Semi di Basilico Greco (Ocimum basilicum) 1.95 - 1

Semi di Basilico Greco...

Prezzo 1,95 € (SKU: MHS 26)
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<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><strong>Semi di Basilico Greco (Ocimum basilicum)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 100 semi.</strong></span></h2> <p>Piccole foglie e aspetto di minuscolo cespuglio, il profumo è quello inconfondibile del basilico. Si può usare come il basilico comune, ma la mia è una pianta così piccina che strapparle anche una sola foglia mi parrebbe un peccato. Raccoglierò i semi, e sono curiosa di vedere come crescerà. Sarebbe bello usarlo per bordare l’aiuola, una piccola striscia di microcespugli rotondeggianti, dal verde tenero e gustoso aroma.</p> <p>Il basilico (Ocimum basilicum, L., 1753) è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, normalmente coltivata comepianta aromatica.</p> <p><span style="line-height: 1.5em;">Originario dell'India, è utilizzato tipicamente nella cucina italiana e nelle cucine asiatiche in Taiwan, Thailandia, Vietnam, Cambogia e Laos, per via del marcato profumo delle sue foglie, che a seconda della varietà può essere più o meno dolce o pungente.</span></p> <h3><strong>Etimologia</strong></h3> <p>Il nome deriva dal latino medievale basilicum, con origine dal greco basilikon (phyton) ("pianta regale, maestosa"), da basileus "re". <span style="line-height: 1.5em;">Di etimologia incerta, alcune interpretazioni ritengono sia così chiamato perché usato per produrre profumi per il re,[1] o in riferimento all'utilizzo sacro delle antiche popolazioni Hindu, oppure, più semplicemente, per l'importanza "regale" conferita alla pianta.[2]</span></p> <p>Il nome è stato probabilmente confuso con quello del basilisco, la creatura mitologica greca descritta come un serpente dal veleno letale, col potere di uccidere con lo sguardo. Il basilico ne sarebbe stato l'antidoto.</p> <h3><strong>Descrizione</strong></h3> <p>Il basilico è una pianta erbacea annuale alta fino a 60 cm, con foglie opposte, ovali, lanceolate, a volte bollose, di 2-5 centimetri di lunghezza. Il colore delle foglie varia dal verde pallido al verde intenso, oppure è viola o porpora in alcune varietà. I fusti eretti, ramificati, hanno una sezione quadrata come molte delle Lamiaceae, e hanno la tendenza a divenire legnosi e frondosi.</p> <p>I piccoli fiori bilabiati, bianchi o rosei, hanno la corolla di 5 petali irregolari. Gli stami sono 4 e gialli. I fiori sono raggruppati in infiorescenze all'ascella delle foglie.</p> <p>I semi sono fini, oblunghi e neri.</p> <h3><strong>Distribuzione</strong></h3> <p>Il basilico è nativo e cresce selvatico nell’Asia tropicale e in India. Si diffuse dal Medio Oriente in Antica Grecia e in Italia dai tempi di Alessandro Magno, intorno al 350 a.C.. Solo dal XVI secolo iniziò ad essere coltivato anche in Inghilterra e, con le prime spedizioni migratorie, nelle Americhe.</p> <h3><strong>Usi </strong></h3> <p>La pianta, fortemente aromatica, è utilizzata nelle cucine italiana e asiatiche, e viene impiegata tradizionalmente in alcune medicine popolari. <span style="line-height: 1.5em;">In cucina </span><span style="line-height: 1.5em;">Il basilico deve essere utilizzato fresco e aggiunto alle pietanze all'ultimo momento. La cottura ne attenua velocemente il sapore fino a neutralizzarlo, lasciando poco del suo profumo. Quando essiccato, perde completamente il suo sapore e ha un debole profumo di fieno. Lo si può pestare in un mortaio per rompere le cellule che contengono l'olio essenziale e per liberare meglio l'aroma. In frigorifero si può conservare al massimo per due giorni, avvolto in un canovaccio da cucina. Le foglie congelate conservano invece il sapore per diversi mesi. </span><span style="line-height: 1.5em;">Il basilico è difficile da abbinare ad altre erbe aromatiche come il prezzemolo, il timo e il rosmarino.</span></p> <p>Insieme a formaggio, pinoli, aglio e olio di oliva, è l'ingrediente base del pesto genovese, la salsa tipica della cucina ligure.</p> <p>Si usa per le insalate, con pomodori maturi, le zucchine, l'aglio, i frutti di mare, il pesce (triglia), le uova strapazzate, il pollo, il coniglio, l'anatra, le insalate di riso, le zuppe, la pasta e per le salse di pomodoro. <span style="line-height: 1.5em;">Nella cucina asiatica, specialmente a Taiwan, si usa frequentemente nelle zuppe. Le foglie intere accompagnano il pollo fritto o vengono usate per insaporire latte e creme.</span></p> <p>Il suo olio essenziale è utilizzato per la preparazione di profumi e liquori; dalla distillazione della pianta fresca si ottiene un'essenza contenente eucaliptolo ed eugenolo.</p> <p>Medicina popolare <span style="line-height: 1.5em;">Come pianta medicinale, le foglie e le sommità fiorite vengono utilizzate per preparare infusi ad azione sedativa, antispastica delle vie digerenti, stomachica e diuretica, antimicrobica, antinfiammatoria. Il basilico è utilizzato anche contro l'indigestione e come vermifugo. Come collutorio è indicato contro le infiammazioni del cavo orale. L'olio è utilizzato per massaggiare le parti del corpo dolenti o colpite da reumatismi.</span></p> <p>Per via di questi benefici, il suo uso si è propagato dall'Africa alla medicina tradizionale in Brasile.[24] La medicina ayurveda assegna inoltre diverse proprietà all'Ocimum tenuiflorum, o basilico sacro.</p> <h3><strong>Coltivazione </strong></h3> <p>Il basilico cresce bene quando il sole è abbondante e la temperatura tra i 20 ºC e 25 ºC, come nel clima mediterraneo. A più alte temperature necessita di una più alta umidità, e non resiste a temperature inferiori ai 10 °C. Gradisce annaffiature frequenti, ma con un suolo ben drenato, in quanto i ristagni d'acqua sono dannosi per le radici. Si coltiva negli orti o in vaso.</p> <p>Il periodo di fioritura è tra giugno e settembre. Le piante di basilico devono essere regolarmente cimate, asportando gli apici vegetativi e i fiori, per consentire una crescita rigogliosa e per allungare il ciclo di vita, che termina con la produzione dei semi. Sui fusti lasciati a fiorire, la crescita delle foglie rallenta e si ferma, il fusto diventa legnoso, e cala la produzione dell'olio essenziale che produce il profumo. I semi possono tuttavia essere seminati l'anno successivo.</p> <p>La propagazione per semina si effettua in primavera, verso marzo-aprile. In un clima temperato, la semina può essere fatta in serra o in vasi mantenuti ad una temperatura di circa 20 °C. Il trapianto in piena terra si può fare quando la temperatura esterna minima supera i 10 ºC e non c'è pericolo di gelate notturne, quindi tra aprile e maggio a seconda del clima locale. Luglio e agosto sono i periodi migliori per la raccolta delle foglie. <span style="line-height: 1.5em;">il basilico è sensibile a diverse malattie che possono ridurre il raccolto, come quelle causate dai funghi parassiti Fusarium oxysporum o Botrytis cinerea, che produce un marciume grigio sulle foglie. </span><span style="line-height: 1.5em;">Composizione chimica </span><span style="line-height: 1.5em;">Le differenti varietà hanno un numero variabile di oli essenziali che conferiscono alla pianta il tipico profumo nelle diverse sfumature. L'aroma caratteristico della specie comune in Italia è derivato dall'eugenolo, sostanza chimica presente in grande quantità nei chiodi di garofano. Alcune varietà condividono, in forma minore, le sostanze che danno il tipico profumo al limone, alla menta, alla liquirizia o alla canfora. </span><span style="line-height: 1.5em;">Negli oli essenziali, a seconda della varietà e della stagione di coltivazione, sono stati trovati e analizzati[26] 29 costituenti differenti, tra cui:</span></p> <p>linalolo, tra il 56,7–60,6%</p> <p>epi-α-cadinolo (8,6–11,4%)</p> <p>α-bergamotene (7,4–9,2%)</p> <p>γ-cadinene (3,3–5,4%)</p> <p>germacrene D (1,1–3,3%)</p> <p>canfora (1,1–3,1%)</p> <h3><strong>Sostanze cancerogene</strong></h3> <p>Oltre all'eugenolo, il basilico contiene metileugenolo ed estragolo (23–88% negli oli essenziali), sostanze che si sono rivelate cancerogene su ratti e topi. Sebbene gli effetti sugli umani non siano stati studiati, gli esperimenti indicano che è necessaria una quantità molto superiore a quella cui normalmente si entra in contatto, affinché essa possa rappresentare un rischio per il cancro.[27] La combinazione con altri alimenti ne riduce o annulla l'effetto tossico. Estragolo e metileugenolo, un derivato a base di fenilalanina, sono presenti nella classifica IARC degli agenti cancerogeni.</p> <p>Tossicità per gli insetti  <span style="line-height: 1.5em;">Uno studio del 1989 sull'olio essenziale del basilico mostra che la pianta ha proprietà funghicide e repellenti per gli insetti.[30] Uno studio simile del 2009 conferma che gli estratti dalla pianta sono molto tossici per le zanzare.[31] </span><span style="line-height: 1.5em;">Storia e cultura. </span><span style="line-height: 1.5em;">Nella storia il basilico non si è distinto come alimento, tuttavia ha spesso accompagnato le superstizioni e la cultura delle popolazioni dell'Asia, del Medio Oriente e del Mediterraneo.</span></p> <p>I primi testi che parlano del basilico in cucina si trovano solo dalla fine del XVIII secolo. Gli esploratori dell'Ottocento riferirono di aver incontrato diverse specie di Ocimum in Africa, in Persia e in Asia Tropicale, native o coltivate.[32] <span style="line-height: 1.5em;">ra gli antichi egizi e i greci, il basilico conservò una simbologia legata alla morte, ritenuto di buon auspicio per l'aldilà e usato, quindi, per le imbalsamature. I cinesi e gli arabi ne conoscevano le proprietà medicinali, mentre i crociati ne riempivano le navi per cacciare insetti e cattivi odori.[32] </span><span style="line-height: 1.5em;">Ai tempi di antichi Greci e Romani, il basilico non era tenuto in buona considerazione: simbolo diabolico, di sfortuna e di odio, Plinio il Vecchio attribuiva alla pianta capacità di generare stati di torpore e pazzia[33] e secondo Crisippo poteva essere dannoso per lo stomaco e per il fegato. Gli antichi romani lo associarono alla figura mitologica del basilisco, creatura a forma di serpente in grado di uccidere con lo sguardo: il basilico sarebbe servito come antidoto al suo veleno.[34] Una leggenda africana sostiene, inoltre, che il basilico protegge contro gli scorpioni.</span></p> <p>Nel medioevo, la pianta era utilizzata per guarire le ferite, come quelle di archibugio, ed era un ingrediente dell'acqua vulneraria, usata un tempo per applicazioni esterne. Alcuni naturalisti, come Nicholas Culpeper, lo ritenevano invece velenoso. Una leggenda medievale lo cita come capace di attirare gli scorpioni, qualora le foglie fossero messe sotto un vaso. Nelle miniature di alcuni manoscritti, il basilico è il simbolo dell'odio e di Satana. Il folklore ebraico suggerisce invece che dia forza durante il digiuno.<span style="line-height: 1.5em;">Lisabetta da Messina, eroina del Decamerone di Boccaccio, seppellì la testa del suo amante in un vaso di basilico.</span></p> <p><span style="line-height: 1.5em;"> </span></p> <table cellspacing="0" cellpadding="0" border="1"> <tbody> <tr> <td colspan="2" width="100%" valign="top"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">Seeds</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">all year round</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">Needs Light to germinate! Just sprinkle on the surface of the substrate + gently press</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">18-20 ° C</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">1-2 weeks</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong> </strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><br /><span style="color: #008000;"><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr> </tbody> </table>
MHS 26 (100 S)
Semi di Basilico Greco (Ocimum basilicum) 1.95 - 1
Semi di Dragoncello (Artemisia dracunculus)  - 2

