Pianta gigante (con frutti giganti)
1000 a 5000 Semi di Papavero da Oppio (Papaver somniferum) 2.5 - 1

1000 a 10000 Semi di...

Prezzo 3,50 € (SKU: MHS 139)
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<h2><strong>Semi di Papavero da Oppio (Papaver somniferum)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 2000 (1g), 4000 (2g), 10000 (5g) semi.</strong></span></h2> <p>Il papavero da oppio (Papaver somniferum L., 1753) è una pianta a fiore (angiosperma) appartenente alla famiglia Papaveraceae.</p> <p>Il nome scientifico ne sottolinea le proprietà narcotiche dovute all'azione di vari alcaloidi, principalmente la morfina, presenti nell'oppio grezzo, una sostanza lattiginosa secreta dalla tipica capsula seminifera che caratterizza il genere Papaver.</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>Pianta erbacea, a ciclo annuale, con radice a fittone e fusto eretto, poco ramificato, di altezza generalmente non superiore ai 150 cm.</p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>Le foglie sono alterne, di grandi dimensioni, semplici ed oblunghe, con margine sinuato-dentato e prive di stipole; le basali presentano un corto picciolo, le superiori sono invece sessili.</p> <p><strong>Fiore</strong></p> <p>I fiori sono attinomorfi, ermafroditi e terminali, con lungo peduncolo e un diametro che può raggiungere i 10 cm. Il calice è composto da due sepali caduchi che seccano con la formazione della corolla; quest'ultima è formata da 4 grandi petali, pieghettati nel bocciolo, di colore bianco, roseo, rosso o violaceo e con macchie scure alla base. L'androceo è rappresentato da numerosi stami circondanti un gineceo che risulta composto da un ovario subgloboso poli-carpellare ed uniloculare, suddiviso in setti incompleti e contenente numerosi ovuli; gli stimmi sessili si presentano saldati a formare un disco appiattito sopra l'ovario. La fioritura avviene in giugno-agosto e l'impollinazione è entomogama, ossia mediante insetti pronubi attratti dai colori e dal nettare prodotto da apposite ghiandole, i nettarii, presenti nei petali.</p> <p><strong>Frutto</strong></p> <p>Il frutto è un treto, ovvero una grande capsula deiscente per mezzo di pori situati fra i lobi dello stimma, il quale persiste anche dopo la maturazione. I semi sono biancastri e reniformi, con superficie reticolata-alveolata, embrione piccolo e ricco di endosperma. I semi cadono solo in seguito a forti scosse di vento perché i pori sono posti nella parte superiore della capsula che non si piega a maturazione.</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>Contrariamente a quanto si pensa, il papavero non si incontra soltanto nelle montagne asiatiche. È abbastanza comune anche in Europa, dove trova gli stessi terreni calcarei.</p> <p>In Italia si trova allo stato spontaneo in tutte le zone costiere, collinari e di bassa montagna (fino a 1200 m) dell'Italia, spesso infestando le zone dove la terra viene mossa per lavori (i semi possono aspettare in quiescenza per diversi decenni le condizioni ideali alla germinazione). Era molto usata nella medicina popolare per curare tosse, diarrea e dolori vari. Un uso molto comune, soprattutto nel Sud era per lenire le coliche intestinali nei lattanti e per tenere calmi i bambini irrequieti quando i genitori lavoravano nelle campagne. Il nome comune nel mezzogiorno per il Papaver somniferum è "papagna" o "papagno" o in Sicilia Centrale "Paparina" che è diventato sinonimo di "sonnolenza" e/o di "cazzotto". La varietà spontanea in Italia ha fiori per lo più viola, con una macchia più scura alla base ma può essere anche rosso o bianco. Le capsule, a maturità, si aprono sotto la corona per lasciare cadere i semi al vento, contrariamente ad alcune varietà commerciali, ornamentali o per la produzione di semi, che rimangono chiuse, trattenendo i semi, anche quando la capsula è secca, facendola somigliare ad un sonaglio che produce un caratteristico rumore quando agitato. Il Papaver somniferum è considerato una pianta di natura infestante per la sua ottima capacità di diffondersi molto facilmente, nota per la sua resistenza negli ambienti più ostili.</p> <p><strong>Uso del papavero</strong></p> <p>Dal Papaver somniferum si usano:</p> <p>    la semenza come alimento: spezie e olio</p> <p>    il lattice uscente del pericarpo immaturo inciso (oppio) come materia prima di farmaci e stupefacenti, in particolare la morfina e l'eroina.</p> <p>L'oppio contiene ca. 25 alcaloidi; i più importanti sono Morfina, Codeina, Papaverina, Noscapina e Tebaina.</p> <p>La capsula, tonda e grossa, contiene numerosi semi, privi di alcaloidi. Questi sono spesso utilizzati in cucina, in particolare nei paesi dell'Europa dell'Est, per aromatizzare i pani e le pasticcerie o per la produzione di oli alimentari e industriali (colori, saponi). I residui sono usati come mangime per animali.</p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>In diverse nazioni europee (p. e. in Germania) la coltivazione del P. somniferum è permessa solo con una licenza statale. Le varietà coltivate in Europa sono quasi esclusivamente a scopo ornamentale, e sono quindi cultivar selezionati appositamente per la grandezza e i colori del fiore.</p> <p>La coltivazione a scopo commerciale avviene soprattutto in Spagna, Francia, Australia e Turchia per quanto riguarda l'industria farmaceutica, mentre in Asia e Centroamerica per la produzione di oppiacei di contrabbando (principalmente eroina). Il primo produttore mondiale d'oppio destinato al mercato illegale è l'Afghanistan, seguito dai paesi del Sud Est Asiatico (Birmania, Laos, Cambogia, Sri Lanka) e dal Messico. Nonostante le numerose accuse, il regime teocratico dei talebani lottò efficacemente contro questa produzione (portandola ai minimi storici)[2], la presa di potere da parte dell'Alleanza del Nord alleati degli Stati Uniti in seguito all'Invasione statunitense dell'Afghanistan del 2001 ha permesso a questo paese di ridiventare il primo produttore mondiale, dopo molti anni di riduzione della produzione.</p> <p>Secondo il World Drug Report dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il Controllo della droga e del Crimine[4], l'Afghanistan nel 2007 ha prodotto il 93% dell'oppio non farmaceutico mondiale. La coltura del papavero è uno dei pochi investimenti proficui per i contadini delle regioni povere ed arretrate. La superficie coltivata è stata pari a ben 104.000 ettari nel 2005 e 165.000 ettari nel 2006.</p> <p>Anche se oggi molti degli alcaloidi usati in medicina possono essere sintetizzati industrialmente, gran parte di essi viene ancora ricavata dal papavero, perché il processo di estrazione risulta più economico.</p> <p>In Italia è vietato coltivare il Papaver somniferum per estrarre gli alcaloidi, ma può essere coltivato senza particolari permessi puramente per scopi ornamentali, purché si tratti di pochi esemplari. Si noti il fatto che nella tabella I degli stupefacenti è inserito oppio e morfina, tuttavia, non è inserita la pianta di per sé (come lo è ad esempio per la Cannabis indica), ma solo gli alcaloidi estraibili da essa. Quindi la coltivazione di tale pianta per puro scopo ornamentale, è legale.</p> <h2><a href="https://www.seeds-gallery.shop/it/home/1800000-semi-freschi-biologici-1kg-di-papavero-papaver-somniferum.html" target="_blank" title="QUI è possibile acquistare grandi pacchetti di semi di papavero (1 kg)" rel="noreferrer noopener"><strong>QUI è possibile acquistare grandi pacchetti di semi di papavero (1 kg)</strong></a></h2>
MHS 139 (1g)
1000 a 5000 Semi di Papavero da Oppio (Papaver somniferum) 2.5 - 1

Varietà dall'India
Semi di CARDAMOMO verde 1.95 - 1

Semi di Cardamomo verde...

