Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Bacca Cinque Sapori (Schisandra chinensis) 1.85 - 1

Semi di Bacca Cinque Sapori...

Prezzo 1,85 € (SKU: V 203)
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<h2><strong><em><span style="text-decoration:underline;">Semi di Bacca Cinque Sapori (Schisandra chinensis)</span></em></strong></h2> <h3><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h3> <p>Questa volta originaria dall’estrema Russia sud-orientale e dal nord-est della Cina, presentiamo la Schisandra (o Schizandra) chinensis.</p> <p>Conosciuta e usata come pianta medicinale, nei paesi di origine da millenni, la Schisandra chinensis è una liana con fusto legnoso dal portamento molto contenuto, non invadente, ma se lasciata vegetare liberamente, può raggiungere anche dieci metri di altezza. Ha fitte foglie decidue, appuntite, medio-piccole leggermente carnose di un bel colore verde chiaro lucente con marcate nervature che accentuano la bellezza dell’insieme ed un caratteristico picciolo che, quando sono giovani è di color rosso, mentre in autunno, prima della caduta, assumono una piacevole colorazione giallo-arancio.</p> <p> </p> <p>I rami giovani sono erbacei dal colore uguale alle foglie, mentre col tempo si trasformano in semi-legnosi di color bruno e raggiungono al massimo un diametro di poco superiore al centimetro.</p> <p> </p> <p>La Schisandra chinensis (bacca cinque sapori) è paragonabile nel periodo estivo al nostro Rhyncospermum jasminoides, comunemente conosciuto come falso gelsomino e anch’essa ha bisogno di un tutore o qualcosa su cui arrampicarsi in quanto è sprovvista di cirri, o vitigni. Questi sono delle foglie che hanno modificato la loro struttura in filamenti simili al cavatappi che permettono alla pianta di aggrapparsi ad un sostegno (numerosi, tra gli altri, nella vite, passiflora e nel glicine).</p> <p> </p> <p>Particolare è la classificazione botanica: fa parte della famiglia delle Schisandraceae, ma risalendo la classificazione, scopriamo che appartiene alla classe delle Magnoliopsida, la stessa nella quale troviamo le monumentali Magnolie frequenti nei nostri giardini.</p> <p>Pianta rampicante molto rustica, sopporta, senza subire, temperature sotto di dieci gradi, gradisce un’esposizione leggermente riparata dal sole diretto delle ore più calde della giornata, oppure in mezz’ombra; all’ombra tende ad avere la vegetazione più rada e più allungata con meno fiori e, di conseguenza, meno frutti. Questa è una caratteristica comune alla quasi totalità delle piante.</p> <p>Nel 1998 la Russia celebrò la Schisandra chinensis con l’emissione di un francobollo.</p> <p> </p> <p><strong>TERRENO</strong></p> <p>Anche in terreni poco fertili, poveri, sassosi la Schisandra chinensis riesce a vegetare senza problemi. E’ importante che trattengano l’umidità, ma che siano anche ben drenanti, assolutamente non deve ristagnare l’acqua e, se sono coltivate in vaso, accertarsi che vi siano numerosi fori di scolo e usare un terriccio molto drenante. Preferiscono che il terreno sia tendenzialmente acido, con ph inferiore a 7, ma reggono molto bene sbalzi sia acidi che calcarei.</p> <p>Quando si piantuma una Schisandra chinensis si deve prestare molta attenzione affinché l’acqua piovana non percoli alla base e non vi sia vicino lo stillicidio continuo di tubazioni o gomme per innaffiare. Un accorgimento pratico molto valido è quello di fare una leggera montagnetta tutt’attorno alla base della pianta.</p> <p>In terreni molto ricchi e fertili, la Schisandra chinensis tende a vegetare moltissimo producendo lunghe liane con internodi distanti tra loro, questo, oltre a rendere l’aspetto della pianta “filato” causa una minore e più rada produzione di fiori e frutti a discapito dell’estetica e del raccolto.</p> <p> </p> <p><strong>FIORI E FRUTTI</strong></p> <p>Bianco-cerosi, piccoli, con piccioli molto lunghi e non molto appariscenti, ma profumati, sono i fiori che a tarda primavera appaiono numerosi. Sono fiori dioici, significa che gli stami, organi riproduttivi maschili, e i pistilli, organi di riproduzione femminili, non sono sulla stessa pianta.</p> <p>Affinché la pianta femminile di Schisandra chinensis fruttifichi deve avere vicino una pianta maschile. Inoltre i fiori non vengono impollinati dagli insetti, (impollinazione entomofila), ma solo dal vento, (impollinazione anemofila) in quanto contengono polline, ma non nettare per cui la sua mancanza e la modesta appariscenza non inducono gli insetti a posarsi.</p> <p>Dai fiori impollinati in estate compariranno piccoli grappoli, simili a quelli del ribes (vedi), con minuscole bacche sferiche verdi che velocemente raggiungeranno la grandezza di un piccolo acino d’uva. Col passare dei caldi giorni dell’estate, le bacche si trasformano da verdi in rosa chiaro quindi, versa la fine della stagione, in un bel rosso lucente conferendo al cespuglio un magnifico aspetto.</p> <p>Se non colte, le bacche resteranno sulla pianta per lungo tempo, sino all’arrivo del freddo, anche dopo la caduta delle foglie rendendo il cespuglio ancora più caratteristico.</p> <p> </p> <p><strong>UTILIZZO E CONTENUTI SALUTISTICI</strong></p> <p>Comunemente conosciuta nei paesi di origine col nome di Bacca dei cinque sapori, le bacche della Schisandra chinensis richiamano mangiandole un insieme di dolce, salato piccante, amaro ed acido. Viene usata in tanti modi: si produce un vino dolce nelle zone di origine russe, come spezia nei condimenti di carne, in particolare selvaggina e pesce. Usata inoltre anche in pasticceria, per sciroppi, bibite analcoliche e marmellate.</p> <p>Tutte le parti della piante se vengono sfregate emanano un piacevole profumo di limone.</p> <p>E’ la pianta con i più significativi effetti adattogeni tra quelle conosciute, che significa che i principi attivi contenuti nella Schisandra chinensis hanno un potente effetto sulla stimolazione psico-fisica dell’uomo e vanno a curare il male là dove ha colpito.</p> <p>Gli alti effetti adattogeni della Schisandra chinensis possono quindi alleviare e stimolare moltissime disfunzioni: come ricostituente in caso di esaurimento fisico e mentale, con proprietà superiori al più famoso ginseng (Panax ssp), come antiossidante contro i radicali liberi (vedi Goji), migliora l’attività epatica curando eventuali patologie in essere e preservando il fegato da possibili infezioni, è antidepressivo.</p> <p>Le foglie e la corteccia essiccate sono utilizzate per la preparazione di un tè ricostituente al sapore di limone con proprietà anti scorbuto, cura e preserva l’apparato visivo potenziando notevolmente la visione notturna e l’affaticamento oculare, stimola l’attività sessuale maschile e femminile.</p> <p>La Schisandra chinensis contiene lignami che sono fitormoni necessari per le donne durante il periodo di avvicinamento e successivo alla menopausa, ristabilendo l’equilibrio psico-fisico ed attenuando, se non eliminando, tutti i disturbi ad essa collegati.</p> <p>Ricercatori russi, alla fine del secolo scorso, hanno condotto degli studi approfonditi sull’interazione delle sostanze contenute nella Schisandra chinensis con le prestazioni degli atleti: hanno dimostrato che mangiando i frutti e bevendo gli estratti miglioravano le prestazioni, veniva stimolato il sistema cardiovascolare e la respirazione ritardando, nel contempo, la sensazione di stanchezza fisica. Durante questi studi hanno rilevato anche un’elevata attività capillarotrope.</p> <p>Dalla pianta di Schisandra chinensis si estrae un olio essenziale molto apprezzato in profumeria e cosmetica.</p> <p>Nell’assunzione dei derivati della Schisandra chinensis si deve prestare attenzione anche alle controindicazioni. Per prima un’eventuale intolleranza soggettiva ai principi contenuti che possono portare a delle reazioni allergiche, essendo uno stimolatore del sistema nervoso è sconsigliato a coloro che soffrono di ipertensione (pressione alta) o che hanno seri problemi cardiaci o renali, a chi generalmente soffre di insonnia ed è assolutamente da evitare alla donne in stato interessante.</p> <p>Tra i lignami presenti vi sono la schizandrina B e la gomisina A, in particolare, che agiscono da inibitori della glicoproteina. Questa è una proteina usata dalla cellula per eliminare, o ridurre il più possibile, l’assorbimento delle tossine endogene od esogene per cui riveste un’elevata importanza nell’economia del corpo umano e potrebbe interagire pesantemente con l’assunzione di altri farmaci.</p> <p>Si ricorda che queste schede sono a puro titolo informativo e che i Vivai Prandini, comunque certi dell’attendibilità di quanto riportato, non accettano alcuna responsabilità riguardo possibili errori, dimenticanze o cattive interpretazioni. E’ sempre consigliabile consultare un medico specialista prima di iniziare qualsiasi trattamento fitofarmacologico.</p> <p> </p> <p><strong>POTATURA E CURE COLTURALI</strong></p> <p>La Schisandra chinensis è una pianta sarmentosa e dalla vegetazione compatta, ma molto disordinata. Ricordiamo che per pianta sarmentosa si intende quella con fusto o rami lunghi e flessibili, ricadenti verso terra o rampicanti provvisti o meno di cirri e stoloni.</p> <p>Di conseguenza la potatura principale da eseguire nel periodo invernale a pianta spoglia, quando la pianta è diventata adulta, consiste nell’eliminazione, o nel diradamento, dei lunghi tralci che possono partire sia dalla base che dai vari rami. Qualora questi tralci avessero un portamento invadente e disordinato anche nel corso della vegetazione estiva, è sempre possibile la loro eliminazione.</p> <p>Oltre a questo, la potatura è principalmente rivolta all’aspetto estetico e allo spazio a disposizione. Per contenerla e sufficiente accorciare tutti i rametti e diradandola quando comincia a diventare troppo fitta, oltre all’ovvia eliminazione delle parti morte.</p> <p>Pianta molto rustica, ma anche molto intollerante al ristagno idrico: come già detto, non va piantumata in posizioni affossate che indurrebbero al convogliamento dell’acqua piovana o dell’irrigazione, ma in posizione completamente opposta cioè su terreno rialzato.</p> <p>Se nel periodo estivo le foglie tendono a diventare verde pallido, è molto probabile che sia sintomo di esposizione solare troppo forte: è opportuno cambiarle posto o cercare di ripararla nelle ore più calde.</p> <p>Le irrigazioni sono modeste e perlopiù di soccorso nei periodo più siccitosi e caldi dell’estate.</p> <p>I principi attivi di cui la Schisandra chinensis dispone, la difendono dagli attacchi parassitari. Non si annoverano insetti che attaccano la pianta se non in forma molto rara ed occasionale; lo stesso per gli attacchi fungini.</p> <p> </p> <p> </p>
V 203
Semi di Bacca Cinque Sapori (Schisandra chinensis) 1.85 - 1
Semi di Passiflora viola (passiflora incarnate) 2.05 - 1

Semi di Passiflora viola...

