Peperoncino rosso affumicato tritato Tabasco rosso - spezia

Peperoncino rosso...

Prezzo 2,30 € (SKU: Z 51)
,
5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong><span class="tlid-translation translation"><span title="">Peperoncino rosso affumicato tritato Tabasco rosso - spezia</span><br /><span title="" style="color:#ff0000;">Il prezzo è per pacchetto per 20 grammi di questa spezia.</span></span></strong></span></h2> <p><span style="font-size:11pt;color:#000000;"><span class="tlid-translation translation"><span title="">Questo peperoncino tritato è composto da peperoncino rosso sminuzzato.</span> <span title="">La speziatura sulla scala da 1 a 10 è 6.</span><br /><span title="">Il pepe cileno è una spezia inevitabile nella cucina asiatica, sudamericana, cinese, messicana e in parte italiana.</span> <span title="">È usato come spezia per piatti a base di verdure, salse piccanti, creme spalmabili e come aggiunta al formaggio di mucca e varietà di fagioli, ed è un ingrediente importante dei famosi piatti messicani Chili con carne.</span> <span title="">Questa spezia è più popolare in combinazione con la carne.</span> <span title="">Quando si tratta di questa spezia, meno è di più.</span> <span title="">Per le salse o le marinate mescolare il peperoncino con l'olio d'oliva.</span> <span title="">Conservare in un luogo buio e asciutto.</span></span></span></p>
Z 51
Peperoncino rosso affumicato tritato Tabasco rosso - spezia

Granelli di pepe rossi - spezie

Granelli di pepe rossi -...

Prezzo 3,50 € (SKU: Z 52)
,
5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong><span class="tlid-translation translation"><span title="">Granelli di pepe rossi - spezie</span><br /><span title="" style="color:#ff0000;">Il prezzo è per pacchetto di 10 grammi di questa spezia.</span></span></strong></span></h2> <p><span style="font-size:11pt;"><span class="tlid-translation translation"><span title="">Il peperoncino ha un gusto acuto ma anche dolce e aromatico.</span> <span title="">L'aroma completo si sviluppa solo quando i granuli vengono macinati.</span> <span title="">Lo consigliamo con pesce e pollo.</span> <span title="">Dà sapore alle varie salse delicate servite con aragosta, medaglioni di agnello e maiale.</span> <span title="">È anche spesso usato per dessert e come aggiunta al cioccolato.</span> <span title="">Il peperoncino non è un sostituto del pepe e va dosato in piccole quantità.</span> <span title="">E 'ben combinato con finocchio, erba limone, menta, prezzemolo, pepe nero e verde.</span></span></span></p>
Z 52
Granelli di pepe rossi - spezie

Grani di pepe verde - spezie

Grani di pepe verde - spezie

Prezzo 3,50 € (SKU: Z 69)
,
5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong><span class="tlid-translation translation"><span title="">Grani di pepe verde - spezie</span><br /><span title="" style="color:#ff0000;">Il prezzo è per pacchetto di 10 grammi di questa spezia.</span></span></strong></span></h2> <p><span style="font-size:11pt;"><span class="tlid-translation translation">I grani di pepe verde, come il bianco e nero, sono certamente le spezie più popolari oggi, che sono molto piacevoli in cucina e hanno una lunga tradizione di quasi mille anni. La spezia al pepe era così preziosa in passato che veniva utilizzata dai mercanti antichi per il pagamento anziché i soldi. Il loro colore dipende dal momento del raccolto. In medicina, il peperoncino è raccomandato perché funziona in modo benefico per le seguenti condizioni e disturbi: febbre, capogiri, reume ...<br /><br />Peperone verde per dimagrire<br /><br />Recenti ricerche hanno dimostrato che il peperone verde aiuta a ottenere una vita sottile. L'escrezione di succhi gastrici ed enzimi accelera la digestione del cibo. Tuttavia, la più importante è la secrezione di acido cloridrico nello stomaco, che disintegra il grasso. Il peperone verde è il più forte di tutti gli altri, perché contiene molti oli essenziali che diluiscono con successo il grasso in profondità, rendendolo un ingrediente sempre più comune per rimuovere la cellulite. Nota importante: la cosa più importante è che il pepe venga tritato manualmente manualmente prima di ogni utilizzo, al fine di raggiungere l'effetto desiderato. Prestare attenzione quando lo si acquista, si dovrebbe sempre scegliere grani di pepe più pesanti e più grandi.</span></span></p>
Z 69
Grani di pepe verde - spezie

Grani di pepe bianchi - spezie

Grani di pepe bianchi - spezie

Prezzo 3,50 € (SKU: Z 68)
,
5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong><span class="tlid-translation translation"><span title="">Grani di pepe bianchi - spezie</span><br /><span title="" style="color:#ff0000;">Il prezzo è per pacchetto di 10 grammi di questa spezia.</span></span></strong></span></h2> <p><span style="font-size:11pt;"><span class="tlid-translation translation"><span title="">Il pepe è il frutto della pianta, che proviene dall'arcipelago indiano, e oggi è coltivato in tutta l'Asia tropicale, l'America equatoriale e l'Africa.</span> <span title="">Dalla stessa pianta si ottiene pepe nero e bianco.</span> <span title="">Il pepe bianco si ottiene raccogliendo bacche rosse quasi mature e tenendo 3-4 giorni nell'acqua per gonfiore e più facile peeling e poi asciuga.</span> <span title="">L'aroma proviene da oli essenziali (circa l'1,5%).</span> <span title="">Il pepe nero è più piccante del bianco.</span><br /><br /><span title="">Pepe - usi medicinali</span><br /><br /><span title="">Il cibo con un sacco di pepe non è solo più gustoso e rinforza l'appetito, ma è protettivo contro le infezioni negli organi digestivi e serve come rimedio naturale contro alcuni disturbi e malattie del sistema respiratorio.</span> <span title="">È stato scientificamente provato che chi mangia cibo molto piccante raramente ha la bronchite e l'asma.</span> <span title="">Succo di pomodoro con pepe è particolarmente utile.</span></span></span></p>
Z 68
Grani di pepe bianchi - spezie

Granuli d'aglio - spezie  - 1

Granuli d'aglio - spezie

Prezzo 2,25 € (SKU: Z 70)
,
5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong><span class="tlid-translation translation"><span title="">Granuli d'aglio - spezie</span><br /><span title="" style="color:#ff0000;">Il prezzo è per l'imballaggio di 10 grammi di questa spezia.</span></span></strong></span></h2> <p><span style="font-size:11pt;"><span class="tlid-translation translation"><span title="">Un antibiotico naturale, con oltre 600 principi attivi, ha una serie di effetti sulla salute.</span> <span title="">Sta lavorando contro batteri, funghi, parassiti, riduce i grassi nel sangue, abbassa la pressione sanguigna ... Questa è una spezia che è stata trovata in molte cucine, specialmente nei Balcani.</span> <span title="">Viene utilizzato per condire i piatti: zuppe, carne arrosto, salse (contenenti oli essenziali), antipasti, insalata, ma anche come aggiunta ai prodotti a base di carne secca.</span><br /><br /><span title="">L'aglio è una pianta erbacea dai venti ai quaranta centimetri, con una spezia dal forte odore e dal sapore caldo.</span> <span title="">Le foglie sono allungate, piatte, strette, coriacee e finiscono con una punta.</span> <span title="">Tutti sono coinvolti nella creazione di una gonna a membrana.</span> <span title="">I fiori sono bianchi o rosa sulle lunghe braccia, raggruppati in un semplice scudo terminale, che si apre prima della fioritura.</span></span></span></p>
Z 70
Granuli d'aglio - spezie  - 1