Prezzo 1,55 € (SKU: MHS 57 G)
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<h2><strong>Semi di Cardamomo verde (Elettaria cardamomum)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Il cardamomo è una spezia. Il nome indica propriamente la Elettaria, una specie di pianta tropicale della famiglia delle Zingiberaceae (la stessa famiglia dello Zenzero), ma spesso si indicano con lo stesso nome anche altre piante, tra cui la più simile al vero cardamomo è la Amonum.</p> <p>Era conosciuto fin dai tempi dei Greci e dei Romani, che lo utilizzavano per produrre profumi, ed è attualmente nota come la terza spezia più cara al mondo dopo zafferano e vaniglia.</p> <p><strong>Aspetto e parti utilizzate</strong></p> <p>Il frutto si presenta come una capsula contenente tanti piccoli semi di colore marrone-nero. I semi sono utilizzati come spezie, ma poiché perdono molto rapidamente il proprio aroma, comunemente viene conservata e commercializzata l'intera capsula, generalmente essiccata. Al momento dell'uso, la capsula viene rotta e i semi utilizzati sciolti o macinati.</p> <p><strong>Tipi di cardamomo e loro distribuzione</strong></p> <p>Il cardamomo si ricava da due generi della famiglia delle Zingiberaceae; entrambi hanno specie a diffusione locale, dalle quali si ricavano prodotti di qualità diversa:</p> <p><strong>Elettaria</strong></p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Elettaria cardamomum è distribuita fra l'Iran, l'India e la Malaysia. Da essa si ricava il cardamomo verde o vero cardamomo.</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Elettaria repens cresce nella zona dello Sri Lanka. La spezia che da essa si ricava è detta cardamomo di Ceylon.</p> <p><strong>Amomum</strong></p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Amomum subulatum conosciuto come cardamomo nero o anche come cardamomo nepalese. È il più comune da trovare perché è il più coltivato; il maggiore produttore mondiale di cardamomo nero è infatti il Nepal (6,647 tonnellate nel 2006). La sua coltivazione è molto diffusa anche nel Sikkim. La grande produzione, e la maggiore disponibilità sui mercati, ne limita il prezzo ad un livello accessibile.</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Amomum costatum diffuso in Cina e Vietnam e particolarmente presente nella cucina di questi paesi.</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Amomum compactum diffuso in Thailandia e Birmania. È noto come cardamomo del Siam.</p> <p>Altri tipi di "cardamomo" sono ottenuti da piante del Genere Amomum, come il cardamomo marrone, Kravan, cardamomo di Giava, cardamomo del Bengala, cardamomo bianco o il cardamomo rosso.</p> <p><strong>Modalità di conservazione</strong></p> <p>Una volta che i semi vengono esposti all'aria perdono rapidamente il loro sapore; perciò vengono venduti all'interno del loro baccello in modo che siano protetti dall'aria.</p> <p><strong>Utilizzi</strong></p> <p>Tutte le varie specie e varietà di cardamomo sono utilizzate principalmente come spezie per la cucina e in medicina. In generale:</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Elettaria cardamomum (il cardamomo propriamente detto) è utilizzato come spezia e in medicina. Viene talvolta fumato e costituisce l'alimento principale delle larve della falena Endoclita hosei.</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Amomum è utilizzato come ingrediente della medicina tradizionale tibetana, medicina tradizionale indiana, medicina cinese, iraniana, coreana e vietnamita.</p> <p><strong>Uso culinario</strong></p> <p>È molto utilizzato come aroma nella preparazione del caffè alla turca, del caffè arabo e del tè iraniano.</p> <p>Nella cucina mediorientale, cucina iraniana, turca e indiana è utilizzato per insaporire dolci e nelle miscele di spezie. Trova un suo utilizzo anche nella cucina dei paesi nordici (per esempio in Finlandia).</p> <p>Il cardamomo verde ha un gusto intenso e fortemente aromatico dal quale si differenzia il cardamomo nero che è più astringente, leggermente amaro e con un sentore di menta. Basta un piccolo baccello per insaporire un piatto. In India, i semi neri del cardamomo sono spesso un componente importante del garam masala e per insaporire il riso oppure vengono mischiati a foglie di betel e frutti di areca per formare un bolo detto appunto betel che rinfresca l'alito e favorisce la digestione.</p> <p>In Cina sono utilizzati per aromatizzare piatti di carne arrostita e nel Vietnam sono usati come ingrediente nel brodo per la minestra di tagliatelle detta Phở.</p> <p>Nella cucina etiope ed eritrea sono utilizzati nella preparazione dell'Himbasha, un pane celebrativo.</p> <p>Nonostante il sapore sia abbastanza diverso, spesso il cardamomo nero è usato come sostituto del cardamomo verde perché è molto più economico.</p> <p><strong>Nelle medicine tradizionali</strong></p> <p>In Iran e India, il cardamomo verde è largamente utilizzato per la cura di infezioni ai denti e alle gengive, per prevenire e curare malattie della gola ed alitosi, congestioni dei polmoni e tubercolosi polmonare, infiammazioni delle palpebre, disordini digestivi e calcoli biliari.</p> <p>Anche il cardamomo nero viene utilizzato nella medicina tradizionale tibetana, medicina tradizionale indiana, medicina tradizionale cinese e inoltre in quella iraniana per curare mal di stomaco, stitichezza, dissenteria e altri disturbi digestivi.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 57 G (5 S)
Semi di CARDAMOMO verde 1.95 - 1
Semi di Guaranà (Paullinia Cupana)  - 4

Semi di Guaranà (Paullinia...

Prezzo 5,00 € (SKU: MHS 33)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Guaranà (Paullinia cupana Kunth.)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Il guaranà (Paullinia cupana Kunth.) è una pianta rampicante, sempreverde, nativa della foresta amazzonica appartenente alla famiglia delle Sapindaceae. Contiene un analogo della caffeina, una sostanza nota come guaranina, che gli conferisce le sue proprietà eccitanti.</p> <p><strong>Morfologia</strong></p> <p>Allo stato spontaneo può raggiungere anche i tredici metri d‘altezza; può sia appoggiarsi ad altri alberi della foresta sia restare eretta senza sostegno. Quando però viene coltivata per sfruttamento industriale, è tenuta sotto forma di alberello o di arbusto, non più alto di due/tre metri, per facilitare la raccolta dei semi. Ha una leggera corteccia verde sui rami giovani che diventa, però, marrone sul tronco e sulle ramificazioni maggiori.</p> <p>Le sue foglie sono alterne a picciolo breve; sono coriacee, di colore verde lucido sulla pagina superiore, verde opaco su quella inferiore; presentano un margine intero e nervature principali pennate. I fiori sono bianchi, brevemente peduncolati, singoli o, più spesso, raccolti in gruppi fino a quindici/venti. Il frutto è una drupa, molto consistente, con epicarpo pergamenaceo di colore rosso fuoco, mesocarpo parenchimatoso biancastro che racchiude l’endocarpo (ossia il seme) legnoso che diventa della grandezza di un pisello dopo l'essiccamento.</p> <p><strong>Habitat</strong></p> <p>Il suo habitat ideale è quello della foresta amazzonica dove cresce spontaneamente lungo i fiumi. Questa pianta viene anche coltivata a scopo industriale; la sua coltivazione si concentra soprattutto nei comuni di Maués e Urucarà, situati lungo il Rio delle Amazzoni, ad est di Manaus.</p> <p><strong>Storia e cultura</strong></p> <p>Il nome guarana deriva dal termine guaraní guara-ná, che a sua volta deriva dal warana dei Sateré Mawé.</p> <p>È stata pianta sacra per molte tribù di indios, in particolare dei Guaraní.[3] A causa del suo frutto, attorno a questa piccola pianta, che altrimenti sarebbe forse passata inosservata, sono nate tantissime leggende e miti; secondo una di queste, in un tempo molto remoto, Cereaporanga, una ragazza dall’aspetto e dall’animo gentile e protetta dalla dea della bellezza e della vita, incontrò un valoroso guerriero di una tribù nemica e si innamorò di lui. Il loro amore avrebbe potuto superare tutto, ma i due innamorati non sarebbero mai riusciti a far cessare l’odio che esisteva da anni tra le due tribù; così decisero di fuggire insieme per essere felici. Durante il tragitto Cereaporanga incontrò un anaconda ferita e, nonostante il pericolo, il suo dolce cuore la spinse ad aiutarla; la curò con tutto il suo affetto, ma non sapeva che questo gesto le sarebbe stato fatale.</p> <p>A causa di questa «sosta», i guerrieri della sua tribù si avvicinarono sempre più; quindi, accortasi di essere inseguita e certa che il suo uomo sarebbe stato catturato e ucciso, stabilì un patto di amore e di morte; chiese al grosso serpente di stringerli, con tutta la sua forza, nel loro ultimo abbraccio. Gli indios, vedendo i due innamorati nel loro ultimo gesto, si disperarono per la morte della loro protetta. Chiesero subito aiuto alla dea della bellezza e della vita affinché almeno lo spirito della donna non li abbandonasse; così la dea, commossa dal gesto di Cereaporanga, fece nascere dai suoi occhi una pianta i cui frutti sembrano, all’aprirsi, due splendidi occhi neri; proprio come quelli della fanciulla più bella.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Il guaranà è sempre stato considerato dagli indios come elisir di lunga vita; la sua importanza era alta in tutte le varie tribù, dato che forniva loro cibo e mezzi per curare le malattie, preparava e sosteneva l’organismo.</p> <p>Il suo utilizzo era centrato soprattutto sull’effetto tonico–stimolante e veniva quindi impiegato per aumentare la resistenza fisica, per la caccia, ecc. Molte tribù di indios, però, andarono oltre a questo palese effetto e utilizzavano il guaranà anche per combattere la diarrea, per alleviare i dolori mestruali, per le malattie che indebolivano - e anche per riuscire a vedere/capire meglio le cose che ci circondano; uno scopo sicuramente legato al fatto che la pianta stessa ha gli occhi per vedere.</p> <p>Venivano utilizzati esclusivamente i semi, e ogni tribù aveva il suo sistema di prepararli. Ma, in genere, i Nativi brasiliani, tendono tutti alla stessa preparazione: si colgono i grappoli, scegliendo i frutti quando sono semi-aperti, che sono messi in contenitori pieni d’acqua fredda per estrarne l’epicarpo, e, dopo la pulizia, sono tostati a fuoco lento nello stesso giorno della raccolta; successivamente sono pestati.</p> <p>Ridotti i semi in polvere, si aggiunge un po’ d’acqua, continuando a pestarli fino a formare una pasta omogenea. A questa pasta le si dà una forma di «panetto» e la si porta al sole, dopo viene messa a fumigare al fuoco di rami resinosi. Questo panetto viene poi grattugiato al momento del bisogno.</p> <p>Nelle preparazioni del Venezuela, invece, i semi spogliati dagli involucri vengono triturati in acqua calda, addizionati con farina di manioca, lasciati fermentare per un certo tempo ed impastati con l’acqua bollente fino ad ottenere una pasta che viene essiccata e fumigata.</p> <p>Il guaranà, viene molto utilizzato nell’America meridionale per la preparazione di una famosa bibita, leggermente frizzante, chiamata appunto «guaranà», simile nell'aspetto e nel gusto ai vari tipi di bibite a base di cola, che ha un sottile effetto stimolante e un sapore dolce. Per il suo uso medicamentoso lo si può trovare in compresse, in bastoncini o, meglio ancora, in polvere. Ultimamente, sul mercato europeo, si trovano in commercio anche delle caramelle e dei cioccolatini a base di guaranà.</p> <p><strong>Proprietà</strong></p> <p>Non esiste evidenza scientifica su Guaranà e proprietà terapeutiche. Spesso, questo genere di prodotti, vengono fregiati come apportatori di benessere generale, comunque apportino soggettivamente benessere, si tenga conto del normale avviso che si dà a soggetti di una certa suscettibilità circolatoria, per le sostanze eccitanti in generale almeno al pari della caffeina, e cioè che una sufficiente ipereccitazione può dare in soggetti sensibili, problemi circolatori anche gravi. Si suppone la presenza di 'tracce' di sostanze ancora sconosciute e neuroattive in presenza millesimale, di non conosciuta azione a livello neurologico, con spiccata azione verso l'eccitabilità.</p> <p>Alcuni degli effetti indesiderati neurologici più comuni sono: agitazione, ipereccitabilità, nervosismo, insonnia, aritmie di vario genere in soggetti predisposti, ipertensione arteriosa.</p> </body> </html>
MHS 33
Semi di Guaranà (Paullinia Cupana)  - 4
Semi di Nasturzio commestibile 2 - 3

Semi di Nasturzio...