Prezzo 2,05 € (SKU: V 18 PI)
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<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><strong>Semi di Passiflora viola (passiflora incarnate)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 5 semi.</strong></span></h2> <p><strong>Nel genere Passiflora, è la specie più resistente al freddo dopo la Passiflora gialla e le sue radici possono raggiungere fino a -20 gradi e la pianta che muore in inverno può tornare in vita in questo modo.</strong></p> <p>La Passiflora incarnata L. è una passiflora erbacea perenne a rapido sviluppo, capace di fiorire già nel primo anno di vita. È una pianta perenne molto ramificata.</p> <p>Si propaga naturalmente, sia per via gamica che agamica, grazie alla capacità di produrre polloni radicali. Le radici carnose di questa specie, oltre a conferirgli un carattere invasivo gli permettono di superare anche gli inverni più freddi. La parte aerea perisce annualmente per poi rispuntare verso maggio.</p> <p>Il fiore è circa 5 cm può variare dal bianco (nella varietà 'alba') al lavanda, passando per tutte le sfumature intermedie, in base all'ecotipo. Alcuni affermano che il fiore è molto profumato, anche se non assimilabile ad altri profumi.</p> <p>Il frutto è commestibile, simile al maracujà anche se è un po' più acido, leggermente più piccolo, resta verde anche a maturazione fisiologica ed è più morbido al tatto.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Le foglie,le infiorescenze e le infruttescenze sono usate per fare infusi e tisane, hanno effetto simile alla camomilla, grazie alla presenza dell'alcaloide indolico passiflorina. Per tanto, tali tisane (spesso associate con valeriana e luppolo) vengono utilizzate per migliorare: stati d'ansia, agitazione nervosa, lievi insonnie e disturbi gastrointestinali di origine nervosa.</p> <p> </p>
V 18 PI
Semi di Passiflora viola (passiflora incarnate) 2.05 - 1
Semi di maracuja selvaggio,...

Semi di maracuja selvaggio,...

Prezzo 2,35 € (SKU: V 18 PFM)
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<h2><strong><em><span style="text-decoration: underline;" class="">Semi di maracuja selvaggio, cespuglio frutto della passione (Passiflora foetida)</span></em></strong></h2> <h3><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 5 semi.</strong></span></h3> <p>Passiflora foetida (nomi comuni: maracuja selvaggio, cespuglio frutto della passione,&nbsp; Marya-marya,limone acqua selvaggia,&nbsp; puzzolente passiflora,&nbsp; amore-in-a-mist o l'esecuzione di pop&nbsp; ) è una specie di fiore della passione , che è nativo del sud-ovest degli Stati Uniti (sud del Texas e dell'Arizona ), il Messico , il caraibico , America centrale , e gran parte del Sud America . E 'stato introdotto al tropicali regioni di tutto il mondo,&nbsp; , come Sud-Est asiatico e Hawaii.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Si tratta di una strisciante vite come gli altri membri del genere, e produce un commestibile frutta.</p> <p>L' epiteto specifico , foetida , significa "puzzolente" in latino e si riferisce alla forte aroma emessa da fogliame danneggiata.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Passiflora L. è un genere di piante della famiglia Passifloraceae che comprende circa 465 specie di pianteerbacee perenni ed annuali, arbusti dal portamento rampicante e lianoso, arbusti e alberelli, alti fino a 5–6 m, originarie dell'America centro-meridionale, con alcune specie provenienti dal Nord America, Australia e Asia.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Il nome del genere, adottato da Linneo nel 1753 e che significa "fiore della passione" (dal latino passio = passione e flos = fiore), gli fu attribuito dai missionari Gesuiti nel 1610, per la somiglianza di alcune parti della pianta con i simboli religiosi della passione di Cristo: i viticci alla frusta con cui venne flagellato, i tre stili ai chiodi, gli stami al martello, la raggiera corollina alla corona di spine.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Le radici generalmente fascicolate, in alcuni casi sono carnose, a volte con produzione di polloni radicali, alcune specie come la Passiflora tuberosa hanno radici tuberose.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Il fusto abbondantemente ramificato, è sottile, talvolta cavo, a sezione rotonda, quadrata, triangolare o poligonale, solitamente di colore verde nei giovani esemplari, ricoperto da corteccia nei soggetti vetusti.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Le foglie sono alterne, di forma, consistenza, dimensioni ed aspetto variabili, con specie a foglie semplici lanceolate, bilobate o palmate con 3-9 lobi, con dimensioni di pochi millimetri come la P. gracillima fino a dimensioni di diversi decimetri come la P. gigantifolia. Nelle specie rampicanti all'ascella delle foglie ci sono gli organi di ancoraggio, a forma di viticci o più raramente appendici ramificate dotate di ventose, come nella P. discophora e nella P. gracillima, o in alcuni casi delle formazioni spinose.</p> <p>&nbsp;</p> <p>I fiori sono normalmente ermafroditi, ascellari e solitari, raramente riuniti a coppie come nella P. biflora, o riuniti in racemi come si può osservare nella P. racemosa; le dimensioni sono molto variabili in dipendenza della specie, potendo arrivare al diametro di 12–15 cm della P. quadrangularis.</p> <p>Generalmente hanno tre brattee di varia forma, a volte colorate e dotate di ghiandole nettarifere, il calice più o meno allungato, con 5 sepali, 5 petali a volte assenti; è normalmente presente una corona di filamenti di forma e colore variabile, con 5 filamenti che portano le antere e 3 stili recanti gli stigmi, a volte profumati o con odore sgradevole.</p> <p>&nbsp;</p> <p>I frutti sono generalmente bacche ovoidali o allungate, ricoperte da un leggero tegumento che, a maturazione, si colora di giallo, viola, blu o nero, a volte con striature gialle o verdi, a volte è una capsula deiscente a maturazione, di varie dimensioni; all'interno del frutto si trova una polpa gelatinosa (arillo) che contiene piccoli semi di forma appiattita, cuoriformi, di colore scuro, coriacei e rugosi.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>Le prime notizie di coltivazione in Italia della Passiflora sono riportate nel libro Erbario o Storia generale delle piante del nobile veneziano Pietro Antonio Michiel pubblicato tra il 1553 ed il 1565.</p> <p>&nbsp;</p> <p>La Passiflora caerulea è l'unica specie coltivata in Italia che sopporta il gelo invernale dei nostri climi. Originaria del Sudamerica, vigorosa pianta rampicante con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci che le permettono di ancorarsi facilmente a qualunque supporto, foglie persistenti o semi-persistenti, palmatofite a 5-7 segmenti, di colore verde scuro, fiori larghi anche 8–12 cm, attiniformi, ermafroditi, ascellari e solitari di circa 10 cm di diametro, di colore bianco-verdastro, con 5 petali bianco-rosati, 5 sepali che circondano una doppia corona di filamenti bianchi, blu, purpureo-scuro, lilla o violacei, che a loro volta circondano le antere dorate, 5 stami e gineceo con 3 carpelli dai grossi stimmi; fioriscono nei mesi estivi da giugno a settembre. I frutti sono bacche oblunghe globose edùli, con arillo carnoso contenenti numerosi semi.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Altre specie ornamentali originarie delle zone tropicali del Sudamerica, poco rustiche e coltivate in serra o negli appartamenti sono la P. racemosa, dai fiori rossastri o biancastri riuniti in infiorescenze pendule, che fiorisce da maggio a settembre, la P. edùlis che fiorisce da giugno ad agosto-settembre, la P. trifasciata, la P. quadrangularis che fiorisce da maggio a luglio dai fiori bianco-rosati, la P. violacea che fiorisce in agosto e settembre, e la P. umbilicata con fiori rosso-brunastri.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Proprietà medicinali</strong></p> <p>Le specie utilizzate a scopi medicinali sono la P. caerulea, la P. incarnata e la P. edulis. Se ne utilizzano le parti verdi, ricche di flavonoidi e alcaloidi indolici, maltolo e acidi grassi, raccolte da giugno a settembre e fatte essiccare all'ombra in luogo arieggiato.</p> <p>Nell'antichità già gli Aztechi utilizzavano la passiflora come rilassante.[1] L'infuso, lo sciroppo e l'estratto fluido hanno proprietà sedative del sistema nervoso, tranquillanti, ansiolitiche, antispastiche, curative dell'insonnia, della tachicardia e dell'isterismo; inducono un sonno fisiologico e una attività diurna priva di ottundimento.[2] Già ai tempi della prima guerra mondiale, la passiflora fu utilizzata nella cura delle "angosce di guerra". L'infuso è stato inoltre utilizzato per la psicoastenia. Le caratteristiche farmacologiche della Passiflora incarnata la rendono utile per facilitare, con il controllo del medico, lo svezzamento dagli psicofarmaci. (P. Campagna. Farmaci Vegetali. Minerva Medica ed. 2008)</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Metodi di coltivazione</strong></p> <p>Le specie rustiche come la P. caerulea possono essere coltivate in piena terra o in vaso sui terrazzi, in posizione soleggiata e calda, con terreno fertile e sufficientemente fresco, avendo l'accortezza nelle regioni settentrionali di scegliere zone riparate dai venti freddi e prevedendo nei primi anni di vita una protezione dai geli invernali.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Tutte le specie ornamentali si prestano alla coltivazione in serra o negli appartamenti, richiedono ambienti caldi, luminosi, con una buona umidità nell'aria, concimazioni ogni 15 giorni nella bella stagione, con fertilizzanti liquidi, annaffiature abbondanti; in primavera rinvasare o rinterrare usando terriccio universale; si deve praticare una drastica potatura alla ripresa vegetativa, per mantenere un aspetto compatto alla pianta ed avere robusti getti fioriferi.</p> <p>&nbsp;</p> <p>La Passiflora non sopporta in alcun modo i ristagni idrici nel terreno, pertanto sia in vaso che in piena terra è necessario aggiungere un po' di sabbia per migliorare la struttura del terreno al fine di garantire un rapido drenaggio delle acque in eccesso.</p> <p>&nbsp;</p> <p>La moltiplicazione avviene per talea, propaggine o con la semina.</p> <p>&nbsp;</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
V 18 PFM (5 S)
Semi di maracuja selvaggio, cespuglio frutto della passione (Passiflora foetida)
Semi di Rattan (Calamus manan)

