergina<span style="font-size: 14px;">, proprietà condivisa da altri convolvoli.</span></p> <div> <h2><span class="mw-headline" id="Storia">Storia</span></h2> <p><i>Argyreia nervosa</i><span>&nbsp;</span>è un raro caso di pianta le cui proprietà psicoattive<span>&nbsp;</span>allucinogene<span>&nbsp;</span>sono state riconosciute per la prima volta da non-indigeni. Mentre altri convolvoli come<span>&nbsp;</span><i>Ipomoea violacea</i>,<span>&nbsp;</span><i>Ipomoea tricolor</i><span>&nbsp;</span>e<span>&nbsp;</span><i>Rivea cyrombrosa</i><span>&nbsp;</span>sono usati da secoli in riti sciamanici in<span>&nbsp;</span>America Latina,<span>&nbsp;</span><i>Argyreia nervosa</i><span>&nbsp;</span>non è stata mai identificata tradizionalmente come allucinogeno.</p> <p>Le sue proprietà furono portate all'attenzione della comunità scientifica solo dal 1960 in avanti, nonostante il fatto che la composizione chimica dei suoi semi sia praticamente identica a quelle delle specie sopra menzionate e già conosciute, anche se con una concentrazione di alcaloidi psicoattivi decisamente maggiore (da 8 a 10 volte).</p> <p>La medicina ayurvedica indiana invece contempla la varietà<span>&nbsp;</span><i>speciosa</i>, utilizzandone le radici e le foglie, prive di alcaloidi psicoattivi, per le proprietà antisettiche e anti-infiammatorie.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Descrizione">Descrizione</span></h2> <p><i>Argyreia nervosa</i><span>&nbsp;</span>presenta delle<span>&nbsp;</span>foglie<span>&nbsp;</span>ovali piatte e profondamente cordate, con una fine peluria biancastra sul verso inferiore, lunghe dagli 8 ai 10 cm. I<span>&nbsp;</span>fiori<span>&nbsp;</span>sono ampi, a campana profonda, di colore bianco con venature rosate, dalla caratteristica consistenza coriacea (da cui il nome<span>&nbsp;</span><i>woodrose</i>, rosa di legno) e permangono sulla pianta a lungo. Possono assumere anche colorazione purpurea o violacea.</p> <p>Il<span>&nbsp;</span>frutto<span>&nbsp;</span>ovoide è duro e legnoso, di circa 1 cm di diametro, e contiene grappoli di 4 o 6<span>&nbsp;</span>semi<span>&nbsp;</span>molto duri, di forma oblunga e spigolosa, dall'aroma caratteristico.</p> <p>Ogni seme contiene circa 0,25 mg di LSA. Altri alcaloidi isolati sono il<span>&nbsp;</span>lisoergolo, l'ergometrina<span>&nbsp;</span>e l'isoergina.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Impiego_e_consumo">Impiego e consumo</span></h2> <p>La particolare bellezza delle infiorescenze la suggerisce come pianta ornamentale da esterno. Essendo una pianta di origine tropicale, tuttavia, teme il freddo ed è quindi difficile ottenere uno sviluppo apprezzabile in climi temperati.</p> <p>I semi vengono generalmente consumati per alterare lo stato di coscienza ed indurre un effetto allucinatorio in chi li usa.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Assunzione_ed_effetti">Assunzione ed effetti</span></h2> <table class="noprint disclaimer"> <tbody> <tr> <td> <div class="center"> <div class="floatnone"><img alt="Avvertenza" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f7/Nuvola_apps_important.svg/27px-Nuvola_apps_important.svg.png" title="Avvertenza" width="27" height="23"></div> </div> </td> <td><i>Alcuni dei contenuti riportati potrebbero generare situazioni di pericolo o danni. Le informazioni hanno solo fine illustrativo, non esortativo né didattico. L'uso di Wikipedia è a proprio rischio:<span>&nbsp;</span>leggi le avvertenze.</i></td> </tr> </tbody> </table> <p>L'assunzione a scopo ricreativo prevede l'ingestione a stomaco vuoto di una quantità di semi variabile, da 4 a 10, da cui dipende la profondità dell'esperienza. Gli effetti psicoattivi iniziano a farsi percepibili dopo circa 60 o 90 min (ma il tempo è variabile da soggetto a soggetto) e sono inizialmente accompagnati da un forte senso di nausea causato dal rivestimento setoso e dalla parte coriacea dei semi. L'effetto della nausea tende a svanire del tutto in 30 - 60 min, durante i quali comincia la fase di<span>&nbsp;</span><i>salita</i><span>&nbsp;</span>dell'esperienza , che raggiunge il<span>&nbsp;</span><i>plateau</i><span>&nbsp;</span>dopo circa 1 ora dai primi sintomi di alterazione. L'esperienza psichedelica ha durata variabile a seconda della quantità di semi ingerita e della costituzione personale dell'individuo, ma generalmente dura dalle 4 alle 5 ore, cui sussegue la fase di attenuazione dello stato allucinatorio e la scomparsa degli effetti.</p> <p>Gli effetti dell'ergina contenuta nei semi sono paragonabili a quelli dell'acido lisergico<span>&nbsp;</span>anche se di intensità minore. Sul piano fisico, si manifestano con un abbassamento della pressione sanguigna e la dilatazione della pupilla. Gli effetti sulla psiche invece comprendono una generica alterazione delle percezioni, soprattutto tattili, ma a dosaggi più elevati intervengono anche alterazioni della visione. Interviene un senso di euforia e di rinnovato interesse estetico verso le cose attorno. A dosi elevate è esperibile un senso di unità profonda con l'ambiente circostante. Sono frequenti visioni caleidoscopiche e geometriche ad occhi chiusi ed una forte alterazione del senso del tempo.</p> <p>Gli effetti sono estremamente variabili da soggetto a soggetto, e dipendono molto da set e<span>&nbsp;</span>setting. Un uso sconsiderato in stati d'animo negativi o ambienti ostili (luoghi affollati, con situazioni imprevedibili) può influenzare negativamente l'esperienza, favorendo l'insorgere di stati ansiosi e di un senso di confusione che spaventano il soggetto. A dosaggi estremamente elevati, lo stato ansioso può trasformarsi in una crisi di panico. Per evitare l'insorgenza di effetti spiacevoli, l'assunzione avviene solitamente in presenza di poche persone fidate che sappiano rassicurare in caso di bisogno chi dovesse manifestare sintomi di paura o ansia, in luoghi piacevoli e isolati, lontani dal quotidiano, e in momenti privi di preoccupazioni.</p> </div><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
T 25 (1g)
Semi di Hawaiian Baby Woodrose (Argyreia nervosa) 1.95 - 1
Esotici e rari Semi di Nero Fragola