Semi di Dragoncello...

Prezzo 2,25 € (SKU: MHS 42)
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<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><strong>Semi di Dragoncello o Estragone (Artemisia dracunculus)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per pacchetto di 100 semi.</strong></span></h2> <p>Pianta erbacea perenne originaria dell’Europa Orientale e della Siberia del Sud. In Italia è coltivata e di rado inselvatichita.</p> <p><strong>Caratteri botanici</strong></p> <p>Alta fino a 1 metro, presenta fusti eretti e ramificati, con foglie lineari, strettamente lanceolate, lucenti, di colore verde scuro. Corimbi di minuscoli fiori gialli compaiono in estate, nelle regioni calde, e raramente in quelle fredde. Le foglie aromatiche se schiacciate emanano un aroma piccante.</p> <p><strong>Coltivazione </strong></p> <p>Produce raramente semi fertili e quindi può essere riprodotta solo per divisione dei cespi e per talea. Predilige i luoghi soleggiati e i terreni fertili e sabbiosi. In commercio esistono varietà prive totalmente di profumo. Il dragoncello russo (Artemisia dracunculoides) può essere coltivato con successo da semi, in primavera.</p> <p><strong>Raccolta e conservazione</strong></p> <p>All’inizio della primavera staccare foglioline e steli freschi per realizzare dell’aceto di dragoncello. Staccare le foglie da utilizzare fresche durante tutta la stagione di crescita o fatte essiccare in luogo fresco e asciutto.</p> <p><strong>Uso in cucina e proprietà terapeutiche </strong></p> <p>Per il suo profumo delicato tra l’anice e il sedano è adatto per insaporire piatti di pesce, frittate, formaggi frechi, salse e ripieni.<br />Proprietà terapeutiche: toniche, stomachico-digestive, aperitive, carminative. In infuso può alleviare l’insonnia e la costipazione.</p>
MHS 42 (100 S)
Semi di Dragoncello (Artemisia dracunculus)  - 2

Pianta medicinale o spezia

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Semi di Timo comune (Thymus...

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Prezzo 2,25 € (SKU: MHS 37)
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<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <div id="idTab1" class="rte"> <h2><strong>Semi di Timo comune (Thymus vulgaris</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 6000 (1g) semi.</strong></span></h2> <p><span style="color: #000000;"><strong>Descrizione: </strong> È una pianta erbacea perenne alta fino a 30 cm con fusti tortuosi e legnosi e a sezione quadrata, molto ramificato. Le piccole foglie sono aromatiche, i fiori presentano una corolla rosea con 5 petali irregolari e 4 stami.</span></p> <p><span style="color: #000000;"><strong>Habitat</strong></span></p> <p><span style="color: #000000;">Spontaneo nell'area occidentale-mediterranea, può spingersi fino ad altezze considerevoli (1500 m s.l.m.). Predilige terreni leggeri, calcarei, drenanti e soleggiati.</span></p> <p><span style="color: #000000;"><strong>Usi</strong></span></p> <p><span style="color: #000000;">Il Timo viene usato come aroma in cucina, si raccolgono i fiori e le foglie che vengono usati per insaporire minestre e carni. È pianta mellifera molto visitata dalle api, che ne ricavano un ottimo miele, considerato il migliore nella Grecia classica (miele del Monte Imetto).</span></p> </div>
MHS 37 (1g)
Semi di Timo comune (Thymus vulgaris)

Semi di Pepe d´acqua Le piante e le erbe medicinali

Semi di Pepe d´acqua Le...

