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Semi di Pepe Giapponese - Sanshō (Zanthoxylum piperitum)

Semi di Pepe Giapponese -...

Prezzo 2,75 € (SKU: MHS 56 ZP)
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<h2><span style="text-decoration: underline;" class=""><strong><em>Semi di Pepe Giapponese - Sanshō (Zanthoxylum piperitum)</em></strong></span></h2> <h3><span style="color: #ee0505;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h3> <p><span>Pepe di Giapponese - Sanshō Sichuan si riferisce alla spezia ottenuta dalla pianta Zanthoxylum appartenente alla famiglia delle Rutaceae</span></p> <p><span>Il pepe Giapponese è fortemente utilizzata in Asia come spezia.</span></p> <p><span>È molto utilizzato nella cucina orientale, per esempio in Cina (soprattutto nel Sichuan, da cui prende nome la spezia), Nepal, Tibet, Bhutan e Giappone.</span></p> <p><span>Il pepe di Sichuan ha un sapore molto particolare. Non è piccante quanto il pepe nero o il peperoncino ed è caratterizzato da un leggero aroma di limone. Alcune sostanze in esso contenute lasciano in bocca un leggero intorpidimento.</span></p> <p><span>A differenza del vero pepe i semi interni vengono scartati e si usano solo i gusci che li contengono, i quali di solito vengono tostati e macinati appena prima del loro utilizzo.</span></p> <p><span><img src="https://www.si-seeds.com/img/cms/SEJANJE%20OPISI%20SLIKE/IT_soak_in-water_for_24_hours_3_months_in_refrigerator.png" alt="" width="490" height="216"></span></p> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 56 ZP (5 S)
Semi di Pepe Giapponese - Sanshō (Zanthoxylum piperitum)
Semi di Peperoncino BULGARIAN CARROT 1.8 - 1

Semi di Peperoncino...

Prezzo 1,80 € (SKU: C 53)
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<h2><strong>Semi di Peperoncino BULGARIAN CARROT</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <p>Il Bulgarian Carrot è un robusto peperoncino della specie Capsicum Annuum. La sua principale caratteristica è il vivacissimo colore giallo dorato dei suoi frutti dalle ragguardevoli dimensioni. Frutti lunghi anche più di 10 cm.</p> <p>Pur non raggiungendo valori elevati di piccantezza in funzione del suo sapore fruttato e delle sua carnosità, si presta benissimo ad un consumo giornaliero specialmente nelle insalate, stufato assieme ad altre verdure a semplicemente aggiunto durante la preparazione di sughi al pomodoro ai quali conferirà quel pizzico di sapore in più tanto apprezzato dagli amanti del peperoncino.</p> <p>Abbastanza veloce nella crescita (80 giorni) la pianta si sviluppa armoniosamente pur rimanendo compatta, la sua coltivazione non richiede cure particolari e può essere effettuata anche laddove il clima non sia particolarmente caldo.</p>
C 53
Semi di Peperoncino BULGARIAN CARROT 1.8 - 1
Semi di Lattuga 'Brune d'...

Semi di Lattuga 'Brune d'...

Prezzo 1,45 € (SKU: PL 3)
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<h2><strong><em><span style="text-decoration: underline;" class="">Semi di Lattuga 'Brune d' Hiver'</span></em></strong></h2> <h3><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 50 semi.</strong></span></h3> <p>Questa lattuga è una varietà francese che sviluppa belle foglie carnose dal colore verde chiaro, che assumono sfumature rossastre quanto più sono esposte alla luce del sole.</p> <p>Difficile da trovare.</p> <p>Lattuga invernale.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Piantagione</strong></p> <p>I semi di lattuga non necessitano di essere pretrattati. Se diversifichi il tempo di piantagione ad intervalli di tre settimane, avrai lattuga fresca per lungo tempo.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Metodo di Semina</strong></p> <p><strong>Per coltivare la lattuga, sono possibili due metodi di semina: </strong></p> <p>1) Disporre i semi nel terreno, possibilmente in pieno sole, da aprile fino a settembre. Smuovere il terreno fino a 30 cm di profondità. Praticare una fessura di circa 1 cm di profondità, mischiare le sementi con della sabbia asciutta e distribuirle manualmente nella fessura. Coprire con 0,5 cm di terra, compattare delicatamente il terreno e annaffiare. Mantenere 20 cm di distanza tra un filare e l'altro.</p> <p>&nbsp;</p> <p>2) La semina sotto vetro si effettua già a partire damarzo. Utilizzare una serra fredda o una cassetta da tenere in casa. Riempire la cassetta con terra da semina, mischiare le sementi con della sabbia fine e distribuirle regolarmente sulla terra. Coprire con un sottile strato di terra (massimo 0,5 cm). Compattare delicatamente e annaffiare. Posizionare un pannello di vetro sulla serra e posizionarla in un luogo luminoso a temperatura ambiente oppure sistemare la cassetta nella serra fredda. Quando le sementi saranno germogliate, rimuovere il pannello in vetro. È possibile seminare anche in una mini-serra.</p> <p>Le sementi germogliano in 7-10 giorni. Dopo 2-3 settimane le piantine possono essere diradate e trapiantate in filari, mantenendo uno spazio e una distanza di 15 cm per piantina.</p> <p>Riduci</p> <p>&nbsp;</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
PL 3 (50 S)
Semi di Lattuga 'Brune d' Hiver'

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Salsapariglia Nostrana (Smilax aspera) 2.049999 - 3

Semi di Salsapariglia...

Prezzo 2,05 € (SKU: MHS 93)
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<h2><strong>Semi di Salsapariglia Nostrana (Smilax aspera)</strong></h2><h2><span style="color: #ff0000;" data-mce-style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione in 10 semi.</strong></span></h2><p>La salsapariglia nostrana (Smilax aspera L.) è una pianta monocotiledone della famiglia delle Liliaceae.</p><p>In Italia è nota anche col nome comune di stracciabraghe o strazzacausi.</p><p>È una pianta arbustiva con portamento lianoso, rampicante, dal fusto flessibile e delicato, ma cosparso di spine acutissime.</p><p>Le foglie, a forma di cuore, hanno i margini dentati e spinosi, e spinosa è anche la nervatura mediana della pagina inferiore.</p><p>I fiori, molto profumati, sono piccoli, giallicci o verdastri, poco vistosi e raccolti in piccole ombrelle; fioriscono, nelle regioni a clima mediterraneo, da agosto ad ottobre.</p><p>I frutti sono bacche rosse, riunite in grappoli, che giungono a maturazione in autunno. Contengono semi minuscoli e rotondi. Insipide e poco appetibili per l'uomo, costituiscono una fonte di nutrimento per numerose specie di uccelli.</p><p><strong>Distribuzione</strong></p><p>È diffusa in Messico, nelle isole Canarie, in Africa centrale (Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Etiopia), in Asia centrale (India, Bhutan, Nepal) e nelle regioni dell'area mediterranea. In Italia è comune in gran parte della penisola, nelle isole maggiori e minori; al Nord è rara e si presenta solo in stazioni isolate (Trieste, Grado, Chioggia, Cervia).</p><p>Cresce spontanea nei boschi e nelle macchie. È una specie legata essenzialmente all'ambiente delle sclerofille, dalla lecceta alle sue forme degradate fino al Oleo-Ceratonion e alla gariga.</p><p>Altitudine: da 0 fino a 1200 m s.l.m.</p><p><strong>Usi terapeutici</strong></p><p>La radice contiene numerosi principi attivi tra cui la smilacina, la salsasaponina, l'acido salsasapinico. Ha proprietà sudoripare e depurative. Può essere utilizzata in infusi e decotti per curare l'influenza, il raffreddore, i reumatismi, l'eczema. Ha inoltre proprietà espettoranti ed emetiche (se somministrata in dosi abbondanti) e gli estratti vengono usati in formulazioni galeniche per migliorare l'assorbimento dei principi attivi farmacologici.</p><p><strong>Uso alimentare</strong></p><p>Nel Salento (Puglia) i germogli teneri di questa pianta vengono raccolti e utilizzati alla stregua degli asparagi selvatici, preparati previa bollitura in frittata; con le uova; sott'olio (in conserva); in insalata, lessati e conditi con olio e aceto di vino.</p>
MHS 93
Semi di Salsapariglia Nostrana (Smilax aspera) 2.049999 - 3
Semi di maracuja selvaggio,...