Semi di Fragola Nera...

Prezzo 2,25 € (SKU: V 1)
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<h2><strong>Semi di Fragola Nera Esotici e rari</strong></h2> <h2><strong><span style="color:#ff0000;">Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</span></strong></h2> <p>Una deliziosa fragola nera che è completamente resistente. Perfetto per piccoli spazi o contenitori, produrrà un'abbondanza di piccoli frutti dolci, con un pizzico di ananas. Coltivazione pesante e facile da coltivare. Erba perenne densamente raggruppata con rami più dritti. 15-25 cm di altezza. Anthotaxy Cymose con polpa succosa. Richiede allentamento e diserbo a intervalli sul terreno fertile sciolto con ampi fertilizzanti organici. Favorisci il caldo e hai bisogno di umidità per vivere durante l'inverno.</p> <div> <div> <table cellspacing="0" cellpadding="0" border="1"><tbody><tr><td colspan="2" width="100%" valign="top"> <h3 align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Istruzioni per semina</strong></span></h3> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">Seeds</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">all year round</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">Needs Light to germinate! Just sprinkle on the surface of the substrate + gently press</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">20-25°C</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">1 - 8 weeks</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> </td> <td valign="top"> <p align="center"><br /><span style="color:#008000;"><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr></tbody></table></div> </div>
V 1
Esotici e rari Semi di Nero Fragola

Pianta gigante (con frutti giganti)
Semi di girasole GIGANTE RUSSO MAMMUT 1.85 - 1

Semi di girasole GIGANTE...