Spezie argentine per barbecue

Spezie argentine per barbecue

Prezzo 2,75 € (SKU: Z 46)
,
5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong><span class="tlid-translation translation"><span title="">Spezie argentine per barbecue</span><br /><span title="" style="color:#ff0000;">Il prezzo è per il confezionamento di 10 grammi di questa spezia.</span></span></strong></span></h2> <p><span style="font-size:11pt;"><span class="tlid-translation translation"><span title="">Questa è la spezia più popolare per il barbecue in Argentina che non è usata solo a casa, ma è anche popolare nei ristoranti d'élite.</span> <span title="">Questa spezia contiene i seguenti ingredienti: </span><span title="">semi di senape, timo, pepe nero, coriandolo, cipolla, estratto di lievito.</span><br /><span title="">Non raccomandato per bambini di età inferiore ai 3 anni.</span></span></span></p>
Z 46
Spezie argentine per barbecue
Erba cipollina cinese spezia aglio - essiccato e tritato

Erba cipollina cinese...

Prezzo 1,70 € (SKU: Z 48)
,
5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong><span class="tlid-translation translation"><span title="">Erba cipollina cinese spezia aglio - essiccato e tritato</span><br /><span title="" style="color:#ff0000;">Il prezzo è per il confezionamento di 10 grammi di questa spezia.</span></span></strong></span></h2> <p><span style="font-size:11pt;"><span class="tlid-translation translation"><span title="">L'erba cipollina è un membro della famiglia di archi, che comprende aglio, cipolla e porro.</span> <span title="">Alcuni dei più importanti benefici per la salute dell'erba cipria comprendono la sua capacità di migliorare la salute del cuore, migliorare la resistenza ossea, proteggere da una vasta gamma di tumori, facilitare la digestione, migliorare la visione, proteggere dai difetti congeniti e rafforzare il sistema immunitario.</span> <span title="">I gambi di erba cipollina sono lunghi e cavi, che è una parte commestibile della pianta.</span> <span title="">Questi gambi vuoti sono solitamente tagliati e aggiunti come spezie a molti piatti: pesce, zuppe, salse, insalate, piatti messicani, piatti a base di patate e una vasta gamma di altri piatti.</span></span></span></p>
Z 48
Erba cipollina cinese spezia aglio - essiccato e tritato
Ginepro comune - bacche...

Ginepro comune - bacche...

Prezzo 1,70 € (SKU: Z 50)
,
5/ 5
<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Ginepro comune - bacche intere - Massima qualità (Juniperus communis)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Il prezzo è per la confezione da 20 grammi.</strong></span></h2> <p>Ogni anno otteniamo bacche dall'Erzegovina dalla zona del villaggio di Duzi, dove la gente del posto le raccoglie a mano allo stato brado e nella parte dove non c'è industria e altri inquinanti nelle vicinanze.</p> <p>Le bacche di ginepro hanno inizialmente un sapore dolce, poi piccante. In cucina vengono utilizzate bacche essiccate o fresche. Le bacche sono grandi come piselli e carnose. Il ginepro agisce contro i batteri ed è un buon antisettico. Calma la tosse e purifica il sangue. Il ginepro è una spezia importante in molti paesi europei, soprattutto nella regione alpina e in Scandinavia. In Germania, il ginepro viene aggiunto al sottaceto del cavolo. In Scandinavia, la birra è aromatizzata con esso.</p> <h3><strong>Culinario</strong></h3> <p>I suoi coni di semi blu-neri astringenti, comunemente noti come "bacche di ginepro", sono troppo amari per essere consumati crudi e vengono solitamente venduti essiccati e usati per aromatizzare carni, salse e ripieni. Sono generalmente schiacciati prima dell'uso per rilasciare il loro sapore. Poiché le bacche di ginepro hanno un sapore forte, dovrebbero essere usate con parsimonia. Sono generalmente utilizzati per esaltare la carne dal sapore forte, come la selvaggina, compresi i volatili o la lingua.</p> <p>I coni sono usati per aromatizzare alcune birre e gin (la parola "gin" deriva da una parola del francese antico che significa "ginepro"). In Finlandia, il ginepro è usato come ingrediente chiave nella preparazione della sahti, una tradizionale birra finlandese. Inoltre, la bevanda alcolica slovacca Borovička e l'olandese Jenever sono aromatizzate con bacche di ginepro o il suo estratto.</p> <p>Il ginepro è usato nelle tradizionali birre artigianali norvegesi. Svezia, Finlandia, Estonia e Lettonia. In Norvegia la birra viene prodotta con infuso di ginepro al posto dell'acqua, mentre negli altri paesi i rametti di ginepro vengono utilizzati principalmente nel mosto, come filtri per evitare che i malti schiacciati ostruiscano l'uscita del tino di ammostamento. L'uso del ginepro nella produzione di birra in fattoria è stato comune in gran parte dell'Europa settentrionale, apparentemente da molto tempo.</p> <h3><strong>Medicina tradizionale</strong></h3> <p>Le bacche di ginepro sono state a lungo utilizzate come medicina da molte culture, incluso il popolo Navajo. Le tribù dell'America occidentale combinavano le bacche di Juniperus communis con la corteccia di radice di Berberis in una tisana. I nativi americani usavano anche le bacche di ginepro come contraccettivo femminile.</p> </body> </html>
Z 50 20-G
Ginepro comune - bacche intere - Massima qualità

Semi di L'anice comune

Spezia di anice

Prezzo 3,00 € (SKU: Z 53)
,
5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong><span class="tlid-translation translation"><span title="">Spezia di anice</span><br /><span title="" style="color:#ff0000;">Il prezzo è per pacchetto di 2 grammi di questa spezia.</span></span></strong></span></h2> <div>È caratterizzata da un fusto erbaceo, cavo e rotondeggiante, da foglie varie a seconda della posizione che occupano, dentate lobate, picciolo lungo e più grandi alla base mentre piccole, incise, piumose e con il picciolo più corto quelle superiori. <span>I fiori sono biancastri piccoli e disposti ad ombrella come le altre ombelliferae.</span></div> <div>I semi sono dei diacheni piccoli e striati.</div> <div>Usi</div> <div>L'anetolo, principio attivo presente nella pianta dell'anice, è usato per produrre liquori, medicinali ed aromi in genere usati in farmacia ed in pasticceria. Fra i liquori si ricorda l'anisetta, l'ouzo greco o i più comuni sambuca e Varnelli.</div> <div>Plinio il Vecchio riteneva che l'Anice avesse il potere di far dormire e di salvaguardare la giovinezza del viso.</div> <div>Proprietà terapeutiche: carminative, spasmolitiche, balsamiche.</div> <div>Viene usato come antispasmodico, digestivo, stimolante.</div> <div>Agevola le attività digestive e limita il meteorismo, la nausea e il vomito, inoltre svolge un'azione antibatterica ed espettorante.</div> <div> <table cellspacing="0" cellpadding="0" border="1"><tbody><tr><td colspan="2" width="100%" valign="top"> <p><span><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Seeds</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>all year round </span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Cover lightly with substrate</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>18-20 ° C</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>until it germinates </span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong> </strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><br /><span><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr></tbody></table></div>
Z 53
Semi di L'anice comune
  • In saldo!