Semi di maracuja selvaggio,...

Prezzo 2,35 € (SKU: V 18 PFM)
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5/ 5
<h2><strong><em><span style="text-decoration: underline;" class="">Semi di maracuja selvaggio, cespuglio frutto della passione (Passiflora foetida)</span></em></strong></h2> <h3><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 5 semi.</strong></span></h3> <p>Passiflora foetida (nomi comuni: maracuja selvaggio, cespuglio frutto della passione,&nbsp; Marya-marya,limone acqua selvaggia,&nbsp; puzzolente passiflora,&nbsp; amore-in-a-mist o l'esecuzione di pop&nbsp; ) è una specie di fiore della passione , che è nativo del sud-ovest degli Stati Uniti (sud del Texas e dell'Arizona ), il Messico , il caraibico , America centrale , e gran parte del Sud America . E 'stato introdotto al tropicali regioni di tutto il mondo,&nbsp; , come Sud-Est asiatico e Hawaii.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Si tratta di una strisciante vite come gli altri membri del genere, e produce un commestibile frutta.</p> <p>L' epiteto specifico , foetida , significa "puzzolente" in latino e si riferisce alla forte aroma emessa da fogliame danneggiata.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Passiflora L. è un genere di piante della famiglia Passifloraceae che comprende circa 465 specie di pianteerbacee perenni ed annuali, arbusti dal portamento rampicante e lianoso, arbusti e alberelli, alti fino a 5–6 m, originarie dell'America centro-meridionale, con alcune specie provenienti dal Nord America, Australia e Asia.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Il nome del genere, adottato da Linneo nel 1753 e che significa "fiore della passione" (dal latino passio = passione e flos = fiore), gli fu attribuito dai missionari Gesuiti nel 1610, per la somiglianza di alcune parti della pianta con i simboli religiosi della passione di Cristo: i viticci alla frusta con cui venne flagellato, i tre stili ai chiodi, gli stami al martello, la raggiera corollina alla corona di spine.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Le radici generalmente fascicolate, in alcuni casi sono carnose, a volte con produzione di polloni radicali, alcune specie come la Passiflora tuberosa hanno radici tuberose.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Il fusto abbondantemente ramificato, è sottile, talvolta cavo, a sezione rotonda, quadrata, triangolare o poligonale, solitamente di colore verde nei giovani esemplari, ricoperto da corteccia nei soggetti vetusti.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Le foglie sono alterne, di forma, consistenza, dimensioni ed aspetto variabili, con specie a foglie semplici lanceolate, bilobate o palmate con 3-9 lobi, con dimensioni di pochi millimetri come la P. gracillima fino a dimensioni di diversi decimetri come la P. gigantifolia. Nelle specie rampicanti all'ascella delle foglie ci sono gli organi di ancoraggio, a forma di viticci o più raramente appendici ramificate dotate di ventose, come nella P. discophora e nella P. gracillima, o in alcuni casi delle formazioni spinose.</p> <p>&nbsp;</p> <p>I fiori sono normalmente ermafroditi, ascellari e solitari, raramente riuniti a coppie come nella P. biflora, o riuniti in racemi come si può osservare nella P. racemosa; le dimensioni sono molto variabili in dipendenza della specie, potendo arrivare al diametro di 12–15 cm della P. quadrangularis.</p> <p>Generalmente hanno tre brattee di varia forma, a volte colorate e dotate di ghiandole nettarifere, il calice più o meno allungato, con 5 sepali, 5 petali a volte assenti; è normalmente presente una corona di filamenti di forma e colore variabile, con 5 filamenti che portano le antere e 3 stili recanti gli stigmi, a volte profumati o con odore sgradevole.</p> <p>&nbsp;</p> <p>I frutti sono generalmente bacche ovoidali o allungate, ricoperte da un leggero tegumento che, a maturazione, si colora di giallo, viola, blu o nero, a volte con striature gialle o verdi, a volte è una capsula deiscente a maturazione, di varie dimensioni; all'interno del frutto si trova una polpa gelatinosa (arillo) che contiene piccoli semi di forma appiattita, cuoriformi, di colore scuro, coriacei e rugosi.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>Le prime notizie di coltivazione in Italia della Passiflora sono riportate nel libro Erbario o Storia generale delle piante del nobile veneziano Pietro Antonio Michiel pubblicato tra il 1553 ed il 1565.</p> <p>&nbsp;</p> <p>La Passiflora caerulea è l'unica specie coltivata in Italia che sopporta il gelo invernale dei nostri climi. Originaria del Sudamerica, vigorosa pianta rampicante con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci che le permettono di ancorarsi facilmente a qualunque supporto, foglie persistenti o semi-persistenti, palmatofite a 5-7 segmenti, di colore verde scuro, fiori larghi anche 8–12 cm, attiniformi, ermafroditi, ascellari e solitari di circa 10 cm di diametro, di colore bianco-verdastro, con 5 petali bianco-rosati, 5 sepali che circondano una doppia corona di filamenti bianchi, blu, purpureo-scuro, lilla o violacei, che a loro volta circondano le antere dorate, 5 stami e gineceo con 3 carpelli dai grossi stimmi; fioriscono nei mesi estivi da giugno a settembre. I frutti sono bacche oblunghe globose edùli, con arillo carnoso contenenti numerosi semi.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Altre specie ornamentali originarie delle zone tropicali del Sudamerica, poco rustiche e coltivate in serra o negli appartamenti sono la P. racemosa, dai fiori rossastri o biancastri riuniti in infiorescenze pendule, che fiorisce da maggio a settembre, la P. edùlis che fiorisce da giugno ad agosto-settembre, la P. trifasciata, la P. quadrangularis che fiorisce da maggio a luglio dai fiori bianco-rosati, la P. violacea che fiorisce in agosto e settembre, e la P. umbilicata con fiori rosso-brunastri.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Proprietà medicinali</strong></p> <p>Le specie utilizzate a scopi medicinali sono la P. caerulea, la P. incarnata e la P. edulis. Se ne utilizzano le parti verdi, ricche di flavonoidi e alcaloidi indolici, maltolo e acidi grassi, raccolte da giugno a settembre e fatte essiccare all'ombra in luogo arieggiato.</p> <p>Nell'antichità già gli Aztechi utilizzavano la passiflora come rilassante.[1] L'infuso, lo sciroppo e l'estratto fluido hanno proprietà sedative del sistema nervoso, tranquillanti, ansiolitiche, antispastiche, curative dell'insonnia, della tachicardia e dell'isterismo; inducono un sonno fisiologico e una attività diurna priva di ottundimento.[2] Già ai tempi della prima guerra mondiale, la passiflora fu utilizzata nella cura delle "angosce di guerra". L'infuso è stato inoltre utilizzato per la psicoastenia. Le caratteristiche farmacologiche della Passiflora incarnata la rendono utile per facilitare, con il controllo del medico, lo svezzamento dagli psicofarmaci. (P. Campagna. Farmaci Vegetali. Minerva Medica ed. 2008)</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Metodi di coltivazione</strong></p> <p>Le specie rustiche come la P. caerulea possono essere coltivate in piena terra o in vaso sui terrazzi, in posizione soleggiata e calda, con terreno fertile e sufficientemente fresco, avendo l'accortezza nelle regioni settentrionali di scegliere zone riparate dai venti freddi e prevedendo nei primi anni di vita una protezione dai geli invernali.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Tutte le specie ornamentali si prestano alla coltivazione in serra o negli appartamenti, richiedono ambienti caldi, luminosi, con una buona umidità nell'aria, concimazioni ogni 15 giorni nella bella stagione, con fertilizzanti liquidi, annaffiature abbondanti; in primavera rinvasare o rinterrare usando terriccio universale; si deve praticare una drastica potatura alla ripresa vegetativa, per mantenere un aspetto compatto alla pianta ed avere robusti getti fioriferi.</p> <p>&nbsp;</p> <p>La Passiflora non sopporta in alcun modo i ristagni idrici nel terreno, pertanto sia in vaso che in piena terra è necessario aggiungere un po' di sabbia per migliorare la struttura del terreno al fine di garantire un rapido drenaggio delle acque in eccesso.</p> <p>&nbsp;</p> <p>La moltiplicazione avviene per talea, propaggine o con la semina.</p> <p>&nbsp;</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
V 18 PFM (5 S)
Semi di maracuja selvaggio, cespuglio frutto della passione (Passiflora foetida)

