Pianta resistente al freddo e al gelo

Semi di oleandro bianco...

Semi di oleandro bianco...

Prezzo 1,95 € (SKU: T 62 W)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di oleandro bianco (Nerium oleander)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 10 semi.</strong></span></h2> <p>L'oleandro (Nerium oleander L., 1753) è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocynaceae, unica specie del genere Nerium. È forse originario dell'Asia ma è naturalizzato e spontaneo nelle regioni mediterranee e diffusamente coltivato a scopo ornamentale.</p> <p>L'oleandro ha un portamento arbustivo, con fusti generalmente poco ramificati che partono dalla ceppaia, dapprima eretti, poi arcuati verso l'esterno. I rami giovani sono verdi e glabri. I fusti e i rami vecchi hanno una corteccia di colore grigiastro.</p> <p>Le foglie, velenose come i fusti, sono glabre e coriacee, disposte a verticilli di 2-3, brevemente picciolate, con margine intero e nervatura centrale robusta e prominente. La lamina è lanceolata, acuta all'apice, larga 1–2 cm e lunga 10–14 cm.</p> <p>I fiori sono grandi e vistosi, a simmetria raggiata, disposti in cime terminali. Il calice è diviso in cinque lobi lanceolati, di colore roseo o bianco nelle forme spontanee. La corolla è tubulosa e poi suddivisa in 5 lobi, di colore variabile dal bianco al rosa e al rosso carminio. Le varietà coltivate sono a fiore doppio e sono quasi tutte profumate. L'androceo è formato da 5 stami, con filamenti saldati al tubo corollino. L'ovario è supero, formato da due carpelli pluriovulari. La fioritura è abbondante e scalare, ha inizio nei mesi di aprile o maggio e si protrae per tutta l'estate fino all'autunno.</p> <p>Il frutto è un follicolo fusiforme, stretto e allungato, lungo 10–15 cm. A maturità si apre longitudinalmente lasciando fuoriuscire i semi. Il seme ha dimensione variabile dai 3 ai 5 mm di lunghezza e circa 1 mm di diametro ed è sormontato da una peluria disposta ad ombrello (pappo) che permette al seme di essere trasportato dal vento anche per lunghe distanze.</p> <p><strong>Esigenze e adattamento</strong></p> <p>L'oleandro è una specie termofila ed eliofila, abbastanza rustica. Trae vantaggio dall'umidità del terreno rispondendo con uno spiccato rigoglio vegetativo, tuttavia ha caratteri xerofitici dovuti alla modificazione degli stomi fogliari che gli permettono di resistere a lunghi periodi di siccità. Teme il freddo, pertanto in ambienti freddi fuori dalla sua zona fitoclimatica deve essere posto in luoghi riparati e soleggiati. Viene coltivato in tutta Italia a scopo ornamentale e spesso è usato lungo le strade perché non richiede particolari cure colturali.</p> <p>Nonostante il portamento cespuglioso per natura, può essere allevato ad albero per realizzare viali alberati suggestivi per la fioritura abbondante, lunga e variegata nei colori. In questo caso richiede frequenti interventi di spollonatura per rimuovere i polloni basali emessi dalla ceppaia.</p> <p><strong>Ecologia</strong></p> <p>L'oleandro ha un areale piuttosto vasto che si estende nella fascia temperata calda dal Giappone al bacino del Mediterraneo. In Italia vegeta spontaneamente nella zona fitoclimatica del Lauretum presso i litorali, inoltrandosi all'interno fino ai 1000 metri d'altitudine lungo i corsi d'acqua. In effetti si tratta di un elemento comune e inconfondibile della vegetazione riparia degli ambienti mediterranei, quasi sempre associato ad altre specie riparie quali l'ontano, la tamerice, l'agno casto. S'insedia sia sui suoli sabbiosi alla foce dei fiumi o lungo la loro riva, sia sui greti sassosi, formando spesso una fitta vegetazione.</p> <p>L'associazione vegetale riparia con una marcata presenza dell'oleandro è una particolare cenosi vegetale che prende il nome di macchia ad oleandro e agno casto, di estensione limitata. Si tratta di una naturale prosecuzione dell'oleo-ceratonion, dal momento che le due cenosi gradano l'una verso l'altra con associazioni intermedie che vedono contemporaneamente la presenza dell'oleandro e di elementi tipici della macchia termoxerofila (lentisco, carrubo, mirto, ecc.). Un caso singolare, forse unico in natura, si rinviene nella Gola di Gorropu fra il Supramonte di Orgosolo e quello di Urzulei in Sardegna: in questo caso la macchia ad oleandro e agno casto si inoltra fino ai 1000 metri, confinando con la lecceta primaria.</p> <p><strong>Avversità</strong></p> <p>Tra le avversità tipiche di questa pianta si annovera la rogna dell'oleandro, la quale viene curata attraverso la potatura della parte malata e la successiva somministrazione di fungicidi rameici.</p> <p><strong>Farmacognosia</strong></p> <p>L'oleandro è una delle piante più tossiche che si conoscano. Tutta la pianta (foglie, corteccia, semi) è tossica per qualsiasi specie animale. Se ingerita porta a:</p> <p>tachicardia con aumento della frequenza respiratoria</p> <p>disturbi gastrici, tra cui vomito, nausea e bruciore</p> <p>disturbi sul sistema nervoso centrale, tra cui assopimento.</p> <p>Responsabile di questa estrema tossicità è, insieme agli alcaloidi, l'oleandrina, un glicoside cardiotossico (con struttura simile alla ouabaina) e inibitore della pompa sodio-potassio a livello di membrana cellulare.</p> <p>Ma l'oleandro contiene una serie di altri principi tossici, che si conservano anche dopo l'essiccamento.</p> <p>L'oleandro fa parte delle piante che contengono cardenolidi.</p> <p>Le specie animali più colpite sono gli equini, i bovini e i piccoli carnivori. Nel cavallo abbiamo anche la comparsa di gravi e profonde lesioni a livello della mucosa orale. La morte sopraggiunge per collasso cardio-respiratorio solo nel caso in cui se ne ingeriscano grandi quantità.</p> <p>Le sue proprietà tossiche sono state usate come "arma" per l'omicidio descritto nel film White Oleander. Al riguardo la storia racconta che diversi soldati delle truppe napoleoniche morirono per avvelenamento dopo aver usato rami di oleandro come spiedi nella cottura della carne alla brace, durante le campagne militari in Italia.</p> </body> </html>
T 62 W
Semi di oleandro bianco (Nerium oleander)

Pianta resistente al freddo e al gelo

Semi di oleandro rosso...

Semi di oleandro rosso...