Prezzo 2,00 € (SKU: MHS 53)
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<h2><strong>Semi di Nasturzio commestibile (Tropaeolum majus)</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Il nasturzio (Tropaeolum majus L., 1753) è una pianta della famiglia Tropaeolaceae, originaria del Perù.</p> <p>Nel Seicento, la pianta fu importata dagli europei ed anche utilizzata contro la carenza di vitamina C (scorbuto). Al nasturzio vengono oggi attribuite, in erboristeria, proprietà antibatteriche.</p> <p>La specie è perenne in Sudamerica; in Europa ne vengono coltivati diversi ibridi. Si tratta per lo più di coltivazione annuale, dato che la pianta è particolarmente sensibile al gelo. I suoi fiori vengono apprezzati per il valore ornamentale: sono di diversi colori compresi tra il crema, il giallo, l'arancione ed il rosso. Il nasturzio apprezza una posizione soleggiata ed un terreno non troppo ricco. Viene usato come pianta pendente, strisciante o rampicante.</p> <p>Una particolarità botanica del nasturzio sta senz'altro nella capacità idrorepellente delle foglie: infatti, l'acqua che arriva in contatto le piante non le bagna, ma forma dei goccioloni che rotolano sul lembo della foglia fino a cadere: si tratta del cosiddetto effetto loto (osservato appunto anche nel fiore di loto).</p> <p><strong>Uso culinario</strong></p> <p>Tutte le parti della pianta sono commestibili, di sapore vagamente simile a quello del crescione, pianta della famiglia delle Cruciferae. La somiglianza nel sapore sta nel fatto che le Cruciferae e le Tropeolaceae sono due famiglie relativamente vicine tra di loro, anche per le sostanze chimiche che vengono sintetizzate in queste piante. Il frutto, del nasturzio di sapore simile a quello di foglie e fiori, viene usato talvolta come un surrogato del cappero,[1] anche se i pareri sulle qualità di questa pianta in gastronomia sono discordi. Le foglie sono utilizzate per insaporire i cibi, specie i primi piatti, dato il loro sapore leggermente piccante.</p> <p>I fiori sono spesso utilizati come ingrediente ornamentale per le insalate o come condimento per i piatti saltati in padella. Questi contengono circa 130 mg di vitamina C per 100 grammi,[2] circa lo stesso ammontare contenuto nel prezzemolo.[3] Inoltre, contengono fino a 45 mg di luteina per 100 grammi, ovvero la maggiore quantità mai riscontrata in ogni pianta commestibile.</p>
MHS 53
Semi di Nasturzio commestibile 2 - 3
Semi di ALBERO DI INTELLETTO 1.85 - 1

Semi di Albero Di...

Prezzo 2,45 € (SKU: MHS 49)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Albero Di Intelletto (Celastrus paniculatus)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Confezione da 10 semi.</strong></span></h2> <p>Celastrus paniculatus è un arbusto utilizzato in Ayurdevic medicina in India. Diverse proprietà vengono attribuite alle parti aeree della pianta, ma ci occuperemo qui soprattutto con i semi e l'olio estratto da loro. Queste informazioni vengono fornite esclusivamente a scopo didattico e non affermazioni mediche sono fatte o implicita. Queste dichiarazioni non sono stati esaminati dalla FDA per la precisione. Questi prodotti non sono destinati a diagnosticare, trattare, prevenire o curare qualsiasi malattia o condizione. loro uso è considerato solo in termini di supplementi di salute che possono o non possono avere valore intrinseco.</p> <p> </p> <p>Celastrus semi e olio paniculatus sono stati a lungo considerati in India come benefico per l'intelletto e la memoria. Il seedsare caldo, amaro, secco, acre, antipasto, espettorante emetico, sodorific, tonico del fegato, afrodisiaco, stimolante, potente tonico del cervello, stimolare l'intelletto e affinare la memoria, curare il dolore articolare, paralisi, reumatismi, debolezza; olio di semi arricchisce il sangue, cura disturbi addominali, stomachico, tonico, tratta la tosse, l'asma, la lebbra, mal di testa, leucodermaSeeds utilizzati esternamente fallo, ulcere indolenti e scabies.From olio seedsan obtainedit si è detto di essere eccellente per beri-beri (nota: la vitamina malattia da carenza di B1) e 10-15 gocce atti quotidiani come un potente stimolante, seguita in poche ore da un diaforesi gratuito, incustodito dal successivo esaurimento; olio è usato nei tribunali e nelle università per aumentare l'intelligenza (Indian Medicinal Plants vol. 1 Lalit Mohan, Basu, India)</p> <p> </p> <p>    I semi sono acre, amaro, termogenico, emolliente, stimolante, intelletto promozione, digestivo, lassativo, emetico, espettorante, antipasto, aphrodesiac, cardiotonico, antinfiammatoria, diuretica, emmenagoga, diaforetica, febbrifugo e tonico, e sono utili in disturbi addominali, lebbra, prurito, malattie della pelle, paralisi, cefalea, artralgia, asma, leucoderma, debolezza cardiaca, l'infiammazione, stranguary, neuropatia, amenorrea, dismenorrea e la febbre e per stimolare l'intelletto e affilare la memoria. L'olio di semi è amaro, termogenico e l'intelletto promozione ed è utile nei disturbi addominali, beri-beri e piaghe. (piante medicinali indiane, un compendio di 500 specie, V.2, Orient Longman 1994)</p> <p> </p> <p>    Decotto e olio del seme sono considerati un potente stimolante per il sistema neuromuscolare e sono dati in reumatismi, gotta e paralisi. Viene usato come tonico del cervello per promuovere l'intelligenza e per affinare la memoria .. (piante medicinali Maggiore dell'India , RS Thakur, HS Puri e Akhtar Husain, Istituto Centrale di medicinali e piante aromatiche, Lucknow, India. 1989)</p> <p> </p> <p>    Il petrolio è rubefacient; semi sono alterative, stimolante e nervine, semi e olio stimolano l'intelletto e affinare memoryUses: olio con benzoino, chiodi di garofano, noce moscata e macis aggiunto è un rimedio sovrano per il beri-beri (Nota: la carenza di vitamina B-1 a causa della malattia) e un potente stimulantoil viene utilizzato come pomata per alleviare i dolori reumatici di carattere malarico e paralisi. Inoltre è utilizzato in una pomata preparata mescolando una parte dell'olio in 8 parti di burro per applicazione alla testa. 'noto come magzsudhi (cervello più chiara) e creduto per promuovere l'intelligenza. (Indian Materia Medica, Dr. KM Narkarni)</p> <p> </p> <p>    I semi hanno un sapore amaro tagliente, espettorante, tonico per il cervello e il fegato; curare dolori articolari, paralisi e debolezza. Oltre alle proprietà dei semi, l'olio è stomachico, tonico, buono per la tosse e l'asma; utilizzato in lebbra; cura il mal di testa e semi leucodermaThe si pensa di essere caldo e secco, afrodisiaco e stimolante, utile sia come rimedio esterno ed interno in reumatismi, gotta, paralisi, lebbra e altre disordersCrushed e combinati con piante aromatiche che arevery efficiente in rimozione di dolori di natura reumatica o malaria. Bruised e formata in un impiastro sono una buona applicazione stimolante al fallo, ulcere insalubri e indolenti. I semi si suppone di avere la proprietà di stimolare l'intelletto e affilare la memoria.</p> <table border="1" cellspacing="0" cellpadding="0"> <tbody> <tr> <td colspan="2" valign="top" width="100%"> <h3><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Instructions</strong></span></h3> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">Seeds</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">4-6 weeks into moist soil at 2-5 ° C in the refrigerator</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">all year round</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">Cover lightly with substrate</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">20-25 ° C.</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">until it germinates irregular heavy</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color: #008000;">Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color: #008000;"><strong> </strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><br /><span style="color: #008000;"><strong><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena.</em></strong></span></p> <p><span style="color: #008000;"><strong><em> All Rights Reserved</em></strong></span></p> </td> </tr> </tbody> </table> </body> </html>
MHS 49
Semi di ALBERO DI INTELLETTO 1.85 - 1
Semi di Liquirizia (Glycyrrhiza glabra) 1.95 - 1

Semi di Liquirizia...