Varietà dagli Stati Uniti d'America

Semi di mais popcorn Nero Dakota Seeds Gallery - 3

Semi di mais popcorn Nero...

Prezzo 2,15 € (SKU: VE 127 (1.1g))
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<h2><strong>Semi di mais popcorn Nero Dakota</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per confezione in 9-15 (1,1g) semi.</strong></span></h2> <p>Uno dei primi maturi di mais e più facile da coltivare. Le piante alte 150 cm, i noccioli neri scuri hanno una lucentezza rosso rubino, se mantenuti nell'angolo giusto della luce. I chicchi appuntiti pop bianco brillante con un piccolo scafo nero ancora attaccato.</p> <p>Il sapore è delizioso, abbondante e croccante. Molti popcorn mancano di questa ricchezza, il che dà al Dakota Black la capacità di agire da solo. Facile da coltivare, (frutti lunghi 12-15 cm) che matura dopo 90-105 giorni.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 127 (1.1g)
Semi di mais popcorn Nero Dakota Seeds Gallery - 3

Pianta gigante (con frutti giganti)
Semi di Giant Noce (Juglans regia)

Semi di Giant Noce (Juglans...

Prezzo 15,00 € (SKU: V 206)
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Giant Noce (Juglans regia)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 1 semi.</strong></span></h2> <p><strong>Questa noce è da 3 a 4 volte più grande di qualsiasi altro !!!</strong></p> <p>Il noce da frutto o noce bianco (Juglans regia L., 1753) è il rappresentante più conosciuto e più importante dal punto di vista economico del genere Juglans, appartenente alla famiglia Juglandaceae.</p> <p>Il noce da frutto o noce bianco (Juglans regia L., 1753) è il rappresentante più conosciuto e più importante dal punto di vista economico del genere Juglans, appartenente alla famiglia Juglandaceae. Reperti archeologici indicano che i frutti del noce venivano utilizzati come alimento già 9000 anni fa. Le prime testimonianze scritte risalgono a Plinio il Vecchio e Columella. Relazioni di Plinio, nella sua Naturalis historia, testimoniano l'importazione del noce in Europa dall'Asia minore, da parte dei coloni greci tra il VII e il V secolo a.C..</p> <p> </p> <p>Infatti, ci sono riscontri sulla presenza del noce già dall'era Terziaria in Europa. A seguito delle glaciazioni, alcuni esemplari sono riusciti ad arrivare nel bacino del Mediterraneo. Dunque, l'areale del noce nell'età quaternaria si estendeva dalla penisola balcanica fino all'Asia centrale. Sono ancora oggi presenti dei caratteristici boschi puri di noce in Kirghizistan, sulla catena montuosa Tien Shan.</p> <p> </p> <p>Il noce è un albero vigoroso e caratterizzato da un tronco solido, alto, dritto e con un portamento maestoso e presenta radici robuste inizialmente fittonanti e a maturità espanse e molto superficiali. Può raggiungere i 30 metri di altezza.</p> <p> </p> <p>Le foglie sono caduche, composte e alterne. È una pianta monoica in cui i fiori maschili sono riuniti in amenti penduli, lunghi 10–15 cm, con numerosi stami, che appaiono sui rami dell'anno precedente prima della comparsa delle foglie. I fiori unisessuali femminili si schiudono da gemme miste dopo quelli maschili (proterandria), sono solitari o riuniti in gruppi di 2-3, raramente 4, appaiono sui nuovi germogli dell'anno, contemporaneamente alle foglie.</p> <p> </p> <p>Il frutto è una drupa, composta dall'esocarpo (mallo) carnoso, fibroso, annerisce a maturità e libera l'endocarpo legnoso, cioè la noce vera e propria, costituita da due valve che racchiudono il gheriglio con elevato contenuto in lipidi.</p> <p> </p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>Il noce è stato introdotto in Europa tra il VII e il V secolo a.C. e in America nel XVII secolo da coloni inglesi. Il noce è una pianta introdotta in quasi tutte le regioni temperate, ma la sua diffusione originaria allo stato selvaggio è relativamente più limitata, compresa tra la Penisola balcanica meridionale e l'Asia centrale. Boschi spontanei di noci misti ad aceri si trovano ad esempio sulle montagne dell'Uzbekistan. Le nazioni che vantano una buona presenza di Juglans regia in coltura sono la Francia, la Grecia, la Bulgaria, la Serbia e la Romania in Europa; la Cina in Asia; la California (maggior produttore mondiale di noci) in America settentrionale e il Cile in America latina. Ultimamente si è stato introdotto anche in Nuova Zelanda e nella parte sud-orientale dell'Australia.</p> <p> </p> <p>In Italia è coltivato soprattutto in Campania, che produce oltre l'80% della produzione nazionale di frutto. Esistono in tutta Italia impianti specializzati da frutto e da legno, specialmente nella pianura padana, e in centro Italia. In Campania è molto utilizzata in impianti misti con noccioli e in agrumeti. Può dar luogo a modeste spontaneizzazioni in luoghi umidi e rocciosi. A volte si incontrano giovani piante in boschi di roverella, ma non hanno un seguito.</p> <p> </p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>Il noce comune (Juglans regia) tollera bene suoli debolmente acidi e calcarei, mentre il noce nero (Juglans nigra) necessita di terreni freschi e leggermente acidi. Il noce è un albero di facile coltivazione, ma il terreno su cui è coltivato deve essere ricco di sostanza organica. Bisogna prestare particolare attenzione all'apporto idrico nel mese di giugno, perché, in caso di mancanza d'acqua, i frutti risulteranno piccoli. L'acqua in tarda primavera è fondamentale anche perché è il momento dell'induzione fiorale (i futuri fiori dell'anno successivo). Siccità o gelate tardive in questo momento comprometterebbero il raccolto dell'anno successivo. Gli alberi coltivati sono innestati e cominciano a produrre al quinto-sesto anno. Sono in piena produzione dal 25º anno ai 70 anni. Il noce nero è talvolta usato come portinnesto perché resiste alla muffa soprattutto nelle zone umide.</p> <p> </p> <p>Il noce produce lo juglone che, per allelopatia, risulta tossico per altre specie di piante e non ne permette la crescita nei pressi del noce.</p> <p> </p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Il noce è largamente coltivato per i suoi molteplici usi:</p> <p> </p> <p><strong>Legno</strong></p> <p>Produce un legno duro, piacevolmente venato e dal colore caratteristico per la produzione di mobili, commercialmente noto in Italia come Noce nazionale.</p> <p> </p> <p><strong>Frutti</strong></p> <p>Le noci sono prevalentemente consumate come frutta secca. Possono tuttavia essere tritate per ottenere, per pressione, l'olio di noci, che conosce sia usi come olio alimentare, sia come olio siccativo nella pittura ad olio: il suo uso alimentare incontra un forte limite nella sua rapida tendenza a irrancidire.</p> <p>Le noci vengono usate anche per la produzione di vino di noci. Per questo uso, per ora ancora di nicchia, si richiede la raccolta dei frutti molto giovani (verso la fine di giugno).</p> <p>Il mallo delle noci non completamente mature è usato anche per la produzione di nocino, liquore diffuso in Europa.</p> <p> </p> <p><strong>Foglie e germogli</strong></p> <p>Vengono usati per la produzione del vino di noci, facendoli macerare nell'alcool come base del vino.</p> <p> </p> <p><strong>Usi terapeutici</strong></p> <p>In passato il noce è stato molto utilizzato nel trattamento degli eczemi cronici, dell'artrite urica. Attualmente, le sue foglie, assunte per via orale (infuso, decotto, tisana), sono ancora ritenute utili nelle malattie del ricambio, quali diabete, gotta, e obesità; la pianta favorisce la diuresi, stimola la funzione epatica ed è utile nelle affezioni reumatiche e nel rachitismo.</p> <p>Per uso esterno è utilizzato contro le infiammazioni delle vie genitali femminili; gli impacchi del decotto delle foglie sono efficaci contro la congiuntivite, le dermatosi.</p> <p>L'olio di mallo di noce esercita una funzione protettiva contro i raggi solari, grazie alla presenza dello juglone.</p> <p> </p> </body> </html>
V 206
Semi di Giant Noce (Juglans regia)
Semi di COREANO ABETE (Abies koreana) 1.85 - 4