Prezzo 1,95 € (SKU: T 62 R)
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5/ 5
<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di oleandro rosso (Oleander Nerium)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 10 semi.</strong></span></h2> <p>L'oleandro (Nerium oleander L., 1753) è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocynaceae, unica specie del genere Nerium[1]. È forse originario dell'Asia ma è naturalizzato e spontaneo nelle regioni mediterranee e diffusamente coltivato a scopo ornamentale.</p> <p>L'oleandro ha un portamento arbustivo, con fusti generalmente poco ramificati che partono dalla ceppaia, dapprima eretti, poi arcuati verso l'esterno. I rami giovani sono verdi e glabri. I fusti e i rami vecchi hanno una corteccia di colore grigiastro.</p> <p>Le foglie, velenose come i fusti, sono glabre e coriacee, disposte a verticilli di 2-3, brevemente picciolate, con margine intero e nervatura centrale robusta e prominente. La lamina è lanceolata, acuta all'apice, larga 1–2 cm e lunga 10–14 cm.</p> <p>I fiori sono grandi e vistosi, a simmetria raggiata, disposti in cime terminali. Il calice è diviso in cinque lobi lanceolati, di colore roseo o bianco nelle forme spontanee. La corolla è tubulosa e poi suddivisa in 5 lobi, di colore variabile dal bianco al rosa e al rosso carminio. Le varietà coltivate sono a fiore doppio e sono quasi tutte profumate. L'androceo è formato da 5 stami, con filamenti saldati al tubo corollino. L'ovario è supero, formato da due carpelli pluriovulari. La fioritura è abbondante e scalare, ha inizio nei mesi di aprile o maggio e si protrae per tutta l'estate fino all'autunno.</p> <p>Il frutto è un follicolo fusiforme, stretto e allungato, lungo 10–15 cm. A maturità si apre longitudinalmente lasciando fuoriuscire i semi. Il seme ha dimensione variabile dai 3 ai 5 mm di lunghezza e circa 1 mm di diametro ed è sormontato da una peluria disposta ad ombrello (pappo) che permette al seme di essere trasportato dal vento anche per lunghe distanze.</p> <p><strong>Esigenze e adattamento</strong></p> <p>L'oleandro è una specie termofila ed eliofila, abbastanza rustica. Trae vantaggio dall'umidità del terreno rispondendo con uno spiccato rigoglio vegetativo, tuttavia ha caratteri xerofitici dovuti alla modificazione degli stomi fogliari che gli permettono di resistere a lunghi periodi di siccità. Teme il freddo, pertanto in ambienti freddi fuori dalla sua zona fitoclimatica deve essere posto in luoghi riparati e soleggiati. Viene coltivato in tutta Italia a scopo ornamentale e spesso è usato lungo le strade perché non richiede particolari cure colturali.</p> <p>Nonostante il portamento cespuglioso per natura, può essere allevato ad albero per realizzare viali alberati suggestivi per la fioritura abbondante, lunga e variegata nei colori. In questo caso richiede frequenti interventi di spollonatura per rimuovere i polloni basali emessi dalla ceppaia.</p> <p><strong>Ecologia</strong></p> <p>L'oleandro ha un areale piuttosto vasto che si estende nella fascia temperata calda dal Giappone al bacino del Mediterraneo. In Italia vegeta spontaneamente nella zona fitoclimatica del Lauretum presso i litorali, inoltrandosi all'interno fino ai 1000 metri d'altitudine lungo i corsi d'acqua. In effetti si tratta di un elemento comune e inconfondibile della vegetazione riparia degli ambienti mediterranei, quasi sempre associato ad altre specie riparie quali l'ontano, la tamerice, l'agno casto. S'insedia sia sui suoli sabbiosi alla foce dei fiumi o lungo la loro riva, sia sui greti sassosi, formando spesso una fitta vegetazione.</p> <p>L'associazione vegetale riparia con una marcata presenza dell'oleandro è una particolare cenosi vegetale che prende il nome di macchia ad oleandro e agno casto, di estensione limitata. Si tratta di una naturale prosecuzione dell'oleo-ceratonion, dal momento che le due cenosi gradano l'una verso l'altra con associazioni intermedie che vedono contemporaneamente la presenza dell'oleandro e di elementi tipici della macchia termoxerofila (lentisco, carrubo, mirto, ecc.). Un caso singolare, forse unico in natura, si rinviene nella Gola di Gorropu fra il Supramonte di Orgosolo e quello di Urzulei in Sardegna: in questo caso la macchia ad oleandro e agno casto si inoltra fino ai 1000 metri, confinando con la lecceta primaria.</p> <p><strong>Avversità</strong></p> <p>Tra le avversità tipiche di questa pianta si annovera la rogna dell'oleandro, la quale viene curata attraverso la potatura della parte malata e la successiva somministrazione di fungicidi rameici.</p> <p><strong>Farmacognosia</strong></p> <p>L'oleandro è una delle piante più tossiche che si conoscano. Tutta la pianta (foglie, corteccia, semi) è tossica per qualsiasi specie animale. Se ingerita porta a:</p> <p>tachicardia con aumento della frequenza respiratoria</p> <p>disturbi gastrici, tra cui vomito, nausea e bruciore</p> <p>disturbi sul sistema nervoso centrale, tra cui assopimento.</p> <p>Responsabile di questa estrema tossicità è, insieme agli alcaloidi, l'oleandrina, un glicoside cardiotossico (con struttura simile alla ouabaina) e inibitore della pompa sodio-potassio a livello di membrana cellulare.</p> <p>Ma l'oleandro contiene una serie di altri principi tossici, che si conservano anche dopo l'essiccamento.</p> <p>L'oleandro fa parte delle piante che contengono cardenolidi.</p> <p>Le specie animali più colpite sono gli equini, i bovini e i piccoli carnivori. Nel cavallo abbiamo anche la comparsa di gravi e profonde lesioni a livello della mucosa orale. La morte sopraggiunge per collasso cardio-respiratorio solo nel caso in cui se ne ingeriscano grandi quantità.</p> <p>Le sue proprietà tossiche sono state usate come "arma" per l'omicidio descritto nel film White Oleander. Al riguardo la storia racconta che diversi soldati delle truppe napoleoniche morirono per avvelenamento dopo aver usato rami di oleandro come spiedi nella cottura della carne alla brace, durante le campagne militari in Italia.</p> </body> </html>
T 62 R
Semi di oleandro rosso (Oleander Nerium)

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Oleandro (Nerium...

Semi di Oleandro (Nerium...