Prezzo 1,85 € (SKU: MHS 34)
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<div id="idTab1" class="rte"> <p><strong><em><span style="text-decoration:underline;">Semi di Pepe d´acqua Le piante e le erbe medicinali</span></em></strong></p> <p><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></p> <p><strong>Nomi comuni:</strong> Pepe d´acqua, Erba pepe, Erba brusa.</p> <p><strong>Utilizzo e proprietà curative </strong>Polygonum hydropiper</p> <p>I principi attivi di questa pianta svolgono un'azione di regolazione della coagulazione sanguigna.Le foglie contengono la rutina,una sostanza che aiuta a rafforzare i capillari fragili.</p> <p>In erboristeria e naturopatia viene utilizzata nel trattamento delle emorroidi,ipertrofia della prostata,varici,varicocele,emorragie.</p> <p>Viene usata anche come rimedio Omeopatico.</p> <p>Questa piantina è pittosto aromatica,stimolante e molto piccante.E' ottima se aggiunta ai sughi o alla pietanze, si possono usare le foglie come condimento al posto del pepe.</p> <p>Contiene principi attivi come,tannini catechici,olio essenziale,flavonoidi,acido poligonico, poligonone, poligodiale, cumarine, sostanze amare,tracce di alcaloidi.</p> <p><strong>Osservazioni e Curiosità</strong></p> <p>¹ La direttiva del Ministero della Salute (dicembre 2010), consente di inserire negli integratori alimentari le sostanze e gli estratti vegetali di questa pianta,in particolare cita herba.</p> <p>Riferimento per gli effetti : herba,per il contrasto dei disturbi del ciclo mestruale. Regolarità del transito intestinale.</p> <p>Il nome deriva dal Greco polys,e gonù,che significa molti ginocchi,riferito ai suoi fusti angolosi,simili ad un ginocchio.</p> <p>Il primo a descrivere e a classificare la specie fu Carl von Linné (Linneo),il padre della moderna classificazione biologica e scientifica degli organismi viventi, così come la conosciamo oggi.</p> <p><strong>Proprietà medicinali Polygonum hydropiper</strong></p> <p>    Le proprietà di questa pianta sono</p> <p>    antinfiammatorie</p> <p>    carminative</p> <p>    diaforetiche</p> <p>    astringenti</p> <p>    stimolanti</p> <p>    stomachiche</p> <p>    diuretiche</p> <p>    emostatiche</p> <p>    vasocostrittrice</p> <p><strong>Descrizione Botanica e profilo pianta</strong></p> <p>Il Polygonum hydropiper L è una pianta erbacea annua che può raggiungere anche 60 cm. di altezza.</p> <p>Le foglie sono alterne di forma lanceolata,oblunghe,appuntite all'apice,di colore verde e dal sapore pepato.</p> <p>I fiori sono raccolti in spighe di colore verde con margine bianco o rosato.</p> <p>I frutti sono degli acheni schiacciati.</p> <p>Appartiene alla famiglia delle Polygonaceae.</p> <p><strong>Habitat</strong></p> <p>Pianta acquatica molto comune lungo i fossatai,stagni ed in genere in luoghi molto umidi.</p> <p>Tassonomia biologica e Sistematica</p> <p><strong>Classificazione scientifica</strong></p> <p>Regno: Plantae</p> <p>Divisione: Magnoliophyta</p> <p>Classe: Magnoliopsida</p> <p>Ordine: Polygonales</p> <p>Famiglia: Polygonaceae</p> <p>Genere: Polygonum</p> <p>Specie :Polygonum hydropiper</p> <p><strong>Origine e appartenenza Biologica Sistema Raunkiaer</strong></p> <p>Forma biologica:T - scap (Terofita scaposa):</p> <p>Terofite (simbolo T),cioè sono quelle piante erbacee annauli che superano la stagione avversa sotto forma di seme.</p> <p>Scaposa (simbolo Scap):sono quelle piante con fusto eretto il più delle volte privo di foglie.</p> <p><strong>Distribuzione geografica</strong></p> <p>Fitogeografia corologica:Circumboreali:</p> <p>sono piante con areale nelle zone fredde e temperato-fredde di Eurasia e Nordamerica e nelle fasce montane.</p> <p><strong>Presente in:</strong></p> <p>Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia</p> <p><strong>Forma biologica:</strong> T scap (Pianta erbacea annuale, con portamento eretto)</p> <p><strong>Tipo corologico:</strong> Circumbor.</p> <p><strong>Periodo di fioritura:</strong> VII-X</p> <p><strong>Altitudine (min/max):</strong> 0/1300 m.</p> </div>
MHS 34
Semi di Pepe d´acqua Le piante e le erbe medicinali

Pianta medicinale o spezia

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi  di SANTOREGGIA MONTANA 2 - 3

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Prezzo 1,55 € (SKU: MHS 55)
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<div id="idTab1" class="rte"> <h2><strong><em><span style="text-decoration: underline;">Semi  di SANTOREGGIA MONTANA (Satureja montana)</span></em></strong></h2> <h3><span style="color: #ff0000;"><strong>20 Semi in confezione.</strong></span></h3> <p>È una pianta perenne si semina a primavera in zona soleggiata e si usano le foglie fresche tritate finemente per aromatizzare legumi,ripieni, intingoli e la zuppa di pesce. Satureja montana  vegeta su terreni rocciosi, aridi, fino a 1300 m di altitudine, è un suffrutice legnoso, ampiamente ramificato, con</p> </div>
MHS 55 (20 S)
Semi  di SANTOREGGIA MONTANA 2 - 3

Varietà dalla Serbia
Semi di malva selvatica (Malva sylvestris)  - 5

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Prezzo 1,85 € (SKU: MHS 60)
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<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><strong>Semi di malva selvatica (Malva sylvestris)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 20 semi.</strong></span></h2> <p>La malva selvatica (Malva sylvestris L., 1753) è una pianta appartenente alla famiglia delle Malvaceae. È una pianta erbacea annuale o perenne. Presenta un fusto eretto o prostrato che può raggiungere dai 60 a gli 80 cm. Le foglie di forma palminervia dai 5 ai 7 lobi e margine seghettato irregolarmente.</p> <p>I fiori sono riuniti all'ascella delle foglie, e spuntano da aprile a ottobre, di colore rosaceo con striature scure, con petali bilobati. Il frutto è un poliachenio circolare.</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>Pianta originaria dell'Europa e Asia temperata, è presente nei prati e nei luoghi incolti di pianura.</p> <p><strong>Proprietà</strong></p> <p>I principi attivi si trovano nei fiori (Malvae flos) e nelle foglie (Malvae folia F.U.XI) che sono ricchi di mucillagini, usati per le loro proprietà emollienti e bechiche, nelle forme catarrali delle prime vie bronchiali, contiene anche potassio, ossalato di calcio, vitamine e pectina.</p> <p>La pianta trova largo uso come emolliente e calmante delle infiammazioni delle mucose, viene utilizzata anche come lassativa, antiflogistica, emoliente e oftalmica.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Il nome deriva dal latino malva ed ha il significato di molle, cioè capace di ammorbidire.</p> <p>La malva può essere assunta sotto forma di verdura contro la stipsi, infuso per idratare e ammorbidire l'intestino, e per regolarne le funzioni grazie alla sua azione lassativa, dovuta alle proprietà delle mucillagini di rigonfiare l'intestino, stimolandone la contrazione e quindi agevolandone lo svuotamento.</p> <p>L'infuso aggiunto all'acqua del bagno funge da emoliente e idratante, o può essere usato come lozione per la pelle arrossata e con cuperose.</p> <p>In Cucina si usano i germogli, i fiori freschi o le foglioline.</p>
MHS 60 (20 S)
Semi di malva selvatica (Malva sylvestris)  - 5
Semi di Levistico o Sedano di Monte (Levisticum officinale) 1.85 - 1

Semi di Levistico o Sedano...