Semi di COREANO ABETE...

Prezzo 1,85 € (SKU: T 68)
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<h2><span style="font-size:14pt;"><strong>Semi di COREANO ABETE (Abies koreana)</strong></span></h2> <h2><span style="color:#ff0000;font-size:14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Si tratta di un piccolo e medie conifera sempreverde che cresce a 10-18 m di altezza con un diametro del tronco fino a 0.7 m, più piccolo e, talvolta, arbustiva in linea degli alberi. La corteccia è liscia con vesciche resina e grigio-marrone. Le foglie sono aghiformi, appiattito, 1-2 cm di lunghezza e 2-2 0,5 millimetri di larghezza per 0.5 mm di spessore, lucido verde scuro sopra, e con due larghe bande, vividamente bianchi di stomi di sotto, e leggermente dentellato alla punta . La disposizione foglia è a spirale sulle riprese, ma con ogni foglia variabile attorcigliato alla base in modo che giacciono principalmente entrambi i lati e sopra le riprese, con meno sotto il tiro. I germogli sono di colore verde-grigio in un primo momento, con scadenza rosa-grigio, con sparsi pubescenza fine. I coni sono 4-7 cm di lunghezza e 1.5 cm di larghezza -2, viola scuro, blu, prima scadenza; le brattee scala sono lunghe, verde o giallo, e emergono tra le scale del cono chiuso. I semi alati vengono rilasciati quando i coni disintegrano a scadenza circa 5–6 mesi dopo l'impollinazione.</p> <p>Ragionevolmente crescita lenta, il grande vantaggio di questa specie è che porta le sue splendide coni, mentre ancora molto piccolo.   E 'resistente nelle zone 5-9 (anche se è marginale in zona 4 e può crescere lì in una posizione riparata).   Fa un soggetto ideale per la formazione bonsai.</p> <p><strong>SEMINA</strong></p> <p>Per agevolare la germinazione lasciate a bagno i semi nell'acqua per 24 ore. Dopo questa operazione inizia la stratificazione, in pratica dovete mettere i semi ancora bagnati in un contenitore chiuso (come un barattolo o un contenitore di plastica) avvolti tra due strati di cotone idrofilo umidi, state attenti a non far asciugare il cotone e ad aprire il barattolo ogni settimana per far prendere aria, è essenziale. Dopo 1-2 mesi seminate.  I semi non dovranno essere piantati ad una profondità superiore al doppio del loro diametro. Evitare in modo assoluto gli eccessi d’acqua che potrebbero far marcire il seme; badare però a non far asciugare il terreno. Annaffiare con una frequenza tale da mantenere il terreno umido. Con l'umidità corretta, i semi di conifere germineranno in circa 30 - 60  giorni.</p>
T 68 (5 S)
Semi di COREANO ABETE (Abies koreana) 1.85 - 4

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Farfaraccio Maggiore (Petasites hybridus)

Semi di Farfaraccio...