Prezzo 1,95 € (SKU: T 62)
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5/ 5
<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di Oleandro (Nerium oleander)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per confezione da 10 semi.</strong></span></h2> <p>L'oleandro (Nerium oleander L., 1753) è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocynaceae, unica specie del genere Nerium[1]. È forse originario dell'Asia ma è naturalizzato e spontaneo nelle regioni mediterranee e diffusamente coltivato a scopo ornamentale.</p> <p>L'oleandro ha un portamento arbustivo, con fusti generalmente poco ramificati che partono dalla ceppaia, dapprima eretti, poi arcuati verso l'esterno. I rami giovani sono verdi e glabri. I fusti e i rami vecchi hanno una corteccia di colore grigiastro.</p> <p>Le foglie, velenose come i fusti, sono glabre e coriacee, disposte a verticilli di 2-3, brevemente picciolate, con margine intero e nervatura centrale robusta e prominente. La lamina è lanceolata, acuta all'apice, larga 1–2 cm e lunga 10–14 cm.</p> <p>I fiori sono grandi e vistosi, a simmetria raggiata, disposti in cime terminali. Il calice è diviso in cinque lobi lanceolati, di colore roseo o bianco nelle forme spontanee. La corolla è tubulosa e poi suddivisa in 5 lobi, di colore variabile dal bianco al rosa e al rosso carminio. Le varietà coltivate sono a fiore doppio e sono quasi tutte profumate. L'androceo è formato da 5 stami, con filamenti saldati al tubo corollino. L'ovario è supero, formato da due carpelli pluriovulari. La fioritura è abbondante e scalare, ha inizio nei mesi di aprile o maggio e si protrae per tutta l'estate fino all'autunno.</p> <p>Il frutto è un follicolo fusiforme, stretto e allungato, lungo 10–15 cm. A maturità si apre longitudinalmente lasciando fuoriuscire i semi. Il seme ha dimensione variabile dai 3 ai 5 mm di lunghezza e circa 1 mm di diametro ed è sormontato da una peluria disposta ad ombrello (pappo) che permette al seme di essere trasportato dal vento anche per lunghe distanze.</p> <p><strong>Esigenze e adattamento</strong></p> <p>L'oleandro è una specie termofila ed eliofila, abbastanza rustica. Trae vantaggio dall'umidità del terreno rispondendo con uno spiccato rigoglio vegetativo, tuttavia ha caratteri xerofitici dovuti alla modificazione degli stomi fogliari che gli permettono di resistere a lunghi periodi di siccità. Teme il freddo, pertanto in ambienti freddi fuori dalla sua zona fitoclimatica deve essere posto in luoghi riparati e soleggiati. Viene coltivato in tutta Italia a scopo ornamentale e spesso è usato lungo le strade perché non richiede particolari cure colturali.</p> <p>Nonostante il portamento cespuglioso per natura, può essere allevato ad albero per realizzare viali alberati suggestivi per la fioritura abbondante, lunga e variegata nei colori. In questo caso richiede frequenti interventi di spollonatura per rimuovere i polloni basali emessi dalla ceppaia.</p> <p><strong>Ecologia</strong></p> <p>L'oleandro ha un areale piuttosto vasto che si estende nella fascia temperata calda dal Giappone al bacino del Mediterraneo. In Italia vegeta spontaneamente nella zona fitoclimatica del Lauretum presso i litorali, inoltrandosi all'interno fino ai 1000 metri d'altitudine lungo i corsi d'acqua. In effetti si tratta di un elemento comune e inconfondibile della vegetazione riparia degli ambienti mediterranei, quasi sempre associato ad altre specie riparie quali l'ontano, la tamerice, l'agno casto. S'insedia sia sui suoli sabbiosi alla foce dei fiumi o lungo la loro riva, sia sui greti sassosi, formando spesso una fitta vegetazione.</p> <p>L'associazione vegetale riparia con una marcata presenza dell'oleandro è una particolare cenosi vegetale che prende il nome di macchia ad oleandro e agno casto, di estensione limitata. Si tratta di una naturale prosecuzione dell'oleo-ceratonion, dal momento che le due cenosi gradano l'una verso l'altra con associazioni intermedie che vedono contemporaneamente la presenza dell'oleandro e di elementi tipici della macchia termoxerofila (lentisco, carrubo, mirto, ecc.). Un caso singolare, forse unico in natura, si rinviene nella Gola di Gorropu fra il Supramonte di Orgosolo e quello di Urzulei in Sardegna: in questo caso la macchia ad oleandro e agno casto si inoltra fino ai 1000 metri, confinando con la lecceta primaria.</p> <p><strong>Avversità</strong></p> <p>Tra le avversità tipiche di questa pianta si annovera la rogna dell'oleandro, la quale viene curata attraverso la potatura della parte malata e la successiva somministrazione di fungicidi rameici.</p> <p><strong>Farmacognosia</strong></p> <p>L'oleandro è una delle piante più tossiche che si conoscano. Tutta la pianta (foglie, corteccia, semi) è tossica per qualsiasi specie animale. Se ingerita porta a:</p> <p>tachicardia con aumento della frequenza respiratoria</p> <p>disturbi gastrici, tra cui vomito, nausea e bruciore</p> <p>disturbi sul sistema nervoso centrale, tra cui assopimento.</p> <p>Responsabile di questa estrema tossicità è, insieme agli alcaloidi, l'oleandrina, un glicoside cardiotossico (con struttura simile alla ouabaina) e inibitore della pompa sodio-potassio a livello di membrana cellulare.</p> <p>Ma l'oleandro contiene una serie di altri principi tossici, che si conservano anche dopo l'essiccamento.</p> <p>L'oleandro fa parte delle piante che contengono cardenolidi.</p> <p>Le specie animali più colpite sono gli equini, i bovini e i piccoli carnivori. Nel cavallo abbiamo anche la comparsa di gravi e profonde lesioni a livello della mucosa orale. La morte sopraggiunge per collasso cardio-respiratorio solo nel caso in cui se ne ingeriscano grandi quantità.</p> <p>Le sue proprietà tossiche sono state usate come "arma" per l'omicidio descritto nel film White Oleander. Al riguardo la storia racconta che diversi soldati delle truppe napoleoniche morirono per avvelenamento dopo aver usato rami di oleandro come spiedi nella cottura della carne alla brace, durante le campagne militari in Italia.</p> </body> </html>
T 62 P
Semi di Oleandro (Nerium oleander)
Semi di cipolla di mare...

Semi di cipolla di mare...

Prezzo 3,80 € (SKU: CT 23)
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<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><strong>Semi di cipolla di mare (Albuca bracteata) </strong></h2> <h2><strong><span style="color: #ff0000;">Prezzo per Pacchetto di 3 semi.</span> </strong></h2> <p>Albuca bracteata (sin. Ornithogalum longebracteatum), è conosciuta con i nomi comuni di cipolla incinta, falsa cipolla di mare e cipolla di mare. È una specie di pianta bulbosa della famiglia delle Asparagaceae. I suoi steli fiorali possono raggiungere un'altezza di 90 cm e possono portare fino a 100 fiori bianco-verdastri.</p> <p>Foglie lanceolate a forma di cinghia, lunghe 60 cm (2 piedi) e larghe 2,5 cm (1 in), sporgono da un bulbo voluminoso che è in gran parte fuori terra. Le radici sono bianche e succulente. Molti fiori piccoli, profumati, bianchi, con un diametro di 0,5 cm e una vena mediana verde, si trovano su racemi che possono raggiungere i 70-90 cm di altezza. La fioritura avviene solitamente dalla primavera fino all'inizio dell'inverno (da maggio ad agosto nell'emisfero settentrionale), con 50-100 fiori per gambo. Una pianta può avere fino a 300 fiori contemporaneamente. Le capsule di frutta sono lunghe 10 mm e hanno un diametro di 6 mm. I semi sono oblunghi con dimensioni di 4 per 1,5 mm. L'Albuca bracteata è una criptophyta, poiché il fogliame muore durante i periodi di siccità.</p> <p>Spesso coltivata come pianta ornamentale. La pianta è molto adattabile e quindi ideale per la coltivazione in contenitori. Preferisce il sole diretto. Il supporto deve essere ben drenato.</p> <p>Resiste a temperature fino a -5 ° C.</p> <p>In medicina, le foglie schiacciate della pianta sono usate per trattare tagli e contusioni. Secondo alcune fonti, l'effetto medicinale di questa pianta è simile a quello dell'aloe vera.</p>
CT 23 (3 S)
Semi di cipolla di mare (Albuca bracteata)

Pianta gigante (con frutti giganti)
Semi di Roselle Gigante...

Semi di Roselle Gigante...