Prezzo 1,85 € (SKU: MHS 106)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Levistico o Sedano di Monte (Levisticum officinale)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 400+- (1g) semi.</strong></span></h2> <p>Il levistico o sedano di monte (Levisticum officinale W.D.J. Koch, 1824) è una pianta perenne della famiglia delle Apiaceae.</p> <p><strong><em>Usi</em></strong></p> <p><strong>Culinario</strong></p> <p>Si raccolgono le foglie da usare fresche in risotti, brodi, carni, stufati, pollo, baccalà; il seme maturo di questa pianta si usa nei liquori, nelle insalate, nelle schiacciate; l'aroma della pianta è simile al sedano, ma è più gradevole. Il levistico è utilizzato come sostituto di una spezia indiana, l'Ajowan, essendo il primo più comune in Europa.</p> <p>Il Levistico, denominato anche "Sedano di montagna", era abbondantemente usato nella cucina dell'antica Roma. È infatti presente in molte delle ricette di Apicio, ad esempio nel De re coquinaria.</p> <p>Era anche molto apprezzato dai monaci benedettini che, nel medioevo, lo diffusero negli orti e nelle corti, soprattutto del nord Europa dove oggi è ancora molto usato.</p> <p>Ha un sapore vicino al sedano, ma con un profumo molto più intenso, più pungente che lo rende molto gradevole.</p> <p><strong>Medicinale</strong></p> <p>Molto usato in medicina come sedativo per la sua proprietà di togliere ogni tipo di dolore.</p> <p> L'infuso è indicato per i reumatismi e può essere applicato alle ferite come antisettico, o bevuto per stimolare la digestione. Il levistico è secondo solo ai capperi per contenuto di quercetina.</p> <p><strong>Morfologia</strong></p> <p>Il levistico è una pianta erbacea perenne il cui fusto eretto può crescere fino all'altezza di 2 metri. Le foglie, come aspetto e sapore ricordano quelle del sedano.</p> <p><strong>Habitat e diffusione</strong></p> <p>È probabile sia originaria del sud-ovest asiatico. Cresce fino ai 1800 m s.l.m., ed è una pianta molto rustica; si trova sia in terreni incolti che in orti, e a volte rinselvatichisce. In Italia è una specie rara.</p> </body> </html>
MHS 106 (1g)
Semi di Levistico o Sedano di Monte (Levisticum officinale) 1.85 - 1
Semi di Chia bianca

Semi di Chia bianca

Prezzo 1,25 € (SKU: VE 66 (1,5g))
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<h2><span style="color: #000000;" class=""><strong>Semi di Chia bianca (Salvia hispanica)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 1000+ semi (1,5g).</strong></span></h2> <p>La chia (Salvia hispanica, L. 1753) è una pianta floreale della famiglia Lamiaceae, nativa del Guatemala e del Messico centrale e meridionale.</p> <p>Come evidenziato dal Codice Mendoza - un manoscritto mesoamericano del XVI secolo - la pianta era coltivata dagli Aztechi in epoca precolombiana; secondo alcuni storici dell'economia, l'importanza della chia in campo agroalimentare era paragonabile all'epoca a quella del mais. Viene ancora coltivata in Messico e Guatemala, sia per la produzione di sfarinati che di semi interi ad uso alimentare. I semi, ricchi di omega-3, sono paragonabili dal punto di vista nutrizionale a quelli del lino e del sesamo.</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>La chia è una pianta erbacea che può raggiungere l'altezza di un metro, ha foglie opposte lunghe 4-8 cm e larghe 3-5 cm. I fiori sono viola o bianchi e si presentano come infiorescenze composte (racemo).</p> <p><strong>Etimologia</strong></p> <p>La parola chia deriva dal nahuatl chian, che significa oleoso. Il nome dell'attuale stato messicano del Chiapas deriva dall'espressione nahuatl "acqua chia" o "fiume chia".</p> <p>La Salvia hispanica è una delle due piante note come chia, l'altra è la Salvia columbariae, più nota come golden chia.</p>
VE 66 (1,5g)
Semi di Chia bianca
Pastinaca Lunga Bianco lisce 10.000 Semi organici (Pastinaca sativa)

10.000 Semi organici...

Prezzo 10,00 € (SKU: P 123 (20g))
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<h2><strong>10.000 Semi organici Pastinaca Lunga Bianco lisce (Pastinaca sativa)</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di Circa 10.000 (20g) semi.</strong></span></h2> <div>Varietà medio-precoce. Pianta con foglie frastagliate di colore verde intenso. Radice di media lunghezza, bianca, particolarmente tenera e gustosa.</div> <div>Semina in pieno campo da febbraio a giugno.</div> <div>Impianto: 30-40 cm tra le file, 10-15 cm sulla fila.</div> <table cellspacing="0" cellpadding="0" border="1"><tbody><tr><td colspan="2" width="100%" valign="top"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">Seeds</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">all year round </span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">3 cm</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">15-25 ° C</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">up to 3 weeks</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong> </strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><br /><span style="color:#008000;"><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr></tbody></table>
P 123 (20g)
Pastinaca Lunga Bianco lisce 10.000 Semi organici (Pastinaca sativa)

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Sambuco Fiori (Sambucus nigra)  - 8

Semi di Sambuco Fiori...

Prezzo 1,75 € (SKU: V 102)
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<h2 class=""><strong>Semi di Sambuco Fiori (Sambucus nigra)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per Pacchetto di 100 semi.</strong></span></h2> <p>Sambucus L. è un genere di piante tradizionalmente ascritto alla famiglia delle Caprifoliacee, che la moderna classificazione filogenetica colloca nella famiglia Adoxaceae.[1]. Comprende specie arbustive di medio-grandi dimensioni, talvolta in forma di piccolo albero, comunissimo lungo le siepi campestri, nei boschi planiziari e submontani e presso i casolari di campagna, nonché alla periferia delle città, dove rappresenta un relitto della vegetazione spontanea.</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>La pianta presenta rami con midollo molto grosso, bianco, leggerissimo e compatto, che viene raccolto ed usato per includere e poi sezionare parti vegetali da osservare al microscopio. Inoltre questo tipo di legno viene utilizzato per costruire le palline formanti un pendolo di Canton; oppure viene impiegato per costruire giochi popolari di origine contadina come lo "scioparolo" (in Veneto "schioppo/fucile") dove tagliandone un ramo di diametro 4-5 cm e di lunghezza 20-25 cm viene tolto il midollo ed inserito al posto di esso un ramo poco più lungo e di pari diametro del midollo appena tolto.</p> <p>Facendo scorrere velocemente al suo interno il rametto fa partire una pallina di canapa arrotolata precedentemente inserita e posta estremità dello "scioparolo". Era un gioco povero e antico di cui oramai si sono quasi perse le tracce. Viene scelto questo tipo di legno per la sua estrema leggerezza. La corteccia dei rami stessi presenta rade e grosse lenticelle.</p> <p>Le foglie sono opposte, imparipennate, di solito con 5 foglioline ovato-lanceolate ed appuntite, seghettate ai margini.</p> <p>I fiori sbocciano in primavera-estate, sono piccoli, odorosi, biancastri, a 5 lobi petaliformi, riuniti numerosissimi in infiorescenze ombrelliformi molto ampie. I frutti sono piccole bacche globose nero-violacee (S. nigra) o rosse (S. racemosa) che contengono un succo di colore viola-porporino scuro che viene impiegato per colorare vini e come esca per la pesca dei cavedani.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>    I fiori del sambuco trovano impiego in erboristeria per la loro azione diaforetica.</p> <p>    Con i fiori è possibile fare uno sciroppo, da diluire poi con acqua, ottenendo una bevanda dissetante, che è molto usata in Tirolo e nei paesi nordici. Dai fiori si ricava un estratto che viene utilizzato per la produzione della sambuca, liquore a cui ha dato il nome, ma che, nelle ricetta attuale è prevalentemente basata sull'anice.</p> <p>    A Palazzo Adriano (PA), i fiori freschi vengono usati per la realizzazione di un pane tipico, chiamato in dialetto "Pani cu Savucu" pane con il Sambuco.</p> <p>    Con i frutti di S. nigra e di S. racemosa si può fare una marmellata, di cui non abusare, per le sue proprietà lassative.</p> <p>    Contro i topi nell'orto, nell'agricoltura biodinamica, si utilizza il macerato di Sambuco. In 20 litri di acqua si macera 10 chili di foglie di Sambuco. Dopo una decina di giorni, la poltiglia che rimane, si diluisce ancora in 10 litri di acqua. Irrorare più volte intorno alle piante attaccate dai topi.</p> <p><strong>Tossicità</strong></p> <p>Tutte le parti della pianta sono tossiche per la presenza di cianuro e vari alcaloidi. Fanno eccezione i fiori e le bacche mature (ma non i semi al loro interno). Nella preparazione di marmellate, la cottura o la macerazione delle bacche sono sufficienti a far sì che i composti cianogenetici si volatilizzino completamente. Nel caso di un'ingestione accidentale, i sintomi dell'intossicazione sono gli stessi dati dall'ingestione delle mandorle amare, che egualmente, com'è noto, contengono composti cianogenetici. Le bacche non sono tossiche per i pesci (i cavedani ne vanno matti).</p> <table border="1" cellspacing="0" cellpadding="0"> <tbody> <tr> <td colspan="2" valign="top" width="100%"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Sowing Instructions</span></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Propagation:</span></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Seeds</span></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Pretreat:</span></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">about 24 hours soak in warm water</span></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Stratification:</span></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">about 2 months in a moist substrate at 2-5 ° C refrigerator</span></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Sowing Time:</span></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">all year round</span></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Sowing Depth:</span></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Just cover lightly with substrate.</span></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Sowing Mix:</span></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Coir or sowing mix + sand or perlite</span></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Germination temperature:</span></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">about 18-22 ° C.</span></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Location:</span></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">bright + keep constantly moist not wet</span></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Germination Time:</span></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">until it germinates </span></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Watering:</span></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">Water regularly during the growing season</span></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;"> </span></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;"><br /><span style="color: #008000;">Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. All Rights Reserved.</span></span></p> </td> </tr> </tbody> </table> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
V 102 (100 S)
Semi di Sambuco Fiori (Sambucus nigra)  - 8
Semi di Pepe Brasiliano