Semi di Sedano rapa gigante Praga

Spezia di sedano rapa

Prezzo 3,50 € (SKU: Z 55)
,
5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong><span class="tlid-translation translation"><span title="">Spezia di sedano rapa</span><br /><span title="" style="color:#ff0000;">Il prezzo è per pacchetto di 5 grammi di questa spezia.</span></span></strong></span></h2> <div>Il sedano rapa (Apium graveolens var. rapaceum) è un ortaggio particolare, conosciuto e coltivato solo in alcune zone dell'Italia settentrionale[senza fonte]. <span>Del sedano rapa si consuma la radice (infatti è un cosiddetto "ortaggio da radice"), di colore bianco e di forma a globo; le foglie sono di colore verde scuro, gli steli sono cavi all’interno e l’apparato radicale ha un notevole sviluppo.</span></div> <div>Coltivazione</div> <div>Il sedano rapa matura in un periodo piuttosto lungo, da 110 a 150 giorni a partire dal trapianto. Le raccolte iniziano dalla metà di agosto e si protraggono fino a primi geli. La conservazione avviene in celle frigorifere, senza subire alcun trattamento, e si protrae per un periodo di 4-5 mesi. La commercializzazione del sedano rapa ha inizio con la metà del mese di agosto e prosegue fino a marzo.</div> <div>Qualità nutrizionali </div> <div>Il sedano rapa, alla pari del sedano da costa, contiene pochissime calorie. Il suo gusto leggermente meno intenso rispetto a quello del sedano lo rende adatto a ricette dove non compare solo come insaporitore, ma come ingrediente principale. È falsa la credenza che il sedano abbia così poche calorie, che ce ne vogliono più a mangiarlo di quante ne ricavi l'organismo a digerirlo.[1]</div> <div>Aspetti medici</div> <div>Per la presenza di alcune proteine allergizzanti (Api g 1 Api g 4 Api g 5), può essere causa di allergia alimentare anche grave.</div> <div>Sowing Instructions</div> <div>Site &amp; Soil</div> <div>Celeriac has been bred from wild celery which originates from Northern Europe. They grow best in a soil which has been fertilised the previous season and not the current season. Too much nitrogen in the soil from manure etc. will encourage leaf growth rather then growth of the bulbous root. </div> <div>The best soil is one which retains moisture but is also free-draining. Although those are the ideal conditions celeriac is very tolerant of soil conditions and will grow well on most sites. </div> <div>They prefer a site which is in full sun but will tolerate part-shade very well.</div> <div>When to Sow</div> <div>In cooler areas, sow indoors or in a greenhouse / cold frame. Sow two seeds to a small pot (7.5cm / 3in) in early March.</div> <div> <table cellspacing="0" cellpadding="0" border="1"><tbody><tr><td colspan="2" width="100%" valign="top"> <p><span><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Seeds</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>all year round </span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Needs Light to germinate! Just sprinkle on the surface of the substrate + gently press</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>18 - 20°C</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>12°C: 32 Days</span><br /><span>20°C: 15 days</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong> </strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><br /><span><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr></tbody></table></div>
Z 55
Semi di Sedano rapa gigante Praga

Semi di DRAGONCELLO o ESTRAGONE

Spezie di dragoncello

Prezzo 2,50 € (SKU: Z 57)
,
5/ 5
<div id="idTab1" class="rte"> <h2><span style="font-size:14pt;"><strong><span class="tlid-translation translation"><span title="">Spezie di dragoncello</span><br /><span title="" style="color:#ff0000;">Il prezzo è per pacchetto di 5 grammi di questa spezia.</span></span></strong></span></h2> <br /><p>Pianta erbacea perenne originaria dell’Europa Orientale e della Siberia del Sud. In Italia è coltivata e di rado inselvatichita.</p> <p><strong>Caratteri botanici</strong></p> <p>Alta fino a 1 metro, presenta fusti eretti e ramificati, con foglie lineari, strettamente lanceolate, lucenti, di colore verde scuro. Corimbi di minuscoli fiori gialli compaiono in estate, nelle regioni calde, e raramente in quelle fredde. Le foglie aromatiche se schiacciate emanano un aroma piccante.</p> <p> </p> <p><strong>Coltivazione </strong></p> <p>Produce raramente semi fertili e quindi può essere riprodotta solo per divisione dei cespi e per talea. Predilige i luoghi soleggiati e i terreni fertili e sabbiosi. In commercio esistono varietà prive totalmente di profumo. Il dragoncello russo (Artemisia dracunculoides) può essere coltivato con successo da semi, in primavera.</p> <p> </p> <p><strong>Raccolta e conservazione</strong></p> <p>All’inizio della primavera staccare foglioline e steli freschi per realizzare dell’aceto di dragoncello. Staccare le foglie da utilizzare fresche durante tutta la stagione di crescita o fatte essiccare in luogo fresco e asciutto.</p> <p> </p> <p><strong>Uso in cucina e proprietà terapeutiche </strong></p> <p>Per il suo profumo delicato tra l’anice e il sedano è adatto per insaporire piatti di pesce, frittate, formaggi frechi, salse e ripieni.<br />Proprietà terapeutiche: toniche, stomachico-digestive, aperitive, carminative. In infuso può alleviare l’insonnia e la costipazione.</p> </div>
Z 57
Semi di DRAGONCELLO o ESTRAGONE

Semi di Barbaforte, Rafano Tedesco (Armoracia rusticana)

Spezie al rafano (Armoracia...