Prezzo 3,50 € (SKU: MHS 19 G)
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<h2 class=""><strong>Semi di Roselle Gigante (Hibiscus sabdariffa)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per confezione da 5 semi.</strong></span></h2> <div><strong><span style="color: #000000; font-size: 18px;">I frutti di questa rosella sono due volte più grandi di qualsiasi altra rosella.</span></strong><br>Appartenente alla famiglia delle Malvacee.</div> <div><strong>Descrizione</strong></div> <div>Il Carcade è un arbusto che può raggiungere i &nbsp;2 m di altezza, le foglie hanno da 3 a 5 lobuli e i fiori sono gialli o rossicci.</div> <div>Questa pianta è originaria del Sudan, e viene coltivata in Egitto, a Ceylon e nelle regioni tropicali del Messico.</div> <p><strong>Proprietà</strong></p> <p><strong>Le proprietà di questa pianta sono:</strong></p> <p>additivo naturale</p> <p>diuretico</p> <p>tonificante</p> <p>blando lassativo</p> <p>digestivo</p> <p>HIBISCUS SABDARIFFA</p> <p>L’ibisco, che viene detto comunemnete carcadè o tè rosa di Abissinia,&nbsp; fa parte della Famiglia delle Malvacee, di cui fanno anche parte la malva ed il cotone. Le parti utilizzati in Fitoterapia sono i fiori, le foglie, le radici e i semi.</p> <p>I principi attivi dell’ Ibisco sono rappresentati dalla vitmamina C, da acidi organici ( acido citrico, malico e tartrico), da mucillagini che hanno azione lassativa, da antociani con una potente azione antiossidante che va a contrastare i radicali liberi che sono responsabili di numerosi stati patologici dell’organismo umano. Dai semi di Ibisco viene ricavato un olio essenziale in cui vi sono grandi quantità di Vitamina E e di acidi grassi essenziali importanti in quanto contrastano la formazione delle placche ateromasiche nelle arterie e&nbsp; quindi agiscono abbassando i livelli di colestrolo. Le foglie dell‘Ibisco hanno proprietà emollienti, diuretiche, rinfrescanti e sedative; i fiori hanno un’azione diuretica e azione stimolante la produzione delle fibre collagene quindi con effetto antirughe; le radici, per il loro sapore amaro, sono utilizzate per la preparazione di amari e aperitivi, quindi hanno un’azione digestiva e tonica sulla mucosa dello stomaco e un’azione emolliente contro la tosse catarrale.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Si consiglia di bere l’infuso di fiori di Ibisco nel trattamento della cellulite di primo stadio, cioè quando la cellulite è allo stadio iniziale e quindi si ha solo l’edema e la ritenzione idrica, e quando bisogna migliorare la digestione. L’ibisco non contiene principi attivi eccitanti, e può essere utilizzato dai soggetti che non tpllerano il tè ed il caffè; il decotto delle radici&nbsp; è un ottimo rimedio per la tosse.</p> <p><strong>Usi clinici dell’ Ibisco:</strong></p> <p>Nell’Astenia, tosse e asma: si consiglia di bere una tazza di decotto di radici di Ibisco 2/3 volte al giorno per cirac 1 mese.</p> <p>Nelle Vampate di calore: si consiglia di bere 2/3 tazze al giorno di infuso di fiori di Ibisco</p> <p>Nella Cellulite di primo stadio: si consiglia di bere 2/3 tazze di infuso di fiori di Ibisco al giorno e aggiungere anche un pezzetto di radice di zenzero finemente tritata.</p> <p>Nella Intolleranza alla caffeina: si consiglia di bere l’infuso ricavato sai fiori di Ibisco sia caldo che freddo</p> <p>Nelle Rughe e pelle del viso ipotonica: si consiglia di bere 2/3 tazze al giorno di infuso di fiori di Ibisco ed utilizzare lo stesso infuso come tonico dopo avere effettuato un’accurata pulizia della pelle del viso.</p> <p><strong>Preparazioni semplici di Ibisco da preparare a casa:</strong></p> <p>Infuso: mettere un cucchiao di petali di fiori essiccati di Ibisco in una tazza da tè con acqua calda, coprire e lasciare per circa 10 minuti, filtrare bene e bere. Se si vuole si può aggiungere una scorza di limone e un cucchiaino di miele.</p> <p>Decotto: mettere 2 cucchiai di radici di Ibisco in mezzo litro di acqua fredda, fare bollire a fuoco basso per 10 minuti, filtrare ed utilizzare freddo per lavaggi o frizioni.</p> <table> <tbody> <tr> <td> <p><span><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>Seeds</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>0</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>0</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>all year round</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>Cover lightly with substrate</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>18-22°C</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>7 - 40 days</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap">&nbsp;</td> <td> <p><br><span><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena.&nbsp;</em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr> </tbody> </table>
MHS 19 G (5 S)
Semi di Roselle Gigante (Hibiscus sabdariffa)

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Yucca (Yucca...

Semi di Yucca (Yucca...

Prezzo 2,35 € (SKU: CT 8)
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<h2 class=""><strong>Semi di Yucca (Yucca filamentosa)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> La Yucca filamentosa (Yucca filamentosa L.) fa parte della stessa Famiglia delle Agavi, le Asparagaceae, anche se alcuni le inseriscono in un’altra Famiglia, le Agavaceae. E’ un arbusto del Sud-Est degli Stati Uniti. Negli States la Yucca filamentosa la possiamo trovare spontaneamente sulle spiagge al riparo delle dune, nei campi, nelle lande in pieno sole, e sui pendii rocciosi. Adattabile nei terreni argillosi, o argillosi-limosi. In Italia il Genere Yucca si è propagato in maniera casuale in Lombardia, Veneto, Sicilia, Puglia e Sardegna, anche se nelle regioni settentrionali è molto rara incontrarla spontaneamente. Negli States le Yucche filamentose possono crescere fino a 15 metri. Nelle nostre regioni, invece, può crescere fino a 1 – 2 metri di altezza. La Yucca filamentosa ha rosette basali di foglie sempreverdi, appiattite fra di loro, lunghe fino a 50 cm, di color verde glaucescente, lanceolate, filamentose, strette e taglienti, dalla consistenza rigida e dall’apice appuntito/spinoso. I fiori dal colore bianco cremoso lunghi tra i 5-8 cm sono riuniti in lunghe pannocchie erette tra 50 cm e 150 cm e fioriscono a fine primavera/estate (giugno – luglio). La Yucca è dotata sia di fiori maschili che femminili (dioica).<br /><br />La Yucca filamentosa cresce in terreni drenati, sabbiosi, argillosi (umidi ma non ama i ristagni di acqua che fanno marcire le radici e tollera la siccità, essendo un’essenza che vive in luoghi semi-desertici). Può crescere in terreni poveri di nutrienti, anche se ama terreni ricchi di sostanze nutritive. Non disdegna terreni sia subacidi, sia leggermente basici (da 5.5 fino a 7.5). Cresce sia in posizioni di mezz’ombra o in piena luce, anche se in piena luce ha la sua massima fioritura. La Yucca sopporta i venti, anche forti. Come clima predilige il clima marittimo (non disdegna di crescere, comunque, nel Nord d’Italia, l’importante è che si protegga dagli improvvisi cali di temperatura).<br /><br />Reidratare i semi in acqua tiepida per circa 24 ore prima di seminarli. Se ci si avvale di Acido Gibberellico, disciogliere tale stimola-germinazione in acqua, e reidratare con tale composto i semi.<br /><br />La Yucca si può seminare all’esterno a fine inverno o inizio primavera. Invece in casa/serra si può coltivare tutto l’anno, ma sempre con le accortezze del caso. Si semina ad una profondità di 0.5 cm di profondità.<br /><br />Le temperature di germinazione sono tra i 15-21 °C. Hanno bisogno di terriccio leggero con della sostanza organica (rapporto 2:1) e ben drenato, insieme ad un po’ di sabbia grossa e sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa. Si consigliano vasi di terracotta poiché la Yucca ha una notevole velocità di espansione delle radici e ogni anno diventa sempre più pesante anche il trasporto, quindi è necessario dotarsi di un vaso robusto (all’inizio vasi di diametro tra 15-20 cm, poi aumentare il diametro fino ad un massimo di 50 cm nei rinvasi successivi). La germinazione richiede 3 o 4 settimane in posizione ombrosa. Mantenere il terriccio moderatamente umido e trapiantare le piccole Yucche entro 8 settimane in vasi singoli leggermente più grandi e in pieno sole. Fare in modo che tra gli intervalli di ogni travaso il terriccio si asciughi per non incappare in marciumi radicali.<br /><br />Si rinvasa ogni anno in primavera con un bell’apporto di torba nel vaso di terracotta, come si è già descritto prima. Quando il vaso di terracotta raggiunge dimensioni di 50 cm di diametro, si consiglia fortemente di trapiantare la Yucca nel terreno nudo, se siete dotati di giardino.<br /><br />All’esterno la Yucca ama la luce del sole anche diretta. Ama intervalli di temperatura tra i 25°C – 30°C e 10°. Tollera i 0°C ma solo per brevi periodi. Se avete la vostra Yucca in vaso, si può trasportare sul balcone tra aprile e ottobre.<br /><br />Di mattina presto si nebulizzi spesso la pianta in prossimità della chioma nel periodo estivo.<br /><br />Il miglior periodo di irrigazione delle Yucche si ha tra aprile e ottobre, facendo in modo da non creare ristagni di acqua nel sottovaso.Tra i mesi di aprile e ottobre concimare la Yucca ogni 30 giorni con un concime liquido contenente elevate dosi di azoto (N) tra aprile e ottobre.
CT 8 (5 S)
Semi di Yucca (Yucca filamentosa)

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Semi di Papavero decorativo Shirley Poppy 2.05 - 4

Semi di Papavero decorativo...