Prezzo 1,95 € (SKU: MHS 46)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Liquirizia (Glycyrrhiza glabra)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <p>La liquirizia (Glycyrrhiza glabra L., 1758) è una pianta erbacea perenne, alta fino a un metro, appartenente alla famiglia Fabaceae, nonché l'estratto vegetale ottenuto dalla bollitura della sua radice</p> <p> </p> <p><strong>La pianta</strong></p> <p>Il genere Glycyrrhiza comprende 18 specie di perenni a fioritura estiva, diffuse in Eurasia, Australia e America. G. glabra, quella più usata, è originaria dell'Asia sudoccidentale e della regione mediterranea. Questa pianta è una erbacea perenne rustica, cioè resistente al gelo, e cresce principalmente nell'Europa meridionale in terreni calcarei e/o argillosi. La pianta sviluppa un grosso rizoma da cui si estendono stoloni e radici, lunghi due metri. Della liquirizia vengono usate le radici di piante di tre-quattro anni, raccolte durante la stagione autunnale ed essiccate.</p> <p> </p> <p><strong>Usi e proprietà</strong></p> <p>La liquirizia è utilizzata in erboristeria e nella medicina cinese, in cucina per la preparazione di dolci, caramelle e tisane ed infine è utilizzata come additivo per le sigarette insieme al cacao. La tradizione popolare attribuisce alla radice di liquirizia diverse proprietà farmacologiche: digestiva, antinfiammatoria, depurativa, diuretica e protettiva della mucosa. Le foglie dalle proprietà cicatrizzanti, antibatteriche e antinfiammatorie vanno usate fresche. Antiulcera, emolliente, rinfrescante, espettorante, corticostimolante ed antiflogistica. In commercio la radice può essere trovata in bastoncini da masticare, tagliuzzata per decotti e tisane, in confetti preparati con estratto di liquirizia pura, ridotta in polvere e in succo (estratto nero) come dolcificante e correttivo del sapore nell'industria farmaceutica. L'estratto di liquirizia è diffuso soprattutto in Calabria. Ippocrate la consigliava contro la tosse.</p> <p> </p> <p><strong>Principio attivo</strong></p> <p>Il principio attivo più importante della liquirizia è la glicirrizina che le conferisce un'azione antinfiammatoria e antivirale. Inoltre è più dolce del saccarosio. La moderna ricerca cerca di trarne vantaggio per nuove prospettive terapeutiche: terapia dell'ulcera, malattie croniche del fegato, e prevenzione di gravi malattie autoimmuni.</p> <p> </p> <p><strong>Effetti ormonali</strong></p> <p>Costello e Lynn nel 1950 hanno isolato nella liquirizia un composto steroideo che armonizza la secrezione ormonale, inibendo l'eccessiva produzione di estrogeni. Ha un effetto ormonale di tipo estrogenico.</p> <p> </p> <p><strong>Avvertenze</strong></p> <p>La liquirizia, comunque, va assunta saltuariamente, facendo attenzione a non superare il dosaggio di mezzo grammo al giorno di glicirrizina (cosa che può capitare assumendo caramelle alla liquirizia o lassativi ricchi di estratti di concentrati di liquirizia). La glicirrizina, infatti, ha effetti collaterali sull'equilibrio dei sali minerali nel corpo; un abuso di liquirizia, quindi, può provocare ritenzione idrica, aumento della pressione (tramite riassorbimento del sodio, e maggiore escrezione di potassio), gonfiore al viso e alle caviglie, mal di testa e astenia. Pertanto le persone predisposte a ipertensione, ad edemi, i diabetici, le donne in gravidanza o in allattamento, devono evitare l'uso prolungato di estratti di questa pianta. Evitare l'uso in caso di epatopatie colestatiche, cirrosi epatica, ipertensione, ipopotassiemia e grave insufficienza renale.</p> <p> </p> <p>Può aumentare l'eliminazione di potassio provocata da altri farmaci, perdita che provoca ipersensibilità nei confronti dei glicosidi digitalici.</p> <p> </p> <p>Ricercatori dell'Università di Bologna, guidati da Giorgio Cantelli Forti, hanno però precisato e approfondito le conoscenze sull'estratto di Glycyrrhiza glabra, dimostrando che l'aumento della pressione c'è solo in seguito al consumo di caramelle e dolciumi in cui è contenuta la sola glicirrizina, che è uno dei componenti della liquirizia, ma non se questa è consumata nella sua integrità.</p> <p> </p> <p><strong>Tossicità</strong></p> <p>La liquirizia può non essere indicata per alcuni soggetti sensibili al principio attivo, in modo particolare se somministrata a bambini, a persone che hanno superato i 55 anni d'età e a soggetti che ne assumono dosi maggiori di quelle consigliate e per lunghi periodi di tempo.</p> <p> </p> <p><strong>Tradizioni locali</strong></p> <p>La Calabria vanta una centenaria tradizione nella produzione di liquirizia. L'azienda Amarelli, fondata da Giorgio Amarelli a Rossano, è tra quelle attive in Europa nella produzione di liquirizia, e utilizza circa 300 lavoratori. Il Museo della Liquirizia, aperto dal 2001, anch'esso unico in Europa, conta circa 40.000 visitatori all'anno e sorge sull'area dell'antico stabilimento agricolo e produttivo.</p> <p> </p> <p>Anche l'Abruzzo vanta un ottimo quantitativo di produzione di liquirizia: è la seconda regione per produzione; lavora la pianta fin dall'epoca romana, soprattutto ad Atri e dintorni.</p> <p> </p> <p>Nel mondo arabo è popolarissimo l'estratto di liquirizia diluito in acqua, chiamato sūs (in arabo: ﺳﻮﺱ). I venditori della bevanda indossano un abito multicolore, con un predominante colore rosso, di foggia particolare, con un copricapo a forma di ampio sombrero, con piccoli sonagli appesi al bordo della falda. In Egitto il richiamo ai potenziali clienti è: «ʿerq sūs, yā ḥarranīn (liquirizia, o accaldati)».</p> <p> </p> <p><strong>La storia</strong></p> <p>La liquirizia era una pianta importante nell'antico Egitto, in Assiria e in Cina, era già nota nell'antica medicina greca ma solo nel XV secolo è stata introdotta dai frati domenicani in Europa. Come risulta dal primo erbario cinese, in Asia la liquirizia è utilizzata da circa 5.000 anni ed è una delle piante più importanti. I medici cinesi la prescrivono per curare la tosse, i disturbi del fegato e le intossicazioni alimentari.</p> <table> <tbody> <tr> <td> <p><span><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>Seeds</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>Soak in water for about 24 hrs</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>0</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>all year round</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>Just lightly cover with substrate</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>min. 20 ° C</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>until it germinates </span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr> <tr> <td nowrap="nowrap"> <p><span><strong> </strong></span></p> </td> <td> <p><br /><span><strong><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em></em></strong></span></p> <p><span><strong><em>All Rights Reserved.</em></strong></span></p> </td> </tr> </tbody> </table> </body> </html>
MHS 46
Semi di Liquirizia (Glycyrrhiza glabra) 1.95 - 1
Semi di PEPE LUNGO (Piper longum L.) 2.55 - 1

Semi di PEPE LUNGO (Piper...

Prezzo 2,55 € (SKU: MHS 56 PL)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <div id="idTab1" class="rte"> <h2><strong>Semi di PEPE LUNGO (Piper longum L.)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Pepe lungo, a volte chiamato pepe indiano lungo, è un vitigno fiori in famiglia Piperaceae, coltivata per i suoi frutti, che di solito è essiccato e utilizzato come spezia e condimento. Pepe lungo ha una simile, ma più caldo, il gusto per il suo parente stretto Piper nigrum da cui si ottengono pepe nero, verde e bianco. La parola stessa pepe deriva dalla parola Tamil/Malayalam per pepe lungo, pippali.</p> <p>Il frutto del peperone è costituito di molti frutti minuscoli ciascuno delle dimensioni di un seme di papavero incorporato nella superficie di un punto del fiore che ricorda da vicino un amento nocciolo. Come Piper nigrum, i frutti contengono la piperina alcaloide, che contribuisce alla loro piccante. Un'altra specie di pepe lungo, Piper retrofractum, è nativo di Java, in Indonesia. I frutti di questa pianta sono spesso confusi con peperoncino, che appartengono al genere Capsicum, originaria delle Americhe.</p> <p><strong>Storia</strong></p> <p>Lungo pepe primo riferimento viene da antichi testi indiani di Ayurveda, dove i suoi usi medicinali e alimentari sono descritte in dettaglio. Ha raggiunto la Grecia nel VI o V secolo aC, anche se Ippocrate discusso come un medicamento, piuttosto che una spezia. Tra i Greci e Romani e prima della riscoperta europea del continente americano, pepe lungo è stato un importante e ben noto spezie. L'antica storia del pepe nero è spesso interconnesso con quello del pepe lungo, anche se Teofrasto distingue i due nella prima opera di botanica. I romani conoscevano entrambi e spesso indicato sia come appena piper; Plinio erroneamente creduto pepe nero secco e pepe lungo è venuto dalla stessa pianta. Tondo, o pepe nero, cominciarono a competere con pepe lungo in Europa a partire dal XII secolo e avevano spostato dal quattordicesimo. La ricerca di fonti più economiche e più affidabili di pepe nero alimentato l'età delle scoperte; solo dopo la scoperta del continente americano e del peperoncino, chiamato dal peperone spagnolo, impiegando la loro parola per pepe lungo, ha fatto la popolarità di pepe lungo svaniscono. Peperoncino, alcuni dei quali, dopo l'essiccazione, sono simili per forma e gusto di pepe lungo, erano più facili da coltivare in una varietà di luoghi più convenienti per l'Europa. Oggi, pepe lungo è una rarità nel commercio generale.</p> <p><strong>Utilizzi</strong></p> <p>Oggi, pepe lungo è un ingrediente molto raro in cucina europea, ma può ancora essere trovato in sottaceti vegetali indiane, alcune miscele di spezie nordafricani, e in cucina indonesiana e malese. E 'facilmente reperibile nei negozi di alimentari indiani, dove è di solito etichettato pippali.</p> <p>Pepe lungo è noto per contenere il piperlongumine composto chimico.</p> </div> </body> </html>
MHS 56 PL (5 S)
Semi di PEPE LUNGO (Piper longum L.) 2.55 - 1
Semi di Menta Piperita 2.5 - 4