Prezzo 3,95 € (SKU: Z 59)
,
5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong><span class="tlid-translation translation"><span title="">Spezie al rafano (Armoracia rusticana)</span><br /><span title="" style="color:#ff0000;">Il prezzo è per pacchetto di 5 grammi di questa spezia.</span></span></strong></span></h2> <p><span>La </span><span><span>barbaforte</span></span><span>, chiamata anche </span><span><span>rafano rusticano</span></span><span>, </span><span><span>rafano tedesco</span></span><span>, o </span><span><span>cren</span></span><span> (Armoracia rusticana </span><span><span>L.</span></span><span>) è una </span><span><span>pianta</span></span><span> erbacea perenne delle </span><span><span>Crucifere</span></span><span>. Il genere Armoracia al quale appartiene è monospecifico.</span></p> <p><span>Si tratta di una pianta rustica e perenne, alta circa 50 cm, con foglie grandi e ruvide, di colore verde intenso. I fiori compaiono all'inizio dell'estate: si tratta di piccoli fiori bianchi con quattro petali disposti in croce e riuniti tra loro in racemi.</span></p> <p><span>È originaria dell'Europa centrorientale ma è diffusa in coltivazione, per la radice a rizoma dalla quale si ricava la salsa, sia in Europa sia in Nordamerica e in Asia occidentale.</span></p> <h2><strong><span>Coltivazione</span></strong></h2> <p><span>Il rafano cresce bene in un terreno asciutto e fertile, in mezz'ombra o in posizione soleggiata. Viene perlopiù coltivato come pianta annuale, con semina nel mese di febbraio, in terreno ben concimato e drenato, già preparato da alcuni mesi. Le piantine vanno distanziate di una trentina di centimetri l'una dall'altra, in file distanti tra loro 50 centimetri. La pianta non ama la siccità; pertanto, quando scarseggiano le piogge, è opportuna l'annaffiatura.</span></p> <h2><strong><span>Utilizzo fresco in cucina</span></strong></h2> <p><span>La radice del rafano ha un sapore dolce, leggermente piccante e soprattutto fortemente aromatico e balsamico (si avverte decisamente nelle vie respiratorie e causa lacrimazione). Il rafano è usato, nella cucina tradizionale della Basilicata, per la preparazione della cosiddetta rafanata materana, in cui il rizoma grattugiato fresco è unito a formaggio pecorino, uova sbattute, prezzemolo e pepe nero per la preparazione di una frittata alta anche alcuni centimetri, ricca pietanza tipica del periodo di Carnevale. Il rafano crudo è il condimento principe dello 'Ndrupp'c, o "intoppo", il ragù tipico della città di Potenza: viene grattugiato fresco, direttamente sul piatto di ragù appena preparato, in aggiunta al formaggio, e subito portato in tavola. Utilizzato il tal modo viene ironicamente definito dai Potentini "u tartuf' d'i povr' òmm" (trad. "il tartufo dei poveri"; letteralmente, "il tartufo dei poveri uomini"). Nella provincia di Potenza è utilizzata anche la foglia per aromatizzare minestre a base di verza. Viene anche utilizzato per creare un surrogato del wasabi</span></p> <p><span>Nella cucina triestina, il rafano grattugiato fresco è usato come condimento essenziale per gli antipasti a base di prosciutto cotto in crosta di pane o di prosciutto cotto tipo "Praga".</span></p> <h2><strong><span>La salsa</span></strong></h2> <p><span>Dalla radice grattugiata macinata e ridotta in pasta, con l'aggiunta di aromi come aceto, pangrattato, mela ed eventualmente un po' di zucchero, si ottiene una salsa piccante che viene accompagnata ad affettati, carni bollite, pesce affumicato e altre pietanze. Si usa, in particolar modo, nella cucina ebraica, in quelle tedesca ed Est europea. In Italia è diffusa soprattutto nel Triveneto, in particolar modo in Friuli-Venezia Giulia e in Provincia di Treviso, e la salsa prende il nome di cren (o kren) dal tedesco. È onnipresente come accompagnamento dei piatti a base di carne pure nella cucina sudtirolese, in particolare assieme allo speck. In Alto Adige inoltre è usanza portarne una porzione in chiesa in occasione della messa di Pasqua. Il kren cosi benedetto si dice abbia la virtù di allontanare i serpenti per un anno intero da chi ne abbia consumato in questa festività.</span></p> <p><span>Un'altra salsa di rafano viene preparata nella misura delle tre parti, cioè una parte di maionese, una di mollica di pane (ammollata nel latte, spremuta e infine ridotta in poltiglia) e una di radice grattata finemente, il tutto corretto di sale con un'aggiunta di aceto, che servirà alla conservazione ed a dare un pH corretto onde evitare il botulino a corto termine. Non si presta ad essere invasata.</span></p> <h2><em>How to Grow Horseradish from Seed</em></h2> <p><strong>Timing</strong></p> <p>For first season harvests, start the seeds indoors in January to February and transplant out in April. The goal is to achieve large, fully established roots that can be divided and/or replanted. If time is not pressing, direct sow any time from March into summer. Optimal soil temperature: 7-23°C (45-75°F).</p> <p><strong>Starting</strong><br />Sow seeds 5mm-1cm (¼-½”) deep in well cultivated, deep soiil. Seeds will sprout in 7-25 days, depending on conditions. Thin or transplant to 20cm (8″) apart in rows 40-50cm (16-20″) apart.</p> <p><strong>Growing</strong><br />Ideal pH: 6.0-6.8. Well drained, warm soil in full sun is best. Raised beds help with both drainage and warmth. Use 1 cup of complete organic fertilizer for every 3m (10′) of row. Newly emerged leaves are edible, or should be left to mature if growing for the roots. The flower petals are also edible — flowers should be removed before they set seeds, as they will self-sow with enthusiasm.</p> <p><strong>Harvest</strong><br />For the leaves, harvest as needed, shortly after they emerge, before they become woody. For the roots, harvest November through March. The roots can also be lifted and stored for spring planting to keep the crop going from season to season.</p> <p><strong>Diseases &amp; Pests</strong><br />In our experience, insects do not cause problems for horseradish.</p> <p><strong>Companion Planting</strong><br />Horseradish is thought to repel aphids and whiteflies, blister beetles, potato beetles, and some varieties of caterpillar. Its flowers attract beneficial predatory hoverflies.</p>
Z 59
Semi di Barbaforte, Rafano Tedesco (Armoracia rusticana)
  • Solo online

Semi di CAPPERO (Capparis spinosa)

Cappero di spezie (Capparis...