Prezzo 1,95 € (SKU: MHS 43)
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<div id="idTab1" class="rte"> <h2><strong>Semi di Papavero Shirley Poppy (Papaver rhoeas)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 200 semi.</strong></span></h2> <p>Il classico papavero mix diffuso nei campi di cereali e negli ambienti ruderali e sassosi. Effimero ma di grande effetto se seminato in grandi masse.<br /><br />Famiglia: Papaveraceae<br />Ciclo di vita: annuale <br />Tipo di pianta: erbacea <br />Uso: giardino spontaneo, giardino roccioso<br />Altezza: 40 cm<br />Larghezza: -<br />Periodo di fioritura: maggio-luglio<br />Semina in: mar, apr, mag giu, ago, set</p> <p> </p> <h3><span style="font-size: 10pt; color: #008000;"><strong>Istruzioni di semina:</strong></span><br /><span style="font-size: 10pt; color: #008000;"> Si semina direttamente a dimora, in terreno accuratamente lavorato e livellato, e irrigato. I semi, piccolissimi, si spargono ben distanziati e non si coprono. Quando le piantine sono spuntate, se necessario di esegue un diradamento per lasciare circa 10 cm tra una pianta e l'altra. Tutti i papaveri non tollerano il trapianto. Poichè la fioritura è effimera, per ottenere fioriture prolungate si eseguono semine scalari, nello stesso posto, dopo 3 settimane circa.</span></h3> </div>
MHS 43 (200 S)
Semi di Papavero decorativo Shirley Poppy 2.05 - 4
Semi di Papavero da Oppio Bianco (Papaver somniferum)

Semi di Papavero da Oppio...

Prezzo 3,50 € (SKU: MHS 140)
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<div id="idTab1" class="rte"> <h2 class=""><strong>Semi di Papavero da Oppio Bianco (Papaver somniferum)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 2000 (1g), 10000 (5g) semi.</strong></span></h2> <p>Il papavero da oppio (Papaver somniferum L., 1753) è una pianta a fiore (angiosperma) appartenente alla famiglia Papaveraceae.</p> <p>Il nome scientifico ne sottolinea le proprietà narcotiche dovute all'azione di vari alcaloidi, principalmente la morfina, presenti nell'oppio grezzo, una sostanza lattiginosa secreta dalla tipica capsula seminifera che caratterizza il genere Papaver.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>Pianta erbacea, a ciclo annuale, con radice a fittone e fusto eretto, poco ramificato, di altezza generalmente non superiore ai 150 cm.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>Le foglie sono alterne, di grandi dimensioni, semplici ed oblunghe, con margine sinuato-dentato e prive di stipole; le basali presentano un corto picciolo, le superiori sono invece sessili.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Fiore</strong></p> <p>I fiori sono attinomorfi, ermafroditi e terminali, con lungo peduncolo e un diametro che può raggiungere i 10 cm. Il calice è composto da due sepali caduchi che seccano con la formazione della corolla; quest'ultima è formata da 4 grandi petali, pieghettati nel bocciolo, di colore bianco, roseo, rosso o violaceo e con macchie scure alla base. L'androceo è rappresentato da numerosi stami circondanti un gineceo che risulta composto da un ovario subgloboso poli-carpellare ed uniloculare, suddiviso in setti incompleti e contenente numerosi ovuli; gli stimmi sessili si presentano saldati a formare un disco appiattito sopra l'ovario. La fioritura avviene in giugno-agosto e l'impollinazione è entomogama, ossia mediante insetti pronubi attratti dai colori e dal nettare prodotto da apposite ghiandole, i nettarii, presenti nei petali.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Frutto</strong></p> <p>Il frutto è un treto, ovvero una grande capsula deiscente per mezzo di pori situati fra i lobi dello stimma, il quale persiste anche dopo la maturazione. I semi sono biancastri e reniformi, con superficie reticolata-alveolata, embrione piccolo e ricco di endosperma. I semi cadono solo in seguito a forti scosse di vento perché i pori sono posti nella parte superiore della capsula che non si piega a maturazione.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>Contrariamente a quanto si pensa, il papavero non si incontra soltanto nelle montagne asiatiche. È abbastanza comune anche in Europa, dove trova gli stessi terreni calcarei.</p> <p>&nbsp;</p> <p>In Italia si trova allo stato spontaneo in tutte le zone costiere, collinari e di bassa montagna (fino a 1200 m) dell'Italia, spesso infestando le zone dove la terra viene mossa per lavori (i semi possono aspettare in quiescenza per diversi decenni le condizioni ideali alla germinazione). Era molto usata nella medicina popolare per curare tosse, diarrea e dolori vari. Un uso molto comune, soprattutto nel Sud era per lenire le coliche intestinali nei lattanti e per tenere calmi i bambini irrequieti quando i genitori lavoravano nelle campagne. Il nome comune nel mezzogiorno per il Papaver somniferum è "papagna" o "papagno" o in Sicilia Centrale "Paparina" che è diventato sinonimo di "sonnolenza" e/o di "cazzotto". La varietà spontanea in Italia ha fiori per lo più viola, con una macchia più scura alla base ma può essere anche rosso o bianco. Le capsule, a maturità, si aprono sotto la corona per lasciare cadere i semi al vento, contrariamente ad alcune varietà commerciali, ornamentali o per la produzione di semi, che rimangono chiuse, trattenendo i semi, anche quando la capsula è secca, facendola somigliare ad un sonaglio che produce un caratteristico rumore quando agitato. Il Papaver somniferum è considerato una pianta di natura infestante per la sua ottima capacità di diffondersi molto facilmente, nota per la sua resistenza negli ambienti più ostili.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Uso del papavero</strong></p> <p>Dal Papaver somniferum si usano:</p> <p>&nbsp;</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; la semenza come alimento: spezie e olio</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; il lattice uscente del pericarpo immaturo inciso (oppio) come materia prima di farmaci e stupefacenti, in particolare la morfina e l'eroina.</p> <p>&nbsp;</p> <p>L'oppio contiene ca. 25 alcaloidi; i più importanti sono Morfina, Codeina, Papaverina, Noscapina e Tebaina.</p> <p>&nbsp;</p> <p>La capsula, tonda e grossa, contiene numerosi semi, privi di alcaloidi. Questi sono spesso utilizzati in cucina, in particolare nei paesi dell'Europa dell'Est, per aromatizzare i pani e le pasticcerie o per la produzione di oli alimentari e industriali (colori, saponi). I residui sono usati come mangime per animali.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>In diverse nazioni europee (p. e. in Germania) la coltivazione del P. somniferum è permessa solo con una licenza statale. Le varietà coltivate in Europa sono quasi esclusivamente a scopo ornamentale, e sono quindi cultivar selezionati appositamente per la grandezza e i colori del fiore.</p> <p>&nbsp;</p> <p>La coltivazione a scopo commerciale avviene soprattutto in Spagna, Francia, Australia e Turchia per quanto riguarda l'industria farmaceutica, mentre in Asia e Centroamerica per la produzione di oppiacei di contrabbando (principalmente eroina). Il primo produttore mondiale d'oppio destinato al mercato illegale è l'Afghanistan, seguito dai paesi del Sud Est Asiatico (Birmania, Laos, Cambogia, Sri Lanka) e dal Messico. Nonostante le numerose accuse, il regime teocratico dei talebani lottò efficacemente contro questa produzione (portandola ai minimi storici)[2], la presa di potere da parte dell'Alleanza del Nord alleati degli Stati Uniti in seguito all'Invasione statunitense dell'Afghanistan del 2001 ha permesso a questo paese di ridiventare il primo produttore mondiale, dopo molti anni di riduzione della produzione.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Secondo il World Drug Report dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il Controllo della droga e del Crimine[4], l'Afghanistan nel 2007 ha prodotto il 93% dell'oppio non farmaceutico mondiale. La coltura del papavero è uno dei pochi investimenti proficui per i contadini delle regioni povere ed arretrate. La superficie coltivata è stata pari a ben 104.000 ettari nel 2005 e 165.000 ettari nel 2006.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Anche se oggi molti degli alcaloidi usati in medicina possono essere sintetizzati industrialmente, gran parte di essi viene ancora ricavata dal papavero, perché il processo di estrazione risulta più economico.</p> <p>&nbsp;</p> <p>In Italia è vietato coltivare il Papaver somniferum per estrarre gli alcaloidi, ma può essere coltivato senza particolari permessi puramente per scopi ornamentali, purché si tratti di pochi esemplari. Si noti il fatto che nella tabella I degli stupefacenti è inserito oppio e morfina, tuttavia, non è inserita la pianta di per sé (come lo è ad esempio per la Cannabis indica), ma solo gli alcaloidi estraibili da essa. Quindi la coltivazione di tale pianta per puro scopo ornamentale, è legale.</p> </div><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 140 (1g)
Semi di Papavero da Oppio Bianco (Papaver somniferum)
Semi di aloe a coda di...