Prezzo 1,85 € (SKU: VE 68)
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<h2><strong>Semi di girasole GIGANTE RUSSO MAMMUT (Helianthus annuus)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per confezione da 1g (10), 9g (100) semi.</strong></span></h2> <p>Questa varietà russa popolare Giant Russa Mammuth (Helianthus annuus) è facilmente allevata e non richiede una cura particolare. L'albero può raggiungere un'altezza di 4 metri con fiori giganteschi (diametro fino a 60 cm) che danno enormi semi di girasole.</p>
VE 68 (1g)
Semi di girasole GIGANTE RUSSO MAMMUT 1.85 - 1

Pianta gigante (con frutti giganti)
Semi Di Fragola Gigante

Semi di Fragola Gigante

Prezzo 2,85 € (SKU: V 1 GS)
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<h2><strong>Semi di Fragola Gigante</strong></h2> <h2><strong><span style="color: #ff0000;" class="">Prezzo per Pacchetto di 100 (0.06g) semi.</span><br></strong></h2> <p>Le fragole giganti, Fragaria ananassa L. Makimus, sono abbastanza facili da coltivare! È perenne, resistente all'inverno e prospera bene in pieno sole, purché il terreno sia fertile e ben drenato. Le piante sane produrranno molta frutta per anni! Le fragole sono grandi (150 g) come le mele! Questo tipo di fragola "gigante" standard ti darà il raccolto più grande!</p> <p>Le fragole hanno bisogno di luce per germogliare e i loro semi non devono essere coperti dal substrato. Ma la pratica ha dimostrato che i semi di fragola scoperti si asciugano molto rapidamente durante la germinazione. Pertanto, si consiglia di coprire i semi molto leggermente con un substrato di semina setacciato. Puoi posizionare un seme o un nylon trasparente sul seme seminato e quindi mantenere l'umidità necessaria per far germogliare il seme.</p> <p>Il seme ha bisogno di almeno 60 giorni di stratificazione.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
V 1 GS (0,06G)
Semi Di Fragola Gigante

Varietà dal Giappone
Semi di melone Yubari King Il frutto più costoso del mondo 7.45 - 1

Semi di melone Yubari King...