Prezzo 1,75 € (SKU: Z 62)
,
5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong><span class="tlid-translation translation"><span title="" class="alt-edited">Cappero di spezie (Capparis spinosa)</span><br /><span title="" style="color:#ff0000;">Il prezzo è per pacchetto di 5 grammi di questa spezia.</span></span></strong></span></h2> <p>Il cappero (Capparis spinosa L., 1753) è un piccolo arbusto o suffrutice ramificato a portamento prostrato-ricadente. Della pianta si consumano i boccioli, detti capperi, e più raramente i frutti, noti come cucunci. Entrambi si conservano sott'olio, sotto aceto o sotto sale.</p> <p>Il portamento è cespitoso, con fusto subito ramificato e rami lignificati solo nella parte basale, spesso molto lunghi, dapprima eretti, poi striscianti o ricadenti.</p> <p>Le foglie sono alterne e picciolate, a lamina subrotonda e a margine intero, glabre o finemente pelose, di consistenza carnosa.La forma della lamina è ovata, il margine è liscio,le nervature sono pennate e non è una foglia composta.Il nome dato alla specie è dovuto alla presenza, alla base del picciolo, di due stipole trasformate in spine. Nella varietà inermis, la più comune, le stipole sono erbacee e cadono precocemente.</p> <p>I fiori sono solitari, ascellari, lungamente peduncolati, vistosi. Calice e corolla sono tetrameri, composti rispettivamente da 4 sepali verdi e 4 petali bianchi. L'androceo è composto da numerosi stami rosso-violacei, provvisti di filamenti molto lunghi. L'ovario è supero, con stimma sessile.</p> <p>Il frutto è una capsula oblunga e verde, a forma di fuso, portata da un peduncolo di 2–3 cm, fusiforme e carnosa, con polpa di colore rosaceo. Contiene numerosi semi reniformi, neri o giallastri, di 1–2 mm di dimensioni. A maturità si apre con una fessura longitudinale. Comunemente i frutti sono chiamati cucunci o cocunci.</p> <p><strong><em>Utilizzi</em></strong></p> <p><strong>Culinario</strong></p> <p>Le proprietà aromatiche sono contenute nei boccioli del fiore, comunemente chiamati capperi. Utilizzati in gastronomia da millenni, si raccolgono ancora chiusi e si conservano in macerazione sotto sale o sotto aceto. I capperi sono solitamente usati per aromatizzare le pietanze e si sposano bene con una grande varietà di cibi: dalla carne, al pesce, alla pasta.</p> <p>Il frutto, di sapore simile ma più delicato del cappero, è detto cucuncio, cocuncio o capperone e si trova in commercio sotto sale, sott'olio o sotto aceto. È usato tradizionalmente nella cucina eoliana per condire piatti di pesce. Gli eoliani usano anche dissalare i cucunci o i capperi e consumarli al pari di una qualsiasi verdura, di solito in insalata.</p> <p>In ambito culinario vengono utilizzate anche le giovani foglie come insalata, previa cottura per pochi minuti in acqua bollente.</p> <p>L'ampia diffusione in Sicilia e l'uso tradizionale che se ne fa nella cucina siciliana hanno portato i capperi ad essere inseriti nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) come prodotto tipico siciliano.[1] Il Cappero di Pantelleria ha invece ottenuto l'Indicazione geografica protetta (IGP).</p> <p>Sono note fin dall'antichità le proprietà afrodisiache del cappero.</p> <p><strong>Medicinale</strong></p> <p>I capperi contengono più quercetina in rapporto al peso che ogni altra pianta[4]. In erboristeria è utilizzata la corteccia della radice. I principi attivi hanno proprietà diuretiche e protettrici dei vasi sanguigni. Può essere utilizzata nella cura della gotta, delle emorroidi, delle varici. Un infuso preparato con radici di cappero e germogli giovani era utilizzato in medicina popolare per alleviare i reumatismi.</p> <p><strong>Tassonomia</strong></p> <p>Secondo il sistema Cronquist la famiglia delle Capparaceae appartiene all'ordine dei Capparales mentre l'Angiosperm Phylogeny Group la assegna all'ordine dei Brassicales.</p> <p><strong>Ciclo fenologico</strong></p> <p>La pianta entra in riposo durante i mesi freddi. In piena primavera riprende l'attività vegetativa e fiorisce nei mesi di maggio e giugno. La fioritura si protrae durante l'estate in condizioni di umidità favorevoli e in tarda estate riprende d'intensità per diminuire progressivamente al sopraggiungere dell'autunno.</p> <p><strong>Distribuzione</strong></p> <p>Il cappero è coltivato fin dall'antichità ed è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo. È spontaneo solo su substrati calcarei: nel suo ambiente naturale cresce sulle rupi calcaree, nelle falesie, su vecchie mura, formando spesso cespi con rami ricadenti lunghi anche diversi metri. È una pianta eliofila e xerofila con esigenze idriche limitatissime.</p> <p><strong>Note colturali</strong></p> <p>Pur essendo una pianta rupicola, il cappero trae vantaggio dalla coltivazione in piena terra e irrigato moderatamente ha uno sviluppo più rigoglioso, producendo fiori da maggio a ottobre. Si propaga per seme o preferibilmente per talee.</p> <p>La talea si esegue in estate, prelevando un pezzo di 7–10 cm di un ramo legnoso di 2-3 anni d'età, quindi lo si pone in una cassetta riempita di torba e sabbia. Per favorire la radicazione è consigliato l'uso di polveri radicanti. Formatesi le radici, si prelevano le piantine e si invasano singolarmente in vasetti di circa 10 cm di diametro.</p> <p>La propagazione per seme è difficoltosa dato che la germinazione dei semi è buona solo se i semi sono seminati immediatamente dalla raccolta dai frutti, è invece molto difficoltosa (germinabilità del 5 - 10%) quando entrano in dormienza (cioè si essiccano), la preparazione con semi in acqua calda e poi in ammollo per qualche giorno aumenta la germinabilità. La possibilità di germinazione aumenta anche qualora la semina venga eseguita nei mesi invernali (dicembre - gennaio). Si semina in cassette, riempite di torba e sabbia, lasciate all'aperto nel periodo estivo e riparate in autunno–inverno. Nella primavera successiva si può trapiantare la nuova pianta direttamente nel terreno o singolarmente in un vaso. La semina può avvenire anche direttamente nelle fessure di muri a secco ben esposti al sole in autunno. Occorre però inserire i semi pressati in una manciata di muschio che proteggerà il seme durante l'inverno e lo terrà umido, altra soluzione: inserire dei semi dentro un fico maturo, o in una zolletta di fango pressato inserendo poi il tutto nella fessura del muro. Le piantine nasceranno verso maggio-giugno.</p>
Z 62
Semi di CAPPERO (Capparis spinosa)
  • Solo online
Foglie di alloro dalla...

Foglie di alloro dalla...

Prezzo 1,10 € (SKU: Z 65)
,
5/ 5
<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Foglie di alloro dalla Grecia - spezie</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong><span title="">Il prezzo è per pacchetto di 15 foglie.</span></strong></span></h2> <p><strong>Qui offriamo foglia di alloro, originaria della Grecia, coltivata privatamente senza l'uso di preparati chimici. Prodotto biologico puro.</strong></p> <p><strong>La foglia di alloro che acquisti nel negozio non può essere misurata dalla qualità o dall'aroma di questo prodotto locale. Raccolto naturalmente dall'albero, pulito e asciugato.</strong></p> <p>L'alloro (Laurus nobilis L., 1753) è una pianta aromatica appartenente alla famiglia Lauraceae, diffusa nelle zone di clima mediterraneo.</p> <p><strong>Morfologia</strong></p> <p>Si presenta, poiché sottoposto a potatura, in forma arbustiva di varie dimensioni ma è un vero e proprio albero alto fino a 10 m. È una pianta perenne.</p> <p>Il fusto è eretto, la corteccia verde nerastra.</p> <p>Le foglie, ovate, sono verde scuro, coriacee, lucide nella parte superiore e opache in quella inferiore e molto profumate.</p> <p>L'alloro è una pianta dioica che porta cioè fiori maschili e fiori femminili su piante separate. L'unisessualità è dovuta a fenomeni evolutivi di aborto a partire da fiori inizialmente completi. Nei fiori femminili infatti sono presenti 2-4 staminoidi (cioè residui di stami non funzionali). I fiori, di colore giallo chiaro, riuniti a formare una infiorescenza ad ombrella, compaiono a primavera.</p> <p>I frutti sono drupe nere e lucide (quando mature) con un solo seme.</p> <p><strong>Distribuzione</strong></p> <p>Diffuso lungo le zone costiere settentrionali del Mar Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia e nell'Asia Minore. In Italia cresce spontaneamente nelle zone centro-meridionali e lungo le coste, mentre nelle regioni settentrionali è coltivato. La diffusione e l'uso ampio che se ne fa nella cucina siciliana hanno portato l'alloro ad essere inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) come prodotto tipico siciliano.</p> <p>L'ampia diffusione spontanea in condizioni naturali ha fatto individuare uno specifico tipo di macchia: la macchia ad alloro o Lauretum. Si tratta della forma spontanea di associazione vegetale che si stabilisce nelle zone meno aride e più fresche dell'area occupata in generale dalla macchia.</p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>L'alloro è una pianta rustica, cresce bene in tutti i terreni e può essere coltivato in qualsiasi tipo di orto.</p> <p>La moltiplicazione della pianta può avvenire per seme, per moltiplicazione dei polloni oppure per talea.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Si utilizzano le foglie e se ne possono fare vari usi: in cucina, per aromatizzare carni e pesci, come rimedio casalingo per allontanare le tarme dagli armadi (ottimo e più profumato sostituto della canfora), per preparare decotti rinfrescanti e dalle qualità digestive o pediluvi, o trattato con alcool per ricavarne un profumato e aromatico liquore dalle proprietà digestive, stimolanti, antisettiche ed è utile contro tosse e bronchite.[2] Veniva inoltre utilizzato per preservare libri e pergamene e per preparare le classiche coroncine d'alloro.</p> <p><strong>Tradizione</strong></p> <p>Nella mitologia greco-romana l'alloro era una pianta sacra e simboleggiava la sapienza e la gloria: una corona di alloro cingeva la fronte dei vincitori nei giochi Pitici o Delfici[3] e costituiva il massimo onore per un poeta che diveniva un poeta laureato. Da qui l'accezione figurativa di simbolo della vittoria, della fama, del trionfo e dell'onore[senza fonte]. Inoltre questa pianta era sacra ad Apollo poiché Dafne, la ninfa di cui il dio si invaghì, chiese che fosse eliminata la causa dell'invaghimento di Apollo nei suoi confronti, e dunque le fu tolto l'aspetto umano venendo trasformata in Alloro. Apollo a quel punto mise la pianta di Alloro nel suo giardino e giurò di portarne sul suo capo in forma di corone per sempre, e disse che allo stesso modo facessero i Romani durante le sfilate in Campidoglio. Sarebbe stato proprio Apollo, infatti, a rendere questo albero sempreverde.</p> <p><strong>Moda</strong></p> <p>Fred Perry adottò come simbolo dei suoi capi di abbigliamento due rami di alloro incrociati.</p> <p>.</p> </body> </html>
Z 65
Foglie di alloro dalla Grecia - spezie

Spezie zafferano  (Crocus sativus) 2.85 - 1

Spezie zafferano (Crocus...