Semi di aloe a coda di...

Prezzo 4,00 € (SKU: CT 27)
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<h2 id="short_description_content"><strong>Semi di aloe a coda di gatto (Aloe castanea)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>L'aloe castanea (aloe della coda del gatto) è una specie di aloe endemica del Sud Africa.<br>Una meravigliosa Aloe che forma un arbusto o un piccolo albero alto quasi 4 m con rami corti e spessi che reggono rosette di foglie strette, verdi o blu pallido. Le infiorescenze sono scarsamente ramificate e sembrano code di gatto.<br><br>Cresciuto facilmente da seme in climi temperati e tropicali nelle zone USDA da 9 a 11.&nbsp;</p> <table cellspacing="0" cellpadding="0" border="1"> <tbody> <tr> <td colspan="2" width="100%" valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Sowing Instructions</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Propagation:</span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Seeds</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Pretreat:</span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Stratification:</span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Sowing Time:</span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">all year round</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Sowing Depth:</span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Needs Light to germinate! Just sprinkle on the surface of the substrate + gently press</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Sowing Mix:</span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Germination temperature:</span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">20-25°C</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Location:</span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Germination Time:</span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">1 - 8 weeks</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Watering:</span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"><span style="white-space: normal;">&nbsp;</span></td> <td valign="top"> <p align="center"><br><span style="color: #008000;">Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena.&nbsp;All Rights Reserved.</span></p> </td> </tr> </tbody> </table>
CT 27 (5 S)
Semi di aloe a coda di gatto (Aloe castanea)
Semi di Cumino Nero (Nigella sativa) 2.45 - 1

Semi di Cumino Nero...

Prezzo 2,15 € (SKU: MHS 128)
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<h2><strong>Semi di Cumino Nero (Nigella sativa)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per Pacchetto di 500 (1.5g) semi.</strong></span></h2> <p><span style="font-size: 10pt;">La Nigella sativa, detta comunemente cumino nero, è una pianta annuale della famiglia delle Ranunculaceae, originaria del sud-ovest asiatico.</span></p> <p><span style="font-size: 10pt;">Altri nomi con cui è conosciuta sono: seme nero, fiore di finocchio, fiore di noce moscata, coriandolo romano, seme nero di cipolla o sesamo nero; questi nomi spesso sono ingannevoli e portano a confondere la nigella con altre spezie. Il vecchio nome inglese usato per indicarla, Gith, è ora utilizzato per il gittaione (Agrostemma githago).</span></p> <p><span style="font-size: 10pt;"><strong>Storia</strong></span></p> <p><span style="font-size: 10pt;">La nigella era conosciuta ed apprezzata già dagli antichi egizi: sono stati ritrovati i suoi semi in diversi siti archeologici dell'Egitto (nella tomba del faraone Tutankhamon, per esempio, erano presenti delle anfore colme di olio di nigella). Sebbene il suo esatto ruolo nella cultura egiziana sia a noi sconosciuto, questi ritrovamenti ci dicono che i semi e l'olio della pianta sono stati attentamente selezionati per accompagnare il faraone dopo la vita e, quindi, dovevano avere un ruolo rilevante nella società.</span></p> <p><span style="font-size: 10pt;">La prima scritta riferimento alla N. SATIVA si trova nel libro di Isaia nel Vecchio Testamento. Isaia contrasta la coltivazione di Nigella e Cumino (tipiche coltivazioni egiziane), esaltando al suo posto la coltivazione del grano. (Isaia 28: 25, 27).</span></p> <p><span style="font-size: 10pt;">In epoca medievale, le proprietà della nigella furono studiate da ricercatori arabo-islamici, particolarmente dallo scienziato al-Biruni e dal filosofo e fisiologo Avicenna (Ibn Sina); il quale, nel suo "Canone della Medicina", sostiene che i semi del grano nero abbiano la proprietà di stimolare l'energia corporea e che siano ricostituenti naturali.</span></p> <p><span style="font-size: 10pt;"><strong>Aspetto</strong></span></p> <p><span style="font-size: 10pt;">Cresce di 20-30 centimetri di altezza. Ha foglie ramificate e lineari (ma non filiformi). I fiori sono delicati, e di solito di colore bianco e blu pallido, con 5-10 petali. I frutti sono capsule grande e gonfie composte di 3-7 unità follicoli, ciascuna contenente numerosi semi.</span></p> <p><span style="font-size: 10pt;"><strong><em>Usi</em></strong></span></p> <p><span style="font-size: 10pt;"><strong>Culinario</strong></span></p> <p><span style="font-size: 10pt;">Il seme viene utilizzato come una spezia. Ha un sapore amaro e pungente con un debole odore di fragole. Viene utilizzato principalmente per la preparazione di liquori, caramelle e dolci in genere. Nella cucina mediorientale trova posto nelle ricette di dolci tipici e di biscotti tradizionali; spesso viene usato anche per insaporire e ricoprire particolari tipi di pane (la varietà di pane naan chiamato Peshawari naan), o come decorazione nelle insalate. L'olio di nigella è usato negli Stati Uniti come integratore dietetico e può essere tranquillamente consumato anche sul pane.</span></p> <p><span style="font-size: 10pt;">È l'ingrediente principale di una bevanda al gusto di cola: Evoca Cola</span></p> <p><span style="font-size: 10pt;"><strong>Medicinale</strong></span></p> <p><span style="font-size: 10pt;">Il Profeta Maometto consigliava di "usare sempre i semi del grano nero poiché essi curano tutte le malattie, tranne la morte"; perciò la nigella è stata usata per secoli dalla medicina tradizionale islamica per curare disturbi e malattie. La grande versatilità della pianta nel trattamento di tante e diverse sintomatologie gli ha procurato, presso i popoli arabi, l'appellativo di "habbatul barakah", cioè "semi benedetti".</span></p> <p><span style="font-size: 10pt;"><strong>Uso esterno</strong></span></p> <p><span style="font-size: 10pt;">Il suo olio è stato sempre usato per trattare, con successo, dermatiti, scottature ed eczemi.</span></p> <p><span style="font-size: 10pt;"><strong>Uso interno</strong></span></p> <p><span style="font-size: 10pt;">Nella medicina indiana i semi della nigella sativa sono utilizzati come antiasmatici. La pianta manifesta una duplice attività: antiistaminica e vasoregolatrice. L'infuso veniva impiegato contro il meteorismo, nelle affezioni catarrali, per favorire il flusso mestruale e nella dismenorrea. L'azione diuretica, inoltre, contribuisce a limitare la ritenzione idrica premestruale. Pare che sia un forte antiparassitario contro i parassiti intestinali.</span></p> <p><span style="font-size: 10pt;">Recenti studi clinici esaminati in rassegna sistematica (Phytotherapy Research 2003) sembrano dimostrare l'attività dell'olio di Nigella sativa in varie condizioni allergiche come la rinite, asma, eczema atopico. (da Paolo Campagna - "Farmaci vegetali" ediz. Minerva Medica, maggio 2008)</span></p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 128 (1,5g)
Semi di Cumino Nero (Nigella sativa) 2.45 - 1

Pianta medicinale o spezia
Semi di altea comune...