Prezzo 4,95 € (SKU: V 2)
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<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2>Semi di melone Yubari King Il frutto più costoso del mondo</h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5, 10, 50 semi.</strong></span></h2> <div>TOKYO A remarkably sweet canteloupe auctioned in Japan fetched a record $12,000, making it one of the most expensive canteloupes ever sold in the country.</div> <div>In a society where melons are a luxury item commonly given as gifts the jaw-dropping auction last month shocked everyone! At that auction, a pair of "Yubari" cantaloupe melons sold for a record $23,500. Wikipedia Yubari</div> <div>A pair of cantaloupes from the bankrupt city of Yubari, Hokkaido, fetched a whopping 2 million yen at the first auction of the season at the Sapporo central wholesale market, the Japan Agricultural Cooperative's Yubari unit said. The price paid by Marui Imai Inc., a Sapporo-based department store, for the upmarket produce surpassed the previous record of 800,000 yen for two cantaloupes, JA Yubari said. "Perhaps the city's designation as a financially rehabilitating entity ironically helped generate an advertising effect," said a spokesperson for the former coal town, which went bankrupt last year. "This will encourage the city a lot." </div> <div>The two melons were put on display at Marui Imai's flagship outlet priced at 1 million yen apiece. Yoshikazu Hoshino, 59, a purchasing officer at the department store, said the cantaloupes were more for publicity than profit. "We were bullish in the bidding because we're celebrating our 135th anniversary this year. We wanted as many customers as possible to see them," he said. One of the million-yen fruits has already been sold, the store said. Other shoppers were stunned by the price. </div> <div>"It's not a price I can afford," said Ryoko Hino, a 79-year-old shopper.</div> <div>So the Yubari King costs generally from 100 to 1000 € / piece.</div> <div>How to Cultivate Yubari King Melon</div> <div>Side Selection</div> <div>Try to plant in a location that enjoys full sun and remember to water often. Keep in mind when planting that Yubari King is thought of as hardy, so this plant will survive close to or on freezing temperatures. </div> <div>Soil</div> <div>The soil the melons are grown in is volcanic ash. It's not what's in the volcanic soil, but how the soil behaves. It lets growers there easily control the temperature of the soil, and the ash lets water quickly drain through, allowing for the top to remain dry, which promotes the size of the melons. Yubari King needs a potting mix soil with a ph of 6.1 to 7.5 (weakly acidic soil to weakly alkaline soil). You just buy a bag of compost and add it to your soil to feed your plants. It is not only better for them, it is also cheaper. </div> <div>Seeding:</div> <div>Try to aim for a seed spacing of at least 1.89 feet (58.0 cm) and sow at a depth of around 0.5 inches (1.27 cm). Soil temperature should be kept higher than 21°C / 70°F to ensure good germination. By our calculations, you should look at sowing Yubari King about 14 days before your last frost date.</div> <div>Ensure that temperatures are mild and all chance of frost has passed before planting out, as Yubari King is a hardy plant.</div> <div>Planting</div> <div>Melon are planted in February. The first ones are ready for harvest 105 days after planting. The growing season ends in early September. Cut away any diseased or pest damaged leaves first. This will enable the plant to put all of its energy into making a great Melon instead of making more leaves. Melons are an annual, not a perennial. They can grow more than 1 harvest but the first is always the best but if you have an heirloom and need the extra seed then let more fruit set after your first harvest. DO NOT let fruit set until AFTER your first harvest so all of the plants energy (sugars) go into the Melon(s) on the vine.</div> <div>At long last, to see flowers appearing on the vines, which mean melons are on their way! It seems like it takes forever but really it only has been a little over a month or so.</div> <div>Watering and Fertilizer You have covered this in the past but things change when the melons start to grow. You should water them every other day if your soil is well drained. Keep an eye on the top of the soil and water when the top is dry to a depth of about ½ inch. There should never be a fear of overwatering if your soil drains well and containers have holes for excess water to leave from. Remember, very dry soil sheds water like a Ducks back. It will take time for the water to soak into the soil and you will have a lot of run-off until it rehydrates. Never water with cold water since it will shock the plant a little and may slow growth or development of fruit. You may need to water every other day with 1 gal of water for every 4 cubic feet of growing medium but you might decide that you want to water less. Your local weather will also play a role. </div> <div>If you started with a soil mix of compost, you should not need to fertilize your plants. You can do however, like to add ½ tsp of Super Thrive to every 2 gallons of water. This will help them resist pests and develop much stronger. After the fruit gets to the size of a grapefruit You can use only water until harvest.</div> <div>Pollinate</div> <div>Melons will not appear out of nowhere. There needs to be a male and female flower for the Melon to form. The fruit will grow from the female flower. Male flowers are the first to appear on the plant. If you have other Melons growing in your yard then you might consider covering the Ichiba Kouji with a mosquito net to keep bees from pollinating your other melons, especially if they are heirloom. When the female flowers appear, take a male flower and place it inside the female flower or use a small dust brush and swab the inside of the male flower and then swab the female flower to pollinate. You can also let bees do this for you if you wish. Only 2 Melons (at most) should be grown on the vine at a time. Each plant should yield 4 or more Melons if you let them but they will be smaller and lower quality. “I must sacrifice the others to make the best one possible.” - Japanese Melon Grower The Japanese master growers hand pollinate three flowers and let them get to about the size of a baseball, then select the best one and let only that one grow. The others can be chopped up and added to the compost pile.</div> <div>When Melons burst! </div> <div>The inside of the melon is growing so fast that the outside can’t keep up so a crack forms. At this point, the plants sugars flow out to cover the crack and heal the melon. This is supposed to happen, in fact, if it doesn’t your doing something wrong. This is what forms the reticulation or netting. The finer the reticulation is, the juicier the inside is. </div> <div>“If the reticulation is great, the inside is great too.” – Japanese Melon Judge</div> <div>If you don’t make good netting, then you don’t make a good melon. This is where art makes an entrance. It is something that you’re going to have to experiment with to get the melon just the way you like them. If you just set it on the ground, then the melon will not form a perfect circle and the netting may be affected, not to mention bugs getting into them. If you put them on a trellis then the juices may not be evenly distributed or may become misshapen or even caught inside the trellis if you’re not careful. This is why you can use them to hang the melon so that it would not be disturbed.</div> <div>Harvesting</div> <div>After the cracking is over with and the melon is healed it is time for the next technique. Several times until you’re ready to harvest, you need to put on some cotton work gloves and rub firmly all around the melon. You should do this twice a week. For example: Monday and Thursday. The reason for doing this is to make the Melon sweeter. </div> <div>“This is called Tama Fuki. It stimulates the melon and adds sweetness.” – Japanese Melon Grower</div> <div>Melons are hard to tell when they are ripe. They stay green and on the vine. So how do you know when they are ready? </div> <div>     1. The stem is “green and strong” (dry)</div> <div>     2. The bottom of the Melon is “flexible” (slightly soft)</div> <div>     3. Should feel heavier than it looks.</div> <div>     4. You should smell the Melon aroma when in close proximity.</div> <div>Pest and Diseases:</div> <div>Quality</div> <div>To most Americans, your melon will taste just like a regular melon. A really good melon but unless they know what they have in their hands then they will most likely overlook the quality. Only when they bite into a regular store bought melon will they realize what they once held. The quality of your melon can be seen without cutting it open. If you look at a store bought melon, you will see that the “netting” or reticulation is very fine or small. A great melon will have more pronounced or thicker lines in the reticulation. This quality level depends mostly on the watering schedule that is set. Personally we found that watering every other day to work best in my area but that may change depending on your climate. Remember that melons come from a desert environment. We wish you luck in your melon growing adventures!</div>
V 2 (5 S)
Semi di melone Yubari King Il frutto più costoso del mondo 7.45 - 1
Semi di Cacao (Theobroma cacao)