Prezzo 1,75 € (SKU: MHS 90)
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<h2><strong><em><span style="text-decoration:underline;">Semi di Farfaraccio Maggiore (Petasites hybridus)</span></em></strong></h2> <h3><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h3> <p>Pianta perenne, erbacea, con grosso rizoma carnoso, lungo e ramificato da cui in primavera si sviluppa il fusto cavo e semplice, eretto, rossastro e ricoperto di scaglie dello stesso colore, senza foglie che appaiono soltanto al termine della fioritura, quando il fusto allungandosi arriva a 50 cm, che poi continua il suo sviluppo fino a superare il metro. Altezza 15÷120 cm.</p> <p> </p> <p>Le foglie sono sorrette da un lungo e solido picciolo scanalato, color porporino; molto grandi (anche 80 x 40 cm), reniformi o arrotondate con il margine leggermente e irregolarmente dentato, hanno la pagina inferiore ricoperta da una lanugine biancastra che sparisce con l’età e solo le nervature rimangono coperte di peli glandulari.</p> <p>I capolini a fiori poligami, sono raggruppati in un racemo terminale, allungato, l'infiorescernza è fitta, cilindrica più allungata dopo la fioritura, di colore rosso rosato, con brattee dello stesso colore. I fiori sono tubulosi, rossastri; i capolini femminili &gt;, quelli maschili +&lt;, sono i + grandi del genere.</p> <p>I frutti sono acheni lisci di 2-3 mm, solcati, con un pappo di setole candide di 10 mm.</p> <p>Tutta la pianta emana un odore fetido che ricorda quello delle cimici.</p> <p> </p> <p>Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.</p> <p> </p> <p>Antesi: marzo÷maggio</p> <p> </p> <p>Habitat: Luoghi umidi, lungo i fossi, sponde dei corsi d’acqua nei prati freschi e ombrosi; 0÷1700 m s.l.m.</p> <p> </p> <p>Note di Sistematica: Specie congeneri presenti nel nostro territorio:</p> <p> </p> <p>Petasites albus (L.) Gaertn. - Farfaraccio bianco - Clicca qui per visionare la scheda</p> <p> </p> <p>Petasites paradoxus (Retz.) Baumg. - Farfaraccio niveo, che si distingue per fusto rosso-bruno; squame dello scapo arrossate; fiori rosati riuniti in l'infiorescenza lassa; foglie di forma triangolare.</p> <p> </p> <p>Petasites fragrans (Vill.) C. Presl - Farfaraccio vaniglione, che si distingue per fusto rosso-bruno; capolini formati da pochi fiori rosati riuniti in infiorescenza contratta, fiori periferici ligulati; foglie di forma rotondeggiante.</p> <p> </p> <p>Etimologia: Il nome generico deriva dal greco "petàsos" = cappello a grandi falde, indica la forma delle foglie; quello specifico dal latino Hybridus= ibrido.</p> <p> </p> <p>Proprietà ed utilizzi: Immagine Specie officinale</p> <p> </p> <p>Costituenti principali: petasina (sostanza attiva antispastica), mucillagini, tannini, olio essenziale e zuccheri</p> <p>Ha proprietà antispastiche e analgesiche, agisce come tranquillante e regolatore del sistema neurovegetativo.</p> <p> </p> <p>Nella medicina popolare è ancora talvolta ultilizzato come diuretico, sudorifero, e in caso di malattie delle vie respiratorie. E’ stato in passato usato come rimedio contro la peste, il colera, l’epilessia e le febbri in genere e più recentemente la sua azione sedativa lo ha consigliato contro l’insonnia, gli stati ansiosi ed asmatici, l’ ipertensione e l’ arteriosclerosi.</p> <p>Per uso esterno è adatto in caso di infiammazione della pelle e delle mucose della bocca, nella cura delle varici, emorroidi e piaghe che cicatrizzano con difficoltà, le foglie fresche sono usate nel trattamento delle ferite.</p> <p> </p> <p><strong>Attenzione</strong>: Si sconsiglia l'uso di questa pianta per il suo contenuto di alcaloidi epatotossici.</p> <p> </p> <p>Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.</p> <p> </p> <p><strong><em>WIKIPEDIA USI:</em></strong></p> <p><strong>Farmacia</strong></p> <p>Sostanze presenti: olii essenziali, glucoside, mucillagini, tannini, e sali minerali vari.</p> <p>Proprietà curative: nella medicina popolare queste piante vengono usate per le loro proprietà vulnerarie (guarisce le ferite), sedative (calma stati nervosi o dolorosi in eccesso), bechiche (azione calmante della tosse), diaforetiche (agevola la traspirazione cutanea), cardiotoniche (regola la frequenza cardiaca) ed emmenagoghe (regola il flusso mestruale)[7].</p> <p>Parti usate: rizomi, capolini e foglie. Le foglie hanno la proprietà di calmare la tosse, mentre invece appena raccolte vengono applicate sulle ulcere per ottenere una rapida cicatrizzazione</p> <p> </p>
MHS 90 (10 S)
Semi di Farfaraccio Maggiore (Petasites hybridus)

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Giuggiolo Indiano (Zizyphus mauritiana) 3.5 - 1

Semi di Giuggiolo Indiano...

Prezzo 1,95 € (SKU: V 198)
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<h2><strong>Semi di Giuggiolo Indiano (Zizyphus mauritiana)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 5 o 10 semi.</strong></span></h2> <p>Per avere una idea di quanto sia grande la nostra capacità di plasmare una specie spontanea a nostro uso e consumo, può bastare il dato che dal giuggiolo indiano noi umani siamo riusciti ad ottenere più di 90 cultivar, razze selezionate sulla base della forma e della dimensione del frutto, del suo colore e del suo sapore, dell’epoca di maturazione, ma anche della forma della foglia e del portamento della pianta. Undici di queste sono descritte nella Encyclopaedic Wealth of India, il compendio ufficiale della diversità biologica del grande Stato asiatico: ed è proprio soprattutto nelle regioni aride e semiaride dell’India che si coltiva lo Ziziphus mauritiana, il giuggiolo indiano.</p> <p>Il quale è un alberello spinoso sempreverde (raramente caducifoglio), alto fino a 15 m, dalla chioma allargata, e i rami che tendono verso il basso. Le foglie, più scure sopra e più chiare sotto, sono alterne, oblunghe, con tre evidenti nervature longitudinali e margine finemente dentato. I fiori delicati sono a 5 petali giallastri o verdini. Il frutto, come si è detto, è molto variabile: può essre ovale, allungato o sferico, di dimensioni che vanno dai 2 ai 6 cm; la buccia è sottile e levigata, la polpa è bianca, profumata e croccante. Viene mangiato fresco oppure secco, e se ne può ottenere un condimento simile ad una salsa densa, come pure una bevanda alcolica per fermentazione. Da fresco è una buona fonte di vitamine. Inoltre le foglie e la corteccia, insieme ai frutti, hanno valore medicinale: sono astringenti.</p> <p>Siamo abbastanza certi della origine indiana dello Ziziphus mauritiana; da qui la specie è stata diffusa in Sudafrica, nel Sud-est asiatico, in Australia, in America centrale e nel Mediterraneo orientale. Ci sono almeno altri due giuggioli: il più noto da noi è lo Ziziphus jujuba, di origine cinese, la cui coltivazione sopravvive ancora nell’Italia centrale; lo giuggiolo berbero (Ziziphus lotus) è invece nordafricano.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
V 198 (5 S)
Semi di Giuggiolo Indiano (Zizyphus mauritiana) 3.5 - 1

Varietà dalla Serbia

Pianta resistente al freddo e al gelo
Semi di Prugna Serbe (Prunus domestica)

Semi di Prugna Serbe...

Prezzo 1,95 € (SKU: V 197 (15g))
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<h2 class=""><strong>Semi di Prugna Serbe (Prunus domestica)</strong></h2> <h2><span style="color: #f80000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 (15g) semi.</strong></span></h2> <p>La prugna serba è il terzo più prodotto nel mondo. Nei Balcani, prugna viene convertito in una bevanda alcolica di nome slivovitz (acquavite di prugne) (serbo: šljivovica).</p> <p>&nbsp;</p> <p>Il susino europeo o prugno europeo (Prunus domestica L., 1753) è una pianta della famiglia delle Rosacee che produce i frutti noti col nome di susina o prugna.</p> <p>Il frutto contiene le vitamine A-B1-B2 e C e alcuni sali minerali: il potassio, il fosforo, il calcio e il magnesio. La polpa della susina è utile al fegato per compiere il processo della secrezione biliare.</p> <p>&nbsp;</p> <p>L'albero del pruno ha la tipica forma ad ombrello o ad alberello.</p> <p>Talvolta nodoso, presenta fiori solitamente bianchi che sorgono già all'inizio della primavera.</p> <p>I frutti di forma ovale o sferica variano a seconda delle specie, possono giungere sino a 8 cm di grandezza e sono solitamente di sapore dolce, anche se alcune varietà si presentano aspre e necessitano di essere cotte con zucchero per essere commestibili. Tutte le varietà di frutti di Prunus contengono al loro interno un seme di notevoli dimensioni, che non è commestibile.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Produzione</strong></p> <p>Questo frutto si raccoglie da giugno a ottobre, con la possibilità di ottenere fino a cinque raccolte. Per stabilire il grado di maturazione si valuta il grado rifrattometrico, la resistenza della polpa (misurata col penetrometro), il rapporto solidi solubili/acidità totale e infine la variazione del colore di fondo della buccia. La prima raccolta è generalmente la migliore, fino ad arrivare poi alle ultime che presentano frutti di seconda qualità. Data la natura organolettica della polpa conservare in frigo questo frutto si rivela quasi inutile, in quanto la polpa tende ad imbrunire.</p> <p>&nbsp;</p> <p>La coltivazione del susino avviene generalmente secondo le seguenti tecniche:</p> <p>vaso basso (sesti 5,5 x 3 m)</p> <p>palmetta irregolare (4,5 x 3 m)</p> <p>palmetta libera (4,5 x 3 m)</p> <p>Per quanto riguarda l'irrigazione, si dimostra fondamentale durante il periodo di fioritura. La potatura è diversa in base alla specie. Per il susino europeo è importante lasciare una buona quantità di gemme.</p> <p>&nbsp;</p> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
V 197 (15g)
Semi di Prugna Serbe (Prunus domestica)
Semi di ALBERO DELLA MORTE - TASSO (Taxus baccata) 1.95 - 1

Semi di ALBERO DELLA MORTE...