Semi di Rattan (Calamus manan)

Prezzo 4,50 € (SKU: PS 11)
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<h2><span style="font-size: 14pt;" data-mce-style="font-size: 14pt;" class="n1ed--selected"><strong>Semi di Rattan (Calamus manan)</strong></span></h2><h2><span style="color: #fd0303; font-size: 14pt;" data-mce-style="color: #fd0303; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 3 semi.</strong></span></h2><p><span>Rattan è il nome usato per indicare diverse specie di palme (principalmente Calamus rotang, ma anche altre specie dei generi Calamus, Daemonorops, Ceratolobus, Korthalsia, Plectocomia, Plectocomiopsis, Myrialepis, Calospatha, Pogonotium e Retispatha, tutte appartenenti alla tribù Calameae[1]). Con il loro legno si fabbricano mobili, bastoni, ombrelli e si eseguono lavori di intreccio. Data la sua proprietà di non scheggiarsi, è utilizzato per realizzare i bastoni d'allenamento di alcune arti marziali quali il Silat, il Kali, l'Arnis e l'Escrima. Inoltre viene impiegato per costruire bacchette da strumenti a percussioni, come marimba, vibrafono, xilofono e glockenspiel. Per questo utilizzo è perfetto, poiché è un legno molto resistente ma flessibile in confronto alla betulla e l'acero, anch'essi impiegati nella costruzione di bacchette, che sono molto più fragili e meno flessibili.</span></p><p><span>Simile al materiale derivato dalla liana tropicale denominata malacca, costituisce la materia prima per i lavori di artigianato del gruppo etnico del Vietnam denominato Cống.</span></p><p><strong><span>Sperimentazioni nella medicina protesica</span></strong></p><p><span>È in fase avanzata di sperimentazione la possibilità di trasformare il rattan in una struttura biomimetica simil-ossea composta da carbonato-idrossiapatite, sottoponendo il legno a trattamenti ad alte pressioni e temperature. I campioni così ottenuti esibiscono una spiccata attitudine biomimetica nei confronti del tessuto osseo, con una porosità molto simile a quella del tessuto spugnoso dell'osso, capace di ospitare gli osteoblasti e di permettere il loro insediamento e la loro trasformazione in osteociti[2]. Campioni così ottenuti sono stati utilizzati in vivo, in impianti protesici su cavie animali, in sostituzione di larghe porzioni di osso[2]. L'obiettivo finale è il suo utilizzo nell'impianto osseo umano, per la risoluzione delle conseguenze di gravi traumi o severe mutilazioni.</span></p>
PS 11 (3 S)
Semi di Rattan (Calamus manan)

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Patata Messicana o Jicama (Pachyrhizus erosus)

Semi di Patata Messicana o...

Prezzo 3,25 € (SKU: VE 173)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Patata Messicana o Jicama (Pachyrhizus erosus)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p><span>La patata messicana (Pachyrhizus erosus (L.) Urb., 1905) o jícama (in spagnolo) o xicama (in nahauatl) è una pianta rampicante messicana della famiglia delle Fabaceae, conosciuta soprattutto per i suoi tuberi commestibili.</span></p> <p><span>La pianta rampicante raggiunge altezze di 4-5 metri di altezza, se ha a disposizione adeguati supporti, le radici tuberose raggiungono lunghezze di due metri e peso fino a 20 chili.</span></p> <p><span>Le radici sono di colore giallasto ed hanno una epidermide robusta di consistenza cartacea, l'interno è invece di colore cremoso croccante, come la patata cruda.</span></p> <p><strong><span>Distribuzione e habitat</span></strong></p> <p><span>La pianta si è diffusa e sta divenendo popolare in Centro America, Cina, e Sud-est asiatico.</span></p> <p><span>Nelle Filippine la jicama è detta singkamas.</span></p> <p><span>In Indonesia, jicama è conosciuta come bengkuang, ma la pianta è conosciuta solo in Giava e Sumatra. La città di Padang nella Sumatra occidentale è detta "la città del bengkuang".</span></p> <p><strong><span>Uso alimentare</span></strong></p> <p><span>Il sapore è dolce, assomiglia a quello delle mele, di norma le radici sono mangiate crude, con sale, succo di limone o di limetta, insaporito spesso con peperoncino in polvere.</span></p> <p><span>La radice può anche essere cotta in zuppe, può essere tagliata a pezzetti, usata come componente di macedonie o guarnita con salse, in alternativa alle patatine fritte. Tutto il resto della pianta è fortemente tossico per la presenza di una tossina, il rotenone, che è utilizzato come veleno per insetti e pesci.</span></p> <p><span>In Indonesia è usata soprattutto fresca nella "rujak" (una specie di insalata di frutta).</span></p> <p><span> </span></p> </body> </html>
VE 173 (5 S)
Semi di Patata Messicana o Jicama (Pachyrhizus erosus)

Semi di FIORE DI GIADA, LIANA DI GIADA (Strongylodon macrobotrys)

Semi di FIORE DI GIADA,...

Prezzo 12,50 € (SKU: T 74)
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<h2><span style="font-size:14pt;"><strong>Semi di FIORE DI GIADA, LIANA DI GIADA (Strongylodon macrobotrys)</strong></span></h2> <h2><span style="color:#f90303;font-size:14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 1 semi.</strong></span></h2> <p><span>La specie è originaria delle Filippine (Catanduanes, Luzon e Mindoro) dove cresce nelle foreste pluviali lungo i corsi d’acqua, arrampicata sugli alberi, a basse e medie altitudini.</span></p> <p><span>Il nome del genere è la combinazione dell’aggettivo greco “στρογγύλος” (strogghilos) = rotondo e del sostantivo “ὀδούς” (odus) = dente, con riferimento ai lobi del calice arrotondati; il nome specifico è la combinazione dell’aggettivo greco “μακρός” (macrόs) = lungo e del sostantivo “βότρυς” (bόtrys) = grappolo, con riferimento alla lunga infiorescenza.</span></p> <p><span>Nomi comuni: blue jade vine, emerald creeper, Gray’s jade vine, jade climber, jade vine, turquoise jade vine (inglese); tayabak (filippino); cascade de jade, liane de jade (francese); fiore di giada, liana di giada (italiano); flor-de-jade, trepadeira-filipina, trepadeira-jade (portoghese – Brasile); flor de jade, parra de jade, parra esmeralda, parra de jade turquesa (spagnolo); jadewein (tedesco).</span></p> <p><span>Lo Strongylodon macrobotrys A.Gray (1856) è un rampicante sempreverde legnoso che può raggiungere 12-16 m di lunghezza con fusti di 3 cm e oltre di diametro. Le foglie sono alterne, trifogliate, con foglioline coriacee oblungo-ovate con apice assottigliato e margine intero, lunghe 7-12 cm, di colore bruno scuro quando giovani, poi verde scuro lucido. Infiorescenze racemose all’ascella delle foglie dei rami maturi, pendenti, lunghe fino a oltre 1,5 m, con peduncolo e rachide colore porpora scuro, portanti numerosi fiori ermafroditi, fino ad 8 per ogni nodo su un pedicello lungo 2-4 cm, a forma di artiglio rivolto verso l’alto, lunghi 6-12 cm, di colore verde giada bluastro, con calice campanulato, lungo circa 1 cm, a 5 lobi arrotondati; i fiori, ricchi di nettare, sono impollinati dai pipistrelli. I frutti sono legumi ovato-oblunghi, di 10-13 cm di lunghezza e 6 cm di diametro, contenenti 6-12 semi reniformi di colore bruno di 3-4 cm di lunghezza.</span></p> <p><span>Si riproduce per seme, in terriccio organico con aggiunta di sabbia silicea per un 30% mantenuto umido alla temperatura di 25-28 °C, con la prima fioritura a partire dal terzo anno di età; può riprodursi anche per talea semilegnosa con calore di fondo e margotta.</span></p> <p><span>Rampicante vigoroso e di veloce crescita, è considerato tra i più spettacolari per il colore quasi unico nel mondo vegetale, la fioritura, pressoché continua ai tropici e le infiorescenze di lunga durata, 3-4 settimane, coltivabile nelle regioni a clima tropicale e subtropicale umido dove temperature inferiori a 10 °C sono eccezioni di breve durata. Richiede pieno sole e suoli fertili drenanti, acidi o neutri, e innaffiature regolari e abbondanti, ma senza ristagni; regolari potature aiutano a contenere la vegetazione esuberante e favorire la fioritura. La sua collocazione ideale è su robusti pergolati, che copre velocemente, dove le infiorescenze pendenti avrebbero il massimo risalto, ma può essere fatto arrampicare su alberi, come in natura.</span></p> <p><span>Dove il clima non consente la permanenza all’aperto con continuità, può essere coltivato in serre e giardini d’inverno particolarmente luminosi, con temperature minime invernali non inferiori a 10 °C, in capienti contenitori utilizzando un terriccio ricco di sostanza organica, sabbioso, con innaffiature regolari in estate, più distanziate in inverno, lasciando asciugare lo strato superficiale del terriccio prima di ridare acqua, e concimazioni in primavera-estate con prodotti bilanciati con microelementi sotto forma di chelati. Può essere soggetto, in particolare in ambiente protetto, ad attacchi di acari e cocciniglie, da trattare con prodotti specifici in caso di gravi infestazioni.</span></p> <p><span>Sinonimi: Strongylodon warburgii Perkins (1905); Strongylodon megaphyllus Merr. (1915).</span></p>
T 74
Semi di FIORE DI GIADA, LIANA DI GIADA (Strongylodon macrobotrys)
Semi di SACHA INCHI, ARACHIDE DELL'INCA (Plukenetia volubilis)

Semi di SACHA INCHI,...