Semi di Cacao (Theobroma...

Prezzo 4,00 € (SKU: V 86)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Cacao (Theobroma cacao)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 2 semi.</strong></span></h2> <p><strong>Come puoi vedere dalle nostre foto, la nostra varietà di cacao è più grande di tutte le altre.</strong></p> <div>Il cacao (Theobroma cacao, L. 1753) è una pianta della famiglia delle Sterculiaceae (attribuita alle Malvaceae dalla classificazione APG), originaria dell'America meridionale.</div> <div><strong>Descrizione</strong></div> <div>Si presenta in forma di albero sempreverde, alto 5–10 m.</div> <div>Foglie</div> <div>Foglie persistenti, alterne, ovali, con margine lievemente ondulato, lucide nella parte superiore, con picciolo fogliare dotato di articolazione che permette di orientarsi a seconda dell'intensità luminosa. Non tutte le specie di cacao hanno le foglie verdi</div> <div>Fiori</div> <div>Piccoli fiori sparsi a mazzetti, bianchi, verdi o rosei, che spuntano direttamente sul tronco o sui rami adulti; di essi solo pochi si trasformeranno in cabosside, ovvero in frutti del cacao; hanno un calice profondamente diviso, i cinque petali sono clavati, l'ovario è sessile.</div> <div>Frutti</div> <div>Dall'ovario si sviluppa il frutto (cabossa) a forma di cedro allungato, di colore giallastro-verdognolo, che diventa bruno-rossastro a maturazione, con la buccia solcata da 10 strisce longitudinali e contenente da 25 a 40 semi; i semi sono immersi in una sostanza ricca di zuccheri, chiara e di consistenza gelatinosa. Il peso della cabosside è variabile fra 300 e 500 grammi, lunghezza di 10–15 cm. In casi eccezionali tale frutto può arrivare anche a 1 kg.</div> <div>Semi</div> <div>All'interno di una polpa asprigna sono racchiusi numerosi semi ovali e piatti, a forma di mandorla, di colore bruno-violaceo, disposti in 5 file, contenenti zuccheri, grassi, albuminoidi, alcaloidi e coloranti.</div> <div>Tra questi alcaloidi, i più importanti sono la teobromina e la caffeina (contenuta in quantità ridotta): il primo è un euforizzante mentre il secondo è un eccitante; grosse quantità di cacao possono infatti indurre una dipendenza fisiologica. La teobromina ha inoltre effetti diuretici: è infatti adoperata come diuretico in casi di idropi cardiache con nefriti accompagnate da oliguria.</div> <div>Sottospecie</div> <div>Cacao criollo - Theobroma cacao cacao definito anche cacao nobile.</div> <div>Semi bianchi, molto profumati e poco amari; originario del Messico, esso rappresenta il seme dei Maya, poco produttivo e delicato, di qualità pregiata. Il cacao Criollo è più diffuso in America centrale e nel nord del Sudamerica, soprattutto nei suoi paesi d’origine, l’Ecuador e il Venezuela. Particolarmente sensibile alle intemperie, ha bisogno di molte cure e la sua resa è relativamente scarsa. I suoi semi sono ricchi di aroma e di sostanze odorose. Il cacao Criollo, sia per i ridotti quantitativi che ne vengono prodotti (rappresenta meno del 10% sul totale del raccolto mondiale), sia per il prezzo più alto, è destinato alla fabbricazione di cioccolata di alto pregio.</div> <div>La produzione mondiale non supera l'1% del totale, mentre per la produzione di cioccolato, esso rappresenta il 10% delle specie di cacao utilizzate.</div> <div>Cacao forastero - Theobroma cacao sphaerocarpum o cacao di consumo</div> <div>Semi violetti dal gusto forte e amaro. Robusto e molto produttivo, dunque più a buon mercato.</div> <div>Molto diffuso, con esso viene prodotto l'80% del cioccolato; rappresenta oltre l’80% di tutto il cacao raccolto nel mondo.</div> <div>Coltivato in Africa occidentale, in Brasile e nel sud-est asiatico. Più resistente e di migliore resa, il cacao forastero dà un cacao lievemente aspro e amaro. Nelle varie zone di coltivazione si producono qualità più fini o più ordinarie, che vengono selezionate in funzione dell’uso cui sono destinate oppure mescolate tra loro.</div> <div>Cacao Trinitario (ibrido dei primi due)</div> <div>Originario della bassa Amazzonia ( Trinidad), con caratteristiche intermedie ai primi due.</div> <div>Coltivato in: Messico, Trinidad, Caraibi, Colombia, Venezuela, Asia sud-orientale. Esso rappresenta il 10% della produzione di cioccolato.</div> <div>Coltivazione</div> <div>La coltivazione richiede elevate spese d'impianto e comincia a produrre dal quinto anno, mentre la fruttificazione dura per un trentina d'anni.