Prezzo 1,95 € (SKU: T 66)
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<h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di ALBERO DELLA MORTE - TASSO (Taxus baccata</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per confezione da 3 semi.</strong></span></h2> <p>Il tasso (Taxus baccata L., 1753) è un albero dell'ordine delle conifere, molto usato come siepe ornamentale o pianta isolata potata secondo i criteri dell'ars topiaria. È conosciuto anche con il nome di «albero della morte».</p> <p><strong><em>Morfologia</em></strong></p> <p><strong>Portamento</strong></p> <p>Albero o arbusto di color verde scuro, largamente piramidale con rami ascendenti o patenti orizzontalmente.</p> <p>Il tasso è un albero sempreverde di seconda grandezza (tra i 10 e i 20 metri d'altezza), con una crescita molto lenta, per questo motivo in natura spesso si presenta sotto forma di piccolo albero o arbusto, tuttavia in condizioni ottimali può raggiungere i 15 – 20 metri di altezza; la chioma ha forma globosa irregolare, con rami molto bassi.</p> <p><strong>Corteccia</strong></p> <p>È di colore bruno rossastro, inizialmente è liscia ma con l'età si solleva arricciandosi e dividendosi in placche. I giovani rami sono verdi.</p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>Le foglie sono lineari, leggermente arcuate, lunghe fino a 3 cm e di colore verde molto scuro nella pagina superiore, più chiare inferiormente; sono inserite sui rami con un andamento a spirale, in due file opposte. Sono molto velenose.</p> <p><strong>Fiori</strong></p> <p>È una specie per lo più dioica, ma esistono segnalazioni di individui monoici. I fiori maschili sono raggruppati in amenti, quelli femminili si trasformano in arilli. L'impollinazione è anemofila.</p> <p><strong>Arilli</strong></p> <p>La pianta, essendo una Pinophyta, non produce frutti (solamente le Angiosperme ne producono).</p> <p>Quelli che sembrano i frutti in realtà sono degli arilli, ovvero delle escrescenze carnose che ricoprono il seme. Inizialmente verdi, rossi a maturità, contengono un solo seme, duro e molto velenoso; la polpa invece è innocua e commestibile.</p> <p>Gli uccelli favoriscono la diffusione della pianta: mangiano gli arilli e ne digeriscono la polpa, mentre i semi veri e propri riescono ad attraversare intatti il processo digestivo e, espulsi, si insediano nel terreno dando origine ad un nuovo esemplare. Il tasso è quindi una pianta zoofila (o a riproduzione ornitogama), che si serve degli animali per riprodursi: senza gli animali gli arilli cadrebbero al suolo e non crescerebbero per la mancanza di luce e la concorrenza con la pianta madre per i sali minerali del terreno. Un seme di tasso può impiegare fino a due anni dalla messa a dimora per germinare, pertanto i propagatori utilizzano principalmente le talee, che comunque richiedono alte concentrazioni di ormone radicale per sviluppare le prime radici.</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>L'areale di questa specie comprende le zone dall'Europa settentrionale al Nordafrica e al Caucaso.</p> <p>Preferisce i luoghi umidi e freschi, ombrosi, con terreno calcareo. È specie minoritaria presente nella faggeta, ma l'intenso utilizzo nel passato ne ha limitato oggi la presenza.</p> <p>In Italia si trova in zone montane, non molto frequentemente. Nella foresta Umbra del Gargano, nel Monte Capanne dell'isola d'Elba, nella zona di Palena, Pescocostanzo (AQ), nella Vallelonga Prati D'Angro - Villavallelonga (AQ), nella Macchia delle Tassinete a Cingoli, nella Riserva naturale guidata Zompo lo Schioppo (AQ), in alcune zone dei Monti Lepini e sui monti Ernici di Sora (Fr)[senza fonte], sono presenti diversi esemplari imponenti.</p> <p>Il Parco dei Nebrodi ospita, all'interno del bosco della Tassita, alcuni annosi esemplari all'interno di una faggeta del versante settentrionale di Monte Pomiere. Numerosi esemplari si trovano anche nell'Area naturale protetta di interesse locale Nuclei di Taxus Baccata di Pratieghi.</p> <p>In Sardegna l'area di Sos Nibberos copre una superficie di circa 7 ettari che ricade completamente all'interno della Foresta Demaniale Monte Pisanu. È stata dichiarata "monumento Naturale" con il decreto n. 24 del 29 gennaio 1994 dall'Assessorato della Difesa dell'Ambiente della Regione Sarda ai sensi della L.R. n. 31/89. Rappresenta una formazione vegetale di notevole importanza scientifica, storico-culturale e paesaggistica popolata da tassi, pressoché millenari che raggiungono anche un metro di diametro e altezze sui 15 metri.</p> <p><strong>Principi attivi</strong></p> <p>Il principio attivo responsabile della tossicità di rami, foglie e semi, dove è presente in percentuale variabile fra lo 0,5 e il 2%, è un alcaloide, la tassina. Ha effetto narcotico e paralizzante sull'uomo e su molti animali domestici. Gli organi che ne contengono di più sono le foglie vecchie.</p> <p>Molte di queste sostanze tossiche, alle dosi presenti nella pianta, possono essere usate come principi attivi di prodotti chemioterapici per la lotta ad alcune forme di cancro, in particolar modo la tassina è utilizzata in alcune forme neoplastiche a livello ovarico. e a livello del tumore al seno. È testato anche per il tumore alla prostata, vescica e polmone.</p> <p><strong>Farmacognosia</strong></p> <p>Il tasso è una tra le piante più tossiche presenti sul territorio italiano. Diversi sono i principi attivi in esso contenuti:</p> <p>Tassina -&gt; miscela di alcaloidi cardioattivi, potente azione cardiotossica</p> <p>Olio di tasso -&gt; sostanza fortemente irritante</p> <p>Altri principi attivi, tra cui: efedrina</p> <p>Tutte le parti della pianta sono tossiche ad eccezione dell'arillo (parte carnosa di colore rosso che circonda il seme); il loro grado di tossicità varia a seconda della stagione, del sesso della pianta e dalla sua età. Anche processi denaturanti, quali essiccazione e disidratazione non diminuiscono il suo potere tossico.</p> <p>Sintomatologia:</p> <p>Apparato gastroenterico:</p> <p>Il soggetto presenta forti dolori colici, con diarrea e vomito.</p> <p>Apparato cardiocircolatorio:</p> <p>L'animale va incontro a vasodilatazione periferica, con diminuzione della frequenza cardiaca (bradicardia) e diminuzione dell'intensità del polso periferico. La vasodilatazione porta l'animale ad andare incontro a ipotermia</p> <p>Apparato respiratorio:</p> <p>Le alterazioni vasodinamiche che si creano portano il soggetto ad avere un ridotto afflusso ematico a livello polmonare con sintomatologia quale dispnea, atteggiamento a "fame d'aria", polipnea</p> <p>Specie sensibili: tutte, compreso l'uomo; episodi più frequenti riguardano il cavallo, la specie più sensibile. In letteratura sono note le forme: acuta, iperacuta e tardiva. Frequente avvelenamento iperacuto. Molto spesso dato che l'avvelenamento è iperacuto e la pianta è molto spessa, nello stomaco/rumine troviamo la pianta indigerita. Prognosi infausta: la maggior parte dei soggetti muore entro 2/3 giorni.</p> <p><strong><em>Altre notizie</em></strong></p> <p><strong>Etimologia</strong></p> <p>Il nome comune deriva dal greco tóxon che significa arco/freccia, e l'appellativo di "albero della morte" nasce proprio dal suo impiego nella fabbricazione di dardi velenosi e dalla sua caratteristica tossicità, oltre al fatto che veniva utilizzato nelle alberature dei cimiteri.</p> <p><strong>Propagazione e coltivazione</strong></p> <p>Cresce molto lentamente e si propaga abbastanza facilmente per talea oppure per propaggine e abbastanza difficilmente per seme. È stato molto usato come specie da ars topiaria e tuttora viene spesso impiegato per formare grandi siepi formali, oltre che come esemplare singolo. Sono state selezionate varie cultivar ornamentali, caratterizzate da portamento colonnare, fogliame di colore giallo dorato o caratterizzate da crescita ridotta.</p> <p>Interessante è la sua propagazione ornitogama del seme. Alcuni uccelli si cibano dell'arillo prodotto dal Tasso e ingoiano interamente il seme contenuto nell'arillo stesso. Il seme viene successivamente defecato dall'uccello e così trasportato altrove.</p> <p>Molto longevo, è difficile stabilirne l'età, perché gli anelli di crescita del legno non sono sempre visibili a causa di particolari strutture (chiamate cordoni di risalita) che ne impediscono la corretta datazione; inoltre spesso il centro del tronco diventa cavo con il passare del tempo. Nel Giardino dei semplici di Firenze è presente un tasso piantato da Pier Antonio Micheli nel 1720. A Cavandone, Verbania, esiste un tasso messo a dimora agli inizi del XVII secolo, con quasi quattrocento anni di età. Presso l'Eremo di Fonte Avellana un tasso ha una età, che i monaci tramandano essere di oltre mille anni; esso è ritenuto il più antico d'Italia.</p> <p>Ne esistono esemplari di 1500 – 2000 anni di età. Il tasso conosciuto come "The Fortingall Yew" nella Contea di Perth, Scozia, ha un'età compresa tra i 2000 e i 3000 anni.</p> <p><strong>Utilizzo</strong></p> <p>Storicamente il tasso è il legno per eccellenza nella costruzione di archi, e sin dalla preistoria è attestato il suo utilizzo per la fabbricazione di quest'arma. Per esempio, l'arco della mummia del Similaun era in tasso. Ma la fama acquisita dal legno di questa pianta è dovuta soprattutto alla larghissima diffusione che ebbe durante il Medioevo nella costruzione di archi da guerra, soprattutto in Inghilterra (il famoso arco lungo era di tasso). Le caratteristiche che lo rendono così adatto alla fabbricazione di archi sono l'enorme resistenza, sia alla compressione che alla trazione, e l'incredibile elasticità. Ora viene utilizzato come porta trofei per la caccia.</p>
T 66 (3 S)
Semi di ALBERO DELLA MORTE - TASSO (Taxus baccata) 1.95 - 1
Semi di Miglio (Panicum miliaceum, L.)

