Semi di SERENELLA o LILLÀ (Syringa Vulgaris)

Semi di SERENELLA o LILLÀ...

Prezzo 1,55 € (SKU: T 59)
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<h2><span style="font-size:14pt;"><strong>Semi di SERENELLA o LILLÀ (Syringa Vulgaris)</strong></span></h2> <h2><span style="color:#ff0000;font-size:14pt;"><strong>Prezzo per confezione da 10 semi.</strong></span></h2> <p>Le origini della serenella non sono semplici. Sarebbe stata introdotta in Europa dalla vicina Turchia. Le prime descrizioni risalgono al XVI secolo e si susseguono rapidamente dimostrando il successo e la veloce diffusione della pianta. In Turchia però sarebbe arrivata, come bottino di guerra, dalla Grecia dove già era coltivata. Il naturalista Rocher, infatti, nel 1828 ne individuò l’areale d’origine in Romania e più in generale nei Balcani.</p> <p>Comunque sia la serenella riuscì ad acclimatarsi perfettamente in molte zone dell’Europa ed anche nel nostro paese trova larga diffusione tanto da riuscire a naturalizzarsi con facilità riproducendosi per seme.</p> <p><strong>Da arbusto a piccolo alberello</strong></p> <p>Syringa vulgaris è un arbusto a foglia caduca capace di raggiungere col tempo ed in condizioni favorevoli anche la ragguardevole altezza di sette metri, ma nella maggior parte dei casi si ferma a misure assai più modeste. Si presenta come un cespuglio, sempre molto ramificato, che tende ad allargarsi per la capacità della pianta di produrre numerosi polloni. Le piante allevate ad alberello possono formare tronchi del diametro di 15-18 cm.</p> <p>La forma a cuore delle foglie rende inconfondibile la pianta anche quando è priva di fiori o è allo stadio giovanile. Le foglie dei rami più bassi sono più grandi di quelle dei rami alti o di quelle poste in posizione terminale. Sono lunghe da 5 a 10 cm, e larghe più o meno altrettanto. Le foglie nuove sono inizialmente di un colore rossastro.</p> <p>I fiori, vero punto di forza, sono raccolti in pannocchie a forma piramidale. Si formano sui rami dell’anno precedente in posizione terminale. Proprio per questa ragione una potatura generalizzata della pianta può essere causa di una fioritura assente o molto ridotta l’anno successivo all’intervento.</p> <p>I fiori di color lillà sono profumatissimi. Caratteristica questa che si è in parte o totalmente persa in molti ibridi caratterizzati da fioriture di colore diverso, doppie, o più copiose. </p> <p><strong>Buone norme di coltivazione</strong></p> <p>La serenella va messa a dimora in autunno o a primavera. Si scava una buca grande almeno il doppio della zolla. Si tolgono le pietre e si mescola il terreno di scavo con un poco di calce se è acido e con un concime organico a lenta cessione come la farina d’ossa. La terra deve essere ben compattata prima di bagnare il terreno. Per contrastare la crescita di erbacce si impiega una pacciamatura con materiale vegetale. Il terreno ideale deve essere abbastanza pesante ed umido, nei terreni sciolti e asciutti la serenella stenta.</p> <p>La posizione scelta deve essere sempre in pieno sole, perché in ombra parziale le piante non riescono a svilupparsi a pieno e fioriscono in misura ridotta solo sui rami meglio esposti. E’ preferibile scegliere anche posizioni al riparo dei venti dominanti.</p> <p>A primavera si impiega una letamazione con materiale molto maturo da interrare leggermente alla base dei cespugli.</p> <p>Una potatura generalizzata ad un’altezza di circa 30 cm serve a rinnovare cespugli invecchiati e senza forma.</p> <p>Non richiede cure particolari, se non l’avvertenza di eliminare le pannocchie sfiorite. In questo modo non si svilupperanno i semi e la pianta non disperderà inutili energie producendo nell’anno successivo un maggior numero di fiori. I semi anneriscono e non sono belli a vedere, possono esserne lasciati alcuni sulle piante se si intende offrire cibo agli uccelli selvatici che se ne nutrono.</p> <p><strong>In giardino</strong></p> <p>La serenella fiorisce nel mese di maggio, anticipando o ritardando secondo l’altitudine e dell’esposizione; per il resto dell’estate è un cespuglio verde capace d’ombra, ma dalle forme leggere, poco invadente, che forma una quinta per coprire o far risaltare fioriture diverse. Si abbina a meli da fiore, per contemporaneità, a Clemantis montana, a Camassia scilloides, a bulbose che necessitino di un fresco riparo dal sole.</p> <p>Può essere coltivata isolata, o meglio in macchie, per dare maggiore risalto alla fioritura, oppure in siepe.</p> <p>Il consiglio, per chi abita in campagna, può essere quello di mettere a dimora cespugli anche al di fuori dei confini dell’area cortiliva, lungo la strada, vicino agli ingressi, al di fuori di una recinzione, purché non si invadano altrui proprietà, ripetendo quello che spesso era l’uso nelle vecchie case padronali della pianura.</p>
T 59
Semi di SERENELLA o LILLÀ (Syringa Vulgaris)

CURCUMA LONGA Rhizome Spezia (Curcuma longa) 3.95 - 6

CURCUMA LONGA Rhizome...