</div> <div>La pianta teme l’insolazione diretta e quindi cresce all’ombra di alberi più alti quali palme e banani. Ogni pianta fornisce 1–2 kg di semi secchi; la fruttificazione è continua ma durante l'anno si hanno due periodi di massima produzione.</div> <div>Lavorazione dei semi del cacao</div> <div>Ogni pianta fornisce 1–2 kg di semi secchi. Il cacao secco mercantile, che ha una resa del 50% rispetto al seme raccolto, si ottiene mediante lieve fermentazione, essiccamento e macinazione dei semi stessi.</div> <div>Raccolta</div> <div>Il frutto della pianta (definito cabossa), si raccoglie un paio di volte all'anno, viene schiacciato e lo si fa riposare per circa una settimana, per poi estrarne la polpa ed i semi. Un albero produce dai 20 ai 50 frutti maturi all’anno della dimensione di una barbabietola da zucchero (lunghezza 15/25 cm; diametro 7/10 cm; peso 500 g).</div> <div>Fermentazione</div> <div>Il procedimento di fermentazione può essere leggermente diverso a seconda del tipo di cacao che si vuole ottenere; tempo fa, ad esempio, la fermentazione avveniva in appositi cassoni di legno. Negli attuali processi di produzione, polpa e semi si fanno fermentare insieme per 5 o 6 giorni; un tempo, invece, la fermentazione del criollo non superava i tre giorni. La temperatura di fermentazione si assesta sui 45 - 50 °C e durante questo periodo, la polpa si liquefa e viene eliminata. La fermentazione inattiva il seme, che smette di germogliare e provoca il rammollimento della polpa rimasta aderente al seme, un processo di leggero addolcimento del cacao e inoltre l'ingrossamento del seme che assume una colorazione bruna; la fermentazione provoca l'ossidazione dei polifenoli, un'ossidazione troppo scarsa provoca un sapore amaro, mentre una troppo spinta rende il seme insipido (formazione dei precursori d'aroma). Attualmente la fase di fermentazione è sostituita dalla fermentazione in armadi su plance in legno di cedro da circa 80 cm che consentono un prodotto fermentato in maniera più omogenea ed esente da muffe.</div> <div>Essiccazione</div> <div>I semi vengono sottoposti ad essiccazione al sole per bloccare la fermentazione e per ridurre il contenuto di umidità che favorirebbe lo sviluppo di muffe. I semi sono distesi al sole e in questa fase occorre molta manodopera per coprire velocemente i semi di cacao in caso di pioggia. Questa fase dura 7-15 giorni.</div> <div>Durante l'essiccatura i semi vanno accuratamente protetti dall'umidità, che potrebbe indurre la formazione di muffe e rendere il raccolto inutilizzabile per l'uso alimentare. I semi di cacao rovinati sono comunque recuperabili come fonte di burro di cacao, usato anche nell'industria cosmetica. Un'essiccatura accelerata o artificiale è più rapida, ma produce un cacao di qualità inferiore, usato nelle produzioni industriali.</div> <div>Con queste procedure i semi sono resi fragili per il rammollimento della pellicola esterna; così le due metà dei semi si suddividono mediante semplice pressione, il seme si divide così in due parti, dette cotiledoni.</div> <div>Il prodotto essiccato viene poi insaccato ed inviato ai centri di raccolta.</div> <div>Tostatura (o torrefazione)</div> <div>Questo processo, chiamato impropriamente torrefazione, dura fra i 70 e i 120 min, con temperatura variabile in funzione del prodotto che si vuole ottenere: la produzione di cacao da cioccolato richiede una temperatura fra i 98 e i 104 °C, mentre per la produzione di cacao in polvere fra i 116 e i 121 °C. Vi sono due tipologie diverse di tostatura:</div> <div>In speciali essiccatoi in cui i semi, mentre cadono, sono investiti da un getto di aria calda.</div> <div>Per avanzamento su letto fluido.</div> <div>Questa operazione serve a facilitare la decorticazione del cacao e anch'essa determina l'addolcimento dello stesso.</div> <div>Decorticazione e degerminazione</div> <div>Dopo la tostatura si esegue un lungo processo di decorticazione e di degerminazione per mezzo di macchine apposite; i cotiledoni, dopo questa operazione, possono essere venduti allo stato di fatto oppure la lavorazione può continuare tramite la triturazione.</div> <div>Triturazione</div> <div>I cotiledoni vengono macinati fra cilindri caldi, che, fondendo il grasso contenuto (in percentuali superiore al 50%), li trasforma in una massa fluida, viscosa e bruna detta massa di cacao o liquore.</div> <div>A questo punto viene addizionato di carbonato di potassio per amalgamare il grasso con le altre componenti ma anche per neutralizzare i tannini. La massa di cacao può essere utilizzata allo stato di fatto se si vuole fare il cioccolato, oppure continuare il trattamento con la separazione del grasso.