Prezzo 4,95 € (SKU: V 236)
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<h2><strong>Semi di SACHA INCHI, ARACHIDE DELL'INCA (Plukenetia volubilis)</strong></h2> <h2><span style="color: #fd0606;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p><span>Plukenetia volubilis è una pianta rampicante perenne della famiglia delle Euphorbiaceae, comunemente conosciuta come sacha inchi, arachide dell'Inca o sacha arachide. Originaria della foresta pluviale amazzonica peruviana, predilige i climi caldo-umidi ben drenati con permanente presenza d'acqua. Cresce fino a 1700 m s.l.m. prediligendo i terreni acidi, franchi e nei pressi del corso dei fiumi.</span></p> <p><span>Il sacha inchi è una pianta con crescita volubile caratterizzata da un'ampia ramificazione e da numerose foglie a forma di cuore di 10–12 cm di lunghezza e larghe dagli 8 ai 10 cm. I fiori sono piccoli e biancastri. La capsula fruttifera ha una diametro di circa 3–5 cm e normalmente ha 4 punte e quattro semi all'interno, anche se eccezionalmente può arrivare a 5 o anche fino a 7 punte; è di color verde, e tende al marrone scuro o al nero quando giunge a maturazione, mentre i semi sono color marron scuro di 1,5–2 cm di diametro.</span></p> <p><strong><span>Coltivazione</span></strong></p> <p><span>Il sacha inchi può crescere fino ad oltre 2 metri ed ha bisogno di tutori per la crescita di tale altezza per lo sviluppo. Può essere seminato in vivaio o direttamente in campo; nel primo caso germina in un paio di settimane, quindi ha bisogno di 1-2 mesi prima del trapianto definitivo. Dopo 3-4 mesi dal trapianto compaiono i primi fiori, e dopo 1 mese inizia a fruttificare. La raccolta, che avviene quando i frutti sono secchi, al primo anno inizia normalmente dopo 8 mesi dalla semina[1]. La pianta consente una buona produzione per circa una decina d'anni, anche se in certi casi piante con un'età maggiore hanno continuato a produrre ugualmente.</span></p> <p><strong><span>Altre notizie</span></strong></p> <p><span>Il sacha inchi è stato coltivato da secoli dagli indigeni locali, è una pianta che nella foresta amazzonica cresce in forma selvatica e dalla fine del XX secolo in Perù si è avuto un notevole incremento nella sua produzione derivato dalle proprietà benefiche che possiede l'olio ricavato dai suoi semi. Negli anni a seguire la sua coltivazione è stata introdotta anche in altri paesi sudamericani della fascia tropicale.</span></p> <p><span>L'olio di sacha inchi è ricco di acidi grassi polinsaturi, dei gruppi degli omega-3, degli omega-6 e omega-9, è inoltre ricco di proteine e vitamine E e A. L'acido linolenico contenuto nell'olio extra vergine di sacha inchi ha una percentuale estremamente più alta di quella di olio di soia, girasole e oliva[1]. Gli acidi grassi essenziali, uniti alla presenza della vitamina E, consentono il controllo dei radicali liberi e di conseguenza è un ottimo antiossidante naturale. Il consumo costante di olio di sacha inchi dà grossi benefici al sistema cardiocircolatorio, favorendo la riduzione del colesterolo cattivo (LDL) e mantenendo a livelli normali la pressione arteriosa.</span></p> <p><span> </span></p>
V 236 (5 S)
Semi di SACHA INCHI, ARACHIDE DELL'INCA (Plukenetia volubilis)

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Edera Comune...

Semi di Edera Comune...