Semi di Menta Piperita

Prezzo 2,50 € (SKU: MHS 50)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Menta Piperita (Mentha piperita)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di  800 semi.</strong></span></h2> <p>È una pianta erbacea perenne, stolonifera e molto rustica. Si semina a primavera o estate e si trapianta a file distanti cm.30-35. In cucina si utilizza per aromatizzare le insalate, le patate, i pomodori, le melanzane, le zucchine, i funghi e le salse.</p> <p><strong>WIKIPEDIA:</strong></p> <p>La menta piperita (Mentha × piperita) è una pianta erbacea perenne, stolonifera, fortemente aromatica, che appartiene alla famiglia delle Labiate (Lamiaceae), e al genere Mentha. È ibrida tra la Mentha aquatica e la M. spicata (chiamata anche Mentha viridis).</p> <p>La pianta è originaria dell'Europa e la coltivazione è diffusa in tutto il mondo . Talvolta la si trova allo stato selvatico insieme alle sue specie di origine.</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>La menta piperita è un'erba alta da qualche cm a circa 70 cm, con steli eretti e radici rizomatose che si espandono notevolmente nel suolo.</p> <p>Le foglie sono opposte, semplici, lanceolate e ricoperte di una leggera peluria di colore verde brillante.</p> <p>I fiori sono raccolti in cime terminali, coniche, che fioriscono a partire dal basso verso l'alto. I singoli fiori, simpetali e irregolari, sono piccoli, di colore bianco, rosa o viola; la corolla, parzialmente fusa in un tubo, si apre in due labbra, la superiore con un solo lobo, l'inferiore con 3 lobi disuguali. La fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all'autunno.</p> <p>Il frutto è una capsula che contiene da 1 a 4 semi.</p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>Di facile coltivazione, predilige una zona poco ombrosa e umida.</p> <p>La moltiplicazione avviene per talea, oppure per divisione dei cespi, a fine settembre. Alla base della pianta si formano degli "stoloni" da cui hanno origine nuovi germogli che verranno usati per rinnovare le colture. Se coltivata in zone di scarsa umidità, la pianta guadagnerà in ricchezza di essenza ma perderà in sviluppo.</p> <p>La pianta della menta è facilmente attaccata da funghi parassiti (Puccinia menthae); i suoi steli e le foglie si riempiono di rigonfiamenti e puntini rossastri che poi si evolvono in macchioline nerastre, le piante infette vanno eliminate e bruciate. Viene, inoltre, attaccata dalle lumache che ne sono ghiotte.</p> <p>La raccolta della menta viene fatta quando la pianta è completamente fiorita e portata nelle apposite distillerie, mentre per uso domestico viene essiccata in luogo fresco e arieggiato.</p> <p><strong>Utilizzo</strong></p> <p>Di sapore intenso, viene raramente utilizzata in cucina dove si preferiscono altre specie di menta; della menta piperita viene perlopiù utilizzata l'essenza nella preparazione di bevande e prodotti dolciari.</p> <p>Nell'aromaterapia viene consigliata come tonificante del sistema nervoso, dell'apparato digerente, del fegato, dell'intestino, per ridurre gli spasmi e la flatulenza. Si rivela un efficace espettorante, analgesico e antisettico. Si utilizza nel caso di cattiva digestione, nausea, diarrea, raffreddore, influenza, acne, mal di denti, emicrania.</p> <p>Viene utilizzata anche in industria farmaceutica come aromatizzante (collutori, dentifrici, tisane), è antinevralgico e decongestionante delle prime vie aeree.</p> </body> </html>
MHS 50
Semi di Menta Piperita 2.5 - 4

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Cinorrodo (Rosa...

Semi di Cinorrodo (Rosa...

Prezzo 2,15 € (SKU: MHS 122)
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<div class="&quot;rte&quot;"> <h2><strong>Semi di Cinorrodo (Rosa canina)</strong></h2> <h2><strong><span style="color: #ff0000;">Prezzo per confezione da 1g (65+-) semi.</span></strong></h2> <div>E' una rosa selvatica autoctona che vive nelle campagne italiane. Colonizza facilmente i vecchi campi coltivati ed abbandonati dai contadini. In forma libera crea barriere impenetrabili e spinose, grazie alle sue spine ricurve, dove piccoli uccelli gradiscono costruire splendidi nidi.</div> <div>Viene spesso usata come porta-innesto per la decorative: “Floribunda” ed “Ibride di Tea”.</div> <p><strong>Wikipedia:</strong></p> <p>Il cinorrodo è un falso frutto, ossia un frutto derivante da strutture fiorali diverse dall'ovario. Tipico del genere Rosa, deriva dall'ingrossamento del ricettacolo, è carnoso e forma una coppa che contiene gli acheni, i veri frutti di colore giallo o marrone, frammisti a peli. La forma, il colore e le dimensioni dei cinorrodi delle diverse specie varia molto: possono essere verdi, arancioni, rossi e quasi neri o blu; possono avere forma allungata o sferica ed essere ricoperti o meno da sottili aculei.</p> <p>Nelle varietà di rosa definite "botaniche" i cinorrodi costituiscono una caratteristica ornamentale.</p> <p>Con i cinorrodi della Rosa canina, molto ricchi di vitamina C, si prepara una confettura.</p> </div><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 122 (1g)
Semi di Cinorrodo (Rosa canina)
Semi di Roselle (Hibiscus sabdariffa)

Semi di Roselle (Hibiscus...

Prezzo 2,75 € (SKU: MHS 19)
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<h2><strong>Semi di Roselle (Hibiscus sabdariffa)</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 10 semi.</strong></span></h2> <div>Appartenente alla famiglia delle Malvacee.</div> <div><strong>Descrizione</strong></div> <div>Il Carcade è un arbusto che può raggiungere i  2 m di altezza, le foglie hanno da 3 a 5 lobuli e i fiori sono gialli o rossicci.</div> <div>Questa pianta è originaria del Sudan, e viene coltivata in Egitto, a Ceylon e nelle regioni tropicali del Messico.</div> <p><strong>Proprietà</strong></p> <p><strong>Le proprietà di questa pianta sono:</strong></p> <p>additivo naturale</p> <p>diuretico</p> <p>tonificante</p> <p>blando lassativo</p> <p>digestivo</p> <p>HIBISCUS SABDARIFFA</p> <p>L’ibisco, che viene detto comunemnete carcadè o tè rosa di Abissinia,  fa parte della Famiglia delle Malvacee, di cui fanno anche parte la malva ed il cotone. Le parti utilizzati in Fitoterapia sono i fiori, le foglie, le radici e i semi.</p> <p>I principi attivi dell’ Ibisco sono rappresentati dalla vitmamina C, da acidi organici ( acido citrico, malico e tartrico), da mucillagini che hanno azione lassativa, da antociani con una potente azione antiossidante che va a contrastare i radicali liberi che sono responsabili di numerosi stati patologici dell’organismo umano. Dai semi di Ibisco viene ricavato un olio essenziale in cui vi sono grandi quantità di Vitamina E e di acidi grassi essenziali importanti in quanto contrastano la formazione delle placche ateromasiche nelle arterie e  quindi agiscono abbassando i livelli di colestrolo. Le foglie dell‘Ibisco hanno proprietà emollienti, diuretiche, rinfrescanti e sedative; i fiori hanno un’azione diuretica e azione stimolante la produzione delle fibre collagene quindi con effetto antirughe; le radici, per il loro sapore amaro, sono utilizzate per la preparazione di amari e aperitivi, quindi hanno un’azione digestiva e tonica sulla mucosa dello stomaco e un’azione emolliente contro la tosse catarrale.</p> <p> </p> <p>Si consiglia di bere l’infuso di fiori di Ibisco nel trattamento della cellulite di primo stadio, cioè quando la cellulite è allo stadio iniziale e quindi si ha solo l’edema e la ritenzione idrica, e quando bisogna migliorare la digestione. L’ibisco non contiene principi attivi eccitanti, e può essere utilizzato dai soggetti che non tpllerano il tè ed il caffè; il decotto delle radici  è un ottimo rimedio per la tosse.</p> <p><strong>Usi clinici dell’ Ibisco:</strong></p> <p>Nell’Astenia, tosse e asma: si consiglia di bere una tazza di decotto di radici di Ibisco 2/3 volte al giorno per cirac 1 mese.</p> <p>Nelle Vampate di calore: si consiglia di bere 2/3 tazze al giorno di infuso di fiori di Ibisco</p> <p>Nella Cellulite di primo stadio: si consiglia di bere 2/3 tazze di infuso di fiori di Ibisco al giorno e aggiungere anche un pezzetto di radice di zenzero finemente tritata.</p> <p>Nella Intolleranza alla caffeina: si consiglia di bere l’infuso ricavato sai fiori di Ibisco sia caldo che freddo</p> <p>Nelle Rughe e pelle del viso ipotonica: si consiglia di bere 2/3 tazze al giorno di infuso di fiori di Ibisco ed utilizzare lo stesso infuso come tonico dopo avere effettuato un’accurata pulizia della pelle del viso.</p> <p><strong>Preparazioni semplici di Ibisco da preparare a casa:</strong></p> <p>Infuso: mettere un cucchiao di petali di fiori essiccati di Ibisco in una tazza da tè con acqua calda, coprire e lasciare per circa 10 minuti, filtrare bene e bere. Se si vuole si può aggiungere una scorza di limone e un cucchiaino di miele.</p> <p>Decotto: mettere 2 cucchiai di radici di Ibisco in mezzo litro di acqua fredda, fare bollire a fuoco basso per 10 minuti, filtrare ed utilizzare freddo per lavaggi o frizioni.</p> <table><tbody><tr><td> <p><span><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr><tr><td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>Seeds</span></p> </td> </tr><tr><td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>0</span></p> </td> </tr><tr><td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>0</span></p> </td> </tr><tr><td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>all year round</span></p> </td> </tr><tr><td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>Cover lightly with substrate</span></p> </td> </tr><tr><td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr><tr><td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>18-22°C</span></p> </td> </tr><tr><td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr><tr><td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>7 - 40 days</span></p> </td> </tr><tr><td nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td> <p><span>Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr><tr><td nowrap="nowrap"> </td> <td> <p><br /><span><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr></tbody></table>
MHS 19
Semi di Roselle (Hibiscus sabdariffa)
Semi di Panax Ginseng - pianta medicinale plant

Semi di Panax Ginseng -...