</div> <div>Uso della buccia</div> <div>Deriva dalla torrefazione del cacao nel processo di produzione di cioccolata. Oltre ad essere un pacciame, è anche un buon concime organico a lenta cessione. La buccia di cacao proveniente dal Ghana ha livelli NPK 5,7-0,4-4,8 con un ph 5,4. La buccia di cacao proveniente dal Sud America, distribuita da grosse multinazionali del cioccolato, utilizzata prevalentemente negli Stati Uniti ha livelli inferiori di NPK e un ph più acido. È un biocida antiparassitario del terreno, allontana le lumache per la sua qualità ruvida, drena e condiziona il terreno, è facile disfarsene poiché si rimescola al terreno aumentandone così la sua qualità fertilizzante.</div> <div>Cenni storici </div> <div>In base alle ricostruzioni storiche, sembra che i Maya siano stati gli scopritori e i primi coltivatori del cacao; secondo una leggenda azteca, la pianta fu donata dal dio Quetzalcoatl per alleviare gli esseri umani dalla fatica. Gli europei scoprirono i semi del cacao quando Cristoforo Colombo li ricevette in dono, durante il suo quarto viaggio, presso l'isola di Guanaja.[4]</div> <div>Nella civiltà azteca erano considerati un bene di lusso, e venivano importati per il fatto che la pianta non cresceva sul territorio dell'impero. Il consumo del cacao era una prerogativa dei ceti alti (nobili, guerrieri e sacerdoti), e rappresentava uno dei cardini della cucina azteca.</div> <p>I semi di cacao erano talmente preziosi da venire adoperati anche come moneta. Da ciò il primo nome del cacao (Amygdalae pecuniariae ovvero mandorla di denaro) poi sostituito da Linneo in Theobroma cacao o cibo degli dei. Le fonti del tempo narrano anche di frequenti contraffazioni effettuate riempiendo i gusci vuoti con sporcizia o fango. Proprio dal termine azteco in lingua nahuatl xocoatl deriva la parola "cioccolato". I semi di cacao arrivano in Europa solo con Hernán Cortés nel 1528. Qui la bevanda ottiene il successo solo con l’aggiunta di zucchero, anice, cannella e vaniglia. Nel 1606 il cioccolato si produce anche in Italia, a Firenze e Venezia. Nel 1678 Antonio Ari ottiene dai Savoia il permesso di vendere la cioccolata ‘in bevanda’. Alla scuola torinese di cioccolato si forma Francois-Luis Cailler che nel 1819 fonda la prima fabbrica svizzera di cioccolato a Vevey. Nel 1802 il genovese Bozelli costruisce una macchina per raffinare la pasta di cacao. Nel 1828 l’olandese van Houten separa il burro di cacao. Nel 1865 a Torino Caffarel mescola cacao e nocciole producendo il cioccolato gianduia. Nel 1878 lo svizzero Daniel Peter mescola il latte al cacao producendo il cioccolato al latte. Nel 1879 a Berna Rodolphe Lindt produce il cioccolato fondente. Nel 1923 a Chicago Frank Mars inventa la barretta al cioccolato.</p> <table style="width: 442px;" border="1" cellspacing="0" cellpadding="0"> <tbody> <tr> <td colspan="2" valign="top" width="100%"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>growing instructions</strong></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Vermehrung:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Seeds</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Pretreatment:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">soak seeds for 2-3 hours in warm water.</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">all year</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Sowing depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">See picture 6</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Sowing substrate:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Use high-quality, sterile potting soil</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Sowing temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">+25 - +28°C</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">bright + keep constantly moist, not wet</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Germination time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">2-4 weeks.</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Note:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">direct Sow onto bed in May.</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Water regularly during the growing period</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong> </strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><br /><span style="color: #008000;"> <em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr> </tbody> </table> </body> </html>
V 86
Semi di Cacao (Theobroma cacao)