Prezzo 3,95 € (SKU: Z 1)
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<h2><span style="font-size: 14pt;" class=""><strong>CURCUMA LONGA&nbsp;</strong><strong>Rhizome&nbsp;<span class="tlid-translation translation"><span title="">Spezia</span></span><b> <span xml:lang="el" lang="el">(</span><span xml:lang="en-us" lang="en-us">Curcuma</span><span xml:lang="en-us" lang="en-us"> </span><span xml:lang="en-us" lang="en-us">longa</span><span xml:lang="el" lang="el">)</span></b></strong></span></h2> <h3><span style="color: #f80202; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per pacchetto di <strong>5 </strong>Rhizome.</strong></span></h3> <p><i><b>Curcuma longa</b></i>&nbsp;(<b>curcuma</b>&nbsp;per antonomasia o&nbsp;<i>zafferano delle indie</i>&nbsp;o più raramente&nbsp;<i>turmerico</i>) è una&nbsp;pianta&nbsp;erbacea,&nbsp;perenne,&nbsp;rizomatosa&nbsp;della famiglia delle&nbsp;Zingiberacee&nbsp;(una delle molte specie del genere&nbsp;Curcuma), originaria dell'Asia sud-orientale e largamente impiegata come&nbsp;spezia&nbsp;soprattutto nella&nbsp;cucina indiana, medio-orientale, thailandese e di altre aree dell'Asia.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Descrizione_della_pianta">Descrizione della pianta</span></h2> <p><i>Curcuma longa</i>&nbsp;è un'erba perenne che raggiunge un'altezza massima di circa un metro.</p> <p>Le&nbsp;foglie&nbsp;sono grandi, lunghe da 20 a 45&nbsp;cm, con picciolo allungato.</p> <div class="thumb tleft"> <div class="thumbinner"><img alt="CURCUMA LONGA Rhizome (Curcuma longa)" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c3/Curcuma_longa_001.JPG/220px-Curcuma_longa_001.JPG" class="thumbimage" width="220" height="293"> <div class="thumbcaption"> <div class="magnify"></div> In questa infiorescenza di&nbsp;<i>Curcuma longa</i>&nbsp;sono visibili solo le brattee e le tasche nelle quali si stanno sviluppando i fiori</div> </div> </div> <p>I&nbsp;fiori&nbsp;sono raccolti in una vistosa pseudo-infiorescenza&nbsp;ricca di grandi&nbsp;brattee&nbsp;verdi in basso e bianche o violacee in alto. Le brattee verdi formano una serie di tasche, che ospitano grandi fiori gialli (con possibili sfumature arancioni).</p> <p>La radice è un grosso&nbsp;rizoma&nbsp;cilindrico, ramificato, di colore giallo o arancione, fortemente&nbsp;aromatico, che costituisce la parte di maggior interesse commerciale della pianta.</p> <p>Come per altre piante d'interesse agricolo, sono state sviluppate con il tempo diverse varietà di questa specie.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Distribuzione">Distribuzione</span></h2> <p><i>Curcuma longa</i>&nbsp;è spontanea nell'Asia meridionale, dall'India&nbsp;alla&nbsp;Malesia, in regioni a clima tropicale, con temperature normalmente comprese tra 20&nbsp;°C e 35&nbsp;°C e con elevata piovosità.</p> <p>Allo stato coltivato, è presente in moltissime aree tropicali o subtropicali, in particolare in Asia e in Africa.</p> <p>L'India è il primo produttore mondiale di curcuma. Nel 2008/2009 in India sono stati destinati alla coltivazione di curcuma quasi 200&nbsp;000 ha, con una produzione di circa 900&nbsp;000&nbsp;t&nbsp;<sup id="cite_ref-1" class="reference">[1]</sup>. Alcune città indiane, come&nbsp;Sangli, nel&nbsp;Maharashtra, o&nbsp;Erode, nel&nbsp;Tamil Nadu, si contendono il titolo di massimi centri della produzione mondiale; tuttavia le statistiche dello Spices Board indicano come massimo produttore lo Stato dell'Andhra Pradesh, nell'India centro-orientale.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Nome">Nome</span></h2> <p>Il nome&nbsp;<i>curcuma</i>&nbsp;deriva dal&nbsp;sanscrito&nbsp;<i>kunkuma</i>&nbsp;attraverso l'arabo&nbsp;كركم,&nbsp;<i>kurkum</i>.</p> <p>Quando si dice&nbsp;<i>curcuma</i>&nbsp;s'intende normalmente&nbsp;<i>Curcuma longa</i>, anche se esistono numerose altre specie attribuite al genere botanico&nbsp;<i>Curcuma</i>.</p> <p>In inglese è chiamata&nbsp;<i>turmeric</i>&nbsp;(da cui il nome, poco usato, di&nbsp;<i>turmerico</i>). In&nbsp;hindi&nbsp;è chiamata&nbsp;<i>haldi</i>, in bengalese&nbsp;<i>holud</i>.</p> <p>Il nome&nbsp;<i>zafferano delle Indie</i>&nbsp;deriva dal colore della spezia, che ricorda lo&nbsp;zafferano.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Composizione_chimica">Composizione chimica</span></h2> <p>I principali costituenti della&nbsp;droga&nbsp;sono i&nbsp;curcuminoidi&nbsp;(3-5%), cioè miscele di derivati del&nbsp;cinnamoilmetano, come la&nbsp;curcumina, la&nbsp;demetossi curcumina&nbsp;e la&nbsp;bis-demetossicurcumina&nbsp;(che è contenuta solo in C. longa). Quantitativamente importante (3-5%) è la frazione volatile, che contiene principalmente dei composti&nbsp;terpenici&nbsp;caratteristici come il&nbsp;zingiberene, il&nbsp;curcumolo&nbsp;e il&nbsp;β-turmerone. Sono presenti nella&nbsp;droga, ma in quantità minori, anche gli arabino galattani acidi ukonano A fino a ukonano D.<sup id="cite_ref-2" class="reference">[2]</sup></p> <h2><span class="mw-headline" id="Usi">Usi</span></h2> <div class="thumb tright"> <div class="thumbinner"><img alt="CURCUMA LONGA Rhizome (Curcuma longa)" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b6/4617_-_Curcuma_al_mercato_di_Ortigia%2C_Siracusa_-_Foto_Giovanni_Dall%27Orto%2C_20_marzo_2014.jpg/250px-4617_-_Curcuma_al_mercato_di_Ortigia%2C_Siracusa_-_Foto_Giovanni_Dall%27Orto%2C_20_marzo_2014.jpg" class="thumbimage" width="250" height="167"> <div class="thumbcaption"> <div class="magnify"></div> Polvere di cùrcuma in vendita al mercato di Ortigia (Siracusa).</div> </div> </div> <p>Il nome&nbsp;<i>zafferano delle Indie</i>&nbsp;si riferisce al colore giallo, unica somiglianza fra la curcuma e lo zafferano:<sup id="cite_ref-3" class="reference">[3]</sup>&nbsp;dal rizoma giallo della curcuma si ottengono la polvere di curcuma, una spezia molto usata nella&nbsp;gastronomia&nbsp;indiana e asiatica in generale, e una sostanza gialla adoperata in&nbsp;tintoria.</p> <p>I rizomi vengono bolliti ed essiccati al sole o in forno, e dopo vengono schiacciati in una polvere giallo-arancio. Il suo ingrediente attivo è la&nbsp;curcumina&nbsp;che ha un sapore terroso, amaro, piccante ed estremamente volatile, mentre il colore si conserva nel tempo.</p> <p>La polvere di curcuma è uno degli ingredienti del masala (che coincide all'incirca con ciò che in Occidente viene chiamato&nbsp;curry), a cui dà il colore giallo intenso e caratteristico. Oltre che in molte altre ricette indiane, la curcuma è un ingrediente fondamentale di numerosissime ricette asiatiche, come il piatto nepalese chiamato&nbsp;<i>momos</i>(gnocchi nepalesi a base di carne) o il piatto tailandese chiamato&nbsp;<i>kaeng tai pla</i>&nbsp;(curry con gamberi e pesce).</p> <p>La curcuma, oltre che dare sapore, è, come lo zafferano, un colorante alimentare. Oltre che in varie ricette, essa ha applicazione in&nbsp;bevande, prodotti da forno, prodotti lattiero-caseari,&nbsp;gelati,&nbsp;yogurt, biscotti, popcorn, dolci, cereali, salse, gelatine, ecc. Tra gli&nbsp;additivi alimentari&nbsp;codificati dall'Unione europea, la curcumina, per una serie di circostanze, occupa il primo posto: E100.</p> <p>La curcuma è stata usata fin dall'antichità come colorante anche per&nbsp;tessuti. Da questo punto di vista, però, è poco pregiata perché tende a scolorire al sole.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Sindur">Sindur</span></h2> <p>Un uso molto particolare della curcuma come colorante si ritrova nel&nbsp;folklore&nbsp;di alcune regioni indiane, dove la curcuma è usata per il corpo. Il caso più celebre è la cerimonia&nbsp;bengalese&nbsp;del&nbsp;<i>gaee holud</i>&nbsp;(o&nbsp;<i>gaye holud</i>) durante i preparativi del matrimonio, dove si utilizza la polvere rossa, o arancione scuro chiamata&nbsp;sindur, derivata dalla curcuma.</p> <p>Infine, la medicina tradizionale e in parte anche quella moderna attribuiscono alla curcuma proprietà medicinali (v. sotto).</p> <h2><span class="mw-headline" id="Medicina">Medicina</span></h2> <p>La&nbsp;medicina ayurvedica, ritiene che la curcuma sia dotata di molte proprietà medicinali e molti la usano in India come antisettico per tagli, scottature e contusioni<br>.</p>
Z 1
CURCUMA LONGA Rhizome Spezia (Curcuma longa) 3.95 - 6
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CURCUMA LONGA Rhizome (Curcuma longa)

CURCUMA LONGA Rhizome...