Semi di altea comune...

Prezzo 1,85 € (SKU: VE 219)
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<h2 class=""><strong>Semi di altea comune (Althaea officinalis)</strong></h2> <h2><span style="color: #f80000;" class=""><strong>Prezzo per Pacchetto di 350 semi (1g).</strong></span></h2> <p style="color: #202122; font-size: 14px;">L'<b>altea comune</b><span> </span>(<i>Althaea officinalis</i><span> </span>L.,<span> </span>1753) è una<span> </span>pianta<span> </span>appartenente alla<span> </span>famiglia<span> </span>delle<span> </span>Malvaceae<span> </span>e al<span> </span>genere<span> </span>Althaea.</p> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Morfologia">Morfologia</span></h2> <h3 style="color: #000000; font-size: 1.2em;"><span class="mw-headline" id="Foglie">Foglie</span></h3> <p>Di questa pianta è convenevole distinguere le foglie inferiori, che sono più o meno rotonde, hanno cinque lobi e un corto<span> </span>picciolo, dalle superiori, che sono triangolari e con tre lobi. Il margine è irregolarmente dentato, la base cuneiforme, l'apice appuntito. Il lembo è di colore verde-biancastro, per la presenza di numerosi peli; è morbido e talvolta arricciato a ventaglio.</p> <h3 style="color: #000000; font-size: 1.2em;"><span class="mw-headline" id="Fiori">Fiori</span></h3> <p>I fiori dell'Althaea officinalis sono caratterizzati da una<span> </span>corolla<span> </span>regolare, formata da cinque petali a forma di cuore, larga 2–3 cm, inserita, solitaria o in compagnia, all'ascella delle foglie superiori. Il colore è delicato, variabile dal<span> </span><i>rosa malva</i><span> </span>al<span> </span><i>rosso porpora</i>. Il calice consta di cinque<span> </span>sepali, ed è rinforzato da un calicetto di piccole foglie lineari. Gli<span> </span>stami<span> </span>sono numerosi e uniti, per i filamenti, in un solo fascio cilindrico.</p> <h3 style="color: #000000; font-size: 1.2em;"><span class="mw-headline" id="Frutti">Frutti</span></h3> <p>I frutti constano di una serie di<span> </span>acheni<span> </span>appiattiti, a forma di disco, disposti l'uno vicino all'altro, simili a una pila di monete.</p> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Distribuzione_e_Habitat">Distribuzione e<span> </span>Habitat</span></h2> <p>Diffusa in gran parte dell'Europa, l'Altea comune cresce in luoghi umidi, lungo i fossi, i canali, gli argini, attorno alle case di campagna.</p> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Usi">Usi</span></h2> <p>È utilizzata anche come pianta ornamentale in giardini e orti. Dalla radice si estraeva il succo che era l'ingrediente principale dei marshmallow. L'altea è un'erba medicinale<span> </span>e un'erba officinale.</p> <p>Le radici, per le loro proprietà lenitive, venivano date da masticare ai lattanti nel periodo della dentizione.</p> <h3 style="color: #000000; font-size: 1.2em;"><span id="Propriet.C3.A0_terapeutiche"></span><span class="mw-headline" id="Proprietà_terapeutiche">Proprietà terapeutiche</span></h3> <table class="noprint disclaimer"> <tbody> <tr> <td> <div class="center"> <div class="floatnone"><img alt="Avvertenza" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f7/Nuvola_apps_important.svg/27px-Nuvola_apps_important.svg.png" decoding="async" title="Avvertenza" width="27" height="23" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f7/Nuvola_apps_important.svg/41px-Nuvola_apps_important.svg.png 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f7/Nuvola_apps_important.svg/54px-Nuvola_apps_important.svg.png 2x" data-file-width="600" data-file-height="500" /></div> </div> </td> <td><i>Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico:<span> </span>leggi le avvertenze.</i></td> </tr> </tbody> </table> <p>L'elevato contenuto di<span> </span>mucillagini<span> </span>conferisce alla pianta proprietà<span> </span>emollienti,<span> </span>lassative<span> </span>e calmanti<sup id="cite_ref-1" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[1]</sup>. Si può usare per curare i<span> </span>catarri bronchiali<span> </span>e la<span> </span>tosse, decongestionare l'intestino, e come cosmetico per le pelli arrossate e le foruncolosi. Si possono preparare<span> </span>gargarismi<span> </span>per le infiammazioni boccali e contro la<span> </span>raucedine. C'è chi afferma che sia utile anche per i disturbi renali, contro i bruciori urinari e vescicali.</p> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 219 (1g)
Semi di altea comune (Althaea officinalis)
Semi di Lino Della Nuova...

Semi di Lino Della Nuova...

Prezzo 1,75 € (SKU: UT 8)
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<div id="idTab1" class="rte"> <h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di Lino Della Nuova Zelanda (Phormium tenax)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong><span style="font-size: 14pt;">Confezione di 3 semi.</span></strong></span></h2> <div>Generalità: arbusto sempreverde originario della Nuova Zelanda. Costituisce ampi cespi di lunghe foglie nastriformi, lunghe anche 120-150 cm, che con il tempo superano i due metri di altezza. Le foglie sono di colore verde brillante, ma esistono ibridi a foglia variegata, tricolore o porpora; in estate producono infiorescenze a pannocchia formate da fiori tubolari bianchi o rosati, all'apice di fusti alti anche 3-4 metri. I phormium fioriscono difficilmente se posti a dimora in vaso o in zone con inverni molto rigidi. Queste piante abbastanza particolari non si trovano molto facilmente nei nostri giardini, ma si addicono ad essere affiancate sia alla flora mediterranea, sia alle perenni da fiore o ai piccoli arbusti. Si possono coltivare anche in vaso, sia in giardino, sia in appartamento, in questo caso si mantengono entro dimensioni abbastanza modeste.&nbsp;</div> <div>Esposizione: porre a dimora in luogo soleggiato o all'ombra parziale, purchè molto luminosa; i phormium possono sopportare temperature vicine ai -8°C, quindi nelle zone con inverni molto freddi è bene porli a dimora in luogo riparato dal vento, e coprirli con tessuto non tessuto durante le fredde giornate invernali.&nbsp;</div> <div>Annaffiature: non necessita di annaffiature eccessive, in quanto sopporta senza problemi la siccità, purchè di breve durata; annaffiare sporadicamente, intensificando un poco le annaffiature durante i mesi estivi. Alla fine dell'inverno interrare nei pressi della pianta del concime organico, oppure spargere sul terreno del concime granulare a lenta cessione per piante verdi.&nbsp;</div> <div>Terreno: porre a dimora in terreno sciolto, profondo e ben drenato, abbastanza ricco di materia organica. Se coltivati in vaso è bene ricordarsi di rinvasarli ogni 2-3 ani, per permettere uno sviluppo adeguato delle radici.&nbsp;</div> <div>Moltiplicazione: avviene per divisione dei cespi, alla fine dell'inverno, oppure per seme in primavera.</div> </div><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
UT 8
Semi di Lino Della Nuova Zelanda (Phormium tenax)
Semi SURURUCA (Passiflora...

Semi SURURUCA (Passiflora...