Semi di Pepe Brasiliano

Prezzo 2,50 € (SKU: T 51)
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<div id="idTab1" class="rte"> <h2><span style="font-size:14pt;"><strong>Semi di Pepe Brasiliano (Schinus terebinthifolius)</strong></span></h2> <h2><span style="color:#ff0000;font-size:14pt;"><strong>Prezzo per confezione da 5 semi.</strong></span></h2> <p>Caratteristiche della pianta. Lo  Schinus molle: è’ una pianta perenne alta 5-7 metri e molto ampia con rami flessuosi simili a quelli del salice che scendono fino a terra, foglie lunghe anche 30 cm lanceolate, piccoli fiori bianchi. I frutti a grappolo sono piccole bacche sferiche dapprima verdi e lucide e poi di un bel colore rosa intenso a maturazione. Cresce come pianta ornamentale nei paesi dell’area del Mediterraneo. S. terebinthifolius è una pianta con foglie arrotondate, verdi brillante aromatiche, piccoli fiori bianchi o giallo - verdini, frutti a grappolo (bacche) di un colore più vicino al rosso e più piccole di quello dello S. molle.</p> <p><strong>Origine. </strong></p> <p>Lo S. Molle è originario del Perù, S. terebinthifolius del Brasile</p> <p>Nome della spezia. Le bacche della specie Schinus sono chiamate pepe, ma con questo hanno solo una somiglianza nella forma. Infatti non appartengono alla Famiglia e al genere delle piante di pepe (Piper nigrum) e hanno un aroma diverso, non  sono mai piccanti e sono poco aromatiche. Per questo spesso si chiamano falso pepe.</p> <p>Paesi produttori. Il maggior produttore per l’area europea è Reunion (S. terebinthifolius), seguito dalla Turchia e da altri paesi del mediterraneo (S. Molle).</p> <p><strong>Paesi utilizzatori.  </strong></p> <p>Soprattutto Europa e America del Sud.</p> <p>Parti utilizzate:  frutti (bacche).</p> <p>Stagionalità: tutto l’anno.</p> <p>Componenti.  Contengono resine, tannino, e sino al 10% di oli essenziali tra i quali pinene e limonene; sono molto ricche di zuccheri.</p> <p><strong>Tipologie in vendita.  </strong></p> <p>Bacche essiccate o in salamoia.</p> <p><strong>Aspetto. </strong></p> <p>Bacche della misura di un grano di pepe di un bel colore rosa intenso.</p> <p>Odore: debole fruttato e leggermente aromatico.</p> <p><strong>Sapore.</strong></p> <p>Dolce e aromatico, simile al ginepro di cui può essere un sostituto anche se meno intenso, con un gusto leggerissimo di liquirizia, limone e fragola.</p> <p>Scala di intensità: 3</p> <p><strong>Uso culinario. </strong></p> <p>Il pepe rosa ha spesso una funzione decorativa nel piatto. Ma il suo flavour  si accompagna bene con pietanze delicate e senza altre spezie, come asparagi, piselli, o carciofi, pesce (noci di Saint Jacques, salmone), ma anche insalate e macedonie di frutta o dessert con yogurt, burro e mascarpone.  E’ eccellente con i formaggi di capra e i formaggi freschi. Macinato con cumino, pepe nero e timo è ottimo per il pesce spada. Qualche bacca sul foie gras gli dà un tocco speciale. Imburrate delle tartine di buon pane e aggiungete qualche bacca pestate, hanno un gusto delizioso.</p> <p>Entra nella composizione della miscela Creola con pepe bianco, pepe nero, pepe verde e pimento. In Ecuador i grani di pepe rosa sono molto diffusi come condimento per le pietanze, ma anche per insaporire liquori e aceto, in Cile aromatizzano il vino, mentre in Messico è utilizzato nella preparazione del pulque, una bevanda alcolica molto antica considerata sacra.</p> <p><strong>Suggerimenti per l’acquisto.</strong> </p> <p>Acquistatene poco per volta per  sfruttare appieno il suo aroma. controllate che le bacche si schiaccino facilmente tra le dita, è segno di freschezza.</p> <p><strong>Consigli per l’uso.</strong></p> <p>Pestate le bacche di pepe rosa oppure lasciatele  in infusione in poco vino bianco, da unire poi a fine cottura. Ma il meglio del loro aroma lo offrono a crudo.</p> <p><strong>Avvertenze. </strong></p> <p>Alcune varietà (soprattutto quelle che crescono selvatiche in Florida) contengono delle sostanze allergeniche (fenoli irritanti) e quindi l’uso è sconsigliato a chi ha infiammazioni della mucosa gastrica.</p> <p><strong>Proprietà benefiche. </strong></p> <p>Favorisce la digestione poiché è stomachico, tonico e stimolante. Per il suo potere antisettico era usato per curare ferite e infezioni, nella medicina popolare.</p> <p><strong>Storia. </strong></p> <p>La pianta è raffigurata in statue a carattere religioso e in idoli dei nativi amerindi dell’odierno Cile e nei secoli tutte le parti della pianta (foglie, corteccia, frutti, semi, resina) sono state usate a scopo medicinale da qualche popolazione.  Garcilaso Inca de la Vega, uno scrittore peruviano soprannominato El Inca, figlio del conquistador spagnolo Sebastián Garcilaso de la Vega y Vargas e di una principessa inca, racconta:</p> <p>“Lo Schinus molle è una panacea per gli indiani del Nuovo Mondo che utilizzano le bacche per fare una bevanda molto buona contro i problemi urinari; un miele molto buono; un aceto; una soluzione lavante contro la scabbia, una soluzione cicatrizzante......</p> <p>Il legno è utile per curare il mal di denti e da un ottima carbonella....”</p> </div>
T 51
Semi di Pepe Brasiliano

Semi di Combava (Citrus hystrix)  - 1

Semi di Combava (Citrus...