Prezzo 2,85 € (SKU: Z 66)
,
5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong>Spezie zafferano (Crocus sativus)</strong></span></h2> <h2><span style="color:#f70303;font-size:14pt;"><strong><span class="tlid-translation translation"><span title="">Il prezzo è per pacchetto di 1 grammo di questa spezia.</span></span></strong></span></h2> <p><span>Lo zafferano ([ʣaffeˈra:no]) è una spezia che si ottiene dagli stigmi del fiore del Crocus sativus, conosciuto anche come zafferano vero, una pianta della famiglia delle Iridacee. La pianta di zafferano vero cresce fino a 20–30 cm e dà fino a quattro frutti, ognuno con tre stigmi color cremisi intenso. Gli steli e gli stigmi vengono raccolti e fatti seccare per essere usati principalmente in cucina, come condimento e colorante. Lo zafferano, annoverato tra le spezie più costose del mondo, è originario della Grecia o dell'Asia Minore[3][4] e fu coltivato per la prima volta in Grecia. Come clone geneticamente monomorfo, si è diffuso lentamente per la maggior parte dell'Eurasia e più tardi è stato portato in aree del Nord Africa, dell'America del Nord e dell'Oceania.</span></p> <p><span>Lo zafferano vero, la cui specie selvatica è sconosciuta, probabilmente discende dal Crocus cartwrightianus, originario dell'isola di Creta; il Crocus thomasii e il Crocus pallasii sono altri possibili precursori. La pianta è un triploide autoincompatibile il cui maschio è sterile; subisce una meiosi aberrante e quindi non è capace di riprodursi sessualmente in maniera indipendente. La propagazione avviene infatti con moltiplicazione vegetativa, attraverso la selezione di un clone iniziale o per ibridazione interspecifica. Se il C. sativus è una forma mutata del C. cartwrightianus, potrebbe essersi sviluppata come specie, preferita per i lunghi stigmi, da una selezione vegetale nella Creta della tarda età del bronzo.</span></p> <p><span>Il sapore dello zafferano e l'odore simile a fieno e iodoformio sono dovuti alle molecole picrocrocina e safranale. Contiene inoltre un pigmento carotenoide, la crocina, che dà una tonalità giallo-dorata ai piatti e ai tessuti. La sua storia documentata comincia con un trattato botanico assiro del VII secolo a.C. compilato sotto il regno di Sardanapalo e per oltre quattro millenni è stato commerciato ed usato. Attualmente la produzione iraniana di zafferano rappresenta il 90% di quella mondiale.</span></p> <p><strong><span>Etimologia</span></strong></p> <p><span>Il termine zafferano è attestato nella lingua italiana dal XIV secolo[5] e deriva dall'arabo zaʿfarān (</span><span>زَعْفَرَان</span><span>)[6], che equivale al persiano zaâfara[7], termine indicante il croco[8]. La parola è giunta alla lingua italiana attraverso la forma del latino medioevale safaranum, da cui deriva anche la forma spagnola azafran[9]. Una derivazione alternativa vorrebbe che zaʿfarān sia la forma resa in arabo della parola persiana </span><span>زرپران</span><span> zarparān, data da zar + par + -ān, propriamente ‘alle ali d'oro’[10]. Ancora più antico è l'accadico azupiranu, "zafferano". Nel latino classico il termine usato era invece crŏcum[11], prestito linguistico di provenienza semitica: è adattato dalla forma aramaica kurkema attraverso il termine arabo kurkum e gli intermedi greci krokos o karkum, che significa ancora "giallognolo"[12]. L'origine ultima potrebbe essere il sanscrito kunkumam, a meno che non sia anch'esso un prestito dalle lingue semitiche</span></p> <p><strong><span>Descrizione</span></strong></p> <p><span>La forma domestica del croco da zafferano, il Crocus sativus, è una pianta perenne delle Angiosperme che fiorisce in autunno, la cui forma selvatica è sconosciuta. Progenitore potrebbe essere il Crocus cartwrightianus, anch'essa angiosperma dalla fioritura autunnale, originaria della zona orientale del bacino mediterraneo. La forma domestica si è probabilmente originata quando il C. cartwrightianus è stato sottoposto ad un'intensiva selezione artificiale da parte di agricoltori alla ricerca di stigmi più lunghi. Altri possibili progenitori della pianta sono il C. thomasii e il C. pallasii.</span></p> <p><span>È una forma sterile triploide, ovvero avente tre copie di ogni cromosoma omologo a costituire il corredo genetico di ogni esemplare; il C. sativus ha un corredo aploide di otto cromosomi, per un totale quindi di 24. Essendo la pianta sterile, i fiori non riescono a riprodursi attraverso i semi, dovendo fare affidamento sull'intervento umano: gruppi di cormi, organi simili a bulbi che si trovano sottoterra e immagazzinano amido, devono essere scavati, divisi e ripiantati. Un cormo sopravvive per una stagione, producendo con la sua divisione vegetativa fino a dieci piccoli cormi che possono svilupparsi in nuove piante nella stagione successiva. I cormi compatti sono piccoli globi marroni che hanno un diametro di 5 cm, una base piatta e sono avvolti in una densa rete di fibre parallele, rivestimento chiamato "tunica del cormo". Il cormo inoltre sostiene delle fibre verticali sottili e simili ad una rete che crescono fino a 5 cm al di sopra del collo della pianta.</span></p> <p><span>La pianta cresce fino ad un'altezza di 20–30 cm e da essa germogliano 5-11 catafilli, foglie bianche e non fotosintetiche. Queste strutture coprono e proteggono come membrane le 5-11 foglie vere del croco quando sbocciano e si sviluppano. Queste ultime sono verdi, sottili, dritte e lanceolate, con un diametro di 1–3 mm e possono svilupparsi o dopo che i fiori si sono aperti (isteranzia) oppure contemporaneamente alla fioritura. I catafilli del C. sativus potrebbero comparire, secondo alcuni, prima della fioritura se nella stagione di crescita la pianta pianta viene irrigata presto. L'asse dei fiori ha delle piccole brattee, foglie specializzate che germogliano dallo stelo del fiore, il pedicello. Dopo l'estivazione in primavera, la pianta emette le sue foglie vere, ognuna lunga fino a 40 cm. In autunno compaiono le gemme viola. Solo nel mese di ottobre, dopo che la maggior parte delle altre piante ha liberato i propri semi, si sviluppano dei fiori dal colorito brillante che varia tra una leggera sfumatura pastello di lilla e un malva più scuro e screziato. I fiori hanno un profumo dolce, simile al miele. Appena terminata la fioritura, le piante raggiungono un'altezza media minore di 30 cm. Da ogni fiore spunta uno stilo a tre punte, ognuna delle quali termina con uno stigma cremisi intenso alto 25–30 mm.