Prezzo 2,50 € (SKU: MHS 20)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <div id="idTab1" class="rte"> <h2><strong><em><span style="text-decoration: underline;">Semi di Panax Ginseng - pianta medicinale</span></em></strong></h2> <h3><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.<br /></strong></span></h3> <p>Panax L. è un genere di 11 specie di piante perenni a crescita lenta con le radici carnose, appartenente alla famiglia Araliaceae, comunemente note come ginseng.</p> <p><strong>Etimologia</strong></p> <p>Il termine Panax è latino (panax, panacis) ed è derivato dal greco παν ἀκέια, pan (tutto) akèia (cura, rimedio), termine dal quale viene anche la parola latina e italiana panacea, panaceae, cioè rimedio a tutti i mali. Il termine ginseng viene dal cinese 人蔘/人参, (pinyin: rénshēn), ossia pianta dell'uomo.</p> <p>Allo stato selvatico le piante crescono a gruppi, propagandosi dai semi caduti dalla pianta madre. Quando cresce naturalmente, il seme del ginseng germoglia all'inizio della primavera, dopo essere rimasto sotto terra da 18 a 21 mesi, un tempo di germinazione notevolmente lungo.</p> <p>Ma anche i tempi di crescita non sono brevi. Il primo anno il germoglio rimane a soli 5 centimetri da terra e porta solamente tre piccole foglie ovali e dentellate. In autunno lo stelo e le foglie cadono, lasciando una sorta di cicatrice sul rizoma della pianta.</p> <p>Il rizoma è una specie di fusto sotterraneo, che nel ginseng si definisce “collo”. Contando il numero di cicatrici sul collo della radice si può risalire all'età della pianta.</p> <p>Al terzo anno di crescita la pianta raggiunge solo circa 20 cm e porta tre gruppi di foglie, ciascuno formato da cinque foglie (quinquefolium).</p> <p>Al quarto anno raggiunge i 40 cm con cinque gruppi di foglie.</p> <p>La radice del ginseng, carnosa e fusiforme, di colore giallo paglierino, con un caratteristico sapore amarognolo, è caratterizzata dall'avere varie forme: drago, bambino e uomo; quest'ultima è considerata la più pregiata.</p> <p>La radice del panax ginseng è commestibile, come le carote o i ravanelli.</p> <p>Esistono al mondo alcune varietà di Ginseng, classificate in una tabella dal Professor Hara.</p> <p>In linea generale la specie più preziosa è il Panax Ginseng C.A. Meyer (jen-Sheng), proveniente dalla Cina.</p> <p>Se ne conoscono altre specie, come il Panax Ginseng Coreano o come il Panax pseudoginseng (a sette foglie), ritrovabile in Nepal, nell'Himalaia ed in Giappone.</p> <p>Altre specie esistenti sono il Panax bipinnafitidum, in Thailandia ed in Birmania, ed il Panax Americano quinquefolium in America.</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>Si sviluppa nell'emisfero settentrionale in Asia orientale (principalmente Corea, Cina del Nord e Siberia orientale) ed in Nord America, tipicamente nei climi più freddi. La specie vietnamita del Panax è quello più comunemente utilizzato. Il ginseng è caratterizzato dalla presenza dei ginsenosidi. La specie siberiana (Eleuterococcus senticosus) possiede una radice ramificata invece che carnosa e, anziché contenere ginsenosidi, contiene eleutherosidi.</p> <p>I principi attivi del Ginseng risultano essere saponosidi triterpenici (i ginsenoidi), il panaxiatrolo (un triestere) e tracce di olio essenziale.</p> <p><strong>Usi e caratteristiche</strong></p> <p>Il suo impiego risale a migliaia di anni fa e la sua efficacia è attestata da numerosi studi scientifici[senza fonte], sebbene ci siano alcune ricerche di segno opposto[senza fonte]. Numerose sono, comunque, le sue virtù: dall'incremento della resistenza fisica e delle capacità di recupero (ad esempio in seguito ad attività sportiva) al miglioramento della circolazione, passando per un potenziamento della memoria e della resistenza ai fattori ambientali negativi. Nel complesso riduce stress e nevrosi, migliora l'adattamento agli stimoli della vita quotidiana, potenzia il rendimento fisico e mentale, rafforza le difese immunitarie e abbassa i rischi di contrarre diverse malattie.</p> <p><strong>Proprietà</strong></p> <p>Uno studio del 2002 effettuato dalla Southern Illinois University School of Medicine (pubblicato negli annali della New York Academy of Sciences) ha scoperto che negli animali da laboratorio, entrambe le forme (asiatica e americana) del ginseng migliorano la libido e le prestazioni sessuali. Questi effetti possono non essere dovuti a cambiamenti nella secrezione ormonale, ma ad una azione diretta da parte dei componenti del ginseng sul sistema nervoso centrale e sui tessuti gonadici[1][2]. Negli uomini, il ginseng può facilitare l'erezione del pene.</p> <p>Il ginseng risulta contenere fitoestrogeni.[4][5][6] In alcuni studi, è stato dimostrato che il ginseng può avere effetti stimolanti sull'ipofisi per aumentare la secrezione delle gonadotropine. Un altro studio ha trovato che nei topi giovani, accelera lo sviluppo degli organi riproduttivi, mentre in topi adulti di sesso maschile, stimola la produzione di sperma, e allunga il periodo di estro in topi di sesso femminile.</p> <p>Uno studio del 2012, pubblicato da American Society of Clinical Oncology riferisce che il Panax quinquefolius (la varietà americana) sperimentato su pazienti affetti da tumore, riduce notevolmente la spossatezza data dalla malattia.</p> <p><strong>Effetti collaterali</strong></p> <p>Secondo una frequente domanda sulla nutrizione sportiva, pubblicata da UMass Amherst, uno degli effetti indesiderati più comuni di questa pianta è l'insonnia.[8] Tuttavia, altre fonti affermano che il ginseng non causa disturbi del sonno.</p> <p>Altri effetti possono includere nausea, diarrea, mal di testa, sangue dal naso,[10] ipertensione, ipotensione, e dolore acuto al seno.</p> <p>Il ginseng può anche portare a manie in pazienti depressi, che lo assumono insieme ad antidepressivi della classe delgli inibitori delle mono ammino ossidasi.</p> <p><strong>Applicazioni</strong></p> <p>Il ginseng è una pianta nootropa o adattogena, che fornisce quindi, ad effetto delle stimolazioni del sistema nervoso, un atteggiamento comportamentale maggiormente orientato alla reattività ed alla attività, con conseguente sensazione di soggettivo benessere. Tale condizione di attività e di benessere produrrebbe secondariamente una incentivazione delle attività organiche coinvolgenti il sistema circolatorio, muscolare, e quindi anche poi immunitario e, di completo riflesso, lo stesso sistema nervoso.</p> <p>È da considerare, soprattutto nella medicina tradizionale cinese, la forte connotazione simbolica che assume in genere il farmaco, spesso a funzione di placebo, nei confronti del benessere del paziente considerato individualmente. (In sintesi: è importante che "quel" paziente abbia una sensazione di aumentato benessere indipendentemente da attività farmacologiche). In tale interpretazione, il ginseng assume un'importanza esagerata per fattori che sono poco legati alla reale portata farmacologica, come è comunemente scientificamente intesa.</p> <p>A semplice esempio, la pianta del ginseng è coltivata per produrre radici di "forma umana", o degli organi, cioè con ramificazioni che suggeriscono la forma degli arti, della testa, degli attributi sessuali dei due sessi, ecc.; gli agricoltori che riescono a riprodurre in maniera migliore tali forme riescono a spuntare alla vendita prezzi di tutto rispetto. Tali forme sarebbero in grado infatti di far svolgere alla radice attività curativa per le parti "rappresentate", secondo le intenzioni del paziente.</p> <p>Se tale attività è considerabile come "medica" (nel senso di migliorare la sensazione positiva percepita dal paziente) non lo è però dal punto di vista effettivamente farmacologico, come è normalmente inteso.</p> <p><!--StartFragment--></p> <p><strong>Sowing Panax ginseng</strong></p> <p>Soak seeds overnight in water and then wrap in damp kitchen towel and store in a sealed plastic bag for 5-8 weeks at 3-4 °C in the refrigerator. After this cooling period sow seed with sowing depth of approximately 1 cm, well moistened up at 20-25° C.</p> <p>Germination time - after the cooling period: 10-15 weeks.</p> <p>Without cooling period, the seeds do not germinate!</p> <!--EndFragment--> <p></p> </div> </body> </html>
MHS 20
Semi di Panax Ginseng - pianta medicinale plant

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Semi di Papavero decorativo Shirley Poppy 2.05 - 4

Semi di Papavero decorativo...