Prezzo 3,50 € (SKU: V 162)
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<h2 class=""><strong>Semi di Combava (Citrus hystrix)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per Pacchetto di 3 semi.</strong></span></h2> <p>In ogni caso la combava, detta anche Papeda delle Mauritius perché diffusa soprattutto nella fascia tropicale, è un agrume esotico e raro che cresce anche in vaso e che non può sfuggire a chi ama le piante spinose. Il nome è dovuto infatti alla grande quantità di spine sparse sui rami e sul tronco, numerose ma corte. I frutti sono inadatti al consumo fresco per l’elevata acidità ma sono utilizzati come ingrediente della cucina creola, come aromatizzante di liquori e per l’industria dei profumi. Sono globosi, di colore giallo-verde, riconoscibili per la buccia fortemente corrugata. Molto decorativi, resistono sui rami diversi mesi.</p> <p>Foglie: lucide, resistenti ma non cuoiose, di colore verde scuro, lunghe fino a 12 cm, hanno una forma particolare. La strozzatura centrale divide la lamina in due parti, quella vera e propria, distale, e quella delle due grandi stipole alate, prossimale. Sono attivamente consumate fresche in insalata.</p> <p>Fiori: bianchi e profumati, piccoli, sono riuniti in piccoli mazzetti, simili a quelli di tutti gli altri agrumi.</p> <p>Come scegliere: la pianta si deve presentare ben formata anche se la chioma dei soggetti lasciati liberi di crescere si presenta irregolari. Le foglie devono coprire bene i rami ed i fiori devono essere distribuiti su tutta la chioma.</p> <p><strong>Manutenzione</strong></p> <p>Può essere necessaria una potatura di contenimento: si effettua sui rami che fuoriescono dalla forma, sui succhioni e su quelli secchi o spezzati. Le piante in vaso devono essere regolarmente ispezionate perché, come tutti gli altri agrumi coltivati fuori del loro areale d’elezione, sono soggetti a forti attacchi di cocciniglia.</p> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
V 162 (4 S)
Semi di Combava (Citrus hystrix)  - 1
Semi di bacche di GOJI NERO 1.85 - 3

Semi di Goji Nero (Lycium...

Prezzo 1,85 € (SKU: V 36 B)
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<h2><strong>Semi di Goji Nero (Lycium ruthenicum murr)</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <p>Il Rarissimo Goji Nero dalle inestimabili proprietà benefiche</p> <p>L’arbusto della Lycium Ruthenicum Murr cresce spontaneamente nel’Asia Centrale, nel Caucaso ed in alcune aree del Tibet, e non viene coltivato; le bacche vengono quindi raccolte singolarmente allo stato brado, in un periodo che va da maggio ad ottobre (il frutto è una bacca violacea sferica di dimensioni fra i 4 e i 9 mm di diametro).</p> <p>Il Goji Nero ha un contenuto straordinario di proteine, aminoacidi, vitamine (in particolare A, C, ed E), flavonoidi, composti bio-attivi, acidi grassi essenziali e sali minerali, e presenta il livello in assoluto più alto al mondo di proantocianidine (OPC), la cui efficacia antiossidante è equivalente a 20 volte la vitamina E ed a 50 volte la vitamina C.</p> <p>I più recenti studi scientifici condotti sulle antocianidine ne hanno dimostrato ineguagliabili proprietà terapeutiche nella prevenzione del cancro, perché impediscono l'angiogenesi, ossia la formazione delle cellule tumorali nei vasi capillari che apportano ossigeno. E’ possibile consultare la letteratura medica e le pubblicazioni scientifiche su questo argomento dal Journal of Pharmaceutical Technology &amp; Drug Research. Ricordiamo che nei testi della Medicina Tradizionale Tibetana, il Wild Black Goji è classificato come erba medicinale.</p> <p>Le bacche possono essere utilizzate direttamente per la preparazione di infusi immergendone una decina per qualche minuto in acqua calda. La tisana così preparata potrà essere bevuta a piccoli sorsi ogni giorno, migliorando fra l’altro la qualità del sonno e la vista e riducendo la stanchezza fisica e mentale.</p> <p>Da nostre analisi e test in condizioni professionali risulta una percentuale di germinazione del 88%</p> <p>Trattasi di un risultato assolutamente eccezionale data la provenienza selvatica delle bacche.</p>
V 36 B (10 S)
Semi di bacche di GOJI NERO 1.85 - 3
Semi di Cacao (Theobroma cacao)

Semi di Cacao (Theobroma...