Prezzo 7,95 € (SKU: P 418)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><span style="text-decoration: underline;"><strong><em>CURCUMA LONGA </em></strong><strong><em>Rhizome<b><i> <span xml:lang="el" lang="el">(</span><span xml:lang="en-us" lang="en-us">Curcuma</span><span xml:lang="en-us" lang="en-us"> </span><span xml:lang="en-us" lang="en-us">longa</span><span xml:lang="el" lang="el">)</span></i></b></em></strong></span></h2> <h3><span style="color: #f80202;"><strong>Prezzo per pacchetto di <strong>10 </strong>Rhizome.</strong></span></h3> <p><i><b>Curcuma longa</b></i> (<b>curcuma</b> per antonomasia o <i>zafferano delle indie</i> o più raramente <i>turmerico</i>) è una pianta erbacea, perenne, rizomatosa della famiglia delle Zingiberacee (una delle molte specie del genere Curcuma), originaria dell'Asia sud-orientale e largamente impiegata come spezia soprattutto nella cucina indiana, medio-orientale, thailandese e di altre aree dell'Asia.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Descrizione_della_pianta">Descrizione della pianta</span></h2> <p><i>Curcuma longa</i> è un'erba perenne che raggiunge un'altezza massima di circa un metro.</p> <p>Le foglie sono grandi, lunghe da 20 a 45 cm, con picciolo allungato.</p> <div class="thumb tleft"> <div class="thumbinner"><img alt="CURCUMA LONGA Rhizome (Curcuma longa)" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c3/Curcuma_longa_001.JPG/220px-Curcuma_longa_001.JPG" class="thumbimage" width="220" height="293" /> <div class="thumbcaption"> <div class="magnify"></div> In questa infiorescenza di <i>Curcuma longa</i> sono visibili solo le brattee e le tasche nelle quali si stanno sviluppando i fiori</div> </div> </div> <p>I fiori sono raccolti in una vistosa pseudo-infiorescenza ricca di grandi brattee verdi in basso e bianche o violacee in alto. Le brattee verdi formano una serie di tasche, che ospitano grandi fiori gialli (con possibili sfumature arancioni).</p> <p>La radice è un grosso rizoma cilindrico, ramificato, di colore giallo o arancione, fortemente aromatico, che costituisce la parte di maggior interesse commerciale della pianta.</p> <p>Come per altre piante d'interesse agricolo, sono state sviluppate con il tempo diverse varietà di questa specie.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Distribuzione">Distribuzione</span></h2> <p><i>Curcuma longa</i> è spontanea nell'Asia meridionale, dall'India alla Malesia, in regioni a clima tropicale, con temperature normalmente comprese tra 20 °C e 35 °C e con elevata piovosità.</p> <p>Allo stato coltivato, è presente in moltissime aree tropicali o subtropicali, in particolare in Asia e in Africa.</p> <p>L'India è il primo produttore mondiale di curcuma. Nel 2008/2009 in India sono stati destinati alla coltivazione di curcuma quasi 200 000 ha, con una produzione di circa 900 000 t <sup id="cite_ref-1" class="reference">[1]</sup>. Alcune città indiane, come Sangli, nel Maharashtra, o Erode, nel Tamil Nadu, si contendono il titolo di massimi centri della produzione mondiale; tuttavia le statistiche dello Spices Board indicano come massimo produttore lo Stato dell'Andhra Pradesh, nell'India centro-orientale.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Nome">Nome</span></h2> <p>Il nome <i>curcuma</i> deriva dal sanscrito <i>kunkuma</i> attraverso l'arabo كركم, <i>kurkum</i>.</p> <p>Quando si dice <i>curcuma</i> s'intende normalmente <i>Curcuma longa</i>, anche se esistono numerose altre specie attribuite al genere botanico <i>Curcuma</i>.</p> <p>In inglese è chiamata <i>turmeric</i> (da cui il nome, poco usato, di <i>turmerico</i>). In hindi è chiamata <i>haldi</i>, in bengalese <i>holud</i>.</p> <p>Il nome <i>zafferano delle Indie</i> deriva dal colore della spezia, che ricorda lo zafferano.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Composizione_chimica">Composizione chimica</span></h2> <p>I principali costituenti della droga sono i curcuminoidi (3-5%), cioè miscele di derivati del cinnamoilmetano, come la curcumina, la demetossi curcumina e la bis-demetossicurcumina (che è contenuta solo in C. longa). Quantitativamente importante (3-5%) è la frazione volatile, che contiene principalmente dei composti terpenici caratteristici come il zingiberene, il curcumolo e il β-turmerone. Sono presenti nella droga, ma in quantità minori, anche gli arabino galattani acidi ukonano A fino a ukonano D.<sup id="cite_ref-2" class="reference">[2]</sup></p> <h2><span class="mw-headline" id="Usi">Usi</span></h2> <div class="thumb tright"> <div class="thumbinner"><img alt="CURCUMA LONGA Rhizome (Curcuma longa)" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b6/4617_-_Curcuma_al_mercato_di_Ortigia%2C_Siracusa_-_Foto_Giovanni_Dall%27Orto%2C_20_marzo_2014.jpg/250px-4617_-_Curcuma_al_mercato_di_Ortigia%2C_Siracusa_-_Foto_Giovanni_Dall%27Orto%2C_20_marzo_2014.jpg" class="thumbimage" width="250" height="167" /> <div class="thumbcaption"> <div class="magnify"></div> Polvere di cùrcuma in vendita al mercato di Ortigia (Siracusa).</div> </div> </div> <p>Il nome <i>zafferano delle Indie</i> si riferisce al colore giallo, unica somiglianza fra la curcuma e lo zafferano:<sup id="cite_ref-3" class="reference">[3]</sup> dal rizoma giallo della curcuma si ottengono la polvere di curcuma, una spezia molto usata nella gastronomia indiana e asiatica in generale, e una sostanza gialla adoperata in tintoria.</p> <p>I rizomi vengono bolliti ed essiccati al sole o in forno, e dopo vengono schiacciati in una polvere giallo-arancio. Il suo ingrediente attivo è la curcumina che ha un sapore terroso, amaro, piccante ed estremamente volatile, mentre il colore si conserva nel tempo.</p> <p>La polvere di curcuma è uno degli ingredienti del masala (che coincide all'incirca con ciò che in Occidente viene chiamato curry), a cui dà il colore giallo intenso e caratteristico. Oltre che in molte altre ricette indiane, la curcuma è un ingrediente fondamentale di numerosissime ricette asiatiche, come il piatto nepalese chiamato <i>momos</i>(gnocchi nepalesi a base di carne) o il piatto tailandese chiamato <i>kaeng tai pla</i> (curry con gamberi e pesce).</p> <p>La curcuma, oltre che dare sapore, è, come lo zafferano, un colorante alimentare. Oltre che in varie ricette, essa ha applicazione in bevande, prodotti da forno, prodotti lattiero-caseari, gelati, yogurt, biscotti, popcorn, dolci, cereali, salse, gelatine, ecc. Tra gli additivi alimentari codificati dall'Unione europea, la curcumina, per una serie di circostanze, occupa il primo posto: E100.</p> <p>La curcuma è stata usata fin dall'antichità come colorante anche per tessuti. Da questo punto di vista, però, è poco pregiata perché tende a scolorire al sole.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Sindur">Sindur</span></h2> <p>Un uso molto particolare della curcuma come colorante si ritrova nel folklore di alcune regioni indiane, dove la curcuma è usata per il corpo. Il caso più celebre è la cerimonia bengalese del <i>gaee holud</i> (o <i>gaye holud</i>) durante i preparativi del matrimonio, dove si utilizza la polvere rossa, o arancione scuro chiamata sindur, derivata dalla curcuma.</p> <p>Infine, la medicina tradizionale e in parte anche quella moderna attribuiscono alla curcuma proprietà medicinali (v. sotto).</p> <h2><span class="mw-headline" id="Medicina">Medicina</span></h2> <p>La medicina ayurvedica, ritiene che la curcuma sia dotata di molte proprietà medicinali e molti la usano in India come antisettico per tagli, scottature e contusioni<br />.</p> </body> </html>
P 418
CURCUMA LONGA Rhizome (Curcuma longa)

Pianta gigante (con frutti giganti)

Semi di Pianta del Pane - frutta esotica (Monstera deliciosa)

Semi di Pianta del Pane...

Prezzo 3,85 € (SKU: V 1790)
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<h2><strong>Semi di Pianta del Pane - frutta esotica (Monstera deliciosa)</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>La Monstera deliciosa è originaria del Messico e Guatemala, dove può raggiungere un'altezza di 6 metri e le foglie possono svilupparsi fino ad un metro in lunghezza e 60 cm. in larghezza.</p> <p>Necessita di molta luce ma soffre l'esposizione al sole diretto, è consigliabile pertanto, durante il periodo estivo, esporla all'aperto sotto al riparo di un albero.</p> <p>Necessita di annaffiature regolari, il substrato deve essere sempre umido ma mai fradicio. Non mettere mai l'acqua nel sottovaso.</p> <p>Sopporta temperature minime di 12° ma è consigliabile tenere una temperatura compresa tra i 18° e i 23°</p> <p> </p> <h2>WIKIPEDIA:</h2> <p>Monstera deliciosa è una pianta della famiglia delle Araceae, proveniente dalle foreste tropicali del Guatemala e molto diffusa nella zona compresa dal Messico al Canale di Panama. Essa è molto apprezzata come pianta ornamentale, soprattutto in hotel, ristoranti, uffici e appartamenti.</p> <p>Questa pianta può crescere in altezza sino ai 20 metri e possiede foglie molto grandi, larghe dai 50 cm al metro. Date le sue radici aeree che crescono a livello dei nodi, essa può anche essere fissata ad un supporto.</p> <p>Il nome della pianta è dovuto al frutto, lungo più o meno 25 cm e 4 cm di diametro, dal sapore molto dolce (simile all'ananas), che somiglia a una pannocchia dalle squame esagonali.</p> <p>Sono presenti numerose varietà, tra le più diffuse ci sono: Monstera deliciosa, la varietà classica, con foglie grandi, piccioli fogliari lunghi e crescita rapida, Monstera deliciosa borsigiana, varietà nana a crescita lenta caratterizzata da piccioli più corti, e Monstera deliciosa albo-variegata, con portamento uguale alla prima, ma con le foglie caratterizzate da variegature bianche ben distinguibili sulle foglie, i piccioli fogliari e il fusto.</p> <p> </p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>Non sopporta la luce diretta dei raggi solari, ma ha bisogno di molta luce. La sua temperatura ideale, essendo una pianta da appartamento, è di circa 20 °C. Resiste anche a temperature più basse ma non sotto i 12 °C. Si riproduce facilmente per talea, preferibilmente immergendo lo stelo con poche foglie in un contenitore pieno di acqua.</p> <p>Nelle piante d'appartamento è raro che la Monstera deliciosa fruttifichi.</p>
V 1790
Semi di Pianta del Pane - frutta esotica (Monstera deliciosa)

Pianta gigante (con frutti giganti)

Bulbo di Crocus olandese gigante "Pickwick" 3.5 - 2

Bulbo di Crocus olandese...

Prezzo 3,50 € (SKU: F 81 GD)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Bulbo di Crocus olandese gigante "Pickwick"</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per pacchetto di 3 bulbo.</strong></span></h2> <p>Il gigantesco Crocus olandese "Pickwick" porta grandi ower argentate a forma di coppa, fortemente rigate di strisce lilla pallide e scure. Estremamente vigoroso, di lunga durata e adatto alla naturalizzazione, questo croco appartiene al gruppo Crocus vernus, noto per i suoi fiori che sono più grandi di qualsiasi altro dei croco. Una scelta di prim'ordine per piantare in grandi e audaci derive nell'erba, dove si diffonderà rapidamente.</p> <p>★ Questo croco fiorisce per circa 3 settimane all'inizio della primavera. I gufi a forma di calice si aprono solo quando il sole splende o quando c'è molta luce; si chiudono in caso di pioggia e di notte. Sapevi che i bulbi di croco che rimangono nel terreno fioriranno sempre un po 'prima di quelli piantati l'anno precedente?</p> <p>★ Crescendo fino a 4-6 pollici di altezza (10-15 cm), questa bellezza si naturalizza facilmente e tornerà anno dopo anno!</p> <p>★ Facilmente coltivabile in media, media umidità, suoli ben drenati in pieno sole o in ombra leggera.</p> <p>★ Incredibile in letti, prati, sotto alberi, giardini rocciosi, di fronte a arbusti, lungo passerelle. Spettacolare in generale derive radicali. Per un effetto ottimale, dovrebbero essere piantati da 100 a 150 cormi. Se utilizzato nei prati, tuttavia, l'erba può non essere falciato fino a sei settimane dopo la fioritura dei croco. Se falciato prima di questo, la nuova formazione i cormlet (che si sviluppano sulla parte superiore del corm madre) non diventeranno abbastanza grandi per essere coltivati ​​l'anno prossimo. Ottimo per costringendo!</p> <p>★ Da piantare in autunno.</p> </body> </html>
F 81 GD
Bulbo di Crocus olandese gigante "Pickwick" 3.5 - 2