Prezzo 1,95 € (SKU: MHS 43)
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<div id="idTab1" class="rte"> <h2><strong>Semi di Papavero Shirley Poppy (Papaver rhoeas)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 200 semi.</strong></span></h2> <p>Il classico papavero mix diffuso nei campi di cereali e negli ambienti ruderali e sassosi. Effimero ma di grande effetto se seminato in grandi masse.<br /><br />Famiglia: Papaveraceae<br />Ciclo di vita: annuale <br />Tipo di pianta: erbacea <br />Uso: giardino spontaneo, giardino roccioso<br />Altezza: 40 cm<br />Larghezza: -<br />Periodo di fioritura: maggio-luglio<br />Semina in: mar, apr, mag giu, ago, set</p> <p> </p> <h3><span style="font-size: 10pt; color: #008000;"><strong>Istruzioni di semina:</strong></span><br /><span style="font-size: 10pt; color: #008000;"> Si semina direttamente a dimora, in terreno accuratamente lavorato e livellato, e irrigato. I semi, piccolissimi, si spargono ben distanziati e non si coprono. Quando le piantine sono spuntate, se necessario di esegue un diradamento per lasciare circa 10 cm tra una pianta e l'altra. Tutti i papaveri non tollerano il trapianto. Poichè la fioritura è effimera, per ottenere fioriture prolungate si eseguono semine scalari, nello stesso posto, dopo 3 settimane circa.</span></h3> </div>
MHS 43 (200 S)
Semi di Papavero decorativo Shirley Poppy 2.05 - 4
Semi di Ginseng Siberiano - eleuterococco 3 - 7

Semi di Ginseng Siberiano -...

Prezzo 3,00 € (SKU: MHS 41)
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<div class="&quot;rte&quot;"> <h2><strong>Semi di Ginseng Siberiano - eleuterococco</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 1 bacca = 5 semi.</strong></span></h2> <p>Eleuterococco dal nome comune ginseng siberiano è una pianta arbustea famosa per le sue proprietà anche come eleutherococcus senticosus ed è originaria del Nordest dell’Asia, il ginseng siberiano si presenta rami con sottili spine e piccoli fiori di colore giallo o violetto riuniti ad ombrella in prossimità dell’ascella fogliare; i frutti sono bacche carnose, nero-rossastre.</p> <p>Le foglie del ginseng siberiano sono picciolate e palmato-partite in 5 foglioline dal margine seghettato.</p> <p> </p> <p><strong>Composizione e Proprietà Eleuterococco</strong></p> <p> </p> <p>Nelle radici e/o nel rizoma essiccato ci sono oltre 35 costituenti diversi da quelli del Panax ginseng. Gli eleuterosidi B, D ed i polisaccaridi (con peso molecolare compreso tra 25.000 e 500.000) sono i più importanti.</p> <p>Polisaccaridi.</p> <p>Eleuterosidi A-M. (0,6-0,9%) Fra questi abbiamo steroli (A), cumarine (B1,B2,B3), derivati del fenilpropano (B), saponine derivate dall’ac. oleanolico (I,K,L,M), lignani (B4,D,E), metilgalattoside (C).</p> <p>Acidi fenolici liberi: clorogenico, protocatecuico, p-idrossibenzoico, caffeico, vanillico, siringico, p-cumarico, ferulico.</p> <p> </p> <p><strong>Proprietà riconosciute all’Eleuterococco:</strong></p> <p>    Adattogene.</p> <p>    Stimolanti poliendocrine.</p> <p>    Antistress.</p> <p>    immunostimolanti.</p> <p>    Antiossidanti.</p> <p> </p> <p><strong>Proprietà adattogene, toniche, antifatica del eleutherococcus senticosus</strong></p> <p> </p> <p>Il Ginseng siberiano è considerata una specie dalle proprietà adattogene.</p> <p> </p> <p>L’adattogeno migliora le resistenze psicofisiche aumentando le capacità naturali di adattamento dell’organismo contro le aggressioni esterne di origine fisica, chimica e biologica; deve inoltre risultare sicuro, non interferire con le attività organiche, avere una funzione non specifica, esercitare effetti normalizzanti le condizioni fisiologiche.</p> <p> </p> <p>Secondo alcuni Autori le caratteristiche chimiche e farmacologiche del Ginseng e dell’Eleuterococco sono talmente diverse che le due piante non possono intercambiarsi reciprocamente ed il termine Ginseng siberiano dovrebbe essere sostituito con Eleuterococco.</p> <p> </p> <p>Gli studi in merito alle proprietà adattogene miglioranti la performance e la resistenza fisica nello sportivo sono stati prevalentemente condotti da ricercatori sovietici.</p> <p> </p> <p>L’intenso allenamento degli atleti induce un incremento nella coagulazione del sangue.</p> <p> </p> <p>A Mosca, somministrazioni di Eleuterococco per un periodo di 20 giorni hanno evidenziato un calo nel potenziale di coagulazione ematica e nell’attività dei fattori che la regolano favorendo la capacità di lavoro e di recupero degli atleti stessi. In una ricerca condotta in Polonia, il gruppo di 35 volontari sani che assumeva 25 gocce al giorno di una preparazione contenente Eleuterococco ha evidenziato dopo 30 giorni variazioni nei parametri ematici del colesterolo totale e LDL, trigliceridi e glucosio.</p> <p> </p> <p>Il test ergospirometrico evidenziò un più alto consumo di ossigeno.</p> <p> </p> <p>I risultati confermano l’influenza dei principi attivi sulle difese cellulari, sullo stato di benessere fisico, sul metabolismo lipidico.</p> <p> </p> <p>Una indagine giapponese ha evidenziato le proprietà fisiologiche antistress, anti-fatica, antidepressive, stimolanti il sistema immunitario ed il SNC, prevalentemente attribuite ai lignani del Ginseng siberiano.</p> <p> </p> <p>Le proprietà favorenti la sintesi proteica e l’attività enzimatica dell’RNA-polimerasi potrebbero chiarire le presunte attività anabolizzanti attribuite dagli studi sovietici e le stimolanti proprietà afrodisiache attribuite dalla medicina popolare.</p> <p> </p> <p>Un recente studio suggerisce che somministrazioni di estratti di corteccia di Eleuterococco possano influenzare i livelli di noradrenalina e dopamina in specifiche regioni del cervello.</p> <p> </p> <p>La ricerca occidentale registra risultati a volte contrastanti diffidando in parte di alcune conclusioni scientifiche attribuite dagli studi sovietici in merito all’efficacia della specie nel migliorare la performance e la resistenza fisica nell’uomo.</p> <p> </p> <p>Il Ginseng e l’Eleuterococco sono in grado di aumentare o diminuire con feedback positivo e negativo la risposta allo stress. Una ricerca australiana ha ipotizzato che il bifasico effetto sia dovuto ad un incremento occupazionale dei recettori da parte degli ormoni dello stress regolato tramite l’inibizione di specifici enzimi limitanti.</p> <p> </p> <p>L’Eleuterococco inibisce infatti la catecol-O-metil transferasi impedendo l’inattivazione degli ormoni dello stress con aumento quindi del potenziale energetico.</p> <p> </p> <p>Il meccanismo d’azione stimolante dell’Eleuterococco si ripercuote probabilmente sull’asse ipotalamo-ipofisi-ghiandole surrenali. Alcuni principi attivi dell’estratto sembrano occupare recettori di ormoni steroidei (estrogeni, corticoidi) interagendo con meccanismo a feedback: potrebbero in tal modo esercitare una azione stimolante l’attività in caso di moderata ipofunzionalità della stessa.</p> <p> </p> <p>In uno studio clinico australiano somministrazioni di un estratto etanolico al 33% (8 ml/die) corrispondente a 4 g giornalieri di radice essiccata di Eleuterococco su atleti per valutare la loro risposta nella resistenza fisica hanno evidenziato dopo 6 settimane una diminuzione nel 28,7% del rapporto testosterone-cortisolo.</p> <p> </p> <p>Il risultato indicava che, contrariamente all’aspettativa, la droga faceva aumentare piuttosto che diminuire gli indici ormonali ipotizzando una soglia di stress al di sotto o al di sopra della quale l’Eleuterococco rispettivamente aumentava o diminuiva la risposta allo stress stesso.</p> <p> </p> <p><strong>Proprietà immunostimolanti, antivirali del ginseng siberiano</strong></p> <p>Le piante adattogene agiscono stimolando i meccanismi di difesa del sistema immunitario aspecifico e specifico.</p> <p> </p> <p>Somministrazioni orali di preparazioni contenenti l’estratto di radice di Eleuterococco aumentano i livelli delle immunoglobuline nel siero di animali.</p> <p> </p> <p>La ricerca conferma unanimemente le proprietà immunostimolanti attribuite ad alcuni eleuterosidi e particolarmente alla frazione dei polisaccaridi.</p> <p> </p> <p>Già in passato l’Eleuterococco aveva documentato una stimolazione del sistema immunitario aspecifico favorendo un deciso incremento del numero e dell’attività dei linfociti-T (particolarmente del tipo helper/inducer), del numero dei linfociti citotossici e delle cellule Natural Killer (NK).</p> <p> </p> <p>Estratti di radice di Eleuterococco su colture di sangue umano hanno favorito la sintesi di citochine confermando il potenziale ruolo immunomodulatorio.</p> <p> </p> <p>L’estratto fluido della specie innalza in vitro l’attività immunitaria dei mediatori di risposta (interleuchina 1 e IL-6) nella fase acuta. Tali proprietà non sono associabili agli eleuterosidi B ed E. Un recente studio ha confermato l’inibizione della replicazione di tutti gli RNA virus studiati (HRV, RSV, virus dell’influenza A) in contrasto con la mancanza di attività antivirale nei confronti dei DNA virus.</p> <p> </p> <p>Sostanzialmente gli estratti ottimizzano il sistema immunitario potenziando la fagocitosi e la risposta degli anticorpi, aumentando le cellule NK, i linfociti e la produzione di interferone (sostanza proteica inibente la riproduzione dei virus).</p> <p> </p> <p>Le proprietà adattogene, antivirali e rafforzanti il sistema immunitario, giustificano pertanto l’impiego dell’Eleuterococco nelle malattie infettive, nelle malattie da raffreddamento, nelle forme influenzali, nelle convalescenze.</p> <p> </p> <p><strong>Proprietà antiossidanti della corteccia di Eleuterococco</strong></p> <p>L’estratto di corteccia di Eleuterococco evidenzia in vitro attività inibitoria sulla formazione di proteine “glicate” (responsabili in parte dell’invecchiamento precoce nei tessuti) ed una attività antiossidativa, suggerendo un possibile ruolo protettivo nella fase dell’invecchiamento e nelle complicazioni diabetiche.</p> <p> </p> <p><strong>Indicazioni d’uso del ginseng siberiano</strong></p> <p>Astenia funzionale, psicofisica e sessuale.</p> <p>Stress fisico e mentale, attività sportiva, preparazione agli esami, stati depressivi, immunodepressione, ipotensione.</p> <p>Forme influenzali e convalescenze.</p> </div>
MHS 41
Semi di Ginseng Siberiano - eleuterococco 3 - 7
Semi di Iperico, Erba di...