</span></p> <p><strong><span>Coltivazione</span></strong></p> <p><span>Il Crocus sativus cresce molto bene nella macchia mediterranea e in climi simili come chaparral californiano e matorral cileno, dove la brezza estiva, calda e secca, soffia su terre semi-aride. Può tuttavia sopravvivere anche a inverni freddi, tollerando temperature fino a -10 °C e brevi periodi coperto dalla neve. È necessaria l'irrigazione se cresce al di fuori di ambienti umidi come quello del Kashmir, dove ci sono precipitazioni medie annuali di 1000–1500 mm; rispetto alla zona di coltivazione principale, quella iraniana, le regioni di coltura in Spagna (500 mm annui) e in Grecia (400 mm annui) sono molto più secche. Ciò è possibile grazie alla tempistica della stagione umida locale: abbondanti piogge primaverili ed estati più secche costituiscono un clima ottimale. La pioggia immediatamente precedente alla fioritura aumenta il raccolto di zafferano, un tempo piovoso o freddo durante la fioritura invece promuove malattie e riduce il raccolto. Un'umidità persistente e condizioni di forte caldo danneggiano le coltivazioni; conigli, topi ed uccelli causano danni scavando i cormi. Nematodi, ruggini delle foglie e marcescenza dei cormi costituiscono altre minacce. Tuttavia l'inoculazione del bacillo del fieno può portare vantaggi ai coltivatori accelerando la crescita dei cormi e aumentando la biomassa di stigmi raccolti.</span></p> <p><span>La pianta sopravvive male in condizioni d'ombra, crescendo al meglio esposta alla piena luce solare. Ideali sono i terreni inclinati verso la luce del sole, come ad esempio quelli inclinati verso sud nell'emisfero boreale. La semina viene effettuata principalmente a giugno nell'emisfero settentrionale, dove i bulbi vengono piantati ad una profondità di 7–15 cm; le radici, lo stelo e le foglie possono svilupparsi tra ottobre e febbraio. La profondità e lo spazio tra i cormi sono fattori critici nel determinare i raccolti. Cormi "madre" piantati più in profondità producono zafferano di alta qualità, ma formano meno boccioli e cormi "figli". Gli agricoltori italiani ottimizzano la resa dei pistilli piantando a 15 cm di profondità e in file a una distanza di 2–3 cm; una profondità di 8–10 cm ottimizza invece la produzione di fiori e cormi. I coltivatori greci, marocchini e spagnoli impiegano profondità e distanze proprie, adattate ai loro ambienti.</span></p> <p><span>Il C. Sativus preferisce suoli argilloso-calcarei friabili, a bassa densità, ben irrigati e ben drenati e con alto contenuto organico. Letti coltivati tradizionalmente promuovo un buon drenaggio. Il contenuto organico dei suoli veniva storicamente incrementato con l'applicazione di 20-30 tonnellate di concime per ettaro. In seguito, senza ulteriori applicazioni di concime, venivano piantati i cormi. Dopo il periodo estivo di quiescenza, i cormi emettono le loro foglie strette ed iniziano a gemmare nella prima parte dell'autunno, a metà del quale, poi, fioriscono. La raccolta deve necessariamente essere fatta velocemente: dopo essere sbocciati all'alba, i fiori appassiscono velocemente con il passare del giorno; tutte le piante fioriscono in una finestra di una o due settimane. All'incirca 150 fiori insieme fruttano 1 g di pistilli di zafferano secchi; per produrre 12 g di zafferano secco (o 72 g umido e raccolto da poco) è necessario 1 kg di fiori. Un fiore appena colto ha una resa media di 30 mg di zafferano fresco o 7 mg di zafferano secco.</span></p> <p><span>Circa il 90% della produzione mondiale di zafferano arriva dall'Iran[13]. In Italia lo zafferano viene prodotto in diverse regioni, con il riconoscimento di denominazione di origine protetta per lo zafferano aquilano (Abruzzo, provincia dell'Aquila), lo zafferano di Sardegna (provincia del Sud Sardegna) e lo zafferano di San Gimignano (Toscana, provincia di Siena). Altre zone di coltivazione nella penisola sono a Montegiorgio, nelle Marche, e a Cascia e Città della Pieve, in Umbria.</span></p> <p><strong><span>Chimica</span></strong></p> <p><span>Lo zafferano contiene più di 150 composti volatili ed aromatici ed ha anche svariati composti attivi non volatili, molti dei quali sono carotenoidi, tra cui si possono citare zeaxantina, licopene ed α- e β-carotene. Il colore giallo-arancione dorato dello zafferano però è dovuto principalmente all'α-crocina, l'estere di trans-crocetina e di di-(β-D-gentiobiosile), avente il nome IUPAC di acido 8,8-diapo-8,8-carotenoico. Ciò significa che la crocina alla base dell'aroma dello zafferano è un estere digentiobiosico del carotenoide crocetina. Le crocine stesse sono una serie di carotenoidi idrofilici, esteri polieni della crocetina o monoglicosilici o diglicosilici. La crocetina è un acido dicarbossilico polienico coniugato che è liposolubile, essendo idrofobico. Quando la crocetina è esterificata con due molecole di gentobiosio, uno zucchero idrosolubile, il prodotto è anch'esso idrosolubile. L'α-crocina che ne risulta è un pigmento carotenoide che può costituire più del 10% della massa di zafferano secco. I due gentobiosi esterificati rendono l'α-crocina ideale per colorare piatti a base acquosa e non lipidici, come pietanze a base di riso.</span></p> <p><span>Il glucoside amaro picrocrocina è responsabile del sapore dello zafferano. La picrocrocina (formula chimica: C16H26O7; nome sistematico: 4-(β-D-glucopyranosyloxy)-2,6,6- trimethylcyclohex-1-ene-1-carboxaldehyde) è l'unione di una subunità aldeidica conosciuta come safranale (nome sistematico: 2,6,6-trimetilcicloesa-1,3-diene-1-carbossialdeide) con un carboidrato. Ha delle proprietà insetticide e pesticide e può costituire fino al 4% dello zafferano secco. La picrocrocina è una versione troncata del carotenoide zeaxantina prodotta attraverso clivaggio ossidativo ed è anche il glicoside dell'aldeide terpenica safranale.</span></p> <p><span>Quando lo zafferano, dopo la raccolta, viene fatto seccare, il calore e l'azione enzimatica dividono la picrocrocina in D-glucosio e una molecola libera di safranale. Il safranale, un olio volatile, dona allo zafferano gran parte del suo caratteristico aroma; esso è meno amaro della picrocrocina e in alcuni saggi può arrivare a costituire fino al 70% della frazione volatile dello zafferano secco. Un altro elemento determinante per l'aroma dello zafferano è il 2-idrossi-4,4,6-trimetil-2,5-cicloesadien-1-one, che quando viene fatto seccare come il fieno, produce un profumo descritto come quello dello zafferano. I chimici ritengono che questo abbia l'influenza più forte nel determinare il profumo dello zafferano, nonostante la sua presenza quantitativamente minore rispetto al safranale. Lo zafferano secco è molto sensibile alle fluttuazioni di pH e i suoi legami chimici si rompono rapidamente in presenza di luce ed agenti ossidanti. Per questo motivo deve essere conservato in contenitori ermetici, per minimizzare il contatto con l'ossigeno atmosferico. Lo zafferano è però piuttosto resistente al calore.