Prezzo 4,00 € (SKU: V 86)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Cacao (Theobroma cacao)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 2 semi.</strong></span></h2> <p><strong>Come puoi vedere dalle nostre foto, la nostra varietà di cacao è più grande di tutte le altre.</strong></p> <div>Il cacao (Theobroma cacao, L. 1753) è una pianta della famiglia delle Sterculiaceae (attribuita alle Malvaceae dalla classificazione APG), originaria dell'America meridionale.</div> <div><strong>Descrizione</strong></div> <div>Si presenta in forma di albero sempreverde, alto 5–10 m.</div> <div>Foglie</div> <div>Foglie persistenti, alterne, ovali, con margine lievemente ondulato, lucide nella parte superiore, con picciolo fogliare dotato di articolazione che permette di orientarsi a seconda dell'intensità luminosa. Non tutte le specie di cacao hanno le foglie verdi</div> <div>Fiori</div> <div>Piccoli fiori sparsi a mazzetti, bianchi, verdi o rosei, che spuntano direttamente sul tronco o sui rami adulti; di essi solo pochi si trasformeranno in cabosside, ovvero in frutti del cacao; hanno un calice profondamente diviso, i cinque petali sono clavati, l'ovario è sessile.</div> <div>Frutti</div> <div>Dall'ovario si sviluppa il frutto (cabossa) a forma di cedro allungato, di colore giallastro-verdognolo, che diventa bruno-rossastro a maturazione, con la buccia solcata da 10 strisce longitudinali e contenente da 25 a 40 semi; i semi sono immersi in una sostanza ricca di zuccheri, chiara e di consistenza gelatinosa. Il peso della cabosside è variabile fra 300 e 500 grammi, lunghezza di 10–15 cm. In casi eccezionali tale frutto può arrivare anche a 1 kg.</div> <div>Semi</div> <div>All'interno di una polpa asprigna sono racchiusi numerosi semi ovali e piatti, a forma di mandorla, di colore bruno-violaceo, disposti in 5 file, contenenti zuccheri, grassi, albuminoidi, alcaloidi e coloranti.</div> <div>Tra questi alcaloidi, i più importanti sono la teobromina e la caffeina (contenuta in quantità ridotta): il primo è un euforizzante mentre il secondo è un eccitante; grosse quantità di cacao possono infatti indurre una dipendenza fisiologica. La teobromina ha inoltre effetti diuretici: è infatti adoperata come diuretico in casi di idropi cardiache con nefriti accompagnate da oliguria.</div> <div>Sottospecie</div> <div>Cacao criollo - Theobroma cacao cacao definito anche cacao nobile.</div> <div>Semi bianchi, molto profumati e poco amari; originario del Messico, esso rappresenta il seme dei Maya, poco produttivo e delicato, di qualità pregiata. Il cacao Criollo è più diffuso in America centrale e nel nord del Sudamerica, soprattutto nei suoi paesi d’origine, l’Ecuador e il Venezuela. Particolarmente sensibile alle intemperie, ha bisogno di molte cure e la sua resa è relativamente scarsa. I suoi semi sono ricchi di aroma e di sostanze odorose. Il cacao Criollo, sia per i ridotti quantitativi che ne vengono prodotti (rappresenta meno del 10% sul totale del raccolto mondiale), sia per il prezzo più alto, è destinato alla fabbricazione di cioccolata di alto pregio.</div> <div>La produzione mondiale non supera l'1% del totale, mentre per la produzione di cioccolato, esso rappresenta il 10% delle specie di cacao utilizzate.</div> <div>Cacao forastero - Theobroma cacao sphaerocarpum o cacao di consumo</div> <div>Semi violetti dal gusto forte e amaro. Robusto e molto produttivo, dunque più a buon mercato.</div> <div>Molto diffuso, con esso viene prodotto l'80% del cioccolato; rappresenta oltre l’80% di tutto il cacao raccolto nel mondo.</div> <div>Coltivato in Africa occidentale, in Brasile e nel sud-est asiatico. Più resistente e di migliore resa, il cacao forastero dà un cacao lievemente aspro e amaro. Nelle varie zone di coltivazione si producono qualità più fini o più ordinarie, che vengono selezionate in funzione dell’uso cui sono destinate oppure mescolate tra loro.</div> <div>Cacao Trinitario (ibrido dei primi due)</div> <div>Originario della bassa Amazzonia ( Trinidad), con caratteristiche intermedie ai primi due.</div> <div>Coltivato in: Messico, Trinidad, Caraibi, Colombia, Venezuela, Asia sud-orientale. Esso rappresenta il 10% della produzione di cioccolato.</div> <div>Coltivazione</div> <div>La coltivazione richiede elevate spese d'impianto e comincia a produrre dal quinto anno, mentre la fruttificazione dura per un trentina d'anni.</div> <div>La pianta teme l’insolazione diretta e quindi cresce all’ombra di alberi più alti quali palme e banani. Ogni pianta fornisce 1–2 kg di semi secchi; la fruttificazione è continua ma durante l'anno si hanno due periodi di massima produzione.</div> <div>Lavorazione dei semi del cacao</div> <div>Ogni pianta fornisce 1–2 kg di semi secchi. Il cacao secco mercantile, che ha una resa del 50% rispetto al seme raccolto, si ottiene mediante lieve fermentazione, essiccamento e macinazione dei semi stessi.</div> <div>Raccolta</div> <div>Il frutto della pianta (definito cabossa), si raccoglie un paio di volte all'anno, viene schiacciato e lo si fa riposare per circa una settimana, per poi estrarne la polpa ed i semi. Un albero produce dai 20 ai 50 frutti maturi all’anno della dimensione di una barbabietola da zucchero (lunghezza 15/25 cm; diametro 7/10 cm; peso 500 g).</div> <div>Fermentazione</div> <div>Il procedimento di fermentazione può essere leggermente diverso a seconda del tipo di cacao che si vuole ottenere; tempo fa, ad esempio, la fermentazione avveniva in appositi cassoni di legno. Negli attuali processi di produzione, polpa e semi si fanno fermentare insieme per 5 o 6 giorni; un tempo, invece, la fermentazione del criollo non superava i tre giorni. La temperatura di fermentazione si assesta sui 45 - 50 °C e durante questo periodo, la polpa si liquefa e viene eliminata. La fermentazione inattiva il seme, che smette di germogliare e provoca il rammollimento della polpa rimasta aderente al seme, un processo di leggero addolcimento del cacao e inoltre l'ingrossamento del seme che assume una colorazione bruna; la fermentazione provoca l'ossidazione dei polifenoli, un'ossidazione troppo scarsa provoca un sapore amaro, mentre una troppo spinta rende il seme insipido (formazione dei precursori d'aroma). Attualmente la fase di fermentazione è sostituita dalla fermentazione in armadi su plance in legno di cedro da circa 80 cm che consentono un prodotto fermentato in maniera più omogenea ed esente da muffe.</div> <div>Essiccazione</div> <div>I semi vengono sottoposti ad essiccazione al sole per bloccare la fermentazione e per ridurre il contenuto di umidità che favorirebbe lo sviluppo di muffe. I semi sono distesi al sole e in questa fase occorre molta manodopera per coprire velocemente i semi di cacao in caso di pioggia. Questa fase dura 7-15 giorni.</div> <div>Durante l'essiccatura i semi vanno accuratamente protetti dall'umidità, che potrebbe indurre la formazione di muffe e rendere il raccolto inutilizzabile per l'uso alimentare. I semi di cacao rovinati sono comunque recuperabili come fonte di burro di cacao, usato anche nell'industria cosmetica. Un'essiccatura accelerata o artificiale è più rapida, ma produce un cacao di qualità inferiore, usato nelle produzioni industriali.</div> <div>Con queste procedure i semi sono resi fragili per il rammollimento della pellicola esterna; così le due metà dei semi si suddividono mediante semplice pressione, il seme si divide così in due parti, dette cotiledoni.</div> <div>Il prodotto essiccato viene poi insaccato ed inviato ai centri di raccolta.</div> <div>Tostatura (o torrefazione)</div> <div>Questo processo, chiamato impropriamente torrefazione, dura fra i 70 e i 120 min, con temperatura variabile in funzione del prodotto che si vuole ottenere: la produzione di cacao da cioccolato richiede una temperatura fra i 98 e i 104 °C, mentre per la produzione di cacao in polvere fra i 116 e i 121 °C. Vi sono due tipologie diverse di tostatura:</div> <div>In speciali essiccatoi in cui i semi, mentre cadono, sono investiti da un getto di aria calda.</div> <div>Per avanzamento su letto fluido.</div> <div>Questa operazione serve a facilitare la decorticazione del cacao e anch'essa determina l'addolcimento dello stesso.</div> <div>Decorticazione e degerminazione</div> <div>Dopo la tostatura si esegue un lungo processo di decorticazione e di degerminazione per mezzo di macchine apposite; i cotiledoni, dopo questa operazione, possono essere venduti allo stato di fatto oppure la lavorazione può continuare tramite la triturazione.</div> <div>Triturazione</div> <div>I cotiledoni vengono macinati fra cilindri caldi, che, fondendo il grasso contenuto (in percentuali superiore al 50%), li trasforma in una massa fluida, viscosa e bruna detta massa di cacao o liquore.</div> <div>A questo punto viene addizionato di carbonato di potassio per amalgamare il grasso con le altre componenti ma anche per neutralizzare i tannini. La massa di cacao può essere utilizzata allo stato di fatto se si vuole fare il cioccolato, oppure continuare il trattamento con la separazione del grasso.</div> <div>Uso della buccia</div> <div>Deriva dalla torrefazione del cacao nel processo di produzione di cioccolata. Oltre ad essere un pacciame, è anche un buon concime organico a lenta cessione. La buccia di cacao proveniente dal Ghana ha livelli NPK 5,7-0,4-4,8 con un ph 5,4. La buccia di cacao proveniente dal Sud America, distribuita da grosse multinazionali del cioccolato, utilizzata prevalentemente negli Stati Uniti ha livelli inferiori di NPK e un ph più acido. È un biocida antiparassitario del terreno, allontana le lumache per la sua qualità ruvida, drena e condiziona il terreno, è facile disfarsene poiché si rimescola al terreno aumentandone così la sua qualità fertilizzante.</div> <div>Cenni storici </div> <div>In base alle ricostruzioni storiche, sembra che i Maya siano stati gli scopritori e i primi coltivatori del cacao; secondo una leggenda azteca, la pianta fu donata dal dio Quetzalcoatl per alleviare gli esseri umani dalla fatica. Gli europei scoprirono i semi del cacao quando Cristoforo Colombo li ricevette in dono, durante il suo quarto viaggio, presso l'isola di Guanaja.[4]</div> <div>Nella civiltà azteca erano considerati un bene di lusso, e venivano importati per il fatto che la pianta non cresceva sul territorio dell'impero. Il consumo del cacao era una prerogativa dei ceti alti (nobili, guerrieri e sacerdoti), e rappresentava uno dei cardini della cucina azteca.</div> <p>I semi di cacao erano talmente preziosi da venire adoperati anche come moneta. Da ciò il primo nome del cacao (Amygdalae pecuniariae ovvero mandorla di denaro) poi sostituito da Linneo in Theobroma cacao o cibo degli dei. Le fonti del tempo narrano anche di frequenti contraffazioni effettuate riempiendo i gusci vuoti con sporcizia o fango. Proprio dal termine azteco in lingua nahuatl xocoatl deriva la parola "cioccolato". I semi di cacao arrivano in Europa solo con Hernán Cortés nel 1528. Qui la bevanda ottiene il successo solo con l’aggiunta di zucchero, anice, cannella e vaniglia. Nel 1606 il cioccolato si produce anche in Italia, a Firenze e Venezia. Nel 1678 Antonio Ari ottiene dai Savoia il permesso di vendere la cioccolata ‘in bevanda’. Alla scuola torinese di cioccolato si forma Francois-Luis Cailler che nel 1819 fonda la prima fabbrica svizzera di cioccolato a Vevey. Nel 1802 il genovese Bozelli costruisce una macchina per raffinare la pasta di cacao. Nel 1828 l’olandese van Houten separa il burro di cacao. Nel 1865 a Torino Caffarel mescola cacao e nocciole producendo il cioccolato gianduia. Nel 1878 lo svizzero Daniel Peter mescola il latte al cacao producendo il cioccolato al latte. Nel 1879 a Berna Rodolphe Lindt produce il cioccolato fondente. Nel 1923 a Chicago Frank Mars inventa la barretta al cioccolato.</p> <table style="width: 442px;" border="1" cellspacing="0" cellpadding="0"> <tbody> <tr> <td colspan="2" valign="top" width="100%"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>growing instructions</strong></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Vermehrung:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Seeds</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Pretreatment:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">soak seeds for 2-3 hours in warm water.</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">all year</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Sowing depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">See picture 6</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Sowing substrate:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Use high-quality, sterile potting soil</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Sowing temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">+25 - +28°C</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">bright + keep constantly moist, not wet</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Germination time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">2-4 weeks.</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Note:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">direct Sow onto bed in May.</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Water regularly during the growing period</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong> </strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><br /><span style="color: #008000;"> <em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr> </tbody> </table> </body> </html>
V 86
Semi di Cacao (Theobroma cacao)
Semi di QUINOA Rosso o Bianco (Chenopodium quinoa)