Semi di Iperico, Erba di...

Prezzo 1,95 € (SKU: MHS 45)
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<h2><strong>Semi di Iperico o Erba di san Giovanni o Scacciadiavoli</strong></h2> <h2><strong><span style="color: #ff0000;" class="">Prezzo per Pacchetto di 1000 (0.1g) semi.</span> </strong></h2> <p>L'iperico (L.) o erba di san Giovanni o scacciadiavoli (Hypericum perforatum), è una pianta officinale del genere Hypericum con proprietà antidepressive e antivirali.</p> <p><strong>Morfologia</strong></p> <p>È una pianta perenne semisempreverde, glabra, con fusto eretto percorso da due strisce longitudinali in rilievo. È ben riconoscibile anche quando non è in fioritura perché ha le foglioline che in controluce appaiono bucherellate, in realtà sono piccole vescichette oleose da cui deriva il nome perforatum, mentre ai margini sono visibili dei punti neri, strutture ghiandolari contenenti Ipericina(da ciò il nome erba dell'olio rosso), queste strutture ghiandolari sono presenti soprattutto nei petali. Le foglie sono opposte oblunghe. I fiori giallo oro hanno 5 petali delicati. Sono riuniti in corimbi che raggiungono la fioritura massima verso il 24 giugno (ricorrenza di San Giovanni) da cui il nome popolare di "erba di San Giovanni".</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Habitat</strong></p> <p>Preferisce boschi radi e luminosi, comunque all'aperto per tutto l'anno, poiché non teme il freddo. Originario dell'arcipelago britannico, è oggi diffuso in tutte le regioni d'Italia e in tutto il mondo. Predilige posizioni soleggiate o semiombreggiate e asciutte come campi abbandonati ed ambienti ruderali.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Alcuni studi clinici randomizzati hanno dimostrato che l'iperico ha un'efficacia paragonabile ad alcuni psicofarmaci nella cura della depressione lieve e moderata . A volte è utilizzato, associato ad altri prodotti, anche per il trattamento fitoterapico di alcune forme d'ansia.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Il principio inizialmente ritenuto attivo era l'ipericina, ma i recenti sviluppi hanno chiarito che molte classi chimiche sono da considerarsi corresponsabili dell'attività: naftodiantroni (ipericina, pseudoipericina), floroglucinoli (iperforina), flavonoidi (amentoflavone), ed altri composti con probabili effetti di sinergia sia farmacodinamica sia farmacocinetica.</p> <p>&nbsp;</p> <p>L'iperforina è in grado di inibire il reuptake (ricaptazione) della serotonina in modo diverso dagli SSRI (Selective Serotonin Reuptake Inhibitor), in particolare si pensa che l'iperico riduca il gradiente di sodio intracellulare agendo su una pompa Na+/Cl-. Tale gradiente è infatti sfruttato dallo stesso trasportatore per il reuptake. Possiede proprietà antibatteriche e antinfiammatorie e viene consigliato nel trattamento di emorroidi, ferite, piaghe.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Controindicazioni</strong></p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Allattamento al seno (senza supervisione professionale)</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Trattamento solarium o UV (dopo assunzione di dosaggi estremamente elevati di estratto secco titolato in ipericina o di ipericina isolata)</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Contraccettivi orali (preparazioni a base di hypericum perforatum non devono essere somministrate contemporaneamente a contraccettivi orali in quanto si potrebbe avere una perdita di efficacia anti-concezionale)</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Trattamenti anticoagulanti orali con somministrazione di warfarin.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Non esistono rischi di fotosensibilizzazione in caso di assunzione di dosaggi normali di estratti idroalcolici di iperico, ma persone appartenenti a fototipi sensibili (pelle chiara, capelli biondi, occhi azzurri) dovrebbero fare attenzione a sottoporsi a trattamenti UV in caso di assunzione regolare.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Sono stati evidenziate interazioni con altri farmaci, metabolizzati dal sistema enzimatico microsomiale P450, in quanto la pianta è un forte induttore del CYP 3A4, enzima che metabolizza l'80% dei farmaci in commercio, alcuni tra i tanti il warfarin, gli antiepilettici e gli anticoncezionali. Inoltre essendo inibitore in particolare dei CYP-2C9 e 2C19 presenta interazioni con immunosoppressori (ciclosporina), glicosidi cardiache (digossina) in caso di dosi di iperico superiori a 1 grammo/die (peso secco), inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa HIV (nevirapina), altri inibitori della proteasi inversa HIV (indinavir), chemoterapici (irinotecan). È sconsigliato l'uso contemporaneo con SSRI, a causa dei possibili effetti di addizione e superamento della dose tossica.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Non tutti gli studi clinici hanno ottenuto risultati concordi (vedere ad esempio: Linde et al.).</p> <p>&nbsp;</p> <p>Per degradare l'ipericina basta far macerare la pianta in olio (anche di girasole o di oliva) al sole. Si ottiene così l'Olio di iperico rosso usato topicamente come cicatrizzante, ma che ovviamente ha perso l'attività di blando antidepressivo come fitocomplesso.</p> <p>&nbsp;</p> <p>In Italia una disposizione del Ministero della Salute limita la quantità di ipericina presente in prodotti erboristici a 21 microgrammi al giorno, quindi molto inferiore ai dosaggi dimostrati utili per la cura della depressione.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Tra gli usi popolari più conosciuti c'è l'Olio di iperico, un oleolita fatto macerando la pianta nell'olio di oliva al Sole per 6-7 giorni. Efficace per la cura e la pulizia delle ferite, eritemi, bruciature, piaghe purulente.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 45 (1000 S)
Semi di Iperico, Erba di san Giovanni (Hypericum perforatum)
Semi di Santoreggia annua

Semi di Santoreggia annua...

Prezzo 2,15 € (SKU: MHS 123)
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<h2><strong>Semi di Santoreggia annua (Satureja hortensis)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per Pacchetto di 1600 (1g) semi.</strong></span></h2> <p>La Satureja hortensis L., detta comunemente santoreggia annua, è una erba aromatica usata in cucina, come altre specie di Santoreggia.</p> <p>pianta erbacea annuale originaria del bacino Mediterraneo e dell'Asia sud-occidentale. Ha steli verdi, carnosi, ricoperti da piccole foglioline verde chiaro leggermente pubescenti, eretti e molto ramificati; in estate produce moltissimi fiori lilla, di piccole dimensioni. Tende a costituire ampi ciuffi alti circa 30-40 cm. S. montana è una specie sempreverde, semilegnosa, tappezzante, con fiori lilla, rosa o bianchi; entrambe le specie hanno foglie molto profumate, utilizzate in erboristeria e in cucina, come pianta aromatica, soprattutto con le carni e i salumi, visto il profumo molto intenso.</p> <p><strong>Esposizione</strong></p> <p>la santoreggia predilige posizioni soleggiate, ma si sviluppa senza problemi anche in ombra parziale; la specie annuale dissecca completamente con l'arrivo dei primi freddi, la S. montana invece va riparata dal gelo nelle regioni in cui è più intenso e persistente.</p> <p>Non necessita di grandi quantità d'acqua, preferendo la siccità agli eccessi di annaffiature.</p> <p><strong>Terreno</strong></p> <p>ama i terreni asciutti, sabbiosi o rocciosi, molto ben drenati, non particolarmente ricchi di materia organica; non necessita di fertilizzazioni o di potature.</p> <p><strong>Moltiplicazione</strong></p> <p>si moltiplica per seme, in primavera, solitamente tende a riseminarsi spontaneamente ogni anno.</p> <p><strong>Santoreggia - Satureja hortensis : Parassiti e malattie</strong></p> <p>è una pianta molto rustica, che non viene colpita da parassiti o da malattie.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 123 (1g)
Semi di Santoreggia annua