Bulbo di Crocus Bianco 3.5 - 1

Bulbo di Crocus Bianco

Prezzo 3,50 € (SKU: F 81 W)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Bulbo di Crocus Bianco</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per pacchetto di 3 bulbo<span title="">.</span></strong></span></h2> <p><span style="color: #000000; font-size: 11pt;"><span class="tlid-translation translation"><span title=""><i><strong>Questa varietà è famosa per la sua deliziosa fragranza.</strong> </i></span></span></span></p> <p><span style="color: #000000; font-size: 11pt;"><span class="tlid-translation translation"><span title="">Crocus <small> L. 1753</small> è un genere di piante spermatofite monocotiledoni appartenenti alla famiglia delle Iridaceae. Sono piante erbacee perenni dal fiore a forma di coppa. La famiglia delle Iridaceae comprende un gruppo abbastanza omogeneo di piante con un'ottantina di generi e circa 1000-1500 specie (il numero dipende dalle varie classificazioni), mentre il genere Crocus comprende circa 80 specie di cui una trentina sono coltivate e 15 sono presenti nella flora spontanea italiana.<br />Questo fiore è mortale se ingerito, e provoca forte mal di testa se annusato. Le altezze di queste piante sono variabili da pochi centimetri fino a 30 cm (almeno per le specie europee). La forma biologica prevalente in questo genere è geofita bulbosa (G bulb), ossia sono piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi (organo di riserva che annualmente produce nuovi fusti, foglie e fiori). </span></span></span></p> <p><span style="color: #000000; font-size: 11pt;"><span class="tlid-translation translation"><span title="">Il genere è originario dell'Europa (principalmente Spagna, Balcani e Mediterraneo orientale), dell'Africa nord-occidentale e dell'Asia minore e centrale fino alla Cina occidentale. Da questo esteso areale possiamo citare due specie: quella dell'estremo orientale, il Crocus alatavicus dei Monti Altai dell'Asia centrale e quella posta più a nord, il Crocus albiflorus delle altitudini montane delle Alpi.<br />Delle specie spontanee della nostra flora solo 6 vivono sull'arco alpino. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato</span></span><span class="tlid-translation translation"><span title=""> e alla diffusione delle specie alpine.</span></span></span></p> <h1><span style="color: #ff0000;"><a href="https://www.seeds-gallery.shop/it/home/bulbi-di-zafferano-crocus-sativus.html" target="_blank" title="Bulbo di Zafferano (Crocus sativus) può essere acquistato qui" style="color: #ff0000;" rel="noreferrer noopener"><span style="font-size: 13pt;"><strong>Bulbo di Zafferano (Crocus sativus) può essere acquistato qui</strong></span></a></span></h1> </body> </html>
F 81 W
Bulbo di Crocus Bianco 3.5 - 1
Semi di Ninfea Comune (Nymphaea alba) 1.95 - 1

Semi di Ninfea Comune...

Prezzo 1,95 € (SKU: MHS 27)
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<h2 class=""><strong>Semi di Ninfea Comune (Nymphaea alba)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <p>La ninfea comune (Nymphaea alba L., 1753) è una pianta acquatica della famiglia delle Nymphaeaceae, diffusa nelle acque dolci di tutta Europa.</p> <p>La famiglia delle Nymphaeaceae non è numerosa, insieme alla famiglia delle Cabombaceae comprende 6 generi con 68 specie; mentre il genere Nymphaea comprende circa 50 specie a distribuzione cosmopolita, preferendo comunque climi temperato-caldi delle regioni extra-tropicali dell'emisfero boreale. Nella flora spontanea italiana è presente una sola specie: quella di questa scheda.</p> <p>La classificazione tassonomica della specie di questa scheda è in via di definizione in quanto fino a poco tempo fa sia il genere (Nymphaea) che la famiglia (Nymphaeaceae) appartenevano all'ordine Nymphaeales (secondo la classificazione ormai classica di Cronquist), mentre ora con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (Classificazione APG II) discende direttamente dal clade delle angiosperme in quanto la genesi di questa specie viene ritenuta parallela a quella del resto delle angiosperme.</p> <p>All'interno del genere abbiamo una struttura gerarchica (in Sezioni e Sottogeneri) abbastanza complessa. La specie Nymphaea alba appartiene alla sezione Syncarpiae caratterizzata dall'avere i carpelli completamente fusi insieme (l'altra sezione Apocarpiae è caratterizzata viceversa da un ovario formato da carpelli liberi); all'interno della sezione appartiene al sottogenere Castalia (termine introdotto dal botanico Salisbury nel 1805)</p> <p><strong>Etimologia</strong></p> <p>Il nome generico (Nymphaea) deriva dal vocabolo arabo nenufar (derivato a sua volta dal persiano "loto blu"). Ad introdurlo nella nomenclatura botanica è stato il medico, botanico e teologo tedesco Otto Brunfels (Magonza, 1488 – Berna, 25 novembre 1534) nel 1534.</p> <p>Il nome specifico (alba) si riferisce alla colorazione del fiore.</p> <p>Il binomio scientifico attualmente accettato (Nymphaea alba) è stato proposto da Carl von Linné (Rashult, 23 maggio 1707 –Uppsala, 10 gennaio 1778), biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione Species Plantarum del 1753.</p> <p>In lingua tedesca questa pianta si chiama Weiße Seerose; in francese si chiama nymphéa blanc oppure nénufar blanc; in inglese si chiama white water-lily.</p> <p><strong>Morfologia</strong></p> <p>È una pianta acquatica che vive di preferenza nelle acque ferme o a lento decorso, è radicante e perenne, ed è particolarmente resistente e si propaga con facilità tanto che in certi casi viene considerata invasiva. In realtà è più palustre che acquatica in quanto è una specie che può sopportare facilmente abbassamenti temporanei del livello dell'acqua. L'altezza media di queste piante va da 20 a 200 cm (considerando ovviamente anche la porzione sommersa). La forma biologica della specie è idrofita radicante (I rad); ossia sono piante acquatiche perenni le cui gemme si trovano sommerse o natanti e hanno un apparato radicale che le ancora al fondale. Molte caratteristiche avvicinano questa pianta alle Monocotiledoni.</p> <p><strong>Radici</strong></p> <p>La profondità della pianta in acqua (e quindi le radici) può arrivare ad oltre un metro; le radici sono fissate sul fondo fangoso. Generalmente scaturiscono dal fusto subacqueo in posizione opposta ad ogni inserzione fogliare.</p> <p><strong>Fusto</strong></p> <p>Parte ipogea: (in questo casi si tratta della parte sommersa) il fusto è carnoso, rizomatoso quasi tuberoso e poco ramificato e non di tipo stolonifero. Questo fusto è diverso dai fusti aerei delle piante terrestri in quanto non deve sostenere nessun peso; di conseguenza le parti legnose sono minime a favore dei tessuti aeriferi. Infatti questi fusti (come anche i piccioli e i peduncoli) sono percorsi da ampi canali aeriferi (per assicurare il galleggiamento) alle cui pareti sono immersi numerosi minuti cristalli di ossalato di calcio. In genere i fusti risultano flaccidi ma tenaci. La superficie è segnata dalle cicatrici dei piccioli delle annate precedenti. Diametro del rizoma 5 – 7 cm.</p> <p>Parte epigea: praticamente è assente.</p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>Le foglie sono ampie e di consistenza coriacea e lamina piana e peltata con picciolo inserito a 1/3 della lamina in una insenatura stretta e profonda. Sono galleggianti, la forma è più o meno rotonda (o cordata) ad orecchie basali acute. La lunghezza del picciolo è in funzione della profondità dell'acqua. Generalmente sono distese e ricoprono vaste aree, ma a volte possono trovarsi anche in posizione semi-eretta e quindi parzialmente emergenti. Le due pagine (quella sopra e quella sotto) hanno ovviamente strutture anatomiche diverse interfacciando due elementi completamente differenti (aria e acqua). La lamina superiore è protetta da uno strato ceroso (questo per non essere bagnata, così l'acqua scivola via senza bloccare le aperture aerifere) e cosparsa da diversi stomi per lo scambio appunto aerifero. La lamina inferiore invece contiene antocianina (per questo è purpurea). L'antocianina è una glucoside privo di azoto che ha la funzione di convertire i raggi luminosi del sole in calore[5][6]. In questo modo anche la parte inferiore della foglia collabora ad incrementare i processi metabolici di tutta la foglia. Le foglie hanno delle nervature che si irradiano dal nervo centrale e in corrispondenza del margine della foglia si sdoppiano più volte a 90°. Ogni pianta con le sue foglie può occupare un'area di circa 150 cm di diametro. Diametro delle foglie: 10 – 30 cm.</p> <p>Lo sviluppo di queste è foglie è molto particolare: infatti crescono dritte dal fondale verso la superficie con le due semi-lamine arrotolate su sé stesse dall'esterno verso la nervatura centrale della foglia; al momento opportuno si srotolano dispiegandosi completamente sulla superficie dell'acqua. Le foglie nascono dal rizoma sottostante in ordini spiralato-alterni e si possono dividere in tre tipi (dimorfismo fogliare)[2]:</p> <p>(1) foglie sommerse sottili e fragili con bervi piccioli;</p> <p>(2) foglie galleggianti (spesse e coriacee) con la maggioranze degli organi disposti sulla pagina superiore (stomi e cellule a palizzata assimilatrici);</p> <p>(3) foglie dalla struttura normali, sempre in superficie, spesse e coriacee, e con stomi anche sulla pagina inferiore.</p> <p><strong>Infiorescenza</strong></p> <p>L'infiorescenza è formata da grandi fiori natanti generalmente solitari. La lunghezza del peduncolo, a sezione rotonda, è in funzione della profondità dell'acqua. I fiori durano a lungo e si aprono durante il giorno solo a cielo sereno: l'apertura inizia verso le ore 11 e raggiunge il massimo splendore tra le ore 14 e 15 del primo pomeriggio quando l'aria è più calda.</p> <p><strong>Fiore</strong></p> <p>I fiori sono ermafroditi, attinomorfi, polipetali (con un numero imprecisato di petali), spirociclici (i petali sono a disposizione spiralata/ciclica[7]), in genere tutti gli altri elementi del fiore (calice e componenti riproduttivi) sono a disposizione spiralata. Il perianzio è ipogino. Il colore del fiore è bianco puro (raramente roseo). I fiori sono profumati. Diametro dei fiori 10 – 12 cm.</p> <p>Formula fiorale:</p> <p>* K 4, C molti A molti, G 8-molti (semi-infero)</p> <p>Calice: il calice è formato da 4 sepali accrescenti e avvolgenti il ricettacolo. I sepali sono verdi all'esterno e bianchi all'interno e non sono innervati in modo evidente. Questi sepali (come anche i petali) sono sempre sub-ipogini (inserzione in una posizione intermedia rispetto all'ovario[9]). Dopo l'antesi vanno in putrefazione. Lunghezza dei sepali 3 – 5 cm.</p> <p>Corolla: la corolla si compone di diversi petali (da 15 a 30). La posizione dei petali sul ricettacolo non è a fossetta alla base, ma sono inseriti a diverse altezze a spirale sull'ovario (in realtà l'inserzione è sempre esterna al ricettacolo). I petali diminuiscono progressivamente di grandezza verso il centro-interno del fiore e si tingono sempre più di giallo. Gli ultimi petali si presentano talmente contratti che possono essere configurati come dei filamenti staminali completamente gialli; in questo modo il fiore delle “ninfee” riesce a mette bene in evidenza tutta le struttura di passaggio e relative morfologie dai sepali verdi-bianchi fino all'androceo-gineceo (parte più interna e centrale del fiore). Contemporaneamente la porzione distale del petalo produce inoltre del tessuto sporigeno fertile (strato anterifero generatore del polline[10]) in modo gradualmente sempre più consistente verso il centro. Lunghezza dei petali 3 – 5,5 cm.</p> <p>Androceo: gli stami, gialli sono numerosi e in posizione quasi epiginea. Quelli esterni sono petaloidi (vedere la descrizione della corolla), mentre quelli interni hanno dei brevi filamenti, appena più stretti delle antere; questi ultimi inoltre sono i primi a maturare. Vi è quindi quasi una transizione graduale e senza soluzione di continuità tra i petali e gli stami. La forma delle antere è lineare-allungata. Sono connate al filamento (organo di sostegno all'antera stessa) ed hanno due logge a deiscenza longitudinale.</p> <p>Gineceo: l'ovario è semi-infero, globoso e multiloculare formato da diversi carpelli (8 o più) saldati insieme e con placentazione laminare[11]. Inoltre è abbastanza connato col ricettacolo. Gli stili sono numerosi (da 10 a 20) e sono disposti circolarmente a coppa con una protuberanza centrale; hanno una forma appiattita e lineare.</p> <p>Fioritura: da giugno a agosto (fino a settembre a quote e latitudini più basse).</p> <p>Impollinazione: impollinazione entomoga (tramite mosche).</p> <p><strong>Frutti</strong></p> <p>Il frutto è una bacca globosa, coriacea e spugnosa a deiscenza irregolare. Sulla sua superficie sono presenti delle caratteristiche cicatrici dovute alla caduta dei petali e degli stami che non sono persistenti, mentre all'apice è coronato da ciò che rimane degli stili. La particolarità di questo frutto è che la sua maturazione avviene sott'acqua, immerso nel fondo fangoso. Infatti a fine fioritura il frutto cade nell'acqua e il tessuto assiale di protezione si stacca in più parti dai carpelli liberi, in questo modo i numerosi semi, ellissoidi, lisci e provvisti di albume, contenuti nel frutto hanno la via libera per la disseminazione[11]. Dimensione del frutto 2,5 – 3 cm. Dimensione dei semi 2 – 3 mm.</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Eurasiatico.</p> <p>Diffusione: in Italia questa pianta è comune ovunque (in qualche regione al sud è rara come anche nelle province di Cuneo e Vercelli). In Trentino-Alto Adige questa ninfea la si trova soprattutto al lago di Cei. Si trova ugualmente in Europa ed Asia.</p> <p>Habitat: l'habitat tipico sono le acque stagnanti oligotrofiche (povere o prive di componenti nutrizionali). Il substrato preferito è calcareo o calcareo/siliceo con pH neutro.</p> <p>Diffusione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 1500 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e in parte montano.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p><strong>Farmacia</strong></p> <p>Sostanze presenti: tannini, resine, glucosidi e alcaloidi vari (nupharine e nymphaeine).</p> <p>Proprietà curative: secondo la medicina popolare queste piante vengono usate in quanto dotate delle seguenti proprietà medicinali: cardiotoniche (regola la frequenza cardiaca), antinfiammatorie (attenua uno stato infiammatorio), emollienti (risolve uno stato infiammatorio), sedative (calma stati nervosi o dolorosi in eccesso) e astringenti (limita la secrezione dei liquidi).</p> <p>Parti usate: i fiori e il rizoma subacqueo.</p> <p><strong>Giardinaggio</strong></p> <p>Queste piante decorano perfettamente i giardini acquatici tanto che è impensabile vederne uno senza la preziosa presenza delle “ninfee”. Questo naturalmente ha spinto tantissimi specialisti a creare una moltitudine di ibridi o cultivar per il mercato dei fiori da giardino. È una pianta valida anche nella produzione come fiore reciso.</p> <p><strong>Cucina</strong></p> <p>In Finlandia e in certe zone della Russia questa pianta trova degli utilizzi eduli (i fusti subacquei) anche se contenendo diversi tannini risultano piuttosto amari[12].</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 27 (10 S)
Semi di Ninfea Comune (Nymphaea alba) 1.95 - 1
Semi di Passiflora adenopoda 1.85 - 1