Semi di Miglio (Panicum...

Prezzo 1,25 € (SKU: VE 74 (1,2g))
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<h2 class=""><strong>Semi di Miglio (Panicum miliaceum, L.)</strong></h2> <h2 class=""><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 1,2g (200) semi.</strong></span></h2> <p>Il miglio (Panicum miliaceum, L.) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Poacee (o Graminacee). Rientra nel raggruppamento dei cereali minori. Nelle regioni dell'Italia meridionale, il miglio viene solitamente indicato con il pittoresco vocabolo vernacolare di "Vulpicoca" (Vulp'coc). La radice etimologica del nome dialettale si deve alle caratteristiche inflorescenze paragonabili per forma alla coda della volpe.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Nell'alimentazione umana occidentale odierna il miglio ha interesse marginale, venendo impiegato per produrre farine e semole utilizzate soprattutto dalla cucina macrobiotica.</p> <p>Il valore dietetico è elevato, per il discreto tenore in proteine (11% in peso) (simile a quello del grano), sali minerali e fibra grezza.</p> <p>È inoltre ricco di vitamine A e del gruppo B, specialmente niacina, B6 e acido folico, calcio, ferro, potassio, magnesio e zinco. Per il suo elevato contenuto di acido silicico, e non salicilico come erroneamente altrove riportato, è spesso considerato un vero e proprio prodotto di bellezza per pelle e capelli, unghie e smalto dei denti, stimolandone la crescita. Il miglio non contiene glutine, per cui la predisposizione alla panificazione è minore rispetto alle farine di orzo, frumento e segale. Quando viene combinato con il grano (o la gomma arabica nel caso di prodotti per celiaci), può essere utilizzato per produrre pane lievitato. Da solo, può venire utilizzato per "schiacce" non lievitate.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Poiché nessuno dei tipi di miglio è strettamente imparentato con il grano, è un alimento indicato per i celiaci o per chi soffre di altre forme di allergie o intolleranze al glutine o al grano. Il miglio è anche un blando inibitore della perossidasi tiroidea, l'enzima coinvolto nella sintesi degli ormoni tiroidei (un recente studio[2] ha rilevato una stretta correlazione tra celiachia e tiroidite autoimmune nei pazienti in età pediatrica) e quindi non dovrebbe venire consumato in grandi quantità da chi soffre di problemi alla tiroide.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Nella medicina tradizionale cinese viene considerato un alimento tiepido, meno riscaldante dell'avena. Il suo considerevole contenuto in lecitina e colina lo rende particolarmente adatto alle persone sedentarie, chi è dedito a lavori intellettuali e ai convalescenti, nonché alle donne in gravidanza.</p> <p>Essendo ricco di lipidi, lo stoccaggio sotto forma di fiocchi o farina è limitato nel tempo, mentre si conserva a lungo in chicco. È quindi consigliabile macinare i chicchi al momento dell'uso.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Caratteri botanici</strong></p> <p>La pianta ha un portamento cespitoso, con numerosi culmi lignificati alla base, robusti, di altezza variabile dai 50 cm ai 150 cm, talvolta ramificati in alto.</p> <p>Le foglie sono lineari-lanceolate, guainanti, con lamina larga fino a 1 cm e pubescente su entrambe le pagine. La ligula è pelosa.</p> <p>I fiori riuniti in infiorescenze a pannocchia terminali, lunghe 15-20 cm, spesso pendenti su un lato. Ogni pannocchia è composta da racemi di spighette. La spighetta, lunga circa 4 mm, è composta da due brevi glume di 1-2 mm e due fiori. Ciascun fiore è racchiuso da due glume superiori (lemma e palea), lunghe circa 3 mm, e comprende un androceo di tre stami e un gineceo con stimma bifido e piumoso.</p> <p>Il frutto è una cariosside ellittica, lucida, di colore bianco oppure variabile dal grigio al bruno al nero. Il peso di 1000 cariossidi è di 5-7 grammi.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Note ecobotaniche</strong></p> <p>Coltivata fin dalla preistoria, è una specie cosmopolita la cui origine è alquanto incerta. Dalla regione di origine la specie si è diffusa in tutto il Vecchio Continente e successivamente negli altri continenti. Attualmente è ancora coltivato in diverse regioni dell'Asia e dell'Africa, mentre la coltivazione nei paesi occidentali è sporadica e marginale. Si trova naturalizzata sui terreni incolti.</p> <p>È una specie termofila e xerofila. Particolarmente esigente per quanto riguarda le temperature, nelle regioni temperate vegeta con ciclo primaverile-estivo. Ha una spiccata resistenza alla siccità e non mostra particolari esigenze pedologiche, perciò si presta per la coltivazione in aree aride o semidesertiche e su suoli poveri.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Cenni storici</strong></p> <p>Secondo le varie ipotesi la specie sarebbe originaria del Medio Oriente oppure dell'Asia centrale oppure, quella più accreditata, dell'India. È accertato che la coltivazione del miglio risalga ad epoche preistoriche: in Italia è stato ritrovato in tombe del Neolitico.</p> <p>Largamente utilizzato per l'alimentazione umana all'epoca dei Romani, raggiunse la massima diffusione nel primo Medioevo, durante il quale veniva considerato un ottimo sostituto della carne nei periodi di astinenza prescritti dalla Chiesa, successivamente iniziò un lento declino perché sostituito da altri cereali più produttivi.</p> <p>Caratterizzato da una lunga conservabilità, è grazie a questo cereale stoccato nei magazzini cittadini che Venezia, assediata dai Genovesi nel 1378, si salvò dalla morte per fame.