Prezzo 2,15 € (SKU: MHS 102)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di Edera Comune (Hedera helix)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #f90606; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per Confezione da 10 semi.</strong></span></h2> <p><span>L'edera comune (Hedera helix, L., 1753) è una pianta, del genere Hedera, che appartiene alla famiglia delle Araliaceae.</span></p> <p><span>Nei rami non fioriferi ha foglie caratteristiche a 3 o 5 lobi di colore verde chiaro e scuro, ideale per ricoprire muri o tronchi di alberi. Nei rami fioriferi le foglie invece sono ovato romboidali. I fiori sono formati da cinque petali di colore verde riuniti in ombrelle sferiche. Caratteristica dell'edera è la prima fioritura a circa 10 anni di età. I frutti sono costituiti da bacche globose di colore nero a maturazione lungamente peduncolati e riuniti in formazioni sferiche. Gli uccelli se ne cibano abbondantemente nei periodi invernali mentre per l'uomo contengono una saponina che irrita le pareti gastriche. Cresce vigorosa e rigogliosa, sempreverde, una rampicante molto rustica e resistente al freddo.</span></p> <p><span>La fioritura avviene a settembre e le bacche maturano a novembre, rimangono sulla pianta tutto l'inverno.</span></p> <p><strong>Habitat</strong></p> <p>Si trova a ridosso di ruderi, su alberi ma anche nei sottoboschi ombrosi. <span>Può crescere sia strisciante che abbarbicata. Riesce a raggiungere anche altezze considerevoli (20 - 25 metri).</span></p> <p><strong><span>Apicoltura</span></strong></p> <p><span>L'edera è una pianta mellifera, il cui fiore è bottinato intensamente dalle api. si può ottenere un miele, ma anche se comune l'edera non è abbondante e la produzione di monoflorale si ha solo in piccole aree. Molto importante perché è l'ultima pianta a fornire quantità cospicue di nettare e polline prima dell'inverno, fiorendo a settembre-ottobre. Una peculiarità di questo miele che ne rende difficile l'estrazione è dovuto alla cristallizzazione rapida, spesso già nei favi dentro l'arnia, rendendo inutile la normale centrifugazione. per cui spesso si lascia come ultimo rifornimento per le scorte invernali dell'alveare. Inoltre, per il periodo autunnale, tende ad avere troppa umidità il miele.</span></p> <p><strong><span>L'edera comune in cosmetica</span></strong></p> <p><span>L'edera comune è molto apprezzata in cosmetica per le sue proprietà tonificanti e drenanti, è molto utile contro gli inestetismi della cellulite, ritenzione idrica e gonfiori, ma anche per la cura dei capelli e piccole irritazioni o scottature.[1] Fra i prodotti cosmetici più apprezzati ricavati da questa pianta vi è l'estratto di edera.</span></p> <p><strong><span>NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI</span></strong></p> <p><span>Edera arborea, Edera rampicante, Ellera, Ergna, Ligabosch, Ivy-Lierre, Algerian ivy, Canary ivy, Vommon ivy, Efeu, Engelse Hedera, English ivy, Madeira ivy</span></p> <p><strong><span>PERIODO BALSAMICO</span></strong></p> <p><span>Luglio</span></p> <p><strong><span>DROGA UTILIZZATA</span></strong></p> <p><span>Foglie e rami giovani</span></p> <p><strong><span>SAPORE</span></strong></p> <p><span>Acre-amaro-astringente</span></p> <p><span>PRINCIPI ATTIVI</span></p> <p><span>Saponine, ederina, ederagenina, flavonoidi, rutina, sostanza tipo estrogeno, glucosidi, steroli, alcaloidi, acidi caffeico e clorogenico, sali minerali, ossalto di calcio.</span></p> <p><strong><span>TOSSICITÀ</span></strong></p> <p><span>NON ANCORA BEN DEFINITA</span></p> <p><strong><span>CONTROINDICAZIONI</span></strong></p> <p><span>VA USATA SOLO DIETRO PRESCRIZIONE MEDICA. LE FOGLIE POSSONO PROVOCARE REAZIONI ALLERGICHE. LE BACCHE POSSONO RISULTARE PERICOLOSE-SPECIE NEI BAMBINI E POSSONO PORTARE ALLA MORTE PER DEPRESSIONE RESPIRATORIA.</span></p> <p><strong><span>AVVERTENZE</span></strong></p> <p><span>ATTENZIONE-LA TOSSICITÀ NON È ANCORA BEN DEFINITA. QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.</span></p> <p><strong><span>QUALITÀ DELL'EFFICACIA TERAPEUTICA</span></strong></p> <p><span>DIPENDENTE DALLE SPECIFICHE E DALLE FORME TERAPEUTICHE</span></p> <p><strong><span>ORGANI INTERESSATI DALL'AZIONE FITOTERAPICA</span></strong></p> <p><span>BOCCA</span></p> <p><span>BRONCHI E BRONCHIOLI</span></p> <p><span>INTESTINO</span></p> <p><span>MUCOSA ORALE E LINGUA</span></p> <p><span>MUCOSE</span></p> <p><span>MUSCOLATURA LISCIA</span></p> <p><span>NERVI E TRONCHI NERVOSI</span></p> <p><span>ORGANI E-O TESSUTI DI VARI DISTRETTI CORPOREI</span></p> <p><span>ORGANI SESSUALI E RIPRODUTTIVI</span></p> <p><span>OSSA - CARTILAGINI - ARTICOLAZIONI</span></p> <p><span>SANGUE</span></p> <p>SISTEMA IMMUNITARIO</p> <p>SISTEMA NERVOSO AUTONOMO (NEUROVEGETATIVO)</p> <p><span>SISTEMA NERVOSO CENTRALE</span></p> <p><span>STOMACO</span></p> <p><span>TESSUTO CONNETTIVO</span></p> <p><span>TESSUTO CUTANEO</span></p> <p><span>TUBO GASTRO-ENTERICO</span></p> <p><span>UTERO</span></p> <p><span>UTERO E OVAIE</span></p> <p><span>VAGINA</span></p> <p><span>VASI SANGUIGNI</span></p> <p><span>VIE AEREE SUPERIORI</span></p> <p><span>VIE RESPIRATORIE</span></p> <p><span> Apri pagina della Simbologia     </span></p> <p><span>PROPRIETÀ E INDICAZIONI:</span></p> <p><span>ooK        TOSSI CONVULSE E PERTOSSE</span></p> <p><span>+++        EMMENAGOGO</span></p> <p><span>+++        SPASMOLITICO ANTISPASMODICO</span></p> <p><span>+++        SPASMOLITICO TUBO GASTRO-ENTERICO</span></p> <p><span>+++        SPASMOLITICO VIE RESPIRATORIE</span></p> <p><span>+++        TUSSIFUGO</span></p> <p><span>++          ANALGESICO O ANTALGICO</span></p> <p><span>++          BRONCHITE O AFFEZIONI BRONCHIALI</span></p> <p><span>++          CELLULITE</span></p> <p><span>++          ESPETTORANTE FLUIDIFICANTE DEL CATARRO MUCOLITICO</span></p> <p><span>+             ANTISETTICO</span></p> <p><span>+             BALSAMICO RESPIRATORIO</span></p> <p><span>+             CANDIDOSI O MONILIASI</span></p> <p><span>+             EMETICO</span></p> <p><span>+             EMOLITICO</span></p> <p><span>+             ESTROGENI (FITOESTROGENICO)</span></p> <p><span>+             LASSATIVO PURGANTE DRASTICO</span></p> <p><span>+             MICOSI</span></p> <p><span>+             NEVRALGIE</span></p> <p><span>+             NEVRITI</span></p> <p><span>+             PARASIMPATICOLITICO</span></p> <p><span>+             REUMATISMI E DOLORI REUMATICI</span></p> <p><span>+             STITICHEZZA O STIPSI</span></p> <p><span>+             VASOCOSTRITTORE</span></p> <p><strong><span>TISANE O COMPOSIZIONI</span></strong></p> <p><span>TISANA MESTRUAZIONI IRREGOLARI</span></p> <p><strong><span>ESTRATTI:</span></strong></p> <p><span>Edera helix Estratto Fluido</span></p> <p><span>1 g=XXXIX gtt È sconsigliato l´uso degli estratti idroalcolici non titolati e standardizzati perché privi dei requisiti di efficacia e sicurezza richiesti. Sconsigliato e/o Vietato III-V gtt al giorno</span></p> <p><span>Edera helix tintura</span></p> <p><span>Al 10% di droga. V-X gtt per posologia totale di XXV-L gtt al giorno. È sconsigliato l´uso degli estratti idroalcolici non titolati e standardizzati perché privi dei requisiti di efficacia e sicurezza richiesti. Sconsigliato e/o Vietato</span></p> <p><span>Edera helix Tisana</span></p> <p><span>Dose giornaliere media: 0.3 g 1 tazza 2-3 volte al giorno Sconsigliato e/o Vietato 5 g per lt di acqua bollente per 10 min</span></p> <p><span>Edera helix Tintura Madre</span></p> <p><span>Preparata dai rametti giovani freschi fioriti con foglie tit.alcol.65° È sconsigliato l´uso degli estratti idroalcolici non titolati e standardizzati perché privi dei requisiti di efficacia e sicurezza richiesti. Sconsigliato e/o Vietato XX gtt 2 volte al giorno</span></p> <p><span>Edera helix specialità medicinale</span></p> <p><span>Registrata con codeina. Efficace per gli accessi di tosse e pertosse. Obbligo di prescrizione medica.</span></p> <p><span>Edera helix uso topico</span></p> <p><span>Uso cosmetologico: 1-3% Uso curativo: in pomate al 10-20%</span></p> <p><strong><span>NOTE DI FITOTERAPIA</span></strong></p> <p><span>La tossicità di questa pianta è ancora da definire. È sconsigliato l´uso degli estratti idroalcolici non titolati e standardizzati perché privi dei requisiti di efficacia e sicurezza richiesti. L´azione sulle manifestazioni reumartritiche è dovuta ad un effetto moderatore molto efficace della sensibilità dei nervi periferici - mentre l´azione anticellulitica è curativa. In uno studio di Trute [1997] l´azione spasmolitica dell´estratto è stata paragonata a quella della papaverina.</span></p> <p><strong><span>MEDICINA TRADIZIONALE MEDITERRANEA</span></strong></p> <p><span>ELEMENTI</span></p> <p><span>FUOCO</span></p> <p><span>TERRA</span></p> <p><span>QUALITÀ</span></p> <p><span>CALDA</span></p> <p><span>FREDDA</span></p> <p><span>SECCA</span></p> <p><span>AZIONI</span></p> <p><span>DIARREA</span></p> <p><span>DIURETICO</span></p> <p><span>EMMENAGOGO</span></p> <p><span>ODONTALGIA</span></p> <p><span>•EMORRAGIE INTESTINALI</span></p> <p><span>•PROVOCA STERILITÀ</span></p> <p><span>ORGANOTROPISMO</span></p> <p><span>MILZA</span></p> <p><span>UTERO</span></p> <p><span>VASI LINFATICI</span></p> <p><span>VASI SANGUIGNI</span></p> <p><span>VIE RESPIRATORIE</span></p> <p><strong><span>NOTE</span></strong></p> <p><span>"...presa in eccesso indebilisce e turba l'intelletto. Applicata esternamente cura e guarisce il dolore della milza; cura le dermatosi purulente"</span></p> <p><span>[Tratto da Medicina Tradizionale Mediterranea di Luigi Giannelli]</span></p> </body> </html>
MHS 102
Semi di Edera Comune (Hedera helix)
Semi di Vaniglia o Vainiglia “Bourbon” (Vanilla planifolia)

Semi di Vaniglia o...