Semi di Passiflora adenopoda

Prezzo 1,85 € (SKU: V 22 PA)
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<h2><strong>Semi di Passiflora adenopoda</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 3 semi.</strong></span></h2> <p>I fiori sono bianchi e viola, larghi 7 cm. I frutti diventano viola alla maturità.</p> <p>La passiflora adenopoda è una pianta divertente e facile da coltivare, la pianta è una vite che crescerà rapidamente in supporto dai viticci dello stelo. Quando la pianta è lunga circa 2 m inizierà a produrre abbondantemente molti fiori, con un buon odore e attirando molti impollinatori!</p> <p>Quindi appariranno frutti, piccoli frutti verdi delle dimensioni di una prugna, pieni di semi coperti da una mucillagine di colore arancione brillante (NON MANGIARE VERDE, è velenoso). Quando saranno maturi, i frutti diventeranno viola e hanno un sapore molto dolce, ottimo per bevande di frutta fresca.</p> <p>         Passiflora adenopoda è una pianta di vite tropicale. Questa varietà, originaria dell'America centrale, cresce felicemente più di 4 m, ma inizia a fare fiori a soli 2 m dalla base. Questi semi provengono dal Costa Rica, dove a volte cresce tra i giardini delle persone. Amano il pieno sole, ma possono avere una piccola ombra, il che li rende meno fiori, ha foglie dai tre ai cinque lobi di un colore verde chiaro. La pianta ama l'elevata umidità del suolo.</p> <p>Questa pianta è una pianta ospite per la farfalla Helithonius Charithonia, depongono le uova sulle foglie per far mangiare i loro bruchi.</p>
V 22 PA (3 S)
Semi di Passiflora adenopoda 1.85 - 1
Semi di Lino Blu, Lanugine (Linum perenne) 2.95 - 1

Semi di Lino Blu, Lanugine...

Prezzo 2,95 € (SKU: F 9)
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<h2 class=""><strong>Semi di Lino Blu, Lanugine (Linum perenne)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 700 + - (1g) semi.</strong></span></h2> <p>Il lino perenne (Linum perenne) è una pianta perenne con affascinanti fioriture blu. Si adatta molto bene ai giardini in stile rurale. Di solito cresce da 50 a 60 cm di altezza e inizia a fiorire all'inizio dell'estate. Il lino può decorare diversi punti nel nostro paradiso verde, come giardini rocciosi, bordi, argini o muri.</p> <p>I semi vengono seminati direttamente in estate. Si consiglia la semina a letto ampio. Le piante si presentano grandi tra altre piante perenni colorate, come gli speroni o garofani. Il lino può essere coltivato anche in vasi di grandi dimensioni, sistemati su un balcone o una terrazza o persino in contenitori sospesi. Questa specie vive su terreni soleggiati con terreno permeabile e moderatamente secco.</p> <p>Peso: 1 g</p> <p>Altezza: 50 - 60 cm</p> <p>Usa: ornamentali - bordi, argini, giardini rocciosi, prati, contenitori</p> <p>Forma vegetale: perenne</p> <p>Sito: soleggiato; terreno permeabile, moderatamente asciutto</p>
F 9
Semi di Lino Blu, Lanugine (Linum perenne) 2.95 - 1

Pianta gigante (con frutti giganti)
Semi di Girasole gigante - Gigante mongolo 3.85 - 1

Semi di Girasole gigante -...