</span></p> <p><strong><span>Classi e categorie ISO 3632</span></strong></p> <p>Lo zafferano non è tutto della stessa qualità e intensità. L'intensità dipende da vari fattori, tra cui la quantità di stilo raccolto insieme allo stigma rosso e l'età dello zafferano stesso. <span>La maggior presenza di stilo nella parte raccolta significa una minore intensità per grammo di zafferano, poiché il colore e il profumo sono concentrati negli stigmi. Lo zafferano da Spagna, Iran e Kashmir viene classificato in classi in base alle quantità relative di stigmi rossi e stili gialli. Le classi dello zafferano iraniano sono: "sargol" (solo le punte degli stigmi rossi, la classe con la maggior intensità), "pushal" or "pushali" (stigmi rossi più alcuni stili gialli, intensità più bassa), "bunch" (stigmi rossi più una maggiore quantità di stili gialli, presentato in piccoli mazzetti come fascetti di grano in miniatura) e "konge" (solo stili gialli, per cui viene rivendicato l'avere un aroma, ma con uno scarso potenziale colorante). Le classi dello zafferano spagnolo sono: "coupé" (il più intenso, come il "sargol" iraniano), "mancha" (come il "pushal" iraniano), e, in ordine di intensità decrescente, "rio", "standard" e "sierra". Il nome "mancha" nella classificazione spagnola può avere due significati: una classe generica di zafferano oppure una varietà di qualità molto alta coltivata in Spagna, con una specifica origine geografica. Il vero zafferano La Mancha coltivato in Spagna ha il riconoscimento di prodotto DOP, indicato sull'etichetta. I coltivatori spagnoli hanno lottato molto per ottenere questo status poiché si sono resi conto che le importazioni di zafferano iraniano rietichettato in Spagna e venduto come zafferano La Mancha stavano danneggiando il marchio originale.</span></p> <p><span>Le nazioni che producono quantità minori di zafferano non hanno termini specifici per le diverse classi e possono produrne solo una. Di contro, i produttori artigianali in Europa e Nuova Zelanda hanno la maggior parte del lavoro nella raccolta di zafferano mirata all'alta qualità, offrendo solo un prodotto di classe estremamente alta.</span></p> <p><span>In aggiunta alle descrizioni basate sul metodo di raccolta, lo zafferano può essere categorizzato in base allo standard internazionale ISO 3632[14] dopo misurazioni in laboratorio del contenuto in crocina (responsabile del tipico colore), picrocrocina (responsabile del gusto) e safranale (responsabile dell'aroma). Spesso però sull'etichetta del prodotto non c'è una chiara informazione riguardo alla classe e solo una piccola parte dello zafferano in vendita pronto nel Regno Unito è etichettato con la categoria ISO. Questa mancanza di informazioni rende difficile per gli acquirenti condurre delle scelte consapevoli al momento di comparare i prezzi ed acquistare zafferano.</span></p> <p><span>Secondo lo standard ISO 3632 è dirimente anche la determinazione del contenuto che non provenga dagli stigmi ("contenuto in scarti floreali") e di altre sostanze estranee come materiali inorganici (le "ceneri" della chimica analitica, residuali dopo la combustione di un campione). Gli standard per la classificazione vengono stabiliti dall'Organizzazione internazionale per la normazione, una federazione di organizzazioni nazionali di standardizzazione. L'ISO 3632 riguarda unicamente lo zafferano e fissa tre categorie: III (di qualità più bassa), II e I (di qualità più alta). Precedentemente esisteva anche una categoria IV, al di sotto della III. I campioni vengono assegnati alle varie categorie valutando il contenuto di crocina e picrocrocina nella spezia, rivelato dalla misura dell'assorbanza specifica all'analisi per spettrofotometria. Il safranale è trattato in maniera leggermente diversa, poiché le misurazioni non vengono distinte in base a valori soglia, ma i campioni di ogni categoria devono restituire un valore tra 20 e 50.</span></p> <p><span>Questi dati vengono misurati attraverso analisi spettrofotometriche eseguite in laboratori certificati presenti in tutto il mondo. Una maggiore assorbanza indica maggiori livelli di crocina, picrocrocina e safranale, e di conseguenza un maggior potenziale colorante, ed è anche segno di una maggiore intensità per grammo. Il valore di assorbanza della crocina è chiamato "forza colorante" dello zafferano esaminato e può variare da un minimo inferiore ad 80 (tipico della categorie IV) fino ad un massimo di 200 ed oltre (per la categoria I). I campioni migliori (costituiti dalle punte degli stigmi, per la maggior parte rosso-marroncine, selezionate dai fiori più pregiati) forniscono all'esame una forza colorante superiore a 250, rendendo uno zafferano di questo livello quattro volte più intenso di uno di categoria IV. I prezzi di mercato delle diverse varietà dipendono da queste categorie ISO. Il sargol e il coupé ricadono generalmente nella categoria I dell'ISO 3632, il pushal e il mancha nella II. Su molte delle etichette delle confezioni di zafferano non vengono indicate né la categoria ISO 3632 né la forza colorante (che misura la crocina contenuta).</span></p> <p><span>Molti coltivatori, commercianti e consumatori però rifiutano i risultati di questi test di laboratorio. Alcune persone preferiscono un metodo più olistico, campionando i lotti di pistilli in base a gusto, aroma, flessibilità ed altre caratteristiche in una maniera simile a quella praticata dai degustatori di vino professionisti. Le informazioni sulle classi ISO 3632 e sulla forza colorante permettono comunque ai consumatori di fare comparazioni istantanee tra la qualità di diversi marchi, senza la necessità di acquistare e saggiare lo zafferano. In particolare, i consumatori possono calcolare il valore economico in base al prezzo per unità di forza colorante invece che in base al prezzo per grammo, vista l'ampia gamma di forza colorante che i diversi tipi di zafferano possono avere.</span></p> <p><span>Nonostante tentativi per controllare la qualità e per una standardizzazione, una lunga storia di adulterazione dello zafferano, in particolare nelle varietà più economichea, continua ancora in tempi moderni. Sofisticazioni sono state documentate per la prima volta in Europa nel Medio Evo, quando chi veniva trovato a vendere zafferano adulterato veniva giustiziato secondo il codice Safranschou. Metodi tipici includono il mescolamento in sostanze diverse come barbabietola, fibre di melograno, fibre di seta tinte di rosso, e gli stami gialli del croco, senza sapore e senza odore. Un altro metodo è quello quello di bagnare le fibre di zafferano con sostanze viscide come miele o oli vegetali per aumentarne il peso. Lo zafferano in polvere è comunque di più facile adulterazione, con curcuma paprica e altre polveri usate come riempitivi per allungare la miscela. La sofisticazione può consistere anche nella vendita di miscele di diverse classi di zafferano etichettate in modo fallace. In India infatti, lo zafferano di alta intensità del Kashmir viene spesso venuto e mescolato con un più economico zafferano iraniano d'importazione, fenomeno che è costato ai coltivatori del Kashmir molti dei loro guadagni.</span></p>
Z 66
Spezie zafferano  (Crocus sativus) 2.85 - 1
  • Solo online