Prezzo 3,00 € (SKU: V 18 PS)
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<h2><strong>Semi SURURUCA (Passiflora setacea)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 3 semi.</strong></span></h2> <p>Sururuca è una pianta rampicante con un portainnesto perenne. Produce annualmente fusti perenni che si arrampicano sul terreno o si arrampicano in altre piante, sostenendosi per mezzo di viticci<br><br>I frutti commestibili sono molto apprezzati nell'areale originario della pianta, dove vengono raccolti allo stato selvatico.<br><br>Questo fiore della passione del Brasile centro-meridionale si trova nei boschetti e nelle foreste fluviali. Sfoggia foglie lobate e bellissimi fiori bianchi seguiti da frutti succosi e commestibili di 8 cm (polpa arancione) con un eccellente sapore leggermente acido.<br><br>Originario di Bahia, Mato Grosso e aree circostanti del Brasile.</p> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
V 18 PS
Semi SURURUCA (Passiflora setacea)
Semi di papavero comune o...

Semi di papavero comune o...

Prezzo 2,05 € (SKU: MHS 43 PR)
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<div id="idTab1" class="rte"> <h2><strong>Semi di papavero comune o rosolaccio (Papaver rhoeas)</strong></h2> <h2><span style="color: #f80000;"><strong>Prezzo per confezione da 100 semi.</strong></span></h2> <p>Papaver rhoeas, con nomi comuni tra cui papavero comune, papavero di mais, rosa di mais, papavero di campo, papavero delle Fiandre e papavero rosso è una specie erbacea annuale di pianta da fiore nella famiglia del papavero Papaveraceae. È notevole come erbaccia agricola (da cui i nomi comuni tra cui "mais" e "campo"). Soprattutto nel Regno Unito, è usato come simbolo del ricordo dei soldati caduti e di un altro militare, durante la prima guerra mondiale e in seguito.<br /><br />La papaver rhoeas è una pianta annuale variabile, eretta, che forma una banca di semi di terreno di lunga durata che può germogliare quando il terreno viene disturbato. Nell'emisfero settentrionale fiorisce generalmente in tarda primavera (tra maggio e ottobre nel Regno Unito) ma se il clima è abbastanza caldo altri fiori compaiono frequentemente all'inizio dell'autunno. Cresce fino a circa 70 cm (28 pollici) di altezza. Gli steli contengono fiori singoli, grandi e appariscenti, di 5-10 cm (2-4 pollici) di diametro, con quattro petali di un rosso vivo, più comunemente con una macchia nera alla base. I petali si sovrappongono leggermente l'uno all'altro. La pianta può produrre fino a 400 fiori in una stagione calda, che durano solo un giorno. Il gambo del fiore è solitamente ricoperto da peli grossolani che sono tenuti ad angolo retto rispetto alla superficie, aiutando a distinguerlo dal Papaver dubium in cui i peli sono più solitamente appressati (cioè tenuti vicino al gambo). Le capsule sono glabre, obovoidi (a forma di uovo), alte meno del doppio della loro larghezza, con uno stigma largo almeno quanto la capsula. Come molte altre specie di Papaver, la pianta trasuda lattice da bianco a giallastro quando i tessuti sono rotti.<br /><br />Non tutti i papaveri di mais disponibili in commercio hanno fiori rossi. L'allevamento selettivo ha portato a cultivar in giallo, arancione, rosa e bianco. Il papavero Shirley è una cultivar molto conosciuta. È disponibile anche una varietà screziata molto chiara, derivata dallo Shirley.<br /><br />Un ibrido a fioritura quasi nera, noto come "Evelina", è stato allevato in Italia alla fine degli anni '90, con P. dubium, ma non sembra essere disponibile in commercio.<br /><br />fitochimica<br /><br />Papaver rhoeas contiene l'alcaloide chiamato rhoeadine, che è un blando sedativo. In questa pianta si trovano anche acido readico, acido papaverico e reagenina.<br /><br />Usi<br /><br />Il papavero Shirley decorativo da giardino comunemente coltivato è una cultivar di questa pianta.<br /><br />I semi neri sono commestibili e possono essere consumati da soli o come ingrediente del pane. L'olio ottenuto dal seme è molto apprezzato in Francia.<br /><br />I petali contengono un colorante rosso che viene utilizzato in alcuni medicinali e vini; anche i petali essiccati sono usati occasionalmente per dare colore ai potpourris.<br /><br />Nella medicina popolare tradizionale, era usato per la gotta, i dolori e i dolori. I petali venivano usati per creare uno sciroppo che veniva somministrato ai bambini per aiutarli a dormire.</p> </div> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 43 PR (100 S)
Semi di papavero comune o rosolaccio (Papaver rhoeas)
Semi di Lantana camara

Semi di Lantana camara

Prezzo 1,95 € (SKU: MHS 59)
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<h2 class=""><strong>Semi di Lantana camara</strong></h2> <h2><span style="color: #f80000;"><strong>Prezzo per confezione da 10 semi</strong></span></h2> <p style="color: #202122; font-size: 14px;"><i><b>Lantana camara</b></i><span>&nbsp;</span>è una specie di<span>&nbsp;</span>pianta<span>&nbsp;</span>nativa del centro America e Sudamerica ed è stata introdotta nelle altre parti del mondo come pianta ornamentale; è considerata pianta infestante in molte aree tropicali.</p> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Pianta_infestante">Pianta infestante</span></h2> <p style="color: #202122; font-size: 14px;">È una specie invasiva che ha coperto vaste aree in<span>&nbsp;</span>India<span>&nbsp;</span>come pure in<span>&nbsp;</span>Australia. Colonizza nuove aree quando i suoi semi sono sparsi dagli uccelli. Quando arriva in un'area,<span>&nbsp;</span><i>Lantana camara</i><span>&nbsp;</span>si diffonde rapidamente. Attecchisce così bene che gli sforzi per estirparla hanno completamente fallito. È resistente agli incendi e cresce velocemente colonizzando le aree bruciate. È diventata un ostacolo serio alla rigenerazione naturale di specie importanti nel sudest asiatico.</p> <p style="color: #202122; font-size: 14px;">Sebbene sia considerata infestante in Australia, la pianta offre rifugio per parecchie specie native marsupiali e offre anche l'habitat per l'ape nativa<span>&nbsp;</span><i>Exoneura</i>, specie vulnerabile, che nidifica nel fusto cavo della pianta.</p> <p style="color: #202122; font-size: 14px;"><i>Lantana camara</i><span>&nbsp;</span>è diventata caratteristica in molte parti dell'Africa. Negli altopiani del<span>&nbsp;</span>Kenya<span>&nbsp;</span>e nei monti di<span>&nbsp;</span>Capo Verde<span>&nbsp;</span>ad esempio cresce in molte zone indipendentemente dalla quantità di acqua piovana ricevuta. Si può trovare lungo i sentieri, in zone desertiche come nelle vicinanze di fattorie. È stata inserita nell'elenco delle<span>&nbsp;</span>100 tra le specie esotiche invasive più dannose al mondo.</p> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Pianta_ornamentale">Pianta ornamentale</span></h2> <p style="color: #202122; font-size: 14px;">Alcune coltivazioni di<span>&nbsp;</span><i>Lantana</i><span>&nbsp;</span>sono ornamentali e queste tendono ad avere piccoli steli erbacei.</p> <p style="color: #202122; font-size: 14px;">I suoi rami talvolta sono intrecciati insieme per fare scope.</p> Valore medicinale<br><br>Gli studi condotti in India hanno scoperto che le foglie di Lantana possono mostrare proprietà antimicrobiche, fungicide e insetticide. L. camara è stato anche utilizzato nelle medicine tradizionali a base di erbe per il trattamento di una varietà di disturbi, tra cui cancro, prurito della pelle, lebbra, varicella, morbillo, asma e ulcere.<br><br>È stato dimostrato che l'estratto di L. camara riduce lo sviluppo dell'ulcera gastrica nei ratti.[49] Gli estratti della pianta sono stati utilizzati anche in Brasile per curare le infezioni respiratorie. <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 59 (10 S)
Semi di Lantana camara