Prezzo 1,85 € (SKU: VE 69)
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<h2><span class=""><strong>Semi di Girasole gigante - Gigante mongolo</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 10 (1g), 100 (9g) semi.</strong></span></h2> <p>Un vero gigante che raggiunge fino a 420 cm di altezza con una delle più grandi teste di semi di girasole fioriture disponibili che possono raggiungere fino a 45 cm (18 "). I semi sono uno dei più grandi disponibili per Helianthus (Girasole) e sono ideali per gli uccelli durante l'inverno. Hai bisogno di assistenza.</p> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 69 (1g)
Semi di Girasole gigante - Gigante mongolo 3.85 - 1

Pianta gigante (con frutti giganti)
Semi di girasole GIGANTE RUSSO MAMMUT 1.85 - 1

Semi di girasole GIGANTE...

Prezzo 1,85 € (SKU: VE 68)
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<h2><strong>Semi di girasole GIGANTE RUSSO MAMMUT (Helianthus annuus)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per confezione da 1g (10), 9g (100) semi.</strong></span></h2> <p>Questa varietà russa popolare Giant Russa Mammuth (Helianthus annuus) è facilmente allevata e non richiede una cura particolare. L'albero può raggiungere un'altezza di 4 metri con fiori giganteschi (diametro fino a 60 cm) che danno enormi semi di girasole.</p>
VE 68 (1g)
Semi di girasole GIGANTE RUSSO MAMMUT 1.85 - 1
Semi di Duranta erecta 1.75 - 1

Semi di Duranta erecta

Prezzo 1,95 € (SKU: T 33)
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<h2><strong>Semi di Duranta erecta</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>piccolo arbusto strisciante, o parzialmente eretto, originario dell'America centrale; i sottili fusti semilegnosi sono densamente ramificati, arcuati, di colore verde chiaro; il fogliame è di forma ovale, e di piccole dimensioni, è sempreverde nelle zone con clima invernale mite; dalla primavera inoltrata fino all'autunno all'apice dei fusti sbocciano piccoli fiori di colore viola o blu, a cinque petali, con margine bianco e occhio chiaro, riuniti in lunghe pannocchie pendule. In autunno aio fiori seguono piccole bacche dorate, che spesso persistono sulla pianta per settimane. D. erecta è specie cespugliosa, che può raggiungere i 200-250 cm di altezza. Per mantenere una pianta più compatta e densa è bene potare tutti i rami a fine inverno, accorciandoli di circa un terzo.</p> <p><strong>Esposizione</strong></p> <p>si coltivano in luogo soleggiato o semiombreggiato; una scarsa insolazione può risultare in un'altrettanto scarsa fioritura, è quindi bene coltivare le piante in luogo dove possano godere di almeno alcune ore di sole diretto, magari riparandole durante le ore più calde della giornata. Non temono il freddo e possono sopportare brevi periodi di gelo; nelle regioni con inverni molto rigidi le piante si coltivano in vaso, in modo da poter essere spostate ins erra fredda all'arrivo del gelo, oppure si coprono con agritessuto.</p> <p><strong>Annaffiature</strong></p> <p>da aprile-maggio, fino all'autunno annaffiare con regolarità, lasciando asciugare il terreno tra un'annaffiatura e l'altra. Durante i mesi freddi possiamo evitare di annaffiare.</p> <p><strong>Terreno</strong></p> <p>si adattano a qualsiasi tipo di terreno, purché sia molto ben drenato; evitare i terreni eccessivamente pesanti o argillosi.</p> <p><strong>Moltiplicazione</strong></p> <p>avviene per seme, in primavera; in estate è possibile prelevare talee dai rami che non hanno prodotto fiori.</p> <p><strong>Parassiti e malattie</strong></p> <p>temono il marciume radicale, la ruggine e gli acari.</p> <table cellspacing="0" cellpadding="0" border="1"><tbody><tr><td colspan="2" width="100%" valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">Seeds</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">soak in warm water for 24  hours</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">all year round</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">1 cm</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">20-25°C</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">4 - 8 weeks</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"><span style="color:#008000;"> </span></td> <td valign="top"> <p align="center"><br /><span style="color:#008000;"><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr></tbody></table>
T 33 (5 S)
Semi di Duranta erecta 1.75 - 1
Semi di Gattàia, Gattària, Erba Gatta (Nepeta cataria)

Semi di Gattàia, Gattària,...

Prezzo 1,95 € (SKU: MHS 88)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong><em><span style="text-decoration: underline;">Semi di Gattàia, Gattària, Erba Gatta (Nepeta cataria)</span></em></strong></h2> <h3><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 170+- (0,1 g) semi.</strong></span></h3> <p>La gattàia, gattària, erba gatta o erba gattaria (Nepeta cataria L., 1753) è una pianta aromatica della famiglia delle Lamiacee (precedentemente chiamate Labiate).</p> <p>È una pianta perenne, aromatica, al profumo di menta, a fusto eretto, legnoso[4], quadrato[4], tomentoso, di colore grigio; le foglie dentate e pubescenti sono da triangolari a ovali-cuoriformi. Gli spicastri sono densi e formano fiori a pannocchia bianco-rosato, con punte rosse[5] o macchie color lavanda.</p> <p>Fiorisce tra maggio e agosto. I fiori sono apprezzati dalle api.</p> <p> </p> <p><strong>Areale</strong></p> <p>Si trova principalmente nel Mediterraneo orientale; è diffusa in Europa allo stato spontaneo come relitto di antiche colture; cresce negli incolti e tra ruderi, lungo siepi e strade[5]. Cresce fino a 1000 m di altitudine.</p> <p> </p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Coltivata come ornamentale, contiene un olio repellente per gli insetti e mentolo.</p> <p>La pianta (nelle foglie, nei fusti e nelle radici) contiene nepetalattone, un terpene che è un analogo dei feromoni del gatto, e quindi svolge una attività neuroattiva nei suoi confronti. All'incirca i due terzi dei gatti sono suscettibili agli effetti dell'erba gatta, (la sensibilità è ereditata geneticamente). La sensibilità è più accentuata negli individui giovani. Anche altri grossi felini, come le tigri o i leopardi hanno analoga sensibilità nei confronti dell'erba, mentre sembra che i leoni mostrino indifferenza.</p> <p> </p> <p>I gatti percepiscono l'odore tramite gli organi vomeronasali. Se un gatto annusa le foglie strofinate o il fusto dell'erba gatta, vi si struscerà contro, vi si rotolerà, la masticherà, leccherà e vi farà le fusa. Questa reazione dura alcuni minuti, successivamente ai quali il gatto si placherà e perderà interesse, ma dopo un minimo di due ore esso sarà nuovamente attirato e avrà i medesimi effetti. Non sono stati rilevati altri particolari effetti collaterali, comunque alcuni gatti diventano molto eccitati, e quindi l'eccessivo potere di distrazione potrebbe essere considerato turbativo del loro equilibrio comportamentale.</p> <p> </p> <p>Altre piante che hanno questo stesso effetto nei gatti sono la valeriana e le piante che contengono actinidine (come Actinidia deliciosa), e diidroactinidiolidi.</p> <p> </p> <p><strong>Uso come medicinale</strong></p> <p>Essa, da e nei confronti degli esseri umani, è utilizzata come antispasmodica, stimolante e contro le contratture, nell'insonnia, stress, crampi mestruali e intestinali, gli effetti comunque sono blandi; da alcuni è fumata come euforizzante (non contiene alcaloidi che diano dipendenza).</p> <p> </p> </body> </html>
MHS 88
Semi di Gattàia, Gattària, Erba Gatta (Nepeta cataria)

Pianta resistente al freddo e al gelo

Semi di Caprifoglio Comune o Madreselva (Lonicera caprifolium) 1.95 - 1

Semi di Caprifoglio Comune...

Prezzo 1,95 € (SKU: MHS 36)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Caprifoglio Comune o Madreselva (Lonicera caprifolium)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <p>Il caprifoglio comune o madreselva (Lonicera caprifolium L., 1753) è un arbusto legnoso di medie dimensioni dai profumati fiori colorati di bianco e rosso appartenente alla famiglia delle Caprifoliaceae.</p> <p>Il genere Lonicera comprende circa 200 specie provenienti dall'Asia, dall'America settentrionale e dall'Europa, di queste una decina appartengono alla flora spontanea italiana. Il caprifoglio comune è considerata una specie originaria dell'Italia.</p> <p>Nelle classificazioni più vecchie la famiglia di questo genere è anche chiamata Loniceraceae. È da aggiungere inoltre che prima di Linneo questo genere era chiamato Caprifolium ma anche Peryclimenon, nomenclature talora usate anche in tempi moderni</p> <p>Il genere Lonicera è riccamente polimorfo per cui viene suddiviso in più sezioni (per maggior dettagli vedere la scheda specifica del genere); la Lonicera caprifolium appartiene alla sezione delle specie rampicanti a foglie caduche con una o più paia di foglie superiori connate nella formazioni di un caratteristico disco a collare. Le altre sezioni comprendono piante cespugliose e/o sempreverdi.</p> <p>Secondo alcuni studiosi questa pianta, in Italia, si sarebbe inselvatichita da alcuni esemplari importati in tempi remoti; tuttavia il suo completo inserimento nella vegetazione naturale dell'Italia potrebbe indicare che si tratti di una pianta indigena come normalmente viene considerata.</p> <p><strong>Etimologia</strong></p> <p>Il termine del genere (Lonicera) fu coniato da Linneo nel 1753 adattando al latino il cognome "Lonitzer", volendo ricordare il botanico Adam Lonitzer (1528-1586) - in italiano questo cognome si pronuncia Adamo Lonicer - medico condotto a Francoforte.</p> <p>Il nome specifico (caprifolium) deriva dal latino ed è composto da due termini: “capra” e “folium” (capra e foglia). Probabilmente questa dizione deriva dal fatto che le capre usano brucare le foglie di questa pianta.</p> <p>“Caprifoglio” è il nome comune di alcune specie del genere "Lonicera", ma è anche la versione volgare italiana del nome del genere, per cui spesso si vengono a creare equivoci che comunque si possono dissipare facilmente affiancando sempre anche la nomenclatura binomiale scientifica.</p> <p><strong>Altri nomi comuni sono:</strong></p> <p>Madreselva comune – Abbracciabosco – Vincibosco – Succiamiele – Legabosco - Uva di San Giovanni – Manicciola - Manine</p> <p>Il nome comune di “Abbracciabosco” deriva dal suo portamento rampicante che spesso avvolge, danneggiando la pianta ospite. I greci ad esempio chiamavano queste piante "peryclimenon" (che tradotto liberamente significa “accerchiamento”).</p> <p>In inglese il fiore si chiama: "Italian honeyusuckle", ma anche "Italian woodbine".</p> <p><strong>Morfologia</strong></p> <p>La pianta è di tipo lianosa (a forma o struttura di liana). La forma biologica di questa specie è definita come fanerofita lianosa (P lian): sono piante generalmente legnose ma incapaci di reggersi per conto proprio e quindi con portamento rampicante.</p> <p><strong>Fusto</strong></p> <p>I fusti sono rampicanti e volubili (si avvolgono ad altri alberi o arbusti), possono arrivare fino a 5 metri di estensione e nella fase iniziale dello sviluppo sono molto ramosi. La ramosità quasi cespitosa è data dalla presenza di gemme multiple, soprannumerali ed in serie sovrapposte nelle zone ascellari del fusto.</p> <p>L'aspetto del fusto è quello di una corteccia che invecchiando assume una colorazione bruno – verdastra. I fusti giovani presentano una certa pubescenza.</p> <p>Un'altra particolarità del fusto è che questo è caratterizzato dalla formazione di un unico strato di fibre “liberiane” (fibre a membrana ispessita che entrano nella costituzione del “libro”, all'interno della corteccia), per ciascun ciclo vegetativo annuale, facilitando così la determinazione della sua età.</p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>Le foglie sono semplici a margine intero senza stipole, sono caduche (non sono persistenti oltre la stagione invernale) e lungo il fusto si dispongono in modo opposto. La lamina è consistente senza essere coriacea; la pagina superiore è verde chiaro quasi brillante, mentre quella inferiore è più scura con riflessi glauchi. In qualche caso si può avere il fenomeno dell'eterofillia (presenza di foglie di forma diversa) specialmente con le foglie dei germogli terminali. La forma prevalente è ovato – ellittica;</p> <p>Foglie dei rami sterili (senza fiori): sono picciolate.</p> <p>Foglie dei rami fertili (con fiori): quelle inferiori sono sub-sessili o ristrette in un breve picciolo; quelle intermedie sono sessili e semi saldate tra loro; quelle terminali sono appaiate e saldate alla base tra di loro e formano quindi una unica foglia amplessicaule attraversata nel centro dal fusto.</p> <p><strong>Fiori</strong></p> <p>La forma del fiore è del tipo “labiata” e variamente colorata soprattutto di rosso e bianco. I fiori sono attinomorfi, ermafroditi, tetraciclici (calice– corolla – androceo – gineceo) e pentameri. I fiori sono inoltre profumati da sostanze di natura benzoloide (essenze nelle quali prevalgono i composti ad anello benzoico).</p> <p>Calice: il calice gamosepalo è interno alla corolla e consiste in un breve tubo aderente all'ovario terminante con 5 piccoli denti.</p> <p>Corolla: la corolla gamopetala e zigomorfa, ha un intenso profumo (vedi sopra); il tubo a forma campanulata è lungo fino a 3 – Template:4 ed è colorato di bianco crema (o bianco – giallastro) con sfumature rosso – porporine (alla fine della fioritura le sfumature rossastre spariscono). Alla fauce si divide in due labbra: quella superiore è ulteriormente divisa in 4 lobi – alla fine della fioritura questi lobi si ripiegano su sé stessi (lobi riflessi); quella inferiore è continua e ripiegata all'indietro anch'essa. Lunghezza delle labbra 15 – 18 mm.</p> <p>Androceo: gli stami sono 5, i cui filamenti, inseriti nel tubo corollino, sono molto lunghi e superano di 5 – 10 mm la fauce della corolla stessa; i filamenti staminali terminano con antere gialle.</p> <p>Gineceo: lo stilo è lungo, glabro e sporge dalla corolla come gli stami. L'ovario è infero formato da 3 carpelli.</p> <p>Fioritura: da maggio a luglio.</p> <p>Impollinazione: di tipo entomogama tramite farfalle (diurne e notturne). Questi fiori attraggono soprattutto le sfingidi e grossi imenotteri come i Bombi che con la loro lunga proboscide riescono a raccogliere il nettare contenuto, fino a metà altezza, nel lungo tubo corollino.</p> <p><strong>Frutti</strong></p> <p>Il frutto è una bacca (velenosa!) carnosa (bacciforme e succosa) e ovale di colore rosso vivo ma a volte anche arancio (dipende dalle varietà) contenente alcuni semi discoidi. Dimensione della bacca 8 mm.</p> <p><strong>Ciclo vegetativo</strong></p> <p>Le piante di questa specie sono molto longeve, ma presentano dei cicli vegetativi intermedi caratterizzati dal fatto che dopo pochi anni di vita si essiccano quasi completamente. A questo punto dalla ceppaia vengono emessi nuovi polloni, che naturalmente dopo un certo numero di anni si atrofizzano e muoiono, ripetendo da capo il ciclo appena descritto.</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>Geoelemento: il luogo di origine di questa pianta è l'Europa sud-occidentale e le zone subsiberiane; il tipo corologico è infatti SE – Europ. (Pontica) : regione Carpatico – Danubiana, ma anche un areale con centro attorno al Mar Nero.</p> <p>Diffusione: questa specie è diffusa in Europa (specialmente in Spagna), Asia Minore e Caucaso. In Italia è una pianta comune solo nella penisola (sono escluse le isole).</p> <p>Habitat: si trova nei luoghi selvatici delle regioni littoranee e submontane, nei boschi caducifogli non troppo soleggiati. Il suolo preferito è quello calcareo. Può facilmente formare delle siepi naturali in associazione al castagno o al cerro; a volte però a causa del suo portamento volubile si creano delle fitte ragnatele che alla fine soffocano le altre piante.</p> <p>Diffusione altitudinale: dal piano fino a 1200 m s.l.m..</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p><strong>Farmacia</strong></p> <p>Questa pianta è conosciuta fin dall'antichità per le sue proprietà medicinali. Ad esempio un decotto delle sue foglie sembra che stimoli la funzione urinaria.</p> <p>Sostanze presenti: tra le altre sostanze contiene acido salicilico, glucosidi, tannini e oli essenziali.</p> <p>Proprietà curative: antisettiche, antireumatiche, espettoranti, antinfiammatorie; per uso esterno le sue proprietà sono efficaci nelle stomatiti e nelle dermatosi.</p> <p>Parti usate: le foglie e i fiori.</p> <p>È sconsigliato l'uso delle bacche in quanto contengono sostanze tossiche.</p> <p><strong>Cucina</strong></p> <p>Dalle foglie si usa preparare un infuso tipo te.</p> <p><strong>Giardinaggio</strong></p> <p>È nell'orticoltura ornamentale che si concentra il maggior interesse per queste piante. Esistono diverse varietà coltivate a questo scopo. Generalmente queste varietà sono a foglie persistenti e fiori a colori diversi e sono usate per rivestire muri o formare pergolati.</p> <p>È pianta visitata dalle api per il polline ed il nettare.</p> </body> </html>
MHS 36 (10 S)
Semi di Caprifoglio Comune o Madreselva (Lonicera caprifolium) 1.95 - 1
Semi di Gigaro Scuro (Arum maculatum) 2.25 - 1

Semi di Gigaro Scuro (Arum...