Prezzo 3,50 € (SKU: MHS 104)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di Vaniglia o Vainiglia “Bourbon” (Vanilla planifolia)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #f80404; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 50 o 100 semi.</strong></span></h2> <p><span>La vaniglia o vainiglia (Vanilla planifolia Jacks. ex Andrews, 1808) è un'orchidea originaria del Messico. I suoi frutti, comunemente chiamati baccelli, producono la spezia nota come vaniglia.</span></p> <p><span>Etimologicamente, il nome Vaniglia deriva dello spagnolo vaina che deriva a sua volta dal latino vagina, che significa guaina, baccello.</span></p> <p><span>Nella maggior parte delle lingue, la vaniglia si identifica per dei nomi foneticamente molto simili: vaniglia in italiano, vanilla in inglese, wanilia in polacco, vanilj in svedese, vanille in francese.</span></p> <p><span>Flessibile e poco ramificata, la liana di vaniglia, anche chiamata vaniller, si sviluppa per crescita del germoglio e forma dei lunghi terminali che si arrampicano all'assalto del loro supporto per più di dieci metri. Se il fusto è rotto, si può eseguire facilmente una talea che permette la moltiplicazione della pianta, in natura così come in coltivazione.</span></p> <p><span>Le foglie sono alternate lungo i lati del gambo. Sono piatte, intere, ovali con la punta aguzza, all'incirca tre volte più lunghe rispetto alla larghezza e possono raggiungere la misura di quindici centimetri. Il gambo e le foglie sono verdi, carnosi, contenenti un succo trasparente e irritante che provoca sulla pelle delle scottature e pruriti persistenti. Nelle vicinanze dell'attaccatura delle foglie ci sono spesso delle radici aeree che permettono alla pianta di appendersi al suo appoggio o se necessario ad una talea di radicarsi.</span></p> <p><span>I fiori, in gruppi di otto o dieci, formano dei piccoli bouquet. Di colore bianco, verdastro o giallo pallido, hanno una struttura classica di un fiore d'orchidea malgrado un'apparenza molto regolare.</span></p> <p><span>La fecondazione necessita l'intervento d'un ausilio specializzato: in natura, nelle regioni d'origine è effettuato grazie a degli insetti del genere Melipona, un genere di api senza pungiglione. Dopo la fecondazione, l'ovario che serve da picciolo alla base del fiore si trasforma in grosso pendente lungo da 12 a 25 centimetri.</span></p> <p><span>I baccelli freschi e ancora inodori hanno un diametro da 7 a 10 millimetri. Contengono migliaia di semi minuscoli che sarebbero liberati per esplosione dei frutti maturi se non si provvedesse a raccoglierli ancora verdi.</span></p> <p><strong><span>Distribuzione e habitat</span></strong></p> <p><span>La vaniglia è originaria delle foreste tropicali umide della costa orientale messicana dove vive nel sottobosco. Ma la vaniglia è soprattutto conosciuta come pianta coltivata. È la storia di questa spezia che ha contribuito a diffondere la coltura di questa pianta nella maggior parte delle regioni tropicali umide del mondo.</span></p> <p><strong><em><span>Storia</span></em></strong></p> <p><strong><span>Il monopolio messicano</span></strong></p> <p><span>Per più di due secoli, nel XVII secolo e XVIII secolo, il Messico, e in particolare la regione di Veracruz, conserva il monopolio della vaniglia. I Totonachi (antica popolazione Amerinda) rimangono i primi produttori fino alla metà del XIX secolo. Tutti i tentativi di far riprodurre questa orchidea al di fuori del proprio habitat naturale falliscono. Fino al XIX secolo infatti si ignorava che le api melipona giocano un ruolo fondamentale per la fecondazione e la formazione del frutto.</span></p> <p><span>La vaniglia provoca una vera e propria infatuazione in Europa. È sempre più apprezzata nella corte di Francia, dove Madame Montespan ci profuma il bagno. Re Luigi XIV, avendone subìto lo charme, decide di tentare seriamente di introdurla sull'Isola Bourbon (oggi Riunione), ma i diversi tentativi non sono andati a buon fine.</span></p> <p><strong><span>Il successo dell'isola Bourbon</span></strong></p> <p><span>La prima impollinazione artificiale del vaniller fu effettuata nel 1836 nel Giardino Botanico di Liegi da parte del naturalista belga Charles Morren poi, nel 1837, da parte dell'ortocultore francese Joseph Henri François Neumann. Non è un caso se nel 1841 un giovane schiavo di Bourbon di dodici anni, Edmond, mise a punto il procedimento pratico tuttora utilizzato. Questo metodo d'impollinazione, la cui paternità viene ingiustamente rivendicata dal botanico francese Jean Michel Claude Richard, fa dell'isola di Bourbon il primo centro "vanigliero" del pianeta, qualche decennio dopo l'introduzione dell'orchidea sul suo suolo nel 1819. Con l'abolizione della schiavitù, nel 1848, a Edmond venne dato il patronimico "d'Albius", correlato al colore bianco del fiore di vaniglia.</span></p> <p><span>La vaniglia è stata anche coltivata sulla Guadalupa e la Martinica, ma con il concentramento della produzione agricola sulla canna da zucchero e sulla banana, è praticamente scomparsa, come numerose altre specie sostituite dalle importazioni.</span></p> <p><strong><span>Lo sviluppo malgascio</span></strong></p> <p><span>Sono i coltivatori della Riunione che nel 1880 introducono in Madagascar la coltura della vaniglia. Le prime piantagioni vengono create sull'isola di Nosy Be. Successivamente prendono piede anche nelle regioni orientali della grande isola, soprattutto in quelle di Antalaha e di Sambava con un clima umido favorevole. La produzione aumenta velocemente e supera le 1.000 tonnellate nel 1929, è più di dieci volte quella di Riunione. Il mercato tuttavia, senza alcuna regolamentazione, fa conoscere alla vaniglia delle crisi cicliche di sovrapproduzione.</span></p> <p><span>Malgrado la concorrenza di altri paesi tropicali come l'Indonesia e l'emergenza delle nuove produzioni, come quella indiana di Kerala, il Madagascar conserva ancora oggi il suo ruolo di primo esportatore mondiale.</span></p> <p><strong><em><span>Metodi di coltivazione e lavorazione della spezia</span></em></strong></p> <p><strong><span>Coltivazione</span></strong></p> <p><span>Per crescere, la vaniglia ha bisogno di un clima caldo e umido, di un supporto d'ancoraggio e di una certa ombra. Sono utilizzate principalmente tre tecniche di coltivazione, dalla più estensiva alla più intensiva:</span></p> <p><span>nel sottobosco si utilizzano come supporti i tronchi degli alberi</span></p> <p><span>in colture intercalari, ad esempio assieme alle canne da zucchero</span></p> <p><span>in serra</span></p> <p><span>I coltivatori assicurano le potature, controllano o assicurano il buon ancoraggio e provvedono in particolare a ripiegare le liane in modo che i baccelli si trovino ad altezza d'uomo.</span></p> <p><strong><span>Fecondazione</span></strong></p> <p><span>Dev'essere sempre realizzata manualmente da fiore a fiore. La procedura usata è sempre la stessa di colui che l'ha scoperta: Edmond Albius. Si esegue presto la mattina (i fiori hanno vita breve dell'ordine di qualche ora all'inizio della giornata) e quando non c'è umidità (la pioggia non permette la formazione dei fiori).</span></p> <p><span>Il fiore viene tenuto delicatamente con una mano, un dito serve da punto d'appoggio sotto la colonna (la parte centrale del fiore). Utilizzando uno strumento appuntito, ma non tagliente, ad esempio un aculeo, si strappa il cappuccio che protegge gli organi sessuali maschili. Sempre con questo strumento, si raddrizza la linguetta (il rostello) che separa gli organi femminili dalla parte maschile e si avvicina con le dita lo stame, sul quale si trova il polline, verso lo stigma esercitando una leggera pressione per assicurare un buon contatto.</span></p> <p><strong><span>Preparazione</span></strong></p> <p><span>La trasformazione di frutti inodori in una spezia vellutata e gradevolmente profumata necessita una preparazione minuziosa e metodica i cui principi furono sviluppati in Messico molto tempo fa. Il metodo più semplice, detto preparazione diretta, consiste nel lasciar maturare il baccello alternandone l'esposizione all'ombra e al sole, ma i risultati sono mediocri. Si preferisce perciò la preparazione indiretta che consiste nel provocare uno choc brutale che arresta la vita vegetativa del baccello ("killing"), seguito da una serie di operazioni di trasformazione, di essiccazione e di smistamento che durano all'incirca dieci mesi prima di ottenere un bastoncino di vaniglia commercializzabile.</span></p> <p><span>Per "uccidere" il baccello questo viene passato dal forno al freddo, ai raggi infrarossi all'alcool, ecc. Il mezzo oggi certamente più impiegato è tuttavia il bagno d'acqua calda. È infatti così che comincia il metodo elaborato da Ernest Loupy nel 1851, seguendo le conoscenze messicane e largamente diffuso da David de Floris.</span></p> <p><strong><span>Profilo aromatico</span></strong></p> <p><span>La vaniglia naturale sviluppa un profumo complesso, formato da molteplici tipi di composti aromatici differenti. Tra questi, però è la molecola di vanillina (4-idrossi-3-metossibenzaldeide) che forma e caratterizza l'aroma della vaniglia.</span></p> <p><strong><span>Prodotti commerciali</span></strong></p> <p><span>L'appellativo commerciale vaniglia si attribuisce ai baccelli che hanno una lunghezza almeno di 15 centimetri. I frutti più belli, detti vanille ménagère (vaniglia casalinga) sono destinati alla vendita al dettaglio e non devono essere né spezzati, né avere cicatrici, né essere troppo secchi. Un baccello di qualità deve poter essere attorcigliato a un dito senza danneggiarsi. La qualità migliore è rappresentata dalla vanille givrée (vaniglia brinata): la vanillina si è cristallizzata in superficie in efflorescenze leggere. È la vaniglia con la profumazione più intensa e delicata. Le qualità meno pregiate sono destinate al commercio all'ingrosso, per il mercato alimentare industriale o sono utilizzate per la preparazione dell'estratto di vaniglia o la polvere di vaniglia. L'estratto di vaniglia è ottenuto per macerazione di baccelli nell'alcool, la polvere mediante frantumazione dei baccelli.</span></p> <p><strong><em><span>Le varietà</span></em></strong></p> <p><strong><span>Vaniglia Bourbon</span></strong></p> <p><span>I lunghi baccelli della vaniglia Bourbon dell'isola Reunion sono di una qualità eccezionale. La tecnica di trasformazione della vaniglia Bourbon è molto complessa; al fine di evitare la perdita dell'olio essenziale è richiesta al produttore una lunga esperienza. La vaniglia Bourbon si sposa perfettamente con la cannella, l'anice, il chiodo di garofano, lo zenzero e il cardamomo.</span></p> <p><strong><span>Vaniglia Tahiti</span></strong></p> <p><span>Il baccello della vaniglia Tahiti è di colore marrone scuro, molto carnoso e spesso. (I migliori lunghi 15–18 cm). Il profumo della vaniglia Tahiti è delicato e caldo, zuccherato come un pan di spezie, nello stesso tempo sviluppa una nota fruttata alla prugna. Il prezzo della vaniglia Tahiti è molto elevato, dovuto a una produzione mondiale molto limitata (15 t per anno).</span></p> <p><strong><span>Vaniglia Tahitensis</span></strong></p> <p><span>Il baccello della vaniglia Tahitensis è di colore marrone scuro, carnoso e spesso. i migliori hanno una lunghezza di 18–19 cm. Il profumo della vaniglia Tahitensis è speziato, caldo, con un nota di anice. La vaniglia Tahitensis prodotta in Papua Nuova Guinea è considerata tra le migliori vaniglie al mondo.</span></p> <p><strong><em><span>Utilizzo</span></em></strong></p> <p><strong><span>Commercio e consumo</span></strong></p> <p><span>Gli europei consumano più volentieri la vaniglia naturale, in particolare Germania e Francia (75% della varietà Bourbon), contro gli Stati Uniti che consumano più gli estratti della vaniglia. È un'impresa americana, la Zink &amp; Triest che nel 2003 è diventata la numero uno del commercio internazionale di questo prodotto. Un altro importatore di rilievo è McCormick &amp; Company, impresa fondata nel 1889 a Baltimora (USA).</span></p> <p><span>La domanda di vaniglia è molto differenziata per:</span></p> <p><span>industrie agro-alimentari, che rappresentano l'80-85% della domanda mondiale, con i cioccolatieri industriali, i gelatieri industriali come la Nestlé o la Unilever e le industrie di bibite. Così la sola decisione di Coca-Cola di proporre la sua bevanda gassata aromatizzata alla vaniglia (la Coca-Cola Vaniglia detta Coca-Cola Vanille in Francia o Vanilla-Coke nei paesi anglofoni, che in Italia non è mai stata commercializzata) ha suscitato un aumento del 10% della domanda mondiale.</span></p> <p><span>privati, gli artigiani cioccolatieri, gelatieri e i cuochi.</span></p> <p><span>industrie cosmetiche per la produzione di profumi e altri prodotti per la persona.</span></p> <p><strong><span>La vaniglia nella cucina italiana</span></strong></p> <p><span>Budino</span></p> <p><span>Vov alla vaniglia</span></p> <p><span>Panna cotta</span></p> <p><span>Yogurt</span></p> <p><span>Banane alla Martinicana</span></p> <p><span>Gelato</span></p> <p><span>Tè</span></p> <p><span>Fudge alla vaniglia</span></p> <p><span>Crema bavarese</span></p> <p><span>Cioccolata modicana</span></p> </body> </html>
MHS 104
Semi di Vaniglia o Vainiglia “Bourbon” (Vanilla planifolia)

Semi di African Dream Herb (Entada rheedii)

Semi di African Dream Herb...