Semi di QUINOA Rosso o...

Prezzo 2,00 € (SKU: VE 232)
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<div class="&quot;rte&quot;"><h2><strong>Semi di QUINOA (Chenopodium quinoa)</strong></h2><h2><strong><span style="color:#ff0000;">Prezzo per confezione da 700+- (2g) semi.</span></strong></h2><p>La quinoa (in spagnolo quínoa o quinua) (Chenopodium quinoa Willd.) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Chenopodiaceae, come gli spinaci o la barbabietola.</p><p>I semi di questa pianta, sottoposti a macinazione, forniscono una farina contenente prevalentemente amido, il che consente a questa pianta di essere classificata merceologicamente a pieno titolo come cereale nonostante non appartenga alla famiglia botanica delle graminacee o poacee. Si distingue da altri cereali per l'alto contenuto proteico e per la totale assenza di glutine. Nella terminologia anglosassone, che attribuisce il significato di cereale (parola di origine latina) alle sole piante ascrivibili tra le graminacee (o poacee) ed ai loro prodotti, la quinoa è invece classificata come pseudocereale. Per il suo buon apporto proteico costituisce l'alimento base per le popolazioni andine. Gli Inca chiamano la quinoa «chisiya mama» che in quechua vuol dire «madre di tutti i semi».</p><p><strong>Descrizione</strong></p><p>Il fusto è legnoso e eretto, da 30 cm fino a 3 m. Le foglie sono alterne con margine dentato. I fiori, ermafroditi o femminili, hanno un perigonio composto da 5 tepali verdi, 5 stami, pistillo piumoso con 2 o 3 stimmi e ovario supero unioculare.</p><p><strong>Proprietà</strong></p><p>La quinoa è un alimento particolarmente dotato di proprietà nutritive. Contiene fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro e zinco. È anche un'ottima fonte di proteine vegetali, poiché contiene tutti gli amminoacidi essenziali (fatto raro nel regno vegetale) e in proporzioni bilanciate, che corrispondono alle raccomandazioni dell'OMS. Contiene inoltre grassi in prevalenza insaturi. La quinoa, non contenendo glutine, può essere consumata dai celiaci.</p><p><strong>Coltivazione</strong></p><p>La quinoa è testimone di biodiversità, già venerata dagli Inca come pianta sacra, viene coltivata da oltre 5000 anni sugli altipiani pietrosi delle Ande ad altitudini comprese tra 3800 e 4200 metri. È una pianta resistente che non richiede particolari trattamenti. Produce una spiga (panicolo) ricca di semi rotondi, simili a quelli del miglio. Le migliori varietà crescono nei territori salmastri del Salar, nelle zone di Oruro e Potosí (Quínoa real).</p><p><strong>Lavorazione</strong></p><p>La semina della quinoa può essere effettuata a fine marzo-aprile o tra settembre ed ottobre, a seconda delle zone e delle varietà utilizzate (varietà a semina primaverile o autunnale). La raccolta si effettua nei mesi di aprile-giugno per le varietà a semina autunnale e a fine luglio-agosto per quelle a semina primaverile. Controllata e privata di eventuali impurità, viene poi lavata in acqua per eliminare la saponina, sostanza lievemente amara contenuta nella pianta. Infine viene essiccata tramite "secadores" solari.</p><p><strong>La coltura della quinoa</strong></p><p>Per il ruolo quasi sacro che la quinoa aveva presso le popolazioni andine, all'epoca della conquista spagnola si ebbe l'ovvio conflitto con la cultura cattolica che, al contrario, considera sacro il pane di frumento, e quindi il grano. La coltivazione della quinoa venne così combattuta e scoraggiata; solo in un secondo tempo, quando apparve evidente il miglior adattamento della quinoa all'ambiente andino, la sua coltivazione riprese piede. Pur essendo una coltivazione di potenziale interesse economico, la quinoa risulta difficilmente coltivabile in ambienti con clima diverso. In particolare, per l'Italia, C. quinoa mostra i seguenti limiti: temperature al di sopra di 32-34 gradi anche per breve tempo tendono a causare sterilità del polline nella maggior parte delle colture; la maggiore piovosità e l'elevata umidità atmosferica causano la germinazione dei semi maturi ancora sulla pianta; la quinoa è infine soggetta all'attacco di Aphis fabae (afide nero del fagiolo, particolarmente aggressivo verso le chenopodiacee durante la fase vegetativa) e di Nezara viridula (cimice verde) e altri cimicidi in fase di maturazione del seme. La presenza di coccinelle può limitare e risolvere l'attacco degli afidi, altrimenti letale se lasciato a sé. La specie italiana più vicina a C. quinoa è chenopodium album, quest'ultima si dimostra estremamente più resistente ai parassiti ed assai più aggressiva rispetto a C. quinoa.</p><p><strong>Anno internazionale della quinoa</strong></p><p>Il 2013 è stato dichiarato, da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, Anno internazionale della quinoa[4] (IYQ), come riconoscimento per i popoli indigeni andini, che hanno mantenuto, controllato, protetto e conservato la quinoa come cibo per le generazioni presenti e future attraverso la conoscenza e le pratiche del vivere in armonia con la natura. L'obiettivo è quello di focalizzare l'attenzione del mondo sul ruolo che la quinoa gioca a sostegno della biodiversità, sul suo valore nutritivo, sull'eliminazione della povertà a sostegno del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio.</p><p>Il ruolo di Segretariato dell'Anno internazionale sarà svolto dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura. La Bolivia, tra i principali produttori di quinoa, avrà la presidenza del Comitato di coordinamento, mentre il Perù, l'Ecuador e il Cile condivideranno la vice presidenza con Francia ed Argentina che avranno il compito di relatori.</p></div>
VE 232 C
Semi di QUINOA Rosso o Bianco (Chenopodium quinoa)