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Pino siberiano (Pinus sibirica) 3.95 - 7

Semi di Pino siberiano...

Prezzo 3,95 € (SKU: T 26)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <div id="idTab1" class="rte"> <h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di Pino siberiano (Pinus sibirica)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per confezione da 10 semi.</strong></span></h2> <div>The Siberian pine, Pinus sibirica, in the family Pinaceae is a species of pine tree that occurs in Siberia from 58°E in the Ural Mountains east to 126°E in the Stanovoy Range in southern Sakha Republic, and from Igarka at 68°N in the lower Yenisei valley, south to 45°N in central Mongolia.</div> <p><strong style="line-height: 1.5em;">Distribution</strong></p> <p>In the north of its range, it grows at low altitudes, typically 100–200 m, whereas further south, it is a mountain tree, growing at 1,000-2,400 m altitude. It often reaches the alpine tree line in this area. The mature size is up to 30–40 m height, and 1.5 m trunk diameter. Its maximum lifetime is 800–850 years.</p> <p><strong>Description</strong></p> <p>Pinus sibirica is a member of the white pine group, Pinus subgenus Strobus, and like all members of that group, the leaves ('needles') are in fascicles (bundles) of five, with a deciduous sheath. They are 5–10 cm long. Siberian pine cones are 5–9 cm long. The 9–12 mm long seeds have only a vestigial wing and are dispersed by spotted nutcrackers.</p> <p>Siberian pine is treated as a variety or subspecies of the very similar Swiss pine (Pinus cembra) by some botanists. It differs in having slightly larger cones, and needles with three resin canals instead of two in Swiss pine.</p> <p>Like other European and Asian white pines, Siberian pine is very resistant to white pine blister rust (Cronartium ribicola). This fungal disease was accidentally introduced from Europe into North America, where it has caused severe mortality in the American native white pines in many areas, notably the closely related whitebark pine. Siberian pine is of great value for research into hybridisation and genetic modification to develop rust resistance in these species.</p> <p><strong>Cultivation</strong></p> <p>Siberian pine, Pinus sibirica, is a popular ornamental tree in parks and large gardens where the climate is cold, such as central Canada, giving steady though not fast growth on a wide range of sites. It is very tolerant of severe winter cold, hardy down to at least –60 °C, and also of wind exposure. The seeds are also harvested and sold as pine nuts.</p> <p><strong>"Siberian cedar"</strong></p> <p>The Russian name Сибирский кедр (tr. Sibirsky kedr) is often mis-translated in English as "Siberian cedar"; references to "cedar" in texts translated from Russian usually refer to this tree or related pines, not to cedars.</p> </div> </body> </html>
T 26
Semi di Pino siberiano (Pinus sibirica) 3.95 - 7