</p> <p>Per secoli la polenta di miglio fu un piatto tipico dell'Italia settentrionale, in particolare in Veneto, Lombardia e Trentino. Tre piante di miglio compaiono nello stemma comunale di Miagliano, un piccolo centro della provincia di Biella.[1] un mazzetto di miglio appare anche nello stemma del comune di Miglianico (da cui prende il nome) in provincia di Chieti.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Importanza economica</strong></p> <p>Nei paesi industrializzati dell'Europa, dell'America, dell'Oceania, questa specie ha perso del tutto importanza e ha una diffusione marginale anche come cereale foraggero. L'unico impiego economico è come componente di mangimi e becchime per i piccoli uccelli.</p> <p>&nbsp;</p> <p>È invece ampiamente coltivato in aree semidesertiche dell'Asia e dell'Africa, nonostante abbia una diffusione nettamente inferiore a quella dei principali cereali di questi continenti (sorgo e riso). La coltivazione del miglio interessa l'Africa subsahariana, il Medio Oriente, l'Ucraina, la Russia, il Kazakistan e, soprattutto, l'India e la Cina.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Note colturali</strong></p> <p>Date le sue esigenze termiche, leggermente superiori a quelle del mais, il miglio si coltiva, nelle regioni temperate, a ciclo primaverile-estivo. La semina si effettua a partire dalla primavera avanzata (fine aprile). Dal momento che ha un ciclo produttivo piuttosto breve (2-3 mesi), questo cereale si presta per la semina in secondo raccolto in estate, dopo la raccolta di un cereale o di un erbaio autunno-primaverile.</p> <p>La coltivazione si pratica secondo gli stessi criteri del sorgo, come coltura da granella o da foraggio, impiegando nel primo caso 5-15 kg di seme, nel secondo caso 30-40 kg. La semina può essere fatta con seminatrice a righe. Per la concimazione si può impiegare un concime fosfoazotato oppure un ternario con rapporto ottimale di 1:1,2:1 fra azoto fostoro e potassio. L'eventuale irrigazione può essere condotta con interventi di soccorso.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Raccolta</strong></p> <p>Come cereale da granella il miglio va raccolto prima della maturazione di morte in quanto la maturazione è scalare e la pannocchia sgrana facilmente. Va perciò mietuto precocemente e trebbiato dopo la completa essiccazione. Le rese sono dell'ordine di 1-2 tonnellate ad ettaro.</p> <p>Come cereale foraggero va raccolto all'inizio della spigatura se utilizzato come foraggio verde, oppure alla maturazione cerosa se destinato all'insilamento. La produzione di massa verde è dell'ordine di 15-25 t/ha.</p> <p>&nbsp;</p> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 74 (1,2g)
Semi di Miglio (Panicum miliaceum, L.)
Semi di melone Superstar

Semi di melone Superstar

Prezzo 2,15 € (SKU: V 246)
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<h2><strong>Semi di melone Superstar</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione in 10 semi.</strong></span></h2> <p>È progettato per la produzione precoce e la parte principale della stagione. Il peso medio frutto è 1.5-3kg. I frutti sono molto gustoso e dura, adatta a trasporto interurbano.</p>
V 246 (10 S)
Semi di melone Superstar
Semi DI Carota Little Finger

Semi di Carota Little Finger

Prezzo 1,45 € (SKU: MHS 160)
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<h2><strong>Semi di Carota Little Finger</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Confezione di 100 semi.</strong></span></h2> <p>Little Fingers è una varietà di piccole carote, molto tenere, dolci e deliziose, praticamente senza nucleo. Può essere usato fresco o in salamoia senza essere tagliato a pezzi.</p> <p>Dovrebbero essere raccolti quando sono lunghi 8 cm e non più di 2 cm di spessore.</p> <p>I mignoli possono essere raccolti appena 55 giorni.</p> <p>Le carote sono verdure resistenti al freddo che vengono seminate 2 settimane prima dell'ultimo gelo.</p> <p>Tutti sono a conoscenza delle enormi proprietà in termini di vitamine della carota che contiene una sostanza molto importante, il carotene che l’uomo trasforma nell’organismo in vitamina A che, tra tutti gli altri effetti, ha anche quello di migliorare la vista. Nessun’altra pianta in natura ne ha, anche lontanamente, le stesse quantità. Questa che propongo, in termini di dimensioni, è la più piccola, una carota in miniatura, ottima, dopo una buona raccolta, per farne una ricca insalata, magari con qualche foglia di insalata.    </p> <p>Terreno e clima: ortaggio adatto per climi freschi e temperati, il terreno ideale è sabbioso, ma, se argilloso può essere notevolmente migliorato con abbondante terricciato. La terra va lavorata in profondità e la concimazione deve essere ricca di fosforo e potassio</p> <p>Quantità di acqua richiesta: l’annaffiatura va fatta in profondità in modo che la carota si sviluppi verso il basso</p> <p>Semina: due giorni prima della semina che può essere fatta scalarmente da febbraio a luglio, mettere i semi tra due fogli di carta assorbente ben bagnata (però attenzione alla muffa) e poi spargerli fittamente perché alcuni non germineranno. La germinazione è comunque molto lenta</p> <p>Cure culturali: le carote precoci vanno lasciate nel terreno come sono, le tardive vanno diradate. Per  ovviare alla mosca della carota è utile una spolveratura di fuliggine sull’aiuola   </p> <p>Raccolta: quando mature non estirparle a casaccio, ma seguire un criterio iniziando da un capo della fila</p> <p>Germinazione facile, non richiede esperienza.</p>
MHS 160 (100 S)
Semi DI Carota Little Finger