Prezzo 2,25 € (SKU: MHS 119)
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<h2><strong>Semi di Gigaro Scuro (Arum maculatum)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <p>Il gigaro scuro (nome scientifico Arum maculatum L.) è una piccola pianta erbacea dei sottoboschi appartenente alla famiglia delle Araceae.</p> <p>Il nome scientifico del genere (Arum) deriva dal greco aron (ma anche, secondo altre etimologie, dall'ebraico “ar”); in entrambi i casi questi due termini significano “calore” e si riferisce al fatto che queste piante quando sono in piena fioritura emettono calore (caratteristica particolare del genere)[1]. Il nome specifico (maculatum) si riferisce ai disegni macchiati sulle lamine fogliari.</p> <p>Il binomio scientifico attualmente accettato (Arum maculatum) è stato proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione Species Plantarum del 1753.</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>Sono piante non molto alte; l'altezza varia da 2 a 4 dm. La caratteristica più interessante di questa specie è la particolare forma dell'infiorescenza: uno spadice racchiuso da una grande spata affusolata. La forma biologica è geofita rizomatosa (G rhiz) o anche “geofita tuberosa”, ossia sono piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati rizomi/tuberi (un fusto sotterraneo dal quale, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei).</p> <p><strong>Radici</strong></p> <p>Le radici sono secondarie fascicolate da rizoma.</p> <p><strong>Fusto</strong></p> <p>Parte ipogea: la parte sotterranea del fusto è un rizoma tuberiforme ovoideo sviluppato orizzontalmente.</p> <p>Parte epigea: lo scapo (molto breve: 1/3 – 4/5 della spata) è inserito a lato del rizoma nella parte più appuntita dello stesso. In realtà il fusto è compresso all'interno delle guaine dei piccioli fogliari[2]. Lunghezza dello scapo: 10 – 15 cm.</p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>Le foglie (tutte radicali e a disposizione spiralata) hanno la lamina intera con la superficie maculata di rosso scuro. La forma è sagittata con tre lobi: quello apicale è il più lungo, i due basali (quelli vicini al picciolo) sono arrotondati e lievemente convergenti. Il picciolo è lungo (il doppio della lamina) e alla base è inguainante. Le foglie si sviluppano in primavera. Dimensione della lamina: larghezza 5 – 10 cm; lunghezza 10 – 20 cm.</p> <p><strong>Infiorescenza</strong></p> <p>L'infiorescenza si compone di tanti piccolo fiori sessili; sono appressati gli uni sugli altri. L'infiorescenza è sormontata da un lungo spadice e avvolta da una grande spata convoluta di colore più chiaro (giallastro al centro – purpureo sui bordi) e lunga il doppio dell'infiorescenza ma con tubo basale corto; questa spata svolge la funzione vessillare. L'apice dello spadice è una clava ingrossata violacea sopra un peduncolo cilindrico lunga 1/3 - ½ del peduncolo stesso. La disposizione dei fiori sessuali è in basso per quelli femminili (formano un glomerulo basale); quelli maschili sono posti più in alto; in mezzo tra i fiori femminili e quelli maschili c'è una zona di fiori sterili. Sopra i fiori maschili, alla fine c'è un glomerulo sterile. Tra queste varie sezioni sono presenti delle estroflessioni setoliformi con il compito di trattenere gli insetti pronubi per favorire l'impollinazione. Lunghezza della spata: 10 – 25 cm. Lunghezza dello spadice: 4 – 6 cm</p> <p><strong>Fiore</strong></p> <p>In questi fiori il perianzio è di tipo sepaloide (gli elementi sono indifferenziati tra calice e corolla, ossia fiori di tipo apetalo) e unisessuali (pianta monoica: fiori maschili e femminili separati, ma sulla stessa pianta). Altri fiori sono sterili di tipo filamentoso nello stadio di antesi femminile[3]. I fiori sono 5-ciclici (2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami e un verticillo del gineceo).</p> <p> </p> <p>Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale[4]:</p> <p>* P 3+3, A 3+3, G (3) (supero)</p> <p>Perianzio: il perianzio è formato da due verticilli di tre tepali ciascuno.</p> <p>Androceo: gli stami sono 6 (tre interni e tre esterni).</p> <p>Gineceo: il gineceo è formato da tre carpelli saldati insieme con un ovario supero. Stilo con stigma unico.</p> <p>Fioritura: in primavera; da aprile a maggio</p> <p><strong>Frutti</strong></p> <p>I frutti sono delle bacche. Dopo la fecondazione la spata subisce un rapido avvizzimento e così si rendono visibili le bacche carnose di colore scarlatto. Infatti nei boschi è facile incontrare la pannocchia delle bacche isolate e senza altra vegetazione (le foglie) intorno.</p> <p><strong>Riproduzione</strong></p> <p>Impollinazione: l'impollinazione è garantita soprattutto da diversi insetti (coleotteri, mosconi e piccole mosche) in quanto pur non essendo piante nettarifere rilasciano comunque diverse sostanze zuccherine (impollinazione entomogama). In queste piante l'autoimpollinazione è evitata in quanto in ogni pianta i fiori femminili maturano prima di quelli maschili[5].</p> <p>Riproduzione: la fecondazione avviene tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).</p> <p>Dispersione: la dispersione dei semi avviene ad opera di uccelli e piccoli mammiferi favorita dal colore delle bacche.</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Centro - Europeo.</p> <p>Distribuzione: in Italia questa pianta è considerata rara e si trova in tutto il territorio (esclusa la Valle d'Aosta, l'Alto Adige, la Puglia e la Sicilia – a parte qualche varietà). Fuori dall'Italia, nelle Alpi è distribuita in tutte le regioni alpine. Sugli altri rilievi europei si trova nella Foresta Nera, Vosgi, Massiccio del Giura, Massiccio Centrale, Pirenei e Monti Balcani.</p> <p>Habitat: l'habitat tipico sono i luoghi ombrosi rupestri ai margini dei boschi (pioppeti, ontaneti, frassineti, faggete, querceti, castagneti, carpineti e betuleti), le rive o le vicinanze ai corsi d'acqua. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere umido.</p> <p>Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 1600 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e montano.</p> <p><strong>Sistematica</strong></p> <p>Il genere di questa pianta (Arum L.) comprende dalle 30 alle 40 specie delle quali cinque appartengono alla flora spontanea italiana. La famiglia di appartenenza (Araceae Adanson) comprende 109 generi per 2830 specie[4] (108 generi e 3300 specie – incluse le Lemnaceae - secondo altre fonti[8]).</p> <p>Il numero cromosomico di A. maculatum è: 2n = 56[9][10]</p> <p><strong>Filogenesi</strong></p> <p>La famiglia delle Araceae pur essendo abbastanza eterogenea (da un punto di vista morfologico) è considerata monofiletica. All'interno di questa famiglia la specie di questa voce appartiene al subclade (associato al rango tassonomico di sottofamiglia) delle Aroideae Arn. (1832) (comprendente 73 generi oltre al genere Arum)[5]. All'interno della sottofamiglia questa specie è assegnata alla tribù delle Areae R. Br. ex Duby (1828)[11].</p> <p><strong>Variabilità</strong></p> <p>Il corredo cromosomico di questa pianta è tetraploide (vedi sopra). Viene considerata quindi una specie polimorfa. La variabilità si evidenzia soprattutto nelle foglie (più o meno larghe o prive del disegno maculato) e nella forma e colorazione della spata (bianca, rosea o verde-gialla).</p> <p>Le varietà descritte sul territorio italiano sono le seguenti[12]:</p> <p>forma nigro-maculatum Fiori: le macchie sulle foglie hanno una forma particolarmente caratteristica; si trova nella zona di Caltanissetta;</p> <p>sull'Appennino sono frequenti piante di aspetto intermedio tra A. maculatum e Arum italicum Miller;</p> <ol> <li>nigrum Schott var. apulum Carano: il tubero ha una forma discoidale e lo scapo è più lungo della spata; si trova in Puglia.</li> </ol> <p>var. immaculatum Rchb.: varietà a foglie senza macchie.</p> <p>Nell'elenco seguente sono indicate alcune sottospecie, varietà e forme (oltre a quelle presenti in Italia). L'elenco può non essere completo e alcuni nominativi sono considerati da altri autori dei sinonimi della specie principale o anche di altre specie[9][13][14]:</p> <p>Sottospecie:</p> <p>subsp. angustatum (Engl.) K. Richt. (1890)</p> <p>subsp. besseranum (Schott) Nyman (1879) (sinonimo: Arum orientale M. bieb. subsp. orientale)</p> <p>subsp. danicum Prime (sinonimo: Arum orientale M.Bieb. subsp. danicum (Prime) Prime )</p> <p><strong>Sinonimi</strong></p> <p>Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:</p> <p>Arisarum maculatum (L.) Raf.</p> <p>Arum idaeum Gand.</p> <p>Arum malyi Schott</p> <p>Arum orientale subsp. amoenum (Engl.) R.R. Mill</p> <p>Arum pyrenaeum Dufour</p> <p>Arum trapezuntinum Schott ex Engl.</p> <p>Arum vulgare Lam.</p> <p>Arum zelebori Schott</p> <p>Specie simili</p> <p>La specie Arum italicum Miller (Gigaro chiaro) è molto simile al “Gigaro scuro"; si differenzia in quanto la lamina delle foglie non è maculata di rosso scuro e raggiunge un'altezza quasi doppia.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p><strong>Avvertenza</strong></p> <p>Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.</p> <p><strong>Farmacia</strong></p> <p>La pianta è velenosa; specialmente le bacche (contengono cristalli di ossalato di calcio[15]).</p> <p>La parte ipogea (il rizoma) di questa pianta contiene amido e alcuni principi tossici (in parte eliminabili con l'essiccazione o la cottura). Altre sostanze contenute: grassi e saponine. La pianta ha in genere un sapore acre di pepe. Nella medicina popolare un preparato, polverizzando i tuberi, veniva usato come antielmintico (elimina svariati tipi di vermi o elminti parassiti) e antireumatico (attenua i dolori dovuti all'infiammazione delle articolazioni)[1]. Altre proprietà medicamentose[15]: diaforetica (agevola la traspirazione cutanea), diuretica (facilita il rilascio dell'urina), espettorante (favorisce l'espulsione delle secrezioni bronchiali), purgante e vermifuga (elimina in particolare i vermi intestinali).</p>
MHS 119 (10 S)
Semi di Gigaro Scuro (Arum maculatum) 2.25 - 1