Prezzo 9,00 € (SKU: MHS 52)
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<h2><strong>Semi di African Dream Herb (Entada rheedii)</strong></h2> <h2><span style="color:#f80202;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 1 semi.  </strong></span></h2> <p><span>Sebbene le proprietà medicinali di guarigione della Entada rheedii, solitamente chiamata African Dream Herb o Snuff Box Sea Bean, siano conosciute e siano state utilizzate dalle tribù aborigene per secoli, in maniera particolare l’African Dream Herb è rinomata per l’utilizzo da parte degli sciamani e dagli alti sacerdoti del Sud Africa per entrare in comunione con gli spiriti del mondo provocando vividi sogni lucidi.</span></p> <p><strong><span>PREPARAZIONE TRADIZIONALE: </span></strong></p> <p><span>A seconda dello scopo, le preparazioni tradizionali della Sea Bean cambiano notevolmente. Quando viene usata per indurre sogni lucidi e comunicazione con lo spirito ancestrale, la polpa interiore del seme è consumata direttamente, oppure può essere tritata, messa a seccare, miscelata con altre erbe come il tabacco e fumata appena prima di andare a letto.</span></p> <p><strong><span>EFFETTI TRADIZIONALI: </span></strong></p> <p><span>Ci sono molti resoconti non scientifici e aneddoti sugli effetti dell’ African Dream Herb che si possono dividere essenzialmente in due categorie. La prima categoria di resoconti afferma che il seme accresce la possibilità di addormentarsi e mantenere lo stato di sonno, così come di produrre sogni più lunghi, più vividi e memorabili; ma non necessariamente sogni lucidi. La seconda categoria di racconti descrive l’effetto del seme come un portale per entrare nel mondo dei sogni; il seme incrementa la consapevolezza durante la fase REM, rendendo più facile al dormiente di comprendere che sta sognando e di dargli maggiore vantaggio nel raggiungere la lucidità. In entrambi i casi, l’African Dream Herb ha raggiunto una ben meritata reputazione per essere l’erba da sogno per eccellenza!</span></p>
MHS 52
Semi di African Dream Herb (Entada rheedii)
Semi di Dummela - anguria amarognolo (Gymnopetalum integrifolium)

Semi di Dummela - anguria...

Prezzo 2,45 € (SKU: VG 62)
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<h2><span style="text-decoration: underline;"><strong><em>Semi di Dummela - anguria amarognolo (Gymnopetalum integrifolium)</em></strong></span></h2> <h3><span style="color: #f90303;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h3> <p><span>Gymnopetalum scabrum o Trichosanthes integrifolia sono specie di famiglia zucca chiamata in Sinhalese come Dummela. "È un impianto endemico nello Sri Lanka, un'importante pianta medicinale rara che si trova occasionalmente sulla scia di giungla o in terreni in legno in zona bagnata dello Sri Lanka. è pianta estinta da selvaggina e classificata come una pianta in via di estinzione in via di estinzione da parte del segretariato della Biodiversità dello Sri Lanka, che è un creeper che sale su un altro albero di circa 4 o 5 metri di altezza e un po 'di tempo può essere terrestre. coltivata come pianta medicinale.</span></p> <p><span>Foglie: Fruttato corto ellisse o globo, (2-) 3-4 cm di lunghezza, finemente (scarsamente) peloso, glabrescente, non rigato. Semi stretti ellittici, 6-9 da 2,5-3 di 1,5-2 mm, affacciati piccoli, quasi lisci, demarcati dalla scanalatura da un largo margine arrotondato.</span></p> <p><strong><span>Ecologia</span></strong></p> <p><span>Fioritura e fruttificazione durante tutto l'anno.</span></p> <p><strong><span>TRADANZATO CON GOOGLE</span></strong></p>
VG 62 (5 S)
Semi di Dummela - anguria amarognolo (Gymnopetalum integrifolium)
Semi di Griffonia simplicifolia 3.95 - 1

Semi di Griffonia...

Prezzo 3,95 € (SKU: MHS 68)
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<h2 class=""><strong>Semi di Griffonia simplicifolia - Rimedio naturale per la depressione</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p><span>La griffonia simplicifolia o fagiolo africano è un prezioso aiuto per insonnia e depressione, ma non solo. Scopriamo tutte le proprietà, i modi d'uso e le controindicazioni.</span></p> <p><span>La griffonia è una pianta leguminosa di origine africana e la parte utilizzata a scopo terapeutico sono i suoi semi, incredibile fonte di 5-HTP idrossitriptofano, aminoacido naturale precursore della serotonina, il neurotrasmettitore in grado di migliorare il tono dell’umore e la cui carenza è associata a numerosi disordini emotivi.</span></p> <h2><span>Griffonia e 5-HTP idrossitriptofano</span></h2> <p><span>Il 5-HTP idrossitriptofano è inoltre l’intermedio nel metabolismo del triptofano, aminoacido essenziale non sintetizzato dall’organismo e normalmente integrato con l’alimentazione soprattutto con proteine di origine animale, quindi carni e latticini, ma anche con semi di sesamo e girasole, soia, cioccolato, farina di frumento e banane.</span></p> <p><span>Di fatto la quantità di triptofano in grado di superare la barriera emato-encefalica per poi essere utilizzato sembra essere di circa il 3 per cento perché nel nostro organismo solo una piccola quantità è libera nel sangue mentre la parte più considerevole è legata alle proteine. Quindi solo la minima percentuale che supera la barriera, attraverso reazioni enzimatiche, si trasforma in 5-HTP idrossitriptofano e successivamente in serotonina.</span></p> <p><span>Al contrario il 5-HTP idrossitriptofano non legandosi ad altre sostanze è in grado di superare la barriera emato-encefalica con una percentuale molto più alta, circa del 60-70 per cento, per poi venire fisiologicamente convertito in serotonina.</span></p> <h2><span>Griffonia e depressione</span></h2> <p><span>L’utilizzo dei semi di griffonia è assolutamente consigliato sia nelle depressioni di modesta entità che in quelle di un certo rilievo proprio per la capacità e la velocità del 5-HTP di aumentare la produzione e quindi il rilascio di serotonina.</span></p> <p><span>La depressione è ritenuta da diverso tempo una delle malattie più disabilitanti per l’essere umano. Purtroppo il periodo di difficoltà economica che l’Italia sta attraversando e il relativo aumento della disoccupazione hanno contribuito ad aumentare la percentuale dei soggetti colpiti nel nostro paese.</span></p> <p><span>La griffonia si può assumere tranquillamente in tutti quei periodi in cui la tristezza ci coglie impreparati e in modo prepotente, o quando si è molto stanchi e abbattuti sia per motivi concreti di difficoltà sia per fattori come i cambi di stagione. La griffonia agisce sull’ormone del buon umore, cioè la serotonina, e sul tono fisico che tende ad aumentare. È ottima anche nei periodi di forte irritabilità e nei momenti in cui siamo maggiormente sottoposti a situazioni di stress.</span></p> <h2><span>Griffonia per le crisi d’ansia o di panico</span></h2> <p><span>Inoltre può essere molto utile per chi soffre di crisi d’ansia o di panico perché la serotonina non ha solo un effetto sull’umore ma è anche calmante. Anche in questo caso sembra infatti esserci una relazione fra bassi livelli di serotonina e ansia o crisi di panico.</span></p> <h2><span>Griffonia per l’insonnia</span></h2> <p><span>Se l’insonnia è un problema irrisolto da tempo o semplicemente la conseguenza di un sovraccarico emotivo e fisico la griffonia può essere di grande aiuto per migliorare notevolmente la qualità del sonno aumentando la fase Rem, quella dei sogni, e la fase del sonno profondo. Avendo anche un effetto rilassante la serotonina aiuta inoltre ad addormentarsi più facilmente e più serenamente.</span></p> <p><span>Inoltre il 5-HTP viene convertito direttamente in melatonina, l’ormone regolatore del meccanismo sonno-veglia, aumentandone i livelli.</span></p> <h2><span>Griffonia per emicrania e cefalea</span></h2> <p><span>La griffonia viene utilizzata con successo nelle forme di emicrania e cefalea anche croniche. Si è visto infatti che livelli bassi di serotonina possono dare vita a crisi anche importanti di mal di testa. Il 5-HTP sostiene la naturale produzione di beta-endorfine, composti che hanno importanti proprietà antidolorifiche. Da qui l’uso benefico nelle emicranie muscolo tensive e nei dolori di natura muscolare in genere.</span></p> <h2><span>Griffonia per combattere il sovrappeso</span></h2> <p><span>I semi di griffonia si dimostrano efficaci nelle situazioni dove è difficile controllare l’impulso della fame, soprattutto quello rivolto a dolci e carboidrati. Per questo viene utilizzata nei programmi mirati alla perdita di peso dove la fame nervosa e compulsiva deve essere regolata e riequilibrata da una maggiore quantità di serotonina, la quale andrà a inibire il segnale della fame riducendo notevolmente il desiderio di zuccheri.</span></p> <p><span>Inoltre avendo un effetto rilassante è utile nei momenti in cui la fame è la risposta nervosa a una situazione frustrante o di insoddisfazione, dove il cibo diventa il prodotto di compensazione alle proprie difficoltà.</span></p> <h2>Griffonia per combattere il sovrappeso</h2> <p><span>I semi di griffonia si dimostrano efficaci nelle situazioni dove è difficile controllare l’impulso della fame, soprattutto quello rivolto a dolci e carboidrati. Per questo viene utilizzata nei programmi mirati alla perdita di peso dove la fame nervosa e compulsiva deve essere regolata e riequilibrata da una maggiore quantità di serotonina, la quale andrà a inibire il segnale della fame riducendo notevolmente il desiderio di zuccheri.</span></p> <p><span>Inoltre avendo un effetto rilassante è utile nei momenti in cui la fame è la risposta nervosa a una situazione frustrante o di insoddisfazione, dove il cibo diventa il prodotto di compensazione alle proprie difficoltà.</span></p> <h2><span>Griffonia nell’abuso di psicostimolanti</span></h2> <p><span>Studi recenti hanno evidenziato come alcune sostanze psicostimolanti come l’anfetamina e la cocaina siano in grado di nuocere anche l’integrità dei neuroni serotoninergici, cioè i neuroni che sintetizzano la serotonina. Questi studi sono volti all’utilizzo potenziale del 5-HTP per i soggetti che fanno uso di psicostimolanti in modo costante, con benefici sul deficit cognitivo e gli stati di ansia che colpiscono queste persone.</span></p> <h2><span>Modi d’uso e controindicazioni della griffonia</span></h2> <p><span>La griffonia viene assunta in compresse, mattina e sera, e il dosaggio varia in base alla situazione sulla quale intervenire. Generalmente ben tollerata anche a dosaggi importanti, può inizialmente dare leggera nausea, sintomo che scompare con la progressiva assunzione o semplicemente con la riduzione del dosaggio.</span></p> <p><span>Ottima in associazione ad altre piante come melissa, passiflora o valeriana che ne potenziano l’effetto rilassante o unita al magnesio sia per far fronte alle situazioni di forte stress sia per le tensioni muscolari. Il magnesio infatti è un ottimo miorilassante.</span></p> <p><span>Evitare assolutamente l’assunzione di griffonia con i triptani, categoria di farmaci contro l’emicrania, e con gli antidepressivi farmacologici che esplicano la stessa azione del 5-HTP idrossitriptofano perché, se è vero che la carenza di serotonina può creare malesseri, anche la produzione eccessiva e il suo conseguente accumulo può essere dannoso.</span></p> <p><span>Sconsigliata l’assunzione in gravidanza e durante l’allattamento non per situazioni avverse accertate ma perché a oggi non esistono studi in merito.</span></p> <p><span>Rivolgersi sempre e comunque a personale erboristico competente o al vostro medico di fiducia per ulteriori consigli.</span></p> <p><span>&nbsp;</span></p> <p><span>&nbsp;</span></p>
MHS 68 (5 S)
Semi di Griffonia simplicifolia 3.95 - 1
Semi di Charantea...

Semi di Charantea...

Prezzo 2,55 € (SKU: V 7)
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<h2><strong>Semi di Charantea (Momordica charantia)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 5, 10, 50, 100 semi.</strong></span></h2> <p>Il giusto equilibrio di zucchero nel sangue? La momordica Charantia è una pianta tropicale proveniente dall’Asia. Il frutto chiamato anche melone amaro, contiene delle sostanze che contribuiscono ad abbassare il livello di zucchero nel sangue. Inoltre contiene un polipeptide che è simile all’insulina. Ottimo per chi deve tenere sotto controllo il livello di zucchero nel sangue (tendenza al diabete).</p> <p>Nella famiglia delle cucurbitacee sono molto comuni le cucurbitacine, principi amari che nelle specie commestibili sono state inibite. Momordica Charantia è una importante fonte alimentare in diverse regioni tropicali e in molti paesi di origine è impiegata a scopi medicinali. Momordica Charantia parti utilizzate: foglie e frutti. Proprietà: erba lassativa, diuretica, antipiretica, calma i tessuti irritati, uccide i parassiti ed elimina le tossine. Usi dell'erba in cucina: i frutti giovani si aggiungono a pietanze al curry o si consumano bolliti, crudi o fritti dopo averli lasciati in acqua bollente per togliere l'amaro. In medicina: per uso interno in caso di coliti, dissenteria, vermi intestinali, ittero e febbre. Per uso esterno in caso di emorroidi, pelle screpolata e scottature (frutto).</p>
V 7 (10 S)
Semi di Charantea (Momordica charantia)
Semi di He shou wu, Fo-Ti (Polygonum multiflorum) 4.95 - 1

Semi di He shou wu, Fo-Ti...

Prezzo 3,95 € (SKU: MHS 110)
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<h2><span style="font-size:14pt;"><strong>Semi di He shou wu, Fo-Ti (Polygonum multiflorum)</strong></span></h2> <h2><span style="font-size:14pt;color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Il He Shou Wu, nativo della cina centro meridionale,  è un estratto di radice polverizzata di Polygonum multiflorum (detta anche Fallopia multiflora), utilizzato da millenni dalla medicina tradizionale cinese per prevenire i segni dell'invecchiamento. Detta anche Fo-Ti, ha effetto principalmente come coadiuvante nel recupero e nel mantenimento delle facoltà cerebrali, aiuta la memoria, ed è un valido supporto per gli stati di ansia, stress, insonnia e nervosismo, agendo come tonico a livello del sistema nervoso centrale. La sua forza deriva dalla notevole capacità di purificare il corpo tramite la pulizia del rene e del fegato, che a turno puliscono il sangue.  Infatti, secondo la Medicina Cinese Tradizionale, l'He Shou Wu agisce centrando l'energia del Qi a livello del fegato e del sangue, con un'azione dunque disintossicante e depurativa, ed è spesso indicata in caso di stitichezza, infiammazioni ed intossicazioni Ottima anche per i dolori articolari, (soprattutto zona lombare e ginocchia) ed in generale per mantenere giovane l'organismo, è ricca di sostanze antiossidanti naturali, che combattendo l'azione dei radicali liberi, prevengono l'insorgenza di stati infiammatori e dolorosi, aumentando al contempo la lucidità mentale.</p> <p>Controindicazioni: va però posta attenzione nel caso di soggetti affetti da patologie del fegato (insufficienza, cirrosi, epatite), perché l'uso è in questo caso da considerarsi controindicato, così come in gravidanza ed in età pediatrica.</p> <p>Principi Attivi: Antrachinoni, antrone, acido crisofanico, emodina, reina, fiscione, digitoluteina, lecitine, rapontina, beta-sitosterolo, catechine, cianidine, calcio, ferro, zinco. manganese grassi..</p> <p>Utile in caso di: Stitichezza, anti-invecchiamento, stati d’ansia e nervosismo, infiammazioni, dolori articolari, intossicazioni, stati di stress, insonnia, recupero della memoria, calo dell’attenzione.</p> <p>La versione in pezzi della radice va utilizzata in decotto: 5 gr per tazza da 300 ml (bollire per 10 minuti)</p> <p>Curiosità: Il significato della parola he Shou Wu in cinese è traducibile come “il signor Wu ha sempre i capelli neri”, a rappresentare il fatto che secondo la tradizione, quest’erba previene l’incanutimento dei capelli impedendo agli individui di invecchiare. Secondo la leggenda infatti, un famoso generale condannato a morire di fame fu chiuso in una cella per oltre un anno. Quando i suoi carcerieri aprirono la cella però, scoprirono con grande stupore che non solo il valoroso soldato non era morto, ma che non era invecchiato di un solo giorno, nutrendosi solamente con questa prodigiosa radice che cresceva attraverso un muro della sua prigione.</p> <p>Uso: Mezzo o un cucchiaino da caffè 2 volte al giorno, miscelato in frullati, bevande, yogurt, cosparso sui cereali o altre pietanze purché fredde. Aumentare la dose fino a 3 volte al giorno in caso di stipsi. in caso di prodotto in pezzi, usare  un pezzo in decotto per mezzo litro d'acqua da bere due volte al dì.</p> <p>Attenzione:  I risultati possono variare da soggetto a soggetto e non possono in ogni caso essere garantiti nella loro totale efficacia. Le informazioni riportate non sono intese come prescrizioni mediche.</p> <p>Quanto riportato, è tratto da materiale di libera consultazione sul Web. Il Laboratorio d’Erbe Sauro non è responsabile della diffusione di informazioni che si rivelassero non rispondenti a verità o dell’uso improprio dei prodotti menzionati. Pertanto, la letteratura di cui sopra è da intendersi come approfondimento culturale: non sostituisce la diagnosi del medico, che si consiglia di consultare sempre, prima dell'assunzione di qualunque rimedio, soprattutto in presenza di patologie o disturbi contro i quali si stiano assumendo altri farmaci.</p>
MHS 110 (5 S)
Semi di He shou wu, Fo-Ti (Polygonum multiflorum) 4.95 - 1

Semi di Patate Selvatiche (Thladiantha dubia) 3.75 - 8

Semi di Patate Selvatiche...

Prezzo 3,75 € (SKU: P 439)
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<h2><strong>Semi di Patate Selvatiche (Thladiantha dubia)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Confezione da 5 semi.</strong></span></h2> <p>Il rampicante perenne a 6 m di lunghezza. Frost resistente alla zona. Questa pianta crea tuberi rotondi (simili alle patate) e gustosi frutti rossi (che assomigliano a Passion Fruit).</p> <p>Very ornamental climber - numerous yellow flowers and red fruits.</p> <p>Very rare plant.</p> <p>Sow the seeds on the surface. Keep moist but not very wet. You can use fungicide to covering the seeds. To creation of fruits there are necessary male and female plants (from the seeds there should grow up both sex) and hand pollinating.</p> <p>Warning: this species has been reported as a rare (but locally very abundantly growing) invasive plant in some countries, for example in the upper Midwest of the United States</p> <p> </p> <p><strong>Wikipedia:</strong></p> <p>Thladiantha dubia, the Manchu tubergourd, goldencreeper, wild potato, or (French) thladianthe douteuse, is a herbaceous perennial climbing vine of the gourd family.[2] It is native to Russia, northern China, and Korea, but has been introduced to Japan,[2] southeast Europe (Austria, Romania, Germany), the Galapagos Islands, and scattered locations in North America (Manitoba, Ontario, Quebec, Illinois, Massachusetts, Minnesota, New Hampshire, New York, Wisconsin).[3][4] It is occasionally grown as a medicinal plant, or as an ornamental in North America (the US and Canada).</p>
P 439 (5 S)
Semi di Patate Selvatiche (Thladiantha